Alessandra nuora diabolica.
di
Domitilla
genere
incesti
Per papà ho sempre avuto una passione particolare, ero attratto dalla sua prestanza fisica, dalla sua bellezza dal suo modo di fare e perché no, anche dal suo meraviglioso cazzo che, era di esclusiva proprietà di mamma. Essere etero ed immaginare di fare sesso col padre è senz'altro una esagerazione al di fuori di ogni logica. Forse lui aveva intuito qualcosa ma non si esponeva più di tanto. Mamma con una avviata attività di parrucchiera mentre papà era impiegato al comune. Non avevamo problemi economici assolutamente, anzi la nostra vita era abbastanza agiata anche perché avevano ereditato due appartamenti da uno zio scapolo, scomparso prematuramente. La differenza di età tra noi era irrilevante, mi avevano concepito incoscientemente al limite della loro adolescenza, non era facile resistere alla figa di mamma per papà ed al cazzo di papà per mamma. Si cresceva insieme ed io per emularli volli sposare subito Alessandra, due anni meno di me. praticamente una ragazzina. Frequentavo con profitto l'università mentre Alessandra si trovava ancora in liceo. Sotto l'aspetto logistico non ci furono problemi perché avevamo a disposizione l'appartamento avuto dallo zio già arredato vicino alla nostra. Io ed Alessandra innamoratissimi ma inesperti coinvolgemmo papà nella nostra inesperienza. Mamma era impegnata l'intera giornata con la sua attività mentre papà lavorava fino alle quattordici. Papà il pomeriggio era quasi sempre a casa nostra. Con Alessandra il sesso era abbastanza soddisfacente, però mentre la scopavo immaginavo che con noi ci fosse anche papà, ed erano amplessi speciali, lei era felice di questa mia eccitazione. Fantasticavo insieme ad Alessandra qualsiasi cosa che riguardava il sesso, ma vedevo la sua solerzia a rivestirsi in maniera decente quando stava per arrivare papà mentre prima era seminuda o addirittura nuda. Cercai di convincerla ad essere più aperta. Gradualmente seguì il mio consiglio scoprendosi sempre di più. Papà ammirava la sua bellezza e non le lesinava certo i complimenti. Già immaginavo papà ed Alessandra scopare selvaggiamente sotto i miei occhi. La strategia funzionava, eccome se funzionava, papà era continuamente vicino ad Alessandra e lei era molto disponibile a mostrarsi. Il massimo lo avevamo raggiunto quando Lei accolse papà in perizoma e reggiseno. L'espressione di meraviglia di papà fu divertente. ci fu una svolta quando mamma con tutto il personale furono invitate a seguire un corso a Torino
dalla durata di cinque giorni. Se fosse stata solo per mamma avrebbe rinunciato, il personale invece no voleva seguirlo e fu così che dopo dieci giorni la domenica sera partirono col treno. Io Alessandra e papà la accompagnammo alla stazione dove si incontrò col personale. Mancava poco che mamma e papà non scopassero sotto la pensilina, si baciavano con la lingua in bocca, stretti un all'altro in maniera indecente.
Saluti e ritorno a casa, papà era distrutto per l'assenza di mamma tanto che lo obbligammo a venire a casa nostra. Replicò "Verrei volentieri ma non avete un letto per me" "Papà dormi nel nostro, stai tranquillo" Non ci mise molto ad accettare. Alessandra mi fece l'occhiolino, aveva intuito perfettamente il mio piano. Rientrati a casa papà si ricordò di non aver preso il pigiama, tolsi subito l'imbarazzo spiegandogli che noi eravamo abituati a dormire nudi che avrebbe dovuto farlo anche lui. Pretese di farsi la doccia, la dovemmo fare anche noi quindi, nella massima tranquillità con addosso gli accappatoi uno alla volta andammo in camera. Papà si distese con l'accappatoio mentre Alessandra fingendo di essere inorridita si distese nuda invitando papà a fare altrettanto. Io intanto rientrai in doccia ed al mio arrivo in camera, col cazzo dritto trovai Alessandra che succhiava il cazzo di papà. Fummo travolti dall'eccitazione collettiva. La scena che a me piacque molto fu quando presi in bocca il cazzo di papà e subito dopo la misi nella figa di Alessandra ed in una posa ardita, "la piccola Alessandra" riuscì ad inglobare nella figa contemporaneamente il mio ed il cazzo di papà. Uno spettacolo raccapricciante una figa così minuta in grado di assorbire due potenze di fuoco. Fine prevedibile fu un amplesso simultaneo per tutti con dispersione della sborra nella figa di Alessandra che naturalmente non poteva contenerla tutta e si sparse sul letto. Sazi e beati eravamo tutti abbracciati, salii sul corpo di papà lo baciai sulla bocca e dissi "Grazie tesoro grazie anche a nome di Alessandra, siamo veramente soddisfatti, sei il nostro sostegno sessuale" Lasciai libero papà e fu il turno di Alessandra che prima si infilò di nuovo il cazzo di papà nella figa, poi gli mise la lingua in bocca e poi ancora "Grazie ma per te questo è un impegno a non lasciarci più, vorrei che anche Marisa (mamma) partecipasse ai nostri incontri" "Vedremo di convincerla". Fu più facile del previsto, mamma accettò entusiasta. Per usufruire del cazzo di papà dovemmo istituire dei turni a tempo. Anche mamma volle provare la doppia penetrazione nella figa, fu un'esperienza magnifica ed urlante. Successivamente capimmo che l'importante era il sesso, figa o cazzo non contano. Successe che mamma ed Alessandra avessero dei rapporti così come pure io e papà. Fu una deliziosa scoperta per tutti senza falsi pudori col piacere immenso da parte di tutti.
dalla durata di cinque giorni. Se fosse stata solo per mamma avrebbe rinunciato, il personale invece no voleva seguirlo e fu così che dopo dieci giorni la domenica sera partirono col treno. Io Alessandra e papà la accompagnammo alla stazione dove si incontrò col personale. Mancava poco che mamma e papà non scopassero sotto la pensilina, si baciavano con la lingua in bocca, stretti un all'altro in maniera indecente.
Saluti e ritorno a casa, papà era distrutto per l'assenza di mamma tanto che lo obbligammo a venire a casa nostra. Replicò "Verrei volentieri ma non avete un letto per me" "Papà dormi nel nostro, stai tranquillo" Non ci mise molto ad accettare. Alessandra mi fece l'occhiolino, aveva intuito perfettamente il mio piano. Rientrati a casa papà si ricordò di non aver preso il pigiama, tolsi subito l'imbarazzo spiegandogli che noi eravamo abituati a dormire nudi che avrebbe dovuto farlo anche lui. Pretese di farsi la doccia, la dovemmo fare anche noi quindi, nella massima tranquillità con addosso gli accappatoi uno alla volta andammo in camera. Papà si distese con l'accappatoio mentre Alessandra fingendo di essere inorridita si distese nuda invitando papà a fare altrettanto. Io intanto rientrai in doccia ed al mio arrivo in camera, col cazzo dritto trovai Alessandra che succhiava il cazzo di papà. Fummo travolti dall'eccitazione collettiva. La scena che a me piacque molto fu quando presi in bocca il cazzo di papà e subito dopo la misi nella figa di Alessandra ed in una posa ardita, "la piccola Alessandra" riuscì ad inglobare nella figa contemporaneamente il mio ed il cazzo di papà. Uno spettacolo raccapricciante una figa così minuta in grado di assorbire due potenze di fuoco. Fine prevedibile fu un amplesso simultaneo per tutti con dispersione della sborra nella figa di Alessandra che naturalmente non poteva contenerla tutta e si sparse sul letto. Sazi e beati eravamo tutti abbracciati, salii sul corpo di papà lo baciai sulla bocca e dissi "Grazie tesoro grazie anche a nome di Alessandra, siamo veramente soddisfatti, sei il nostro sostegno sessuale" Lasciai libero papà e fu il turno di Alessandra che prima si infilò di nuovo il cazzo di papà nella figa, poi gli mise la lingua in bocca e poi ancora "Grazie ma per te questo è un impegno a non lasciarci più, vorrei che anche Marisa (mamma) partecipasse ai nostri incontri" "Vedremo di convincerla". Fu più facile del previsto, mamma accettò entusiasta. Per usufruire del cazzo di papà dovemmo istituire dei turni a tempo. Anche mamma volle provare la doppia penetrazione nella figa, fu un'esperienza magnifica ed urlante. Successivamente capimmo che l'importante era il sesso, figa o cazzo non contano. Successe che mamma ed Alessandra avessero dei rapporti così come pure io e papà. Fu una deliziosa scoperta per tutti senza falsi pudori col piacere immenso da parte di tutti.
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