Il compleanno di mia nuora.
di
adone
genere
incesti
Venti settembre compleanno di Agata nostra nuora, il ventuno quello di Anna mia moglie.
Non sono avvezzo a fare regali, tantomeno a riceverli, per quell'occasione, torchiata da
Anna dovetti sottostare. L'impulso era per i venti anni di Agata, ed allora ci misi del
mio perché c'erano i quaranta di Anna. L'indecisione era tanta, Anna pensava ad un intimo
sex? Un abitino? Un profumo? Tagliai subito vada per l'intimo e l'abitino che altro non
era un tubino molto corto, allacciato con la zip per tutta la sua lunghezza. "Bello questo tubino chissà a te come sta"? "Scherzi vero"? "Assolutamente no" "Forse dimentichi i venti di Agata ed i quaranta miei"? "No non li dimentico, anzi penso che a
te starebbe meglio" " Mi vedresti vestita in quelle condizioni? Giorgio e la stessa Agata cosa direbbero"? "Direbbero che sei un figa spaziale, dai provalo" Poco convinta
entrò nel camerino dopo due minuti spostò la tendina per farmi vedere; una figa da scopare. "Aggiudicato" le dissi. Anna sa perfettamente come la penso, anche Giorgio ed Agata lo sanno, questa manfrina la trovai fuori luogo anche perché normalmente vestivano
con gonne corte, forse questa era esagerata, per me e per il mio cazzo che si muoveva
nel pantaloni non lo era affatto. Il venti settembre invitammo Agata e Giorgio a pranzo,
alla consegna del regalo Agata non credeva ai suoi occhi tanto che lo volle provare subito. Un figura bellissima, Giorgio incredulo custode di tanta bellezza la baciò sulle
labbra. "Sicuramente l'hai scelto tu questo vero Anna"? "Veramente è stato tuo suocero,
che forse è fuori di testa perché ne ha preso uno anche per me" "Uaooooo Franco sei il
migliore sulla terra, Anna fammi vedere, indossalo" Fingendo sacrificio in due minuti
riapparvero insieme sulla porta. Due gemelle vestite uguali, una meraviglia. Il pranzo
fu abbastanza veloce perché le signore avevano programmato di uscire e sotto la spinta
di Agata, ed anche di Giorgio con i nuovi abiti. Verso le quattro uscimmo, salendo sulla macchina vidi Anna senza perizoma. "Hai dimenticato le mutande" "Non dimenticato, Anna
ha voluto che non lo indossassimo" Giorgio trasecolato "Veramente Agata sei nuda"? "Certo, guarda". Anna che fingeva di vergognarsi all'acquisto aveva riacquistato le sue sembianze di troia autentica, Agata poi non doveva scoprire niente, seguiva perfettamente la sua indole che la portava ad essere troia anche negli atteggiamenti.
Io e Giorgio eravamo fortunati ad avere due donne così, anche se da quel giorno accentuarono di molto l'esposizione del corpo. Per noi si aprivano le porte del piacere
promiscuo......
Non sono avvezzo a fare regali, tantomeno a riceverli, per quell'occasione, torchiata da
Anna dovetti sottostare. L'impulso era per i venti anni di Agata, ed allora ci misi del
mio perché c'erano i quaranta di Anna. L'indecisione era tanta, Anna pensava ad un intimo
sex? Un abitino? Un profumo? Tagliai subito vada per l'intimo e l'abitino che altro non
era un tubino molto corto, allacciato con la zip per tutta la sua lunghezza. "Bello questo tubino chissà a te come sta"? "Scherzi vero"? "Assolutamente no" "Forse dimentichi i venti di Agata ed i quaranta miei"? "No non li dimentico, anzi penso che a
te starebbe meglio" " Mi vedresti vestita in quelle condizioni? Giorgio e la stessa Agata cosa direbbero"? "Direbbero che sei un figa spaziale, dai provalo" Poco convinta
entrò nel camerino dopo due minuti spostò la tendina per farmi vedere; una figa da scopare. "Aggiudicato" le dissi. Anna sa perfettamente come la penso, anche Giorgio ed Agata lo sanno, questa manfrina la trovai fuori luogo anche perché normalmente vestivano
con gonne corte, forse questa era esagerata, per me e per il mio cazzo che si muoveva
nel pantaloni non lo era affatto. Il venti settembre invitammo Agata e Giorgio a pranzo,
alla consegna del regalo Agata non credeva ai suoi occhi tanto che lo volle provare subito. Un figura bellissima, Giorgio incredulo custode di tanta bellezza la baciò sulle
labbra. "Sicuramente l'hai scelto tu questo vero Anna"? "Veramente è stato tuo suocero,
che forse è fuori di testa perché ne ha preso uno anche per me" "Uaooooo Franco sei il
migliore sulla terra, Anna fammi vedere, indossalo" Fingendo sacrificio in due minuti
riapparvero insieme sulla porta. Due gemelle vestite uguali, una meraviglia. Il pranzo
fu abbastanza veloce perché le signore avevano programmato di uscire e sotto la spinta
di Agata, ed anche di Giorgio con i nuovi abiti. Verso le quattro uscimmo, salendo sulla macchina vidi Anna senza perizoma. "Hai dimenticato le mutande" "Non dimenticato, Anna
ha voluto che non lo indossassimo" Giorgio trasecolato "Veramente Agata sei nuda"? "Certo, guarda". Anna che fingeva di vergognarsi all'acquisto aveva riacquistato le sue sembianze di troia autentica, Agata poi non doveva scoprire niente, seguiva perfettamente la sua indole che la portava ad essere troia anche negli atteggiamenti.
Io e Giorgio eravamo fortunati ad avere due donne così, anche se da quel giorno accentuarono di molto l'esposizione del corpo. Per noi si aprivano le porte del piacere
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Commenti dei lettori al racconto erotico