La scoperta del cazzo.
di
delfo
genere
gay
Ero al mare da solo, inizio autunno, il sole era ancora abbastanza caldo, ero isolato, decisi di godermi quel sole mettendomi nudo. Mi piaceva quel tepore, trastullavo il mio cazzo, improvvisamente un fruscio di piante, apparve una ragazza con la bici, cercai di coprirmi, tutto inutile perché lei sistemandosi a pochi metri da me, distese un piccolo telo, tolse i calzoncini ed apparve un bellissimo cazzo. La figa è sempre stata la mia passione ma quella ragazza ??? col cazzo in quel modo mi attraeva proprio. Mi guardava sorridendo, aspettava che la raggiungessi. “Ciao” “Ciao come ti chiami”? “Oscar” “E tu”? Marco ma preferisco Luana” “Mi resta difficile chiamarti Luana con quel cazzo” “Anche tu sei messo bene” “Sono proprio attratto dalla tua figura, lo posso toccare”? “Puoi fare quello che vuoi” .Averlo in mano lo sentivo durissimo e pesante .
“Scusa non l’ho mai fatto ma è talmente invogliante che lo vorrei in bocca” “Vai tranquillo” Gli feci un pompino da urlo tanto che mi disse “Sicuro che non l’hai mai fatto, sei bravissimo” “Con un cazzo del genere si diventa bravi. Sborrami in bocca” Un fiume in piena, ingoiai tutto e lucidai il glande. “Vuoi venire a casa? Abito vicino” “Certo sono ammaliato dal tuo cazzo” In due minuti eravamo a casa, la porta era aperta quindi doveva esserci qualcuno. “Miriam dove sei” Disse. Apparve una ragazza minuta, molto bella anche lei, con un cazzo insopportabile. Una ragazzina così minuta con un cazzo di siffatta misura era anche difficile da portare. Prendemmo un caffè e mi accompagnarono in camera. Mi trasformai in puttana di strada pompini a non finire, poi Luana prese una boccetta di olio profumato ne spalmo una parte nel mio ano ed un po sul suo cazzo e mentre succhiavo Miriam Luana mi penetrò dolcemente. Un piacere indescrivibile. Mi resi conto di aver fatto qualcosa di insano, io cultore soggiogato dalla figa mi ero trasformato in volgare puttana. Ne uscii deluso, soddisfatto però, e dissi “Arrivederci a presto” Mi sentii rispondere “Vieni quando vuoi”. Mi recavo da loro molto spesso, era un peccato rinunciare anche se mostravano di apprezzare il mio di cazzo, praticamente facevamo tutto con tutti. L’ideologia Marxista prevalse:
“Quello che abbiamo lo dividiamo”.
“Scusa non l’ho mai fatto ma è talmente invogliante che lo vorrei in bocca” “Vai tranquillo” Gli feci un pompino da urlo tanto che mi disse “Sicuro che non l’hai mai fatto, sei bravissimo” “Con un cazzo del genere si diventa bravi. Sborrami in bocca” Un fiume in piena, ingoiai tutto e lucidai il glande. “Vuoi venire a casa? Abito vicino” “Certo sono ammaliato dal tuo cazzo” In due minuti eravamo a casa, la porta era aperta quindi doveva esserci qualcuno. “Miriam dove sei” Disse. Apparve una ragazza minuta, molto bella anche lei, con un cazzo insopportabile. Una ragazzina così minuta con un cazzo di siffatta misura era anche difficile da portare. Prendemmo un caffè e mi accompagnarono in camera. Mi trasformai in puttana di strada pompini a non finire, poi Luana prese una boccetta di olio profumato ne spalmo una parte nel mio ano ed un po sul suo cazzo e mentre succhiavo Miriam Luana mi penetrò dolcemente. Un piacere indescrivibile. Mi resi conto di aver fatto qualcosa di insano, io cultore soggiogato dalla figa mi ero trasformato in volgare puttana. Ne uscii deluso, soddisfatto però, e dissi “Arrivederci a presto” Mi sentii rispondere “Vieni quando vuoi”. Mi recavo da loro molto spesso, era un peccato rinunciare anche se mostravano di apprezzare il mio di cazzo, praticamente facevamo tutto con tutti. L’ideologia Marxista prevalse:
“Quello che abbiamo lo dividiamo”.
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