Sono una schiava parte 4
di
alex 74
genere
sadomaso
L'idillio fini presto e non appena mi fui ripresa dai dolori alla schiena e le ferite si erano rimarginate mio marito chiamo' la signora che mi aveva vinto
all'asta.
L'indomani la telofanata si trovarono d'accordo che sarebbe venuta a casa mia a prendermi.
Mi fece trovare tutta nuda con i soliti paio di calzettoni bianchi inginocchio sul tappeto di sala.
Non venne sola ma in compagnia di un uomo di colore un energumeno di 2 metri.Appena mi vide si avvicino' e dicendomi di guardarla in faccia mi
sputo' sugli occhi e disse che da oggi ero roba sua ma prima lei avrebbe scopato mio marito.
Urlai di lasciar perdere di prendere me ma non di farmi questo ma uno schiaffo mi fece desistere e abbraccio' mio marito con gusto.Scoparono piu di
mezz'ora davanti a me e all'energumeno che aveva il compito di tenermi per i capelli in maniera che potessi vedere quanto si divertivano.
Lasciai la mia casa nel tardo pomeriggio bendata e ammanettata come al solito l'unica differenza fu che mi lasciarono nuda.Non mi avrebbe visto
nessuno ma era febbraio ed era tanto freddo mi sistemarono sul sedile di dietro dandomi un vestito da mettermi mi slegarono e mi dissero di riposare
che il viaggio era lungo.Viaggiammo un paio d'ore prima di fare una sosta avevo bisogno di fare pipi e come me anche i miei aguzzini andammo nel
bagno dell autogrill era l'ora di cena ed era pieno di gente ed ero ridicola come al solito e sopratutto ero scalzere fine a tuttoa neanche un paio di
ciabatte mi sentivo osservata e derisa ma con tutta quella gente mi baleno' l idea di scappare e mettere fine a tutto,ma non era giusto quello era il mio
ruolo e l avevo promesso a l mio marito padrone.mangiammo un panino facemmo i nostri bisogni e poi di nuovo in macchina.Non chiesi mai a cosa
andavo in contro rimasi in silenziotuto il viaggio e loro non mi dissero niente totale indifferenza.Arrivammo a notte fonda e questa volta dai rumori capii
che eravamo in una citta' e appena mi fecero scendere la nuova padrona mettendomi collare e guinzaglio mi disse benvenuta a Milano.A testa bassa
fui portata in un appartamento sbendata e tolte le manette ma legarono il guinzaglio ad un piede del divano in maniera che non mi muovessi rimasi
sola con una bottiglia d'acqua i due chiusero la porta a chiave e se ne andarono. Piansi tutta il resto della notte e quando fui assopita venni svegliata
da un piede che mi pigiava sul viso,era il Colored che mi prese per il guinzaglio e mi porto' fuori dall'appartamento andando verso un altro sempre nel
solito palazzo.Mi trovai in un locale moderno completamente vuoto dove spiccavano attrezzi di tortura dei piu' svariati li vidi soffusi erano tutte le luci
spente e non c'erano finestre.Venni messa in una gabbia e chiusa al lucchetto con una ciotola d'acqua.Una cagna ero chiusa in gabbia come una
cagna.Rimasi li un paio d'ore finche una ragazza piu giovane di me e molto bella mi venne ad aprire e senza proferire parola mi porto' in uno ufficio
dove c'era quella signora che mi aveva comprato.Dovevo firmare le liberatorie per dare il consenso ad usare la mia immagine in tv e su internet.Non
volevo assolutamente dopo tutti avrebbero scoperto il mio stato provai a dire basta me ne vado io non voglio cio' ma telefono' il mio padrone che mi
convinse a suon di offese arrivando addirittura a dire che avrebbe detto tutto a mia madre.Firmai ifogli e dissi ad alta voce almeno quando avete fatto i
vostri comodi ammazzatemi.L'uomo mi lascio' andare un calcio dicendomi che non avrei avuto tale fortuna.
Mi rimisero nella gabbia e fecero entrare anche l altra ragazza che spogliarono e le legarono le mani dietro la schiena come del resto a me.una volta
dentro fecero si che i nostri copri si unissero ventre contro ventre e viso cotro viso e legarono con del nastro adesivo le nostre pance.
Ci lasciarono sole e dopo un po' d'imbarazzo iniziammo a parlare e le nostre labbra quasi si sfioravano dopo mesi avevo trovato qualcuno nel mio stato
che mi faceva tenerezza e ci trovavo conforto.Dopo un po' che parlavamo lei inizio' a piangere ed io presi le sue labbra con le mie e ciscambiammo un
lungo bacio.
Rimanemmo li tutto il giorno con ben tre telecamere piantate addosso ci fecero mangiare in una tazza un po' dicereali che naturalmente mangiammo
come cagne con la bocca e basta.Era sera quando agganciarono la gabbia con un bastone e ci trascinarono in un altra stanza dove ci slegarono e ci
fecero uscire,l'altra la portarono via non so bene dove io rimasi li col mio guinzaglio e le mani ammanettate dietro.Avevo bisogno di far pipi' lo chiesi a
un signore che passava di li e mi accompagno' al bagno tirandomi per il guinzaglio e poi tornai ad aspettare non so che.
Venne la mia nuova padrona che mi tolse le manette e mi spiego' che io non dovevo fare assolutamente niente se non sottostare a tutto quello che mi
veniva fatto e che potevo piangere ma non urlare tantissimo perche' gli urli in tv e in internet stavano male.Accennai con la testa e lei prendendomi per
i capelli mi disse che ero una delle schiave piu belle che avesse avuto.
Camminai per un lungo corridoio con le mani libere e portata al guinzaglio da quell'energumeno nero che venne a prendermi a casa.ci infilammo in
una porta e come entrai mi trovai flash telecamere ci saranno state 30 persone tutte intente ad usare macchine da presa videocamere e computer
Stavano girando un film ed io ero la triste protagonista.Prima d'iniziare mi fecero le solite raccomandazioni della signora piu quella che non era un film
normale e che le scene non venivano ripetute quindi si andava a sensazione del master.Usci dalla stanza una mora alta vestita di nero con stvali al
ginocchio col tacco alto e avvicinandosi mi disse che ero sua e mi pesto' il piede con lo stivale era il segnale di iniziare a riprendere.
Antonio l'energumeno si mise in un angoloa d osservare ed io fui fatta sdraiare per terra a pancia in su con le braccia lungo il corpo e la mistress con i
sui stivaloni monto' sopra di me conficcando i tacchi sopra i miei seni un dolore allucinante mi bruciavano i capezzoli ed il peso del suo corpo mi
soffocava ma vevo deciso di non piangere e di non farmi vedere troppo sofferente non volevo dargliela vinta si saranno presi il mio corpo ma non la
mia anima.
Dal seno un tacco mi fini in bocca ed iniziai a leccare finche non scese e mi assesto' un calcio su un fianco.
Di seguito venni infilata in un sarcofago trasparente con due buchi uno serviva per respirare e all'altro ci collego' un tubo di gomma e fui invasa da un
getto di acqua gelata ero stretta nonpotevo muovermi ed in breve fui ricoperta dall acqua e col solito stivale enteo' dentro pigiandomi la testa sul fondo
del sarcofago in maniera di non respirare.Stavo scoppiando dentro di me pensavo alla fine fra l'acqua gelida e l'affogamento.Rimasi quasi un eterno
minuto in quella condizione e come levo' lo sivale richiuse subito il sarcofago ma io alzai quel tanto la testa per tossire via un po' di acqua e
riprendermi.Usci di li tirata per i capelli e mi legarono su di un tavolo le braccia belle larghe ai lati del tavolo e i piedi uniti fra loro.Fu un supplizio
dopo l'acqua gelida 5 candele colarono la loro cera sul tutto il mio corpoe come raggiunsero la vagina il dolore venne insopportabile stringevo i denti
ma urlai piu' di una volta.Non ce la facevo piu' dopo le candele un gatto a 9 code comincio' a flagellarmi il seno 20 nerbate sulle mie povere puppe.
Basta non avrei resistito oltre era ormai piu' di mezz'ora che martoriavano il mio corpo avevano anche messo dei ganci ai capezzoli con dei pesi e mi
avevano obbligato a correre facendo oscillare i pesi,pensavo che mi cascassero interra ed appena mi fecero smettere cascai in terra esausta e sentii i
flash immortalare questa scena piuttosto patetica.
Una tirata di capelli mi obbligo' a mettermi in ginocchio e avvicinandosi Antonio l'energumeno tiro' fuori il suo membro era gigante e me lo appoggio'
alla bocca facendomi iniziare a pompare m era troppo grosso e appena mi prese la testa premendo contro il suo uccello mi venne un conato di
vomito,anzi vomitai proprio forse era saliva ma rigurgitai qualcosa.Non veniva mai era una tortura poi un getto caldo m'inondo' il viso e non contento
mi prese per i capelli e inizio' a pisciarmi in bocca,era la prima volta volevo scappare ma non ce la facevo ero immobilizzata dalle sue grosse mani.Fu
uno schifo avrei voluto morire mi avevano pisciato addosso sul viso e davanti a mille telecamere.Antonio si ricompose e mi lascio' la testa e dopo un
attimo ci fu un lungo applauso e la donna vestita di nero venne ad abbracciarmi ringraziando per come mi ero comportata anche Antonio venne
assicurandomi che faceva analisi continue per legge ed era sanissimo.Mi dettero un accappatoio e mi accompagnarono nel bagno per fare la doccia e
ricompormi.Mi lavai con cura mi rimase il sapore acre della pipi che avevo ingurgitato ma le rasicurazioni che mi dettero almeno mi tranquillizzarono.
venne la mia padrona anche lei tutta amorosa con dei biglietti in mano.L'indomani avrei avuto una giornata tutta pagata nella beauty farm piu'
importante di milano.
all'asta.
L'indomani la telofanata si trovarono d'accordo che sarebbe venuta a casa mia a prendermi.
Mi fece trovare tutta nuda con i soliti paio di calzettoni bianchi inginocchio sul tappeto di sala.
Non venne sola ma in compagnia di un uomo di colore un energumeno di 2 metri.Appena mi vide si avvicino' e dicendomi di guardarla in faccia mi
sputo' sugli occhi e disse che da oggi ero roba sua ma prima lei avrebbe scopato mio marito.
Urlai di lasciar perdere di prendere me ma non di farmi questo ma uno schiaffo mi fece desistere e abbraccio' mio marito con gusto.Scoparono piu di
mezz'ora davanti a me e all'energumeno che aveva il compito di tenermi per i capelli in maniera che potessi vedere quanto si divertivano.
Lasciai la mia casa nel tardo pomeriggio bendata e ammanettata come al solito l'unica differenza fu che mi lasciarono nuda.Non mi avrebbe visto
nessuno ma era febbraio ed era tanto freddo mi sistemarono sul sedile di dietro dandomi un vestito da mettermi mi slegarono e mi dissero di riposare
che il viaggio era lungo.Viaggiammo un paio d'ore prima di fare una sosta avevo bisogno di fare pipi e come me anche i miei aguzzini andammo nel
bagno dell autogrill era l'ora di cena ed era pieno di gente ed ero ridicola come al solito e sopratutto ero scalzere fine a tuttoa neanche un paio di
ciabatte mi sentivo osservata e derisa ma con tutta quella gente mi baleno' l idea di scappare e mettere fine a tutto,ma non era giusto quello era il mio
ruolo e l avevo promesso a l mio marito padrone.mangiammo un panino facemmo i nostri bisogni e poi di nuovo in macchina.Non chiesi mai a cosa
andavo in contro rimasi in silenziotuto il viaggio e loro non mi dissero niente totale indifferenza.Arrivammo a notte fonda e questa volta dai rumori capii
che eravamo in una citta' e appena mi fecero scendere la nuova padrona mettendomi collare e guinzaglio mi disse benvenuta a Milano.A testa bassa
fui portata in un appartamento sbendata e tolte le manette ma legarono il guinzaglio ad un piede del divano in maniera che non mi muovessi rimasi
sola con una bottiglia d'acqua i due chiusero la porta a chiave e se ne andarono. Piansi tutta il resto della notte e quando fui assopita venni svegliata
da un piede che mi pigiava sul viso,era il Colored che mi prese per il guinzaglio e mi porto' fuori dall'appartamento andando verso un altro sempre nel
solito palazzo.Mi trovai in un locale moderno completamente vuoto dove spiccavano attrezzi di tortura dei piu' svariati li vidi soffusi erano tutte le luci
spente e non c'erano finestre.Venni messa in una gabbia e chiusa al lucchetto con una ciotola d'acqua.Una cagna ero chiusa in gabbia come una
cagna.Rimasi li un paio d'ore finche una ragazza piu giovane di me e molto bella mi venne ad aprire e senza proferire parola mi porto' in uno ufficio
dove c'era quella signora che mi aveva comprato.Dovevo firmare le liberatorie per dare il consenso ad usare la mia immagine in tv e su internet.Non
volevo assolutamente dopo tutti avrebbero scoperto il mio stato provai a dire basta me ne vado io non voglio cio' ma telefono' il mio padrone che mi
convinse a suon di offese arrivando addirittura a dire che avrebbe detto tutto a mia madre.Firmai ifogli e dissi ad alta voce almeno quando avete fatto i
vostri comodi ammazzatemi.L'uomo mi lascio' andare un calcio dicendomi che non avrei avuto tale fortuna.
Mi rimisero nella gabbia e fecero entrare anche l altra ragazza che spogliarono e le legarono le mani dietro la schiena come del resto a me.una volta
dentro fecero si che i nostri copri si unissero ventre contro ventre e viso cotro viso e legarono con del nastro adesivo le nostre pance.
Ci lasciarono sole e dopo un po' d'imbarazzo iniziammo a parlare e le nostre labbra quasi si sfioravano dopo mesi avevo trovato qualcuno nel mio stato
che mi faceva tenerezza e ci trovavo conforto.Dopo un po' che parlavamo lei inizio' a piangere ed io presi le sue labbra con le mie e ciscambiammo un
lungo bacio.
Rimanemmo li tutto il giorno con ben tre telecamere piantate addosso ci fecero mangiare in una tazza un po' dicereali che naturalmente mangiammo
come cagne con la bocca e basta.Era sera quando agganciarono la gabbia con un bastone e ci trascinarono in un altra stanza dove ci slegarono e ci
fecero uscire,l'altra la portarono via non so bene dove io rimasi li col mio guinzaglio e le mani ammanettate dietro.Avevo bisogno di far pipi' lo chiesi a
un signore che passava di li e mi accompagno' al bagno tirandomi per il guinzaglio e poi tornai ad aspettare non so che.
Venne la mia nuova padrona che mi tolse le manette e mi spiego' che io non dovevo fare assolutamente niente se non sottostare a tutto quello che mi
veniva fatto e che potevo piangere ma non urlare tantissimo perche' gli urli in tv e in internet stavano male.Accennai con la testa e lei prendendomi per
i capelli mi disse che ero una delle schiave piu belle che avesse avuto.
Camminai per un lungo corridoio con le mani libere e portata al guinzaglio da quell'energumeno nero che venne a prendermi a casa.ci infilammo in
una porta e come entrai mi trovai flash telecamere ci saranno state 30 persone tutte intente ad usare macchine da presa videocamere e computer
Stavano girando un film ed io ero la triste protagonista.Prima d'iniziare mi fecero le solite raccomandazioni della signora piu quella che non era un film
normale e che le scene non venivano ripetute quindi si andava a sensazione del master.Usci dalla stanza una mora alta vestita di nero con stvali al
ginocchio col tacco alto e avvicinandosi mi disse che ero sua e mi pesto' il piede con lo stivale era il segnale di iniziare a riprendere.
Antonio l'energumeno si mise in un angoloa d osservare ed io fui fatta sdraiare per terra a pancia in su con le braccia lungo il corpo e la mistress con i
sui stivaloni monto' sopra di me conficcando i tacchi sopra i miei seni un dolore allucinante mi bruciavano i capezzoli ed il peso del suo corpo mi
soffocava ma vevo deciso di non piangere e di non farmi vedere troppo sofferente non volevo dargliela vinta si saranno presi il mio corpo ma non la
mia anima.
Dal seno un tacco mi fini in bocca ed iniziai a leccare finche non scese e mi assesto' un calcio su un fianco.
Di seguito venni infilata in un sarcofago trasparente con due buchi uno serviva per respirare e all'altro ci collego' un tubo di gomma e fui invasa da un
getto di acqua gelata ero stretta nonpotevo muovermi ed in breve fui ricoperta dall acqua e col solito stivale enteo' dentro pigiandomi la testa sul fondo
del sarcofago in maniera di non respirare.Stavo scoppiando dentro di me pensavo alla fine fra l'acqua gelida e l'affogamento.Rimasi quasi un eterno
minuto in quella condizione e come levo' lo sivale richiuse subito il sarcofago ma io alzai quel tanto la testa per tossire via un po' di acqua e
riprendermi.Usci di li tirata per i capelli e mi legarono su di un tavolo le braccia belle larghe ai lati del tavolo e i piedi uniti fra loro.Fu un supplizio
dopo l'acqua gelida 5 candele colarono la loro cera sul tutto il mio corpoe come raggiunsero la vagina il dolore venne insopportabile stringevo i denti
ma urlai piu' di una volta.Non ce la facevo piu' dopo le candele un gatto a 9 code comincio' a flagellarmi il seno 20 nerbate sulle mie povere puppe.
Basta non avrei resistito oltre era ormai piu' di mezz'ora che martoriavano il mio corpo avevano anche messo dei ganci ai capezzoli con dei pesi e mi
avevano obbligato a correre facendo oscillare i pesi,pensavo che mi cascassero interra ed appena mi fecero smettere cascai in terra esausta e sentii i
flash immortalare questa scena piuttosto patetica.
Una tirata di capelli mi obbligo' a mettermi in ginocchio e avvicinandosi Antonio l'energumeno tiro' fuori il suo membro era gigante e me lo appoggio'
alla bocca facendomi iniziare a pompare m era troppo grosso e appena mi prese la testa premendo contro il suo uccello mi venne un conato di
vomito,anzi vomitai proprio forse era saliva ma rigurgitai qualcosa.Non veniva mai era una tortura poi un getto caldo m'inondo' il viso e non contento
mi prese per i capelli e inizio' a pisciarmi in bocca,era la prima volta volevo scappare ma non ce la facevo ero immobilizzata dalle sue grosse mani.Fu
uno schifo avrei voluto morire mi avevano pisciato addosso sul viso e davanti a mille telecamere.Antonio si ricompose e mi lascio' la testa e dopo un
attimo ci fu un lungo applauso e la donna vestita di nero venne ad abbracciarmi ringraziando per come mi ero comportata anche Antonio venne
assicurandomi che faceva analisi continue per legge ed era sanissimo.Mi dettero un accappatoio e mi accompagnarono nel bagno per fare la doccia e
ricompormi.Mi lavai con cura mi rimase il sapore acre della pipi che avevo ingurgitato ma le rasicurazioni che mi dettero almeno mi tranquillizzarono.
venne la mia padrona anche lei tutta amorosa con dei biglietti in mano.L'indomani avrei avuto una giornata tutta pagata nella beauty farm piu'
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