Che bella mia suocera e che porca

di
genere
incesti

Che bella mia suocera e che porca
Mi ricordo quando la mia ragazza mi invitò a casa sua per presentarmi la madre, una vedova sessantenne, la mia ragazza era un tipo minutino, carino, magra, terza scarsa di seno, la madre alta un metro e settanta, un pò in carne grosso culo e tante tette, da quel giorno iniziai sempre più spesso a pensare a lei, comunque le cose con la mia ragazza andarono bene e ci sposammo, mia suocera ogni domenica ci invitava a pranzo, un giorno mia moglie aveva il ciclo, io invece ero eccitato, mentre stavo aiutando mia suocera a sparecchiare e mettere i piatti nella lavastoviglie, lei si chinò e io che ero dietro non feci in tempo a scansarmi, il suo sedere toccò il mio cazzo duro, avevo un gran bel cazzo, alla figlia la mandavo in estasi.
Una domenica mi disse che voleva tinteggiare casa, io le dissi che mi sarei preso una settimana di ferie e che se voleva potevo farlo io, lei a sorpresa accettò, presi ferie e per la domenica dopo portai vernice e pennelli, era luglio e faceva caldo, mia moglie lavorava, verso le otto mi presentai dalla mamma, portava il solito vestito lungo, di solito abbottonato, invece quella mattina il seno prorompente si intravvedeva e vedevo le cosce, belle bianche, mi offerse un caffè, poi mi misi al lavoro, dopo poco per il caldo iniziai a verniciare a torso nudo, i miei addominali in vista ogni tanto attiravano i suoi sguardi, poi mi disse che aveva caldo e andava a fare una doccia, avevo voglia di seguirla ma continuai il lavoro, uscì dalla doccia in accappatoio, preparò un veloce pranzo, con l'accappatoio vedevo ancora di più il suo seno, immaginarla nuda mi eccitava e il cazzo mi venne duro, accavallò le gambe, vedevo quasi tutto, finito di mangiare l'aiutai a sparecchiare, mentre lavava i piatti nel lavandino con una scusa mi avvicinai, scusa bevo un bicchier d'acqua e nel prendere il bicchiere feci in modo di avvicinarmi a lei, feci finta di perdere l'equilibrio e mi appoggiai al suo sedere facendole sentire la poderosa erezione, lei si girò di scatto, hey ci provi con me mi disse, io arrossii, lei si mise a ridere e aprendo l'accappatoio si mostrò nuda, i seni grossi stavano abbastanza su, la figa pelosa, le cosce ancora ben tornite, io non sapevo che fare, lei mi aprì i pantaloni, dicendomi allora ti piaccio davvero, mi prese in mano il cazzo e vedendolo così grosso, disse wow a mia figlia la uccidi con sto coso, si abbassò e lo succhiò un pò, scusa ma di bocca non sono brava, fa niente e le infilai una mano nella figa sentendola bagnata e bollente, la girai a novanta gradi e la penetrai, non feci molta fatica ma la sentii godere, ah finalmente un cazzo di carne, iniziai a stantuffarla, era un brodo, caldissima, le palpavo le tettone, continuavo a sbatterla con forza e la sentii venire, gemeva e si muoveva seguendo i miei colpi, il suo succo le colava tra le gambe, era così calda che dopo un paio dei suoi orgasmi le sborrai dentro, non finivo più e lei ohhh che bello.
La girai e iniziai a succhiarle le tette, il cazzo era mezzo duro, le dissi andiamo a letto e lei colando sborra dalla figa si diresse in camera da letto, ci baciammo con passione e il cazzo tornò duro, le alzai le gambe e la penetrai di nuovo, questa volta andai avanti un ora, lei continuava a venire e godere, mi stringeva con forza e il mio torace aderiva alle sue tettone, che scopata, altro che la figlia, poi la girai e la misi sopra, la sentivo colare sulle palle, la sentivo godere, poi sborrai di nuovo, che gran goduta.
Arrivammo a venerdì, ogni giorno verniciavo la mattina, poi pranzavamo e dopo scopavamo tutto il pomeriggio, mi piaceva così tanto che la sbattevo sempre un paio d'ore, facendola venire molte volte, mi raccontò che da dieci anni le era morto il marito e non aveva più fatto l'amore con nessuno, alla figlia avevo allargato la figa e spesso le sborravo in bocca, a lei il mio desiderio era sfondarle il culo, avessi avuto un cazzo normale sarebbe stato facile, ma 25 cm di lunghezza e un diametro super, non era facile, infatti quando glielo dissi lei disse di no, ma io non demordevo, il venerdì iniziai a scoparla sempre più forte, le tirai su le gambe più che poteva e la sbattevo fino in fondo, continuava a venire, mi scoppia la testa dai vieni eran quasi due ore che la sbattevo, a quel punto la girai sulla pancia e iniziai a carezzarle l'ano con le dita, le inumidivo nella sua figa e piano piano mi facevo strada con le dita cercando di allargaglielo, lei cercava di divincolarsi, ma ero troppo forte, alla fine appoggiai la cappella sull'ano e iniziai a spingere, ahi mi fai male no, ma io continuavo a spingere, piano piano entravo, mi sfondi basta stronzo urlò ma io diedi un colpo più forte e sentii come una parte dello sfintere cedere, entrai tutto e iniziai a scoparle il culo, sempre più forte, lei non si lamentava più ma delle lacrime di dolore le riempivano gli occhi, alla fine venni inondandola.
Sei proprio uno stronzo, ma ti hai fatto godere, si alzò dal letto a fatica, merda e sborra uscivano dal suo culo, si sedette sul bidè per lavarsi, poi mi lavai anche io e ci rivestimmo, si sedette sul divano e disse ahi che male, mi hai sfondata proprio, avevo il cazzo ancora duro, si inginocchiò e iniziò a succhiarmi, dopo una ventina di minuti le sborrai in gola, le andò anche di traverso, ma bevve tutto, la settimana purtroppo era finita, il sabato finii di verniciare e poi scopammo ancora.
La domenica c'era anche la moglie, fu contenta di vedere che avevo tinteggiato l'appartamento, che caro che sei, ti sarai stancato mi disse, si tesoro mi sono stancato molto ma e stato divertente.
Ogni momento libero lo passavo da mia suocera che mi aspettava sempre a gambe aperte, e quando mia moglie rimase incinta era davvero felice, il tempo passava, mia moglie partorì un bel maschietto, spesso mia suocera era a casa nostra e la sera la riaccompagnavo a casa, eravamo sempre pieni di passione e ogni sera la riempivo di sborra.
scritto il
2023-10-11
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