Più facile farlo che dirlo
di
Cecilia11
genere
bisex
Dopo 12 anni di matrimonio con l'unico uomo della mia vita, ci siamo separati, perchè lui ha scelto di lavorare all'estero e io non me la sono sentita di seguirlo. Ho fatto la casalinga in quegli anni, in una routine di grande tranquillità. Forse talmente tranquilla da arrivare alla noia.
Mi sono trasferita in un altro paese, dove non conosco nessuno e rispolverando gli studi ho iniziato a lavorare da casa, facendo traduzioni. Ho affittato un monolocale da una coppia di persone mature, molto gentili.
Non ho una grande vita sociale, ma al momento va bene così, ho bisogno di tempo per rimettermi in gioco.
Questo fino a questa mattina.
Hanno suonato al campanello ed era Gino, il proprietario che vuole verificare gli scarichi di bagno e cucina, perchè ci sono infiltrazioni nel soffitto dell'appartamento sottostante. Io ho i capelli raccolti in una coda, una canotta e un paio di boxer. Mi ricordo di non avere la biancheria intima, mi sono alzata da poco e mi sono messa subito a lavorare al pc.
In realtà non mi interessa più di tanto, Gino è preso dalla sua ispezione. Apparentemente.
Gli chiedo se gradisce un caffè, e lui dal bagno mi risponde di sì. Lo vedo apparire in cucina mentre sto appoggiando la tazzina sul piattino vicino allo zucchero.
Lui si scusa, sta sudando per il caldo ed è a torso nudo. Ha le spalle spioventi, un pò di peluria bianca sul petto ed un addome floscio e pronunciato. Oddio, ridacchio fra me, che brutto spettacolo. Le sue gambette bianche sbucano dai calzoncini e ai piedi ha un paio di ciabatte di gomma.
I suoi occhi indugiano sul mio seno, i capezzoli spingono la tela sottile della canotta. Beve il caffè e si lascia sfuggire un "quanto ben di Dio" che un pò mi imbarazza e sorrido cercando di fare una battuta scherzosa. Inaspettatamente mi afferra entrambi i seni con le mani e strizza come per saggiarne la consistenza. Mi prende in totale contropiede, rimango senza respiro, mentre lui commenta soddisfatto il mio seno sodo e abbondante. In realtà ciò che dice è "gran belle tettone da troia. Lo avevo detto a Mirna (sua moglie) che sei un potenziale puttanone"
Io provo a divincolarmi, accenno una protesta. Lui mi mette con la schiena al muro, mi si appoggia contro, sento la sua pelle sudata e la sua lingua sulla pelle mentre mi bacia il collo fino ad arrivare alla bocca. Gli dico di smettere, di andarsene.
Lui mi solleva la canotta e addenta i capezzoli, alternativamente, succhiandoli e mordicchiandoli.
Sono mesi che non ho rapporti. Non ricordo di avere mai conosciuto la passione. Gino mi ripugna come uomo, io ho 34 anni, lui più o meno il doppio, ma se anche gli sto chiedendo di smettere in realtà non sto facendo nulla per respingerlo. Dentro di me una voce dice di lasciarlo fare, spero che non si fermi. Che vergogna, santo cielo.
Percependo la mia resa allenta la presa, mi sfila la canotta e mi chiede di lasciarmi guardare, Davanti e dietro sfilo per lui che nel frattempo di è seduto sul divano.
Mi chiede di togliere i boxer. anche lui si spoglia completamente. Ha il cazzo in erezione. Ha un bel cazzo in realtà. Grosso e lucido, con la cappella rossa.
Vieni qua e succhia, mi dice tendendomi una mano. Mi avvicino e mi piego su di lui, inghiottendo quel bastone fino alla gola, e inizio un pompino come non ho mai fatto. Mio marito era un moralista, una moglie non fa queste cose. Gino mi spinge su e giù la testa, a volte sento i conati perchè arriva troppo in profondità, fino a quando libera il seme e mi inonda la bocca e la gola del suo seme. Mi invita ad ingoiare senza sporcare nulla. Lecco fino all'ultima goccia: c'è una prima volta per tutto.
Lui ha la faccia soddisfatta. Pensa te, il signore maturo e gentile che razza di maiale è.
Mi fa stendere sul divano ed affonda fra le mie cosce, leccando succhiando e sditalinandomi, scopandomi con le dita fino a farmi godere un orgasmo che mi fa urlare. Sono così bagnata che il suo viso brilla e il divano si è sporcato.
Lui è compiaciuto, dice che sarà un'estate bellissima. Si dà una rassettata e se ne va.
Rimango come una scema. Sola, nuda e bagnata, con ancora il sapore della sua sborra in bocca. Mi accordo di tremare. Non so se per vergogna, eccitazione o cosa. Vado in bagno per ricompormi, quando suona il campanello di nuovo.
E' Mirna, la moglie di Gino. Sono imbarazzata, forse più giusto dire in panico. E' una donna con una struttura molto mascolina, asciutta e con la pelle molto abbronzata.
Entra, guardandosi attorno, annusa l'aria come fanno i cani. Sorride maliziosa quando dice "aira di sesso qua dentro. qualcuno sembra si sia divertito questa mattina"
Io provo a farfugliare qualcosa ma in realtà non riesco a dire nulla. Lei ride adesso, e mi dice di non essere imbarazzata, conosce Gino e sono una coppia proprio perchè si completano. Le chiedo cosa voglia dire. Lei mi chiede di spogliarmi, se mi ha visto suo marito deve vedermi anche lei. E' talmente assurda tutta la situazione che l'accontento senza nemmeno riflettere. Mi fa sedere sulla tavola e mi chiede di aprire le gambe, perchè c'è un lavoro da finire. Mi guarda e mi dice che sono davvero una gran figa, bella e soda... e fra poco anche una vera troia.
In breve anche lei è nuda, si allaccia uno strap on e prima che io abbia tempo di dire o di fare, appoggia la punta contro la mia figa e inizia e spingere.
Sono ancora bagnata dal servizietto che mi ha fatto suo marito. Sento quel cazzo finto scivolare dentro di me. Mi dilato tutta, lo accolgo fino in fondo, lo sento aprirmi ed arrivare all'utero.
Non conoscevo una sensazione così, lei mi scopa. Sì, lei mi scopa come mio marito non ha mai fatto. Avanti e indietro ora leggera, ora affondando. Io vengo, poi vengo, poi vengo. Lei è soddisfatta del mio abbandono. Si ferma solo quando si rende conto che sono senza forze. Mi bacia in bocca, con la lingua. Mi tocca le tette, strizza i capezzoli fino a farmi emettere altri gridolini di piacere.
Sono sfinita. Sono fradicia. Lei se ne va, guardandomi un'ultima volta. Mi strizza un occhio e mi chiede di scendere a casa loro nel primo pomeriggio, perchè mi devono parlare.
Mi lascio scivolare sul divano, esausta. Fare l'amore con il mio ex marito voleva dire impegnarsi 5/6 minuti e spesso non arrivavo all'orgasmo. Ero convinta fosse colpa mia, di non essere una donna sensuale. In una mattina mi hanno sbattuta un uomo e una donna ed ho provato emozioni sconosciute.
o cercato di ricompormi e di calmarmi. Sono scesa da loro con un abito leggero, corto fino alle ginocchia. Intenzionalmente non indosso la biancheria sono tutta un fuoco, loro due hanno acceso un incendio dentro di me.
Mi apre Mirna, che mi sorride e mi fa entrare in casa. La porta si chiude alle mie spalle e sono consapevole di essere in loro balia.
Non ci sono parole. Gino mi abbraccia e mi limona. E' nudo. Mirna mi prende alle spalle e mi bacia sul collo e sulle spalle. Lui mi sfrega la passera, lei le tette, poi si alternano. Sento 4 mani che mi palpano e penetrano ovunque La mia testa sembra esplodere, il mio corpo non risponde al mio controllo.
Due persone mi stanno usando per soddisfare le loro fantasie sessuali e scopro che sono anche le mie. Limono con Gino e con Mirna, ad un certo punto i loro sapori sono così mescolati nella mia bocca che non so più chi è uno e chi l'altra.
Siamo in penombra, i nostri corpo sono attorcigliati. Ci rotoliamo sul tappeto che hanno steso a terra. Mentre Gino mi lecca un'altra volta ed io godo, Mirna mi offre un calice di vino che condividiamo. Mi sorride e di nuovo mi mette la lingua in bocca. Gemo, urlo anche,loro sembrano prendere energia dalla mia eccitazione.
Lui mi penetra. Il cazzo di Gino è tutto dentro di me e mi scopa, dopo che sono stata scopata dal cazzo finto di Mirna. Riesce a farlo senza venire per lungo tempo, intanto Mirna mi succhia i capezzoli. Sono gonfi da fare male, sono arrossati e io mi sento viva, viva come mai.
Gino rotola sulla schiena, sempre dentro di me, che all'improvviso mi trovo sopra lui. Lui mi bacia in bocca e come sento la sua lingua entrare, Mirna avvicina la cappella del dildo al mio culo e inizia a spingere. "Lo so che sei vergine. Ancora per poco tesoro: sei nostra e ci darai tutto." Gino mi afferra per le braccia spingendo a fondo la lingua in bocca mentre lei entra nel culo. Fa un male tremendo, non riesco a urlare perchè la bocca è piena. Mi sembra di soffocare, è come se il cervello fosse fulminato. Mi accorgo che è dentro tutta e sento i due cazzi dentro me. Penso di morire. E' tanta roba, non posso crederci. Sto godendo, facendo cose che mi fanno vergognare solo a pensarle. Li ho dentro , sento che commentano. Sono soddisfatti della loro nuova troia. Avevano scommesso sul tempo che sarebbe loro occorso per sedurmi. Lei puntava sul mio cedimento immediato, ora Gino le deve ina cena. Sento Gino liberarsi, sento il suo sperma allagarmi.
Poco dopo sento il suo cazzo sgonfiarsi e poco dopo Mirna esce dal culo.
Non so come descrivere. Quasi come se mi sentissi orfana del cazzo.
Ho male ovunque, sono sudata, bagnata degli umori di tutti.
Solo ora mi accorgo che una telecamera accesa, puntata su di noi, ha probabilmente ripreso tutto. Vergogna. Eccitazione.
Mirna accende una piccola luce, si siede accanto a me, per terra e mi fa alzare. Mi chiede di guardare la telecamera, mentre Gino continua a titillarmi le tette.
Lei guarda verso la telecamera e mi presenta come la loro nipotina preferita, a cui stanno insegnando le buone maniere. Mi chiede se mi è piaciuto e se avevo qualche parte vergine. Rispondo che avevo il culo vergine e non mi ero mai fatta scopare da una donna. che prima avevo avuto un solo uomo. Mi chiede se mi piace fare la loro puttana e le dico di si, mentre lei di nuovo mi limona. Mi lascia libera di esprimere quello che provo. Senza vergogna ammetto che ho goduto da morire, che ho adorato sentire due cazzi dentro,
Lei di nuovo guardando la telecamera invita chi desidera momenti di godimento di contattarla al numero..... per insegnare alla loro nipotina il vero concetto di puttana.
Beviamo altro vino, mi lascio coccolare da entrambi e mi abbandono al sonno.
Mi sono trasferita in un altro paese, dove non conosco nessuno e rispolverando gli studi ho iniziato a lavorare da casa, facendo traduzioni. Ho affittato un monolocale da una coppia di persone mature, molto gentili.
Non ho una grande vita sociale, ma al momento va bene così, ho bisogno di tempo per rimettermi in gioco.
Questo fino a questa mattina.
Hanno suonato al campanello ed era Gino, il proprietario che vuole verificare gli scarichi di bagno e cucina, perchè ci sono infiltrazioni nel soffitto dell'appartamento sottostante. Io ho i capelli raccolti in una coda, una canotta e un paio di boxer. Mi ricordo di non avere la biancheria intima, mi sono alzata da poco e mi sono messa subito a lavorare al pc.
In realtà non mi interessa più di tanto, Gino è preso dalla sua ispezione. Apparentemente.
Gli chiedo se gradisce un caffè, e lui dal bagno mi risponde di sì. Lo vedo apparire in cucina mentre sto appoggiando la tazzina sul piattino vicino allo zucchero.
Lui si scusa, sta sudando per il caldo ed è a torso nudo. Ha le spalle spioventi, un pò di peluria bianca sul petto ed un addome floscio e pronunciato. Oddio, ridacchio fra me, che brutto spettacolo. Le sue gambette bianche sbucano dai calzoncini e ai piedi ha un paio di ciabatte di gomma.
I suoi occhi indugiano sul mio seno, i capezzoli spingono la tela sottile della canotta. Beve il caffè e si lascia sfuggire un "quanto ben di Dio" che un pò mi imbarazza e sorrido cercando di fare una battuta scherzosa. Inaspettatamente mi afferra entrambi i seni con le mani e strizza come per saggiarne la consistenza. Mi prende in totale contropiede, rimango senza respiro, mentre lui commenta soddisfatto il mio seno sodo e abbondante. In realtà ciò che dice è "gran belle tettone da troia. Lo avevo detto a Mirna (sua moglie) che sei un potenziale puttanone"
Io provo a divincolarmi, accenno una protesta. Lui mi mette con la schiena al muro, mi si appoggia contro, sento la sua pelle sudata e la sua lingua sulla pelle mentre mi bacia il collo fino ad arrivare alla bocca. Gli dico di smettere, di andarsene.
Lui mi solleva la canotta e addenta i capezzoli, alternativamente, succhiandoli e mordicchiandoli.
Sono mesi che non ho rapporti. Non ricordo di avere mai conosciuto la passione. Gino mi ripugna come uomo, io ho 34 anni, lui più o meno il doppio, ma se anche gli sto chiedendo di smettere in realtà non sto facendo nulla per respingerlo. Dentro di me una voce dice di lasciarlo fare, spero che non si fermi. Che vergogna, santo cielo.
Percependo la mia resa allenta la presa, mi sfila la canotta e mi chiede di lasciarmi guardare, Davanti e dietro sfilo per lui che nel frattempo di è seduto sul divano.
Mi chiede di togliere i boxer. anche lui si spoglia completamente. Ha il cazzo in erezione. Ha un bel cazzo in realtà. Grosso e lucido, con la cappella rossa.
Vieni qua e succhia, mi dice tendendomi una mano. Mi avvicino e mi piego su di lui, inghiottendo quel bastone fino alla gola, e inizio un pompino come non ho mai fatto. Mio marito era un moralista, una moglie non fa queste cose. Gino mi spinge su e giù la testa, a volte sento i conati perchè arriva troppo in profondità, fino a quando libera il seme e mi inonda la bocca e la gola del suo seme. Mi invita ad ingoiare senza sporcare nulla. Lecco fino all'ultima goccia: c'è una prima volta per tutto.
Lui ha la faccia soddisfatta. Pensa te, il signore maturo e gentile che razza di maiale è.
Mi fa stendere sul divano ed affonda fra le mie cosce, leccando succhiando e sditalinandomi, scopandomi con le dita fino a farmi godere un orgasmo che mi fa urlare. Sono così bagnata che il suo viso brilla e il divano si è sporcato.
Lui è compiaciuto, dice che sarà un'estate bellissima. Si dà una rassettata e se ne va.
Rimango come una scema. Sola, nuda e bagnata, con ancora il sapore della sua sborra in bocca. Mi accordo di tremare. Non so se per vergogna, eccitazione o cosa. Vado in bagno per ricompormi, quando suona il campanello di nuovo.
E' Mirna, la moglie di Gino. Sono imbarazzata, forse più giusto dire in panico. E' una donna con una struttura molto mascolina, asciutta e con la pelle molto abbronzata.
Entra, guardandosi attorno, annusa l'aria come fanno i cani. Sorride maliziosa quando dice "aira di sesso qua dentro. qualcuno sembra si sia divertito questa mattina"
Io provo a farfugliare qualcosa ma in realtà non riesco a dire nulla. Lei ride adesso, e mi dice di non essere imbarazzata, conosce Gino e sono una coppia proprio perchè si completano. Le chiedo cosa voglia dire. Lei mi chiede di spogliarmi, se mi ha visto suo marito deve vedermi anche lei. E' talmente assurda tutta la situazione che l'accontento senza nemmeno riflettere. Mi fa sedere sulla tavola e mi chiede di aprire le gambe, perchè c'è un lavoro da finire. Mi guarda e mi dice che sono davvero una gran figa, bella e soda... e fra poco anche una vera troia.
In breve anche lei è nuda, si allaccia uno strap on e prima che io abbia tempo di dire o di fare, appoggia la punta contro la mia figa e inizia e spingere.
Sono ancora bagnata dal servizietto che mi ha fatto suo marito. Sento quel cazzo finto scivolare dentro di me. Mi dilato tutta, lo accolgo fino in fondo, lo sento aprirmi ed arrivare all'utero.
Non conoscevo una sensazione così, lei mi scopa. Sì, lei mi scopa come mio marito non ha mai fatto. Avanti e indietro ora leggera, ora affondando. Io vengo, poi vengo, poi vengo. Lei è soddisfatta del mio abbandono. Si ferma solo quando si rende conto che sono senza forze. Mi bacia in bocca, con la lingua. Mi tocca le tette, strizza i capezzoli fino a farmi emettere altri gridolini di piacere.
Sono sfinita. Sono fradicia. Lei se ne va, guardandomi un'ultima volta. Mi strizza un occhio e mi chiede di scendere a casa loro nel primo pomeriggio, perchè mi devono parlare.
Mi lascio scivolare sul divano, esausta. Fare l'amore con il mio ex marito voleva dire impegnarsi 5/6 minuti e spesso non arrivavo all'orgasmo. Ero convinta fosse colpa mia, di non essere una donna sensuale. In una mattina mi hanno sbattuta un uomo e una donna ed ho provato emozioni sconosciute.
o cercato di ricompormi e di calmarmi. Sono scesa da loro con un abito leggero, corto fino alle ginocchia. Intenzionalmente non indosso la biancheria sono tutta un fuoco, loro due hanno acceso un incendio dentro di me.
Mi apre Mirna, che mi sorride e mi fa entrare in casa. La porta si chiude alle mie spalle e sono consapevole di essere in loro balia.
Non ci sono parole. Gino mi abbraccia e mi limona. E' nudo. Mirna mi prende alle spalle e mi bacia sul collo e sulle spalle. Lui mi sfrega la passera, lei le tette, poi si alternano. Sento 4 mani che mi palpano e penetrano ovunque La mia testa sembra esplodere, il mio corpo non risponde al mio controllo.
Due persone mi stanno usando per soddisfare le loro fantasie sessuali e scopro che sono anche le mie. Limono con Gino e con Mirna, ad un certo punto i loro sapori sono così mescolati nella mia bocca che non so più chi è uno e chi l'altra.
Siamo in penombra, i nostri corpo sono attorcigliati. Ci rotoliamo sul tappeto che hanno steso a terra. Mentre Gino mi lecca un'altra volta ed io godo, Mirna mi offre un calice di vino che condividiamo. Mi sorride e di nuovo mi mette la lingua in bocca. Gemo, urlo anche,loro sembrano prendere energia dalla mia eccitazione.
Lui mi penetra. Il cazzo di Gino è tutto dentro di me e mi scopa, dopo che sono stata scopata dal cazzo finto di Mirna. Riesce a farlo senza venire per lungo tempo, intanto Mirna mi succhia i capezzoli. Sono gonfi da fare male, sono arrossati e io mi sento viva, viva come mai.
Gino rotola sulla schiena, sempre dentro di me, che all'improvviso mi trovo sopra lui. Lui mi bacia in bocca e come sento la sua lingua entrare, Mirna avvicina la cappella del dildo al mio culo e inizia a spingere. "Lo so che sei vergine. Ancora per poco tesoro: sei nostra e ci darai tutto." Gino mi afferra per le braccia spingendo a fondo la lingua in bocca mentre lei entra nel culo. Fa un male tremendo, non riesco a urlare perchè la bocca è piena. Mi sembra di soffocare, è come se il cervello fosse fulminato. Mi accorgo che è dentro tutta e sento i due cazzi dentro me. Penso di morire. E' tanta roba, non posso crederci. Sto godendo, facendo cose che mi fanno vergognare solo a pensarle. Li ho dentro , sento che commentano. Sono soddisfatti della loro nuova troia. Avevano scommesso sul tempo che sarebbe loro occorso per sedurmi. Lei puntava sul mio cedimento immediato, ora Gino le deve ina cena. Sento Gino liberarsi, sento il suo sperma allagarmi.
Poco dopo sento il suo cazzo sgonfiarsi e poco dopo Mirna esce dal culo.
Non so come descrivere. Quasi come se mi sentissi orfana del cazzo.
Ho male ovunque, sono sudata, bagnata degli umori di tutti.
Solo ora mi accorgo che una telecamera accesa, puntata su di noi, ha probabilmente ripreso tutto. Vergogna. Eccitazione.
Mirna accende una piccola luce, si siede accanto a me, per terra e mi fa alzare. Mi chiede di guardare la telecamera, mentre Gino continua a titillarmi le tette.
Lei guarda verso la telecamera e mi presenta come la loro nipotina preferita, a cui stanno insegnando le buone maniere. Mi chiede se mi è piaciuto e se avevo qualche parte vergine. Rispondo che avevo il culo vergine e non mi ero mai fatta scopare da una donna. che prima avevo avuto un solo uomo. Mi chiede se mi piace fare la loro puttana e le dico di si, mentre lei di nuovo mi limona. Mi lascia libera di esprimere quello che provo. Senza vergogna ammetto che ho goduto da morire, che ho adorato sentire due cazzi dentro,
Lei di nuovo guardando la telecamera invita chi desidera momenti di godimento di contattarla al numero..... per insegnare alla loro nipotina il vero concetto di puttana.
Beviamo altro vino, mi lascio coccolare da entrambi e mi abbandono al sonno.
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