Allo specchio
di
Vpervoglia
genere
etero
Inizio così il mio racconto.. Con il mio partner eravamo in accordo di non rischiare usando le dovute precauzioni.. Lui non vuole figli e io devo essere sempre a disposizione sua..una sera uscimmo vestiti eleganti forse qualche drink in più ci fece poi tornare a casa di corsa con la voglia di scopare in maniera forte selvaggia,appena arrivati in garage era notte lasciata la macchina,ridevamo in attesa dell'ascensore,mi sentii tirar su il vestito e spingermi verso il muro, sussurrandomi qualcosa all orecchio, avevo il decolte'nero tacco alto delle autoreggenti nere ed un abitino appena ad inizio coscia,non appena si aprirono le porte dell'ascensore mi spinse dentro si mise lui di spalle alle porte e si slaccio' i pantaloni,ero davanti al suo cazzo in erezione mi avvicinai e lo misi in bocca leccavo e succhiavo con foga solo dopo mi accorsi che mi stava riprendendo con il cel dallo specchio dell ascensore.. Mi disse "succhiarmelo bene che in questa posizione sei la mia troietta preferita".. Continuai quel lavoretto di bocca per un po'.. mi fece alzare e girare davanti allo specchio avevo il trucco ancora intatto,si ricompose i pantaloni mi abbraccio'da dietro,mi divarico'le gambe iniziò a baciarmi il collo mentre con le dita giocava con la mia fighetta,con il clitoride che ad ogni colpo mi faceva impazzire così contenta che iniziai a sentire l'eccitazione crescere,iniziavo ad inarcare la schiena e mi si gonfiava il ventre,il mio lui lo sapeva così mi scoprì anche i seni che ormai erano turgidi gonfi e con i capezzoli eretti appoggiando una mano sotto la mia pancia iniziò ad accarezzarla mentre con l'altra continuando sempre più veloce a torturarmi la figa ormai allargata e bagnatissima venni copiosamente con un orgasmo che soffocai facendomi tappare la bocca,bagnato il pavimento dell'ascensore mi tolse la sua mano da dentro ancora gocciolante e vi lasciò l'impronta sul vetro con i miei umori così che i condomini potessero il giorno dopo sentire il mio odore di femmina..
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