I miei fattori indiani
di
Fattore
genere
bisex
A soli 30 anni ho ereditato l’azienda agricola dei nonni.
I miei genitori hanno altre attività, così hanno dato mandato a me di trasferirmi lì e continuare l’attività del nonno.
È un bel possedimento terriero, campi di mais, maiali, vacche, impianto biogas, insomma c’è molto da fare.
Io sono laureato in economia ma non so nulla di agricoltura.
Per fortuna che all’interno dell’azienda, vivono 6 famiglie indiane che mandano avanti l’azienda.
Sono stato pregato dai capi famiglia, di non lasciarli in mezzo alla strada e così farò.
In una di queste famiglie, ci sono due fratelli. Una ragazza di appena 18 anni , che chiamerò Daniela ed il fratello di 20 Caspan.
Caspan è un ragazzino molto sveglio, conosce tutte le tempistiche, orari e dirige operativamente zii, fratelli e parenti.
Daniela invece mi da una mano in ufficio con mail e appuntamenti.
Stando in ufficio con lei, sono rimasto sempre più folgorato dai suoi occhi e una mattina, mentre eravamo soli in ufficio è successo che me la sono scopata.
Eravamo alla scrivania, lei indossava i loro abiti tradizionali. Mi sono avvicinato allo schermo, ci siamo guardati e l’ho baciata.
Mentre la baciavo, Daniela ha cercato subito il mio cazzo. L’ho accontentata tirandoglelo fuori. Io seduto sulla scrivania, lei sulla sedia me lo ha succhiato. Non ho resistito a spogliarla e leccarle quella fighetta pelosa e stretta. Daniela era vergine, me ne sono accorto scopandola. Ho tolto l’uccello per venire sulle sue chiappe ed era sporco di sangue. Daniela mi ha baciato e confessato di essere vergine. Il problema è che si è innamorata e voleva raccontare la cosa alla famiglia.
Passano i giorni ed io cercavo di evitare Daniela.
Caspan mi chiama nell’area suini perché dobbiamo organizzare le visite veterinarie di rito. Lo raggiungo.
Andiamo negli spogliatoi per cambiarci e mettere le tute igieniche.
Arrivati negli spogliatoi, ci togliamo magliette e jeans, come al solito per mettere la divisa e la tuta igienica.
Caspan è completamente nudo. È la prima volta che lo vedo così. Si avvicina a me con quel cazzo peloso penzolante. “So che avete fatto tu e Daniela, volevo esserci io al suo posto “ Caspan mi tocca il pacco. Deve essere un vizio di famiglia. “Chiudi a chiave” gli ordino. Prendo Caspan, lo porto al muro verso gli urinatoi, mi faccio succhiare il cazzo. Lui intanto si masturbava il culo con le dita mentre mi succhiava. “Lo vuoi prendere ?” Gli chiedo. Caspan fa cenno di sì. Così lo metto contro il muro. Caspan aveva le mani appoggiate all’urinatoio, prendo il tubetto di vaselina bianca che usa un collega per i tatuaggi che era appoggiata all’armadietto, la metto sul cazzo e sul suo buco e lo penetro Caspan urla, gli tappo la bocca e inizio a scoparlo e a segarlo. Il suo cazzo è un marmo ed esplode in una venuta a terra. Vengo anch’io. Ci guardiamo in faccia. Che nessuno sappia niente
I miei genitori hanno altre attività, così hanno dato mandato a me di trasferirmi lì e continuare l’attività del nonno.
È un bel possedimento terriero, campi di mais, maiali, vacche, impianto biogas, insomma c’è molto da fare.
Io sono laureato in economia ma non so nulla di agricoltura.
Per fortuna che all’interno dell’azienda, vivono 6 famiglie indiane che mandano avanti l’azienda.
Sono stato pregato dai capi famiglia, di non lasciarli in mezzo alla strada e così farò.
In una di queste famiglie, ci sono due fratelli. Una ragazza di appena 18 anni , che chiamerò Daniela ed il fratello di 20 Caspan.
Caspan è un ragazzino molto sveglio, conosce tutte le tempistiche, orari e dirige operativamente zii, fratelli e parenti.
Daniela invece mi da una mano in ufficio con mail e appuntamenti.
Stando in ufficio con lei, sono rimasto sempre più folgorato dai suoi occhi e una mattina, mentre eravamo soli in ufficio è successo che me la sono scopata.
Eravamo alla scrivania, lei indossava i loro abiti tradizionali. Mi sono avvicinato allo schermo, ci siamo guardati e l’ho baciata.
Mentre la baciavo, Daniela ha cercato subito il mio cazzo. L’ho accontentata tirandoglelo fuori. Io seduto sulla scrivania, lei sulla sedia me lo ha succhiato. Non ho resistito a spogliarla e leccarle quella fighetta pelosa e stretta. Daniela era vergine, me ne sono accorto scopandola. Ho tolto l’uccello per venire sulle sue chiappe ed era sporco di sangue. Daniela mi ha baciato e confessato di essere vergine. Il problema è che si è innamorata e voleva raccontare la cosa alla famiglia.
Passano i giorni ed io cercavo di evitare Daniela.
Caspan mi chiama nell’area suini perché dobbiamo organizzare le visite veterinarie di rito. Lo raggiungo.
Andiamo negli spogliatoi per cambiarci e mettere le tute igieniche.
Arrivati negli spogliatoi, ci togliamo magliette e jeans, come al solito per mettere la divisa e la tuta igienica.
Caspan è completamente nudo. È la prima volta che lo vedo così. Si avvicina a me con quel cazzo peloso penzolante. “So che avete fatto tu e Daniela, volevo esserci io al suo posto “ Caspan mi tocca il pacco. Deve essere un vizio di famiglia. “Chiudi a chiave” gli ordino. Prendo Caspan, lo porto al muro verso gli urinatoi, mi faccio succhiare il cazzo. Lui intanto si masturbava il culo con le dita mentre mi succhiava. “Lo vuoi prendere ?” Gli chiedo. Caspan fa cenno di sì. Così lo metto contro il muro. Caspan aveva le mani appoggiate all’urinatoio, prendo il tubetto di vaselina bianca che usa un collega per i tatuaggi che era appoggiata all’armadietto, la metto sul cazzo e sul suo buco e lo penetro Caspan urla, gli tappo la bocca e inizio a scoparlo e a segarlo. Il suo cazzo è un marmo ed esplode in una venuta a terra. Vengo anch’io. Ci guardiamo in faccia. Che nessuno sappia niente
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