Lo spogliatoio
di
nonsaichisono
genere
tradimenti
Questa storia ha 2 possibili finali, in attesa di decidere se è più eccitante un finale piuttosto che un altro (magari anche con il riso entro di qualcuno) pubblicherò il racconto (frutto di fantasia) in entrambe le categorie.
Era fine primo tempo, predavamo 2-0.
Dentro lo spogliatoio il mister era furioso, risultato della sua rabbia subito due cambi, fuori io e Felix, dentro Marco e Lollo.
Ero arrabbiato e deluso da me stesso, avevo giocato davvero male, meritavo di essere sostituito.
Felix che si era fatto male era seduto davanti a me con la coscia fasciata, passati 5 minuti ne io ne lui abbiamo detto una parola, non che abbiamo mai avuto questo gran rapporto, non mi è mai stato simpatico, il classico ragazzo un po’ troppo sicuro di se, dovuta al suo successo con le ragazze e al suo fisico. In realtà la motivazione principale è un’altra, non smette mai di ricordarmi come “la tua dolce fidanzatina prima di mettersi con te si divertiva parecchio in giro, era l’unica che riusciva a prenderlo tutto” diceva mentre si metteva una mano su quel cazzo che nessuno di noi in spogliatoio aveva mai visto simile, nemmeno nei porno. La verità è che odiavo anche il fatto che lei mi avesse confermato tutto, cioè che si vedevano per un periodo e che perfino quando ci siamo conosciuti lei scopava abitualmente con lui, il pensiero spesso mi tormentava. Non sempre in maniera negativa. In poco tempo mi resi conto che pensare a quelle scene mi mandava fuori di testa, la gelosia era direttamente proporzionale all’eccitazione. In altrettanto poco tempo mi resi conto che mentre mi masturbavo pensando a quelle scene, il mio focus era sempre più su di lui, sul suo corpo, sulle sue mani, sul suo cazzo. Naturalmente ho sempre combattuto quell’idea, sono sempre stato super etero, non potevo iniziare a provare attrazione per i ragazzi tutto ad un tratto.
Ad un certo punto si apre la porta, entra visibilmente arrabbiato e la richiude dietro di se sbattendola forte Samuel, l’altro ragazzo nero che è in squadra con noi. Inizia subito a urlare e imprecare, santo più volte dei pugni sul tavolo, finito lo sfogo si mise a sedere al suo posto, affianco a Felix, e ci spiegò che era stato espulso, che l’arbitro non capiva un cazzo e che proprio nel momento in cui stavamo rimontando lo ha cacciato fuori senza motivo.
Felix insultò l’arbitro, si alzò, in mutande come era rimasto, aprì la porta e si affacciò per guardare come procedeva la partita, mentre era affacciato prendemmo palo, ce lo raccontò e poi chiuse la porta.
Andò da Samuel, gli diede una pacca sulla spalla e disse ad alta voce guardando me, “tranquillo dai Sam, adesso Tommaso chiama la sua ragazza, che ho visto che è qua fuori sotto alla tribuna, e le dice di venirci a consolare, così stiamo meglio ahahaha”
Samuel rise guardandomi e disse “può essere un’ottima soluzione, dai chiama Valentina”
Io risposi “dai smettetela di fare i coglioni”
“Guarda che sono serio eh, secondo me fa piacere anche a lei” disse Felix e Samuel proseguì “anzi di solito era lei a cercare noi ahaha” dicendo questo si tolse anche lui maglia e pantaloncini.
Questo discorso unito ai loro due corpi a 3 metri da me mi stava facendo impazzire dentro
Ero ancora seduto con maglia e pantaloncini per nascondere l’evidente erezione che avevo.
Felix torno alla porta, chiamò Samuel e gli disse “dai vieni a salutarla”
Si affacciarono entrambi in mutande e li vidi salutare verso la tribuna
Non sapevo se realmente stavano salutando lei o se facevamo solo gli idioti, so solo che stavo impazzendo.
Entrarono, richiusero la porta e Samuel disse “poi è perfetta, vestito e tacchi, dillo che lo fa apposta a venire a vedere la partita vestita così”
“Non lo fa apposta è solo che dopo andiamo fuori a cena, è il nostro anniversario”
“Beh meglio alloraa, potresti farle un ottimo regalo se la chiami qui” e si misero a ridere di nuovo.
Distolta l’attenzione da me e dalla mia ragazza per un attimo, si misero a sedere, parlando tra di loro di tutt’altro, fin quando si alzarono, si tolsero a turno le mutande e si diressero verso la doccia.
Era fine primo tempo, predavamo 2-0.
Dentro lo spogliatoio il mister era furioso, risultato della sua rabbia subito due cambi, fuori io e Felix, dentro Marco e Lollo.
Ero arrabbiato e deluso da me stesso, avevo giocato davvero male, meritavo di essere sostituito.
Felix che si era fatto male era seduto davanti a me con la coscia fasciata, passati 5 minuti ne io ne lui abbiamo detto una parola, non che abbiamo mai avuto questo gran rapporto, non mi è mai stato simpatico, il classico ragazzo un po’ troppo sicuro di se, dovuta al suo successo con le ragazze e al suo fisico. In realtà la motivazione principale è un’altra, non smette mai di ricordarmi come “la tua dolce fidanzatina prima di mettersi con te si divertiva parecchio in giro, era l’unica che riusciva a prenderlo tutto” diceva mentre si metteva una mano su quel cazzo che nessuno di noi in spogliatoio aveva mai visto simile, nemmeno nei porno. La verità è che odiavo anche il fatto che lei mi avesse confermato tutto, cioè che si vedevano per un periodo e che perfino quando ci siamo conosciuti lei scopava abitualmente con lui, il pensiero spesso mi tormentava. Non sempre in maniera negativa. In poco tempo mi resi conto che pensare a quelle scene mi mandava fuori di testa, la gelosia era direttamente proporzionale all’eccitazione. In altrettanto poco tempo mi resi conto che mentre mi masturbavo pensando a quelle scene, il mio focus era sempre più su di lui, sul suo corpo, sulle sue mani, sul suo cazzo. Naturalmente ho sempre combattuto quell’idea, sono sempre stato super etero, non potevo iniziare a provare attrazione per i ragazzi tutto ad un tratto.
Ad un certo punto si apre la porta, entra visibilmente arrabbiato e la richiude dietro di se sbattendola forte Samuel, l’altro ragazzo nero che è in squadra con noi. Inizia subito a urlare e imprecare, santo più volte dei pugni sul tavolo, finito lo sfogo si mise a sedere al suo posto, affianco a Felix, e ci spiegò che era stato espulso, che l’arbitro non capiva un cazzo e che proprio nel momento in cui stavamo rimontando lo ha cacciato fuori senza motivo.
Felix insultò l’arbitro, si alzò, in mutande come era rimasto, aprì la porta e si affacciò per guardare come procedeva la partita, mentre era affacciato prendemmo palo, ce lo raccontò e poi chiuse la porta.
Andò da Samuel, gli diede una pacca sulla spalla e disse ad alta voce guardando me, “tranquillo dai Sam, adesso Tommaso chiama la sua ragazza, che ho visto che è qua fuori sotto alla tribuna, e le dice di venirci a consolare, così stiamo meglio ahahaha”
Samuel rise guardandomi e disse “può essere un’ottima soluzione, dai chiama Valentina”
Io risposi “dai smettetela di fare i coglioni”
“Guarda che sono serio eh, secondo me fa piacere anche a lei” disse Felix e Samuel proseguì “anzi di solito era lei a cercare noi ahaha” dicendo questo si tolse anche lui maglia e pantaloncini.
Questo discorso unito ai loro due corpi a 3 metri da me mi stava facendo impazzire dentro
Ero ancora seduto con maglia e pantaloncini per nascondere l’evidente erezione che avevo.
Felix torno alla porta, chiamò Samuel e gli disse “dai vieni a salutarla”
Si affacciarono entrambi in mutande e li vidi salutare verso la tribuna
Non sapevo se realmente stavano salutando lei o se facevamo solo gli idioti, so solo che stavo impazzendo.
Entrarono, richiusero la porta e Samuel disse “poi è perfetta, vestito e tacchi, dillo che lo fa apposta a venire a vedere la partita vestita così”
“Non lo fa apposta è solo che dopo andiamo fuori a cena, è il nostro anniversario”
“Beh meglio alloraa, potresti farle un ottimo regalo se la chiami qui” e si misero a ridere di nuovo.
Distolta l’attenzione da me e dalla mia ragazza per un attimo, si misero a sedere, parlando tra di loro di tutt’altro, fin quando si alzarono, si tolsero a turno le mutande e si diressero verso la doccia.
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Commenti dei lettori al racconto erotico