Giacomo e Fabrizio
di
Preaflex
genere
gay
Giacomo, una giovane promessa del calcio mantenuta. Cresciuto come tutti alla squadra dell' oratorio, è passato ben presto nella squadra del piccolo centro della provincia bergamasca dove abita con la famiglia, e di qui al suo sogno, la grande squadra milanese ! Non ha ancora vent' anni. Le sue qualità calcistiche sono eccezionali, eccolo quindi ben presto anche giocare in nazionale: siamo nella seconda metà degli anni 60. Giacomo è arrivato, è anche felicemente fidanzato con una ragazza splendida della zona, da ragazzo del popolo non perde la sua indole determinata ma paziente e buona, e fisicamente diventa un giovane uomo meraviglioso, alto, biondo, occhi azzurri, fisico atletico e muscoloso.
Ma in questa provincia lombarda che egli attraversa ogni giorno in macchina per recarsi a Milano agli allenamenti abita un altro figlio del popolo suo coetaneo che non è stato altrettanto fortunato.
Fabrizio è invece sin da bambino effemminato, sia nelle movenze che nella voce, nonostante sia figlio di contadini. Cerca comunque di darsi un contegno per non apparire eccessivamente donna. È coetaneo di Giacomo però lo sport non gli è mai interessato, è cresciuto figlio unico felice con due genitori che l' hanno avuto in tarda età ed amato con tutti loro stessi. Tanto felici di averlo avuto quando non se lo aspettavano più da non dar peso minimamente all' evidente 'froc++ggine' dei suoi atteggiamenti, al fatto che giocava a bambole con le bambine e a tutti quei campanelli d' allarme che di solito soprattutto i padri avvertono e vogliono brutalmente estirpare. Suo padre no,è buonissimo e Fabrizio vive felice in una casa di cascina povera ma che i suoi cercano di rendere confortevole per quanto possibile proprio per lui. Il destino è crudele e li vedrà morire di un' infezione a pochi giorni uno dall' altro e lasciarlo solo verso i vent' anni. Anche Giacomo poco oltre i venti ha già perso entrambi i genitori ma ha fratelli e sorelle e una carriera calcistica in assoluta ascesa. Fabrizio sceglie di rimanere solo in quella casa contadina in cui abita ed in cui i suoi genitori sono morti perché il ricordo di loro è l' unica cosa che lo fa andare avanti, ha capito bene di che natura è fatto e che il mondo non è per quelli come lui. Anzi rimane solo in tutta la cascina perché questi luoghi si vanno spopolando,è senz' auto e senza telefono, e non sa che destino i proprietari hanno in serbo per il piccolo complesso agricolo. Dopo un momento di scoraggiamento terribile dopo la morte dei suoi in cui medita seriamente il suicidio, si riprende e ricomincia il tran tran quotidiano tranquillo recandosi in bicicletta al vicino paese per lavorare da un meccanico factotum la mattina e far ritorno a casa facendo l' orto e le piccole cose quotidiane il pomeriggio. Il suo titolare è unto, calvo e obeso e con i paesani carini non oserebbe mai esporsi, al bar trasmettono le partite di calcio e vede Giacomo per la prima volta, tanto basta per innamorarsi follemente della sua bellezza, della forza elegante con cui entra in rete.A Fabrizio pare che se essere attratti sessualmente da un bel corpo e da un comportamento virile è tabù e peccato come dice il curato, e non riuscire ad essere diventati uomini effettivi, essere al contrario dolci ed effemminati pur essendo nati maschi, fa di noi dei falliti, allora è giusto desiderare di essere puniti per questo dalla stessa forza maschia che ammiriamo, che per sua natura ci sovrasta ed è superiore. Sente di provare in questo un senso di sottomissione e appartenenza totale a Giacomo pur non conoscendolo. Certi figli dei fiori in America parlano addirittura di amore libero e felice, anche fra uomini, l' ha letto su giornali all' avanguardia acquistati in edicola a Milano, non si sente più solo.
Sa che Giacomo si è sposato l' anno precedente, è quindi sul campo e altrove un uomo vero in tutto, ha cominciato a giocare anche in Nazionale, alcuni mesi fa ha avuto una bambina, la sua felicità è assoluta. Fabrizio è felice di questo, sono tutti fatti che oltre all' immensa bellezza, a quegli occhi azzurri che ha visto su un servizio su di lui a colori, ne certificano l' assoluto essere maschio eterosessuale con quindi il diritto, anzi il dovere perché lo deve punire per quello che è, di calpestare sotto i suoi tacchetti metallici una chexxa miserabile e indegna come lui. Perché Giacomo ha la forza e il diritto di farlo e certo l'odore dei suoi fluidi corporali lo dimostra, è un maschio dominante, come ci insegna la natura. Sono molto istruttivi i documentari alla TV, ha fatto bene a comprarla, a rate. E immagina la borsa piena di biancheria sporca di Giacomo dopo l' allenamento : calzettoni di spugna sudati, mutande, maglietta, tutto impregnato di sudore maschio e testosterone, si si dice così l' ha letto sempre su una rivista all' avanguardia. Ecco vorrebbe aprirne la cerniera, metterci dentro la testa, richiudere la cerniera e morire soffocato li dentro nelle esalazioni intime del suo Dio.
Intanto Giacomo è davvero felicemente impegnatissimo, ormai sono circa otto anni che gioca nella grande squadra milanese, coppe, scudetti, le vittorie lo motivano sempre più, i compagni e persino gli avversari ne ammirano l' abilità, la serietà e la correttezza. E subito dopo ogni partita chiama casa, è una realtà separata per lui perché la moglie non ama assistere alle partite, in fondo è giusto così in un certo senso, la famiglia è il rifugio dove il guerriero trova tenerezza e affetto dopo la battaglia. Continua...
Ma in questa provincia lombarda che egli attraversa ogni giorno in macchina per recarsi a Milano agli allenamenti abita un altro figlio del popolo suo coetaneo che non è stato altrettanto fortunato.
Fabrizio è invece sin da bambino effemminato, sia nelle movenze che nella voce, nonostante sia figlio di contadini. Cerca comunque di darsi un contegno per non apparire eccessivamente donna. È coetaneo di Giacomo però lo sport non gli è mai interessato, è cresciuto figlio unico felice con due genitori che l' hanno avuto in tarda età ed amato con tutti loro stessi. Tanto felici di averlo avuto quando non se lo aspettavano più da non dar peso minimamente all' evidente 'froc++ggine' dei suoi atteggiamenti, al fatto che giocava a bambole con le bambine e a tutti quei campanelli d' allarme che di solito soprattutto i padri avvertono e vogliono brutalmente estirpare. Suo padre no,è buonissimo e Fabrizio vive felice in una casa di cascina povera ma che i suoi cercano di rendere confortevole per quanto possibile proprio per lui. Il destino è crudele e li vedrà morire di un' infezione a pochi giorni uno dall' altro e lasciarlo solo verso i vent' anni. Anche Giacomo poco oltre i venti ha già perso entrambi i genitori ma ha fratelli e sorelle e una carriera calcistica in assoluta ascesa. Fabrizio sceglie di rimanere solo in quella casa contadina in cui abita ed in cui i suoi genitori sono morti perché il ricordo di loro è l' unica cosa che lo fa andare avanti, ha capito bene di che natura è fatto e che il mondo non è per quelli come lui. Anzi rimane solo in tutta la cascina perché questi luoghi si vanno spopolando,è senz' auto e senza telefono, e non sa che destino i proprietari hanno in serbo per il piccolo complesso agricolo. Dopo un momento di scoraggiamento terribile dopo la morte dei suoi in cui medita seriamente il suicidio, si riprende e ricomincia il tran tran quotidiano tranquillo recandosi in bicicletta al vicino paese per lavorare da un meccanico factotum la mattina e far ritorno a casa facendo l' orto e le piccole cose quotidiane il pomeriggio. Il suo titolare è unto, calvo e obeso e con i paesani carini non oserebbe mai esporsi, al bar trasmettono le partite di calcio e vede Giacomo per la prima volta, tanto basta per innamorarsi follemente della sua bellezza, della forza elegante con cui entra in rete.A Fabrizio pare che se essere attratti sessualmente da un bel corpo e da un comportamento virile è tabù e peccato come dice il curato, e non riuscire ad essere diventati uomini effettivi, essere al contrario dolci ed effemminati pur essendo nati maschi, fa di noi dei falliti, allora è giusto desiderare di essere puniti per questo dalla stessa forza maschia che ammiriamo, che per sua natura ci sovrasta ed è superiore. Sente di provare in questo un senso di sottomissione e appartenenza totale a Giacomo pur non conoscendolo. Certi figli dei fiori in America parlano addirittura di amore libero e felice, anche fra uomini, l' ha letto su giornali all' avanguardia acquistati in edicola a Milano, non si sente più solo.
Sa che Giacomo si è sposato l' anno precedente, è quindi sul campo e altrove un uomo vero in tutto, ha cominciato a giocare anche in Nazionale, alcuni mesi fa ha avuto una bambina, la sua felicità è assoluta. Fabrizio è felice di questo, sono tutti fatti che oltre all' immensa bellezza, a quegli occhi azzurri che ha visto su un servizio su di lui a colori, ne certificano l' assoluto essere maschio eterosessuale con quindi il diritto, anzi il dovere perché lo deve punire per quello che è, di calpestare sotto i suoi tacchetti metallici una chexxa miserabile e indegna come lui. Perché Giacomo ha la forza e il diritto di farlo e certo l'odore dei suoi fluidi corporali lo dimostra, è un maschio dominante, come ci insegna la natura. Sono molto istruttivi i documentari alla TV, ha fatto bene a comprarla, a rate. E immagina la borsa piena di biancheria sporca di Giacomo dopo l' allenamento : calzettoni di spugna sudati, mutande, maglietta, tutto impregnato di sudore maschio e testosterone, si si dice così l' ha letto sempre su una rivista all' avanguardia. Ecco vorrebbe aprirne la cerniera, metterci dentro la testa, richiudere la cerniera e morire soffocato li dentro nelle esalazioni intime del suo Dio.
Intanto Giacomo è davvero felicemente impegnatissimo, ormai sono circa otto anni che gioca nella grande squadra milanese, coppe, scudetti, le vittorie lo motivano sempre più, i compagni e persino gli avversari ne ammirano l' abilità, la serietà e la correttezza. E subito dopo ogni partita chiama casa, è una realtà separata per lui perché la moglie non ama assistere alle partite, in fondo è giusto così in un certo senso, la famiglia è il rifugio dove il guerriero trova tenerezza e affetto dopo la battaglia. Continua...
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