Lo stesso lavoro di papà.

di
genere
incesti

Mi ero appena diplomato, dopo pochi giorni il treno della vita, papà mi telefona "A Giò
vuoi venire a lavorare con me"? Detta così sembrava uno scherzo, papà lavorava in Piemonte mentre noi si viveva in Puglia. "A pa' che dici" Cercano un ragazzo appena diplomato, quando ricapiterà un'occasione così, dai lavoriamo nello stesso posto" "Vengono anche mamma e Marisa" "Lo sai è Marisa che non vuole, non vuole cambiare scuola fino al diploma" "Cosa dovrei fare io, in cosa consiste il lavoro"? Stare in ufficio con Staffolani che ti insegna quello che devi fare" "La retribuzione com'è" "Ti farà
ridere. Venerdì sera torna e ne parliamo^ La domenica sera siamo ripartiti per la sede.
Papà lavorava nel cantiere per la costruzione di un noto traforo. Il lunedì abbiamo iniziato la nuova settimana. Un solo problema potevamo tornare a casa una volta, per
tre giorni ogni tre settimane. E' stato tutto fantastico, il mio lavoro bellissimo.
Staffolani mi ha messo subito a mio agio, stavamo vicini io e papà, difficile trovare meglio. Anzi finalmente potevo stare vicino a papà, lo avevo visto pochissimo, ora lo avevo tutto per me, dormivamo insieme in un letto matrimoniale, avevo diciotto anni, lui trentasette, quasi potevamo essere fratelli. Volevo recuperare il tempo che eravamo
stati lontano, faceva caldo erano i primi di luglio, Io mi attaccavo a lui "Papà quanto
mi sei mancato" "Giorgio non sai quanto mi sei mancato tu, dammi un bacio" "Oh papà ti
adoro" "Giò fa caldo togliamoci tutto" in un attimo eravamo nudi, papà è sceso dal letto
per aprire la finestra" il suo cazzo era in una bellissima erezione, è partito anche il mio "Che fresco papà" "Oh pà sei eccitato" "Io dormo sempre nudo, sto da solo" "Come resisti lontano da mamma" "Me lo chiedi? non lo immagini" "Certo
che lo so, usi il mio stesso sistema" "A volte anche due o tre" "Pà io" "Con i miei compagni lo abbiamo fatto spesso" "Bene così lo faccio anch'io a te" "Pà
sai che sono capace a succhiarlo" "Lo sai che sono capace anch'io" "A chi lo fai tu,
scusa" "A Staffolani, se vuoi domani sera lo facciamo venire" "D'accordo papà, intanto
stasera veniamo noi" eravamo troppo eccitati, siamo venuti immediatamente. "Giò ora a
nanna la mattina alle sette si inizia il lavoro alle sei ci dobbiamo alzare" "Pa lascia
la finestra aperta, voglio dormire abbracciato con te". La sera successiva non è venuto Staffolani, siamo stati ancora soli. "Meglio papà, voglio stare ancora solo con te". "Tesoro vieni sopra di me". "Papà se ci fossero con noi mamma e Marisa sarebbe eccezionale". "Si sarebbe bello".
"Papà sai che alcune volte viene a dormire. Remo con mamma"? "Certo che lo so, io l'ho invitata a farlo, anche mamma ha le sue esigenze, so anche che Marisa ha una compagna". "E' vero papà. Come è andato il secondo giorno di lavoro"? "Bene papà Staffolani mi sta sempre addosso". "Non parliamo più papà dammi un bacio" "Giorgio nel cantiere non ci sono donne, siamo distanti dai centri abitati, ci dobbiamo soddisfare tra uomini, io ne sono felicissimo, l'uomo mi eccita più della donna, anche quando lavoravo vicino casa, veniva Remo a dormire con me e mamma, voi eravate piccoli nona capivate, il cazzo di Remo prima di metterlo a disposizione di mamma l'ho saggiato io per vedere se era all'altezza" "Non sai forse che qualche sera mamma, Remo, Marisa, la compagna hanno dormito insieme"?
"So anche questo, mamma mi informa di tutto". "Papà anche a me piace il cazzo, sono
uguale a te, dai papo mettiamoci bene" Avevamo il cazzo la stessa misura, eravamo molto
bravi, evoluzioni straordinarie col cazzo in bocca, sborrate copiose da ingoiare. Papà
diceva che non capivamo, io invece capivo anche se non ero grande, nel water una mattina
galleggiava un preservativo pieno di sborra, ho chiesto a mamma cos'era, mi ha risposto
che era un vecchio palloncino. A parte i gusti sessuali della famiglia, comunque ero
legatissimo a papà, anche se fossimo stati a casa con mamma e Marisa sicuramente avremmo
fatto la stessa cosa, il fisico di papà era irresistibile, anch'io ero messo molto bene.
La terza sera è venuto Staffolani, da solo ci ha essiccato le riserve di sborra, la sua
specialità era succhiare. Come siamo entrati bene in amicizia, a volte mi trascinava nel bagno dell'ufficio per farmi un pompino, mi diceva "Giorgio ho sete". In seguito lui veniva a dormire da noi una volta alla settimana, preferivo stare solo con papà.
Papà era mio, l'affetto era smisuratamente reciproco, il sesso tra padre e figlio può avvenire solo in certe condizioni, noi le avevamo tutte. La sera dopo cena alla mensa, rientravamo in camera, andavamo sotto la doccia, io lavavo lui e lui me, stavamo
mezz'ora sotto lo scroscio della doccia, andavamo a letto mano nella mano come se avessimo paura che sfuggisse uno all'altro. La notte dopo aver fatto le solite cose,
dormivamo in senso inverso in modo da avere i cazzi vicino alla bocca, era un modo
per svegliarci. Il cantiere durerà a lungo siamo felici di questo, Naturalmente mamma
e Marisa sanno tutto dal primo giorno, quando torniamo a casa sono orge, partecipano
anche Remo, Marisa e Gioia la sua compagna.

scritto il
2023-09-14
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