Padronfrocio

di
genere
gay

Ero un esile ragazzo che terminata la scuola, senza un soldo in tasca ha trovato lavoro nel settore dell’impiantistica.
Avevo da poco 18 anni, alto 180 ma arrivavo a stento a pesare 45 kg.
I miei vivevano in una situazione economica disastrosa così Gianni mi assunse a lavorare con lui.
Era amico di mio padre, 38 anni, tipo molto alla mano.
Arrivando da un paesino dell’’entroterra, Gianni mi chiede subito di stare a casa sua a Milano durante la settimana. Al weekend tornavamo a casa.
Arrivati a casa sua a Milano, non c’era una vera e propria sistemazione per me, a dire il vero non c’era neanche per lui. Aveva acquistato una ex portineria con una cucina e un bagno. Per dormire c’era un divano letto matrimoniale. La casa era tutta in disordine. Il primo giorno mi veniva da piangere e tornare a casa ma sapevo che dovevo fare sacrifici per guadagnarmi da vivere.
La prima sera Gianni va a lavarsi. Io ero nella “zona giorno”. Gianni uscì dalla doccia completamente nudo, con la sua sigaretta in bocca. Scenerò per terra mi guardò facendo l’occhiolino e mi disse:”dai vai a lavarti che dobbiamo dormire “. Io entrai in doccia, mi lavai ed uscii in pigiama. “Minchia ma sei un uomo o un coglione?” Mi disse Gianni alla mia vista. “Dai vieni qui nel letto come mamma ti ha fatto”. Io ero basito. Non avevo nessun tipo di esperienza sessuale ne con femmine ne con maschi. Gianni si alzò, mi tolse frettolosamente pigiama e boxer mi guardò e mi disse “va che bella minchia pelosa che hai, vieni qui” mi prese e mi fece sedere nel letto. Io ero seduto di fronte al suo cazzo. “Lavorando con me ti farò crescere robusto che appena torni al paese tutte le femmine ti vogliono”. Gianni entrò nel letto. Io mi misi sotto le coperte ad occhi chiusi. La sua mano iniziò a toccarmi. Fece su e giù sulla mia asta massaggiandola scappellandomela. Mi toccò i coglioni. Il mio cazzo iniziò a diventare duro. “Vedi?così mi piaci. Prendi in mano il mio” iniziai a prendere in mano il suo cazzo. Era quasi la metà del mio. La cosa mi piaceva, Gianni iniziò ad aumentare il ritmo. “Ti faccio scopare un buco che è più bello di una figa” Gianni si mise un po’ di gel nel buco del culo e si masturbò con le dita. Si mise a pecora con due dita in culo. “Avanti entrami dentro “. Gianni si fece penetrare. È stata un’esperienza strana ma piacevole. Ho sborrato e Gianni mi fece i complimenti per la prestazione. La prima notte la passammo così, nudi, nello stesso letto. La mattina successiva doccia e al lavoro
CONTINUA
scritto il
2023-02-21
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