L’ipnosi

di
genere
trio

L’ipnosi
Madido di sudore apro gli occhi e realizzo dove sono.
Sono a letto e mi sono appena svegliato. Notte insonne e libertina, per lo meno in sogno, in quanto ho avuto un incontro eccitante con una donna sexi e matura tanto quanto basta. Cerco di ricordare i particolari ma mi appaiono sfumati. So solo che i miei slip umidi mostrano i segni di ciò che intuisco aver sognato. Ultimamente mi capita spesso di andare a letto e cominciare a fantasticare su mia moglie ( si è lei la donna dei miei sogni ) e su comportamenti ed atteggiamenti che solitamente non le appartengono.

Siamo una coppia stanca e oramai di sesso se ne parla solo per scherzare un po’ sull’argomento.
Lei, mia moglie da giovane è stata una donna bellissima e affascinante. Una donna con una sensualità aristocratica, composta, mai troppo svelata ma che lasciava intuire una femmina da sogno specialmente se la si immaginava a letto con quel corpo da sballo.
Il suo seno abbondante ma non troppo, in combinazione ad una silhouette impeccabile senza una linea di grasso le regalava questo aspetto statuario da modella e da signora per bene tutta bon ton.
Ed è proprio questo che scatenava e, adesso ancora di più, il desiderio di vederla trasformata in una vera e propria zoccola avida di sesso e oscenità.
La immagino nelle situazioni più piccanti, in posizione oscene e presa da uomini con uccelli mostruosi che la posseggono e la scopano fino allo svenimento.
Poi il sogno si infrange quando la stuzzico e lei si ritrae mostrando disinteresse verso il sesso.
È così che comincio a sognarla di notte per soddisfare i miei desideri più intimi e nascosti. Ma tutto questo non mi basta e comincio a fantasticare ed a pianificare una situazione per indurla a compiere e realizzare il mio sogno affinché diventi realtà.
Le penso tutte ma ad ogni progetto alla fine mi dico che è una sciocchezza e che non funzionerà mai. Fino al giorno in cui per caso, entrando in libreria, mi imbatto in un libro che parla di ipnosi.
Nella prefazione c’è scritto che si acquisiscono tecniche potentissime ed efficaci per influenzare e indurre comportamenti e stati emozionali. Attraverso ripetizioni di suoni e gesti si riescono ad istallare pattern di comportamenti che poi successivamente, con alcuni comandi che restano inconsci, possiamo innescarli o disinnescarli.

In un primo momento mi è sembrata una grande sciocchezza ma dato che tutte le idee fino a quel momento mi erano apparse buffe ed inefficaci da realizzare allora mi sono detto: “perché no?! Tentar non nuoce! “
Ed è così che compro questo libro e quando lo porto alla cassa per pagare mi sento come un ladro colto sul fatto.
Quando torno a casa non so perché ma lo nascondo come fosse un qualcosa di sporco e proibito. Con una scusa dico che non mi sento molto bene ed evito la cena per cui me ne vado a letto preso da una febbrile eccitazione per la lettura del testo.
Comincio divorando le prime pagine. Leggo che per indurre uno stato d’animo alterato devo ripetere un gesto all’infinito e usare un tono di voce particolarmente basso ed autoritario e pronunciare alcuni comandi. Penso siano davvero sciocchezze.
Poi ecco che mia moglie, al secolo Cinzia, arriva a letto e mi trova a leggere.
Alla domanda “ che leggi?” Io rispondo “nulla di che, mi annoiavo e allora per prendere sonno leggo” e nel dire questo nascondo la copertina con il titolo.
Lei non se ne cura a si mette a letto.
Poi mi faccio ardito e provo a fare ciò che avevo appena letto.
Con una scusa mi metto davanti a lei e le dico : “ma tu ci vedi bene?” E lei mi risponde :” perché mi dici questo?”.
Ed io: “ no, perché a forza di leggere mi si abbassa la vista e siccome tu leggi tanto te l’ho chiesto!”.
E lei: “ beh, e che ne so se mi si è abbassata?”.
Allora io mi metto davanti a lei e le dico, così come avevo appena letto sul libro, di guardare la punta delle mie dita.
Punto il mio indice e il mio pollice verso l’alto e comincio a muoverle lentamente verso destra e poi verso sinistra.
Come indicato dal libro le comincio a dire: “ segui le mie dita, segui le mie dita, seguile, ancora, seguile”, con la mia voce sembra più bassa e sempre più lentamente.
Lei segue le mie dita come se ci fossero delle calamite tra i suoi occhi e le mie dita.
Poi le dico :” adesso fa molto caldo, caldissimo, cominci a sudare, fuori ci sono 40 gradi, non si respira”, e lei improvvisamente comincia a sudare e ad aprirsi la maglia per il calore che avvertiva. Ovviamente siamo in autunno e decisamente non è proprio caldo ma lei sembra presa da questo senso di calore.
Lei adesso si sventola freneticamente e si scopre per rinfrescarsi al che io ricordandomi che nel libro c’era scritto che per interrompere uno stato ipnotico bisogna battere le mani fortemente oppure toccare con un pizzicotto il muscolo trapezio faccio sbattere le mani davanti al suo viso come fanno i registi nei film quando girano le scene. Ciak, le batto e lei dice: “ brr che freschetto stasera. Mi copro che fa freddo!”.
Sono strabiliato da quello che ho visto e che è accaduto. Chiedo a mia Moglie se è tutto ok e le chiedo :” perché mi hai detto che sentivi caldo?”.
E lei mi risponde trafelata :” ma che stai dicendo? Che fai perdi i colpi? Quando mai ho detto che fa caldo? Semmai il contrario!”.
Questa era la prova che non ricordava niente. Fantastico! Il mio cervello e le mie fantasie erano già al lavoro.
Quella notte feci sogni meravigliosamente erotici ed arditi.
Al mattino avevo gli occhi gonfi per la stanchezza ma eccitatissimo per le situazioni che volevo creare e gestire.
Con una scusa chiamo in ufficio e prendo la giornata libera ed attendo l’occasione propizia per mettere a segno il mio piano.
Dopo aver fatto colazione mi metto a guardare degli appunti presi in ufficio mentre lei si veste, fa per uscire per fare la spesa.
Quella mattina indossava un abito lungo alla caviglia di colore blu con delle scarpe décolleté scure ed un leggero bolerino color kaki.
È sempre bellissima nonostante i suoi anni.
Io mi ributto nella lettura del libro per scoprire qualcosa di più sull’ipnosi. Leggo che lo stato ipnotico si può indurre con un gesto e che si deve ancorare per innescarla e poterlo riprodurre in maniera automatica. Ciò mi consentirebbe di ipnotizzarla senza ripetere tutti i comportamenti induttivi. Bene! Più leggo e più capisco. Ovviamente devo sperimentare!
Cinzia è di ritorno dopo circa un’ora con delle buste della spesa pesanti al che l’aiuto a riporre la spesa in frigo e nella dispensa.
Le chiedo se vuole un caffè per fare una pausa dalle sue attività e cogliere l’occasione per stare vicini. A volte si può abitare insieme una vita e paradossalmente incontrarsi poco.
Lei mi risponde che è indaffarata e che se proprio deve sedersi un attimo con me preferisce un aperitivo.
Lo preparo con cura. Prendo delle arachidi e taglio a listelli una carota, li metto in 2 piattini poi taglio una fettina di limone per guarnire il bicchiere e verso i 2 bitter.
Metto tutto nel vassoio e ci sediamo in poltrona assieme per gustarci l’aperitivo.
La bacio sulle labbra per farle capire che la desidero e lei mi risponde subito “ non ti mettere in mente cose strane che ho da fare stamattina!”.
Siamo alle solite! Nulla di nuovo. È sempre disinteressata al sesso.
Allora mi rassegno e faccio finta di niente.
Mi siedo accanto a lei per bere l’aperitivo che avevo appena preparato e le chiedo della sera prima e del perché mi aveva detto che sentiva caldo. Voglio indagare meglio se ricorda qualunque cosa oppure davvero la sua mente ha cancellato quei momenti.
Lei ride, sgrana gli occhi e mi dice: “ secondo me tu non stai bene…. Stai perdendo i colpi!!!. Ancora con questa storia?!”.
Sorrido ed accetto la sua critica per stare al gioco. Sono un bravo attore in questo momento. A Cinzia non le sfiora nemmeno l’idea di ciò che stò confabulando.
Bene! Siamo seduti uno accanto all’altro ed allora le metto le due dita davanti agli occhi e le dico: “allora ci vedi bene!”, e dicendole così muovo lentamente le dita che sono puntate verso l’alto, prima da una parte e poi dall’altra. La mia voce è bassa e lenta e le dico “ segui le mie dita …. segui le mie dita….. ancora……” . Vedo lei che ha la stessa espressione della sera prima. Sembra avere le calamite agli occhi che sono puntate e di conseguenza attratte verso le mie dita.
Sembra funzionare ancora ed è proprio in questo momento che mi faccio più impudente e sfacciato e le dico : “ allarga le gambe e fammi vedere la tua fica!”.
Arrossisco e tremo per l’imbarazzo. Ma come mi è venuto in mente penso tra me e me! Adesso mi tira una sberla e mi dice qualcosa di brutto.
Ma tutto ciò non accade!Rimango sospeso come in un fermo immagine.
Lei sembra non aver sentito il comando e rimane immobile per alcuni secondi che mi sembrano una eternità. Poi lentamente si tira su l’abito tirando la gonna verso l’ombelico e apre le gambe.

Indossa degli slip neri di pizzo a trama larga.
La parte davanti proprio in prossimità del suo sesso ha una lavorazione più fitta. Alcuni ciuffi di peli si intravvedono perché affiorano dall’intimo mentre al centro la trama fitta che nasconde e ne disegna le grandi labbra trattiene il pelo e nasconde il frutto tanto desiderato.
Io ho i battiti accelerati tanto che mi sembra di avvertire il tambureggiare fragoroso del mio cuore.
Mi avvicino a lei e mi metto in ginocchio proprio davanti a quel ben di Dio.
“Toccati dai!”, le chiedo con voce bassa, tremolante per l’eccitazione ma dal tono perentorio.
Lei allora con l’indice ed il medio comincia a toccarsi proprio in prossimità delle sue grandi labbra.
Descrive movimenti circolari con un tocco leggero. Socchiude gli occhi e stringe le labbra deglutendo.
Io sono eccitatissimo e mi gusto questo spettacolo inaspettato e tanto desiderato.
I suoi slip adesso cominciano a mostrare una macchia più scura proprio lì dove si sta toccando. Ansima, e chiude leggermente le gambe dopo un fremito di piacere.
Io allora le dico: “ allarga bene le gambe e fammi vedere bene. Scosta lo slip! Fammela vedere bene!”.
Lei con leggero ritardo, quasi come dovesse tradurre le mie parole che in realtà sono comandi, esegue pedissequamente i miei ordini.
Si scosta il lembo dello slip ed il rosa tenue delle grandi labbra fa capolino tra il ciuffo di peli. Ma solo una parte di essa viene fuori perché l’altra rimane intrappolata dal lembo dello slip che teso da una parte la trattiene. E allora la fessura si apre leggermente mostrando riflessi lucidi di umori e secrezioni che sanno di sesso.
Lei continua a toccarsi con movimenti circolari ed i polpastrelli sprofondano nella cavità dei piaceri. Mi avvicino sempre di più fino a quando non cedo alla tentazione e le dico di togliere la mano ed allargare ancora meglio le gambe. Lei esegue!
Adesso le accarezzo la fica dolcemente trasportando gli umori che mi si cospargono sulle dita. Me le porto alla bocca e le succhio lentamente.
Poi la lecco con avidità sempre più crescente fino al punto che mi punto con la bocca sul clitoride che sento turgido e pieno di umori. La mia lingua rovista ogni centimetro della sua fica. Adesso sono io che la tengo ferma in quanto lei è scossa da tremori e sussulti per il godimento. Emette un gemito che assomiglia ad un urlo soffocato e sento un calore improvviso sulla mia bocca. Lei si dimena e quasi mi sfugge dalle mani. Le gambe si chiudono in uno scatto improvviso e faccio fatica a riaprirle. Sta godendo, sta raggiungendo l’orgasmo. La mia lingua l’ha stimolata e l’ha portata allo stremo.
Mi allontano da lei per osservarla e capire se è ancora in uno stato alterato oppure è ancora sotto il mio controllo. Mi guarda ma capisco che è come se fossi trasparente.
A questo punto mi rendo conto che il mio uccello è bagnato. Mi accorgo solo adesso che sono intriso dal mio liquido seminale. Si ho goduto senza rendermene conto nel senso che tale è stata l’eccitazione di questo momento che ho perso il controllo.
Mi tiro fuori l’uccello e cerco un fazzoletto per asciugarmi. Poi pensò a tutte le volte che ho desiderato che mia moglie mi leccasse l’uccello e bevesse del mio seme.
Allora mi avvicino a lei e le metto il mio cazzo in semierezione davanti alla sua bocca. Le dico con voce secca e determinata di leccarmi la cappella.
Non si muove, è immobile. Guarda il mio cazzo come se fosse qualcosa di strano.
Io le ripeto “ dai succhialo un po’. Ripuliscimelo tutto”.
Lei è immobile ancora. Io allora le avvicino la cappella sulla bocca. Facendo ciò glielo struscio un po la sulle labbra. Ed ecco che improvvisamente comincia a leccarlo come fosse un gelato. Il mio seme le bagna un po il viso ma lei prendendomi il cazzo tra le mani lo strofina sulle guance e sotto il naso e poi lo riprende in bocca. Avverto che oltre al calore della bocca e lo strofinio che mi procurano piaceri indicibili sento che succhia e lo percepisco sulla mia cappella che quasi senza la mia consapevolezza la inonda improvvisamente di altro sperma. Sono venuto dentro la sua bocca senza nemmeno rendermene conto.
A questo punto lei tossisce, si ferma un secondo ma poi riprende a succhiare e roteare la lingua sul mio sesso. Come lo sfilo dalla bocca sento un rumore di risucchio tipico della fellatio.
Che godimento! Sono estasiato. Ora sono davanti a mia moglie con l’uccello oramai semi appassito ma svuotato. Lei sembra essere indifferente a tutto ciò.
Io mi rivesto e controllo che non si sia sporcata con il mio seme.
Pare di no!
Ciak, batto i palmi delle mani ed il suo sguardo si riaccende. Io le porgo l’aperitivo che avevamo iniziato a bere.
Lei mi dice subito che l’aperitivo ha un sapore un po strano. Beve un sorso e scappa subito in bagno perché deve fare la pipì. Non si rende conto di ciò che che è successo in quei minuti precedenti. O forse sì. Mah! Potenza dell’ipnosi!!! Ma io sto già pensando al poi.
Dato che ho preso la giornata libera voglio proprio divertirmi e dare sfogo ai miei impulsi in primis e poi ai miei sogni proibiti. Voglio vederla mentre esegue una fellatio ad un altro uomo mentre lei, a gambe aperte, si fa leccare la fica da me. La vista del suo sesso con lo sfondo di lei che succhia un cazzo magari enorme mi eccita da morire. E comincio già a fare piani su come realizzare questo sogno erotico.
Penso fra me e me a come portare a casa un uomo.
Tutte le ipotesi mi sembrano buone all’inizio poi penso ai problemi che ne potrebbero derivare e cambio idea.
Non posso chiamare amici o persone che potrebbero rivelare questo segreto.
Ma ecco che finalmente mi arriva l’idea geniale.

Esco dicendo a mia moglie che che vado a fare una commissione. In realtà vado al mercatino in centro dove ci sono ragazzi di colore che vendono borse e scarpe contraffatte. Parcheggio e mi avvio tra le bancarelle scegliendo la mia preda per l’occasione che ho in mente. Uno è bruttissimo, l’altro sembra poco pulito fino. A quando vedo un ragazzo che mi sembra adatto. Faccia pulita ben vestito con occhiali bianchi. Indossa dei jeans chiari con delle sneakers bianche ed una camicia bianca lasciata fuori leggermente aperta davanti. Un bel tipo insomma sulla trentina.
Mi avvicino e gli chiedo quanto vuole per una décolleté di Gucci ovviamente contraffatta e mi chiede 150 euro.
“Accipicchia ma è troppo“ dico io cercando di fare l’attore nascondendo il mio proposito.
Lui mi risponde che sono fatte benissimo e che sono uguali a quelle vere. Allora gli dico che siccome è un regalo per mia moglie come faccio per la misura?
Lui mi dice di farla venire a provarle.
Io gli rispondo di darmene 3 paia con misure diverse così gliele faccio provare.
Lui mi guarda e dice: “ amico io ti do 3 paia di scarpe e tu se non torni chi mi paga?”.
Io gli sorrido e gli dico :” se non ti fidi vieni con me. Faccio provare le scarpe a mia moglie e poi una volta che le prova si sceglie il numero giusto e ti pago. Che dici?”.
Lui rimane un po’ sorpreso ma accetta.
“Dai vieni con me e porta tu le scarpe”.
Lui mette il tutto in una busta e mi segue. Appena raggiungo la macchina lo invito a salire ed una volta dentro gli do la mano e gli dico il mio nome. Lui mi sorride e mi dice il suo nome.
Abdul si chiama.
Durante il tragitto non diciamo una parola.
Una volta arrivati davanti a casa lo invito a scendere ed a seguirmi.
“Amore, amore” chiamo con voce decisa per avvisare che ero tornato.
Lei mi risponde e mi viene incontro sbarrando gli occhi per la sorpresa di vedermi con Abdul.
Lei dice “ ciao …. E lui? Chi è?
“ niente amore è una sorpresa. Ti ho fatto un regalo!”.
“ E che c’entra lui?”. Aspetta che ti spiego. Una sorpresa. Siediti sulla poltrona per favore. Allora lei si siede. Indossa ancora l’abito blu e le sue immancabili décolleté anche se fa le faccende a casa. Lei è sempre impeccabile.
“ chiudi gli occhi…. Dai è una sorpresa!”.
Lei si copre gli occhi con la mano ed io tiro fuori dalla scatola la scarpa di Gucci.
Abdul nel frattempo è rimasto un po’ distante ed anche un po’ imbarazzato dietro di me.
Avvicino le scarpe al viso di mia moglie e le dico di aprire gli occhi.
Lei li apre e poi sorpresa esclama: “ ma sei impazzito!!! Dove le hai prese? Chi te li ha dato i soldi?”.
Strano che non capisce che è una imitazione. Io sto al gioco e le dico” dai provala! Indossala vedi se ti stanno bene!”.
Lei si toglie la scarpa sinistra e prova ad indossarla ma non riesce ad infilarla. È piccola.
Lei infatti esclama “No è piccola…. mi ci vuole un numero in più!”.
Io rispondo “ ecco perché ho portato Abdul con me. Non ero sicuro del numero giusto! Lui ha con se altri numeri”.
Come si toglie la scarpa la prendo e glielo avvicino ai suoi occhi e le dico” guarda come sono belle!.” E lentamente comincio a muoverle a sinistra ed a destra e le ripeto con voce sempre più bassa come sono belle” …..come sono belle…. guarda come sono belle…. sono belle…..bellissime….. “. E lei rimane fredda ed assente. Questo è il segnale che è entrata in ipnosi.
Abdul non si è accorto di niente perché non sa. Non se ne rende conto.
Allora gli dico di darmi il numero più grande e gli chiedo impunemente “ provagliela tu la scarpa e vedi se secondo te è il numero giusto”.
Lui un po’ sorpreso tentenna un po’ ma poi prende la scatola con le Gucci di un numero più grande.
Me le porge ed io gli ripeto” provagliele tu dai che io non me ne intendo”.
Lui allora tira fuori la scarpa sinistra e si avvicina a mia moglie. Lei è immobile! Mi dimentico che devo ordinarle io cosa fare durante la ipnosi.
Allora le scandisco di sollevare la gamba sinistra perentoriamente. “ Tirati su la gonna!”. Poi mi correggo subito “ fino al ginocchio Cinzia!”, perché sennò l’avrebbe sollevata tutta come 2 ore prima.
Il ragazzo le si china davanti e le prende il piede sinistro.
Ovviamente le solleva la gamba per farle calzare la scarpa ed è così che le si aprono un po’ e la gonna si solleva. Ora le si sono allargate un po’ le cosce e così si svela alla vista del ragazzo gli slip bianchi di pizzo. Si vede che si è cambiata.
Vedo Abdul che rimane sorpreso da quella vista. È imbarazzato ma continua con l’atto di farle indossare la décolleté.
Una volta indossata dico al ragazzo di prendere anche l’altra così da esserne sicuro. Lui si alza per prenderla e vedo che i suoi pantaloni mostrano già i segni dell’eccitazione.
Come fa per metterle l’altra scarpa sul piede destro le deve necessariamente alzare la gamba ed è così che di nuovo mia moglie si mostra indecentemente al ragazzo di colore. Adesso anch’io scorgo gli slip di pizzo che contengono le grandi labbra che sono disegnate dal rilievo. Alcuni peli escono dai lati. La visione è altamente erotica. Sono eccitatissimo ed anche lui lo è.

Lo vedo che oramai aveva vinto un po’ l’imbarazzo e sbircia ormai senza nascondersi più.
Io sono ancora più infoiato ma voglio che il gioco continui.
Allora dico “ Abdul visto che sei così bravo vuoi provarle anche l’altro paio per sicurezza? Ho visto che sei esperto”.
E lui mi sorride e si alza subito per prenderle. Poi si rimette davanti a Cinzia che era sempre impassibile. Stavolta Abdul si fa più ardito e come le toglie la scarpa le piega la gamba verso l’alto scoprendo di fatto tutte le gambe fino al gli slip.
Poi appoggia il piede di Cinzia sul suo pacco che intanto si mostrava enorme quasi volesse scoppiargli dai pantaloni. Oramai è partito il gioco e le intenzioni si stanno facendo sempre più esplicite.
Lui allora le fa indossare di nuovo la décolleté e stavolta si rende conto che le vanno un po’ grandi.
Allora gliele toglie e le rimette quelle giuste con una lentezza evidente per gustarsi meglio la visione degna di un film porno.
A questo punto per interrompere questa situazione imbarazzantissima le dico di alzarsi anche per saggiare il suo stato. Ecco che lei si riabbassa la gonna ed io per un momento temo che tutto sia perduto. Invece Cinzia si alza come un automa.
Le chiedo come se le sente e lei non mi risponde. Ma vedo che le stanno a meraviglia. Allora le dico di risedersi sulla poltrona. E lei esegue.
Poi dico ad Abdul che le compro e che l’affare è fatto. Ma ci dobbiamo accordare sul prezzo.
Poi gli chiedo :” toglilgliele pure e rimettili nella custodia”.
Lui deglutisce e secondo me intuisce già cosa desidero.
Lui si rimette a cavalcioni davanti a mia moglie e nel togliere queste meravigliose décolleté di Gucci le risolleva la gamba sinistra allargando leggermente le sue gambe. Gli slip di mia moglie erano perfettamente e di nuovo a vista e lui ignorandomi completamente si ferma a fissarle.

La scarpa l’ha sfilata, ma lui adesso le accarezza il piede. Se lo appoggia sul pacco e poi solleva la gamba destra per toglierle l’altra. Mentre fa questo molto lentamente lui spinge il bacino avanti e dietro per strofinarsi l’uccello contro la pianta del piede di Cinzia che è sempre impassibile.
A questo punto la situazione si va sempre più delineando.
Allora io aumento la posta in gioco.
Gli dico di sedersi accanto a mia moglie. Abdul non crede alle sue orecchie. Tentenna un po’ ma poi capisce il gioco e si siede sorpreso accanto a lei.
Vedo lui con i jeans che oramai faticano a trattenere il suo membro.
Adesso mi inginocchio davanti a lei e la guardo con desiderio. Il mio uccello urla dentro i miei boxer.

Sospiro e dico a Cinzia di allargare le gambe e sollevarsi la gonna. Lei esegue con lentezza quasi come avesse un conflitto . Comunque esegue il mio ordine.
Le comincio ad accarezzare le gambe fino ad arrivare in prossimità dei suoi slip.
Adesso con voce flebile chiedo ad Abdul come è mia moglie. “ che dici Abdul secondo te mia moglie è una bella donna?”.
Ovviamente lui annuisce e dice che è anche molto sexy.
“Se vuoi toccale i seni”. Lui mi guarda sbigottito.
“Se riesci a farla eccitare forse qualcosa succede” dico io con un sorrisetto malizioso.
Lui allora timidamente le mette la mano sul seno e comincia a palparla prima con leggerezza e poi preso dall’eccitazione le infila la mano nella scollatura e la tocca con veemenza e soprattutto con desiderio.

Io allora comincio a baciare e leccare lo slip di mia moglie e con la lingua sollevo il lembo della mutandine scivolo fino a lì dove 2 ore prima ero rimasto quasi svenuto per l’eccitazione.
Adesso la cosa si comincia a fare interessante. Trovo il profumo del suo sesso come una droga e mi inebrio con il sapore della sua fica che mi riempie la bocca.
Mi scosto un po’ per vedere Abdul. Vedo i suoi pantaloni che non contengono più il suo membro. La sua cappella sbuca dai suoi jeans.Non riuscivo a calcolarne le dimensioni.
Allora con il tono solito del comando dico a Cinzia di toccargli il suo uccello con le mani. Lei non si muove e rimane impassibile.
Io allora rituono con voce ferma e decisa “ massaggiagli l’uccello “.
Lei sempre con lo sguardo impassibile dopo alcuni secondi si gira verso di lui e con lo sguardo cerca il rigonfiamento nei pantaloni. Finalmente con la mano destra comincia a strofinarglielo con il palmo. Io osservavo attentamente mentre con le labbra e con il naso oramai affondo in quel nettare di sesso.
Lo slip di Cinzia comincia ad emanare sempre più l’odore e gli umori del sesso.
Poi ecco che Abdul toglie la mano dal seno di mia moglie e comincia a slacciarsi la cintura. Dopo poco ne esce un uccello dannatamente grosso e nodoso tanto quanto un albero di ulivo.
Una cappella violacea e gigantesca terminava quel bastone di carne umana che pulsava di eccitazione.
Mia moglie ora guarda dove mettere la mano.
“ usa entrambe le mani dai….” e dopo il mio suggerimento le usa entrambe. Adesso si gira meglio verso Abdul. Io per facilitarla le alzo la gamba destra e le appoggio la pianta del piede sulla poltrona. In questa posa la sua fica si dilata mostrandomi ancora meglio quel ben di Dio.
Facendo così si sbilancia e inevitabilmente si abbassa sui pantaloni di Abdul.
Ora si trova a venti centimetri da quel bastone.
Lei continua a massaggiarlo con le mani mentre Abdul accarezza i capelli di Cinzia e vedo che comincia a farle pressione per abbassarle la testa. Ho capito dove vuole arrivare. Io allora le scosto totalmente. gli slip di pizzo e le pianto le mie due dita dentro la sua fica calda e madida di umori. Vedo che Abdul la tira a se ma mia moglie le fa resistenza pur continuando a massaggiargli l’uccellone enorme.
A questo punto le dico “ succhiagli l’uccello dai, fallo con amore e passione!”.
A questo punto vedo lei che si avvicina alla cappella di Abdul e lo comincia a leccare prima in punta e poi con la lingua aperta e morbida per abbracciare il più possibile quel muscolo di carne.
Io a quella visione sono in preda a contrazioni spontanee del mio uccello e mi rendo conto che sono venuto di nuovo nei miei boxer tanta è l’eccitazione.

Io sento il suo respiro che si fa affannoso in quanto la mia lingua le rovista dentro e fuori ed avverto ora tantissimo la sua eccitazione.
Vedo che prova a metterlo tutto in bocca ma fa fatica tanto che si aiuta con la mano per farlo entrare il più possibile. Lui all’improvviso digrigna i denti e dopo un urlo soffocato le viene in bocca che Cinzia tossisce per l’inaspettata ondata di sperma. Lei fatica a respirare tanto che vedo alcuni rivoli di liquido che le escono dalla bocca. Adesso Cinzia lo libera dalla cavità e comincia a strusciare quella cappella violacea sulle labbra e poi piano piano scivolando lo massaggia con la guancia. Lo sperma oramai le imbratta tutto il viso e lei minuziosamente con l’obiettivo di non perdere nemmeno una goccia di quel nettare lo cattura con il bastone e se lo porta poi alla bocca per gustarlo. Una scena altamente erotica e che sottintende una certa esperienza e ancor più un celato desiderio.
La mia brava mogliettina che si rivela inaspettatamente zoccola.
Beve tutto e ingoia. Poi continua fino a quando l’uccellone non comincia ad affievolirsi ed a perdere consistenza. Io nel frattempo avevo di nuovo l’uccello durissimo per l’eccitazione. Non mi posso perdere questa altra occasione.
Pulisco la bocca di mia moglie con uno scottex ed appoggio la mia cappella sulle sue labbra mentre dico ad Abdul di rivestirsi velocemente. Voglio godermela come ho visto fare 2 minuti prima.
Le ordino di prenderlo in bocca con la stessa enfasi che aveva adottato con lui.
Cinzia allora dapprima lo prende e me lo struscia sulle sue labbra chiuse. Poi dopo qualche secondo la sua lingua mi avvolge tutta la cappella in un abbraccio umido e caldissimo tanto che contraggo i glutei per il piacere improvviso. Intanto Abdul che si gusta la scena ha di nuovo l’uccello dritto e guarda con insistenza la fica di mia moglie che nel frattempo è rimasta all’aria oscenamente scoperta e dannatamente invitante.
Allora sempre più spudorato ed in preda ad una eccitazione fatale gli dico di scoparla e di metterglielo dentro.
Lui non se lo fa ripetere due volte e le si avvicina con l’uccello in mano davanti alla sua fica.
Io allora la tiro un po’ a me per permetterle di aprire ancora meglio le gambe.
Ah che vista magnifica.
Lei adesso ha il suo sesso dilatato dalla postura e si mostra in tutta la sua carica erotica. Abdul le appoggia la cappella sulle grandi labbra e lo strofina fino ad arrivare all’ombelico. Torna indietro fino alle grandi labbra e poi con un movimento circolare lo strofina sul clitoride senza penetrarla. Ci sa fare il ragazzo!
Riprende di nuovo a strusciarle il bastone fino alla pancia per poi tornare alla sua fica oramai umida ed accogliente. Di nuovo torna sulla pancia e poi riporta il suo cazzone sulla fica di Cinzia.
Lei con un movimento di bacino si inarca e la sua caverna accoglie quel bastone di carne umana come se fosse sprofondato all’improvviso in un crepaccio. Forse nemmeno lui si aspetta tale gesto che inaspettatamente lo accoglie dentro di lei.
Il mugugno di mia moglie lo percepisco come una vibrazione sulla mia cappella che mi provoca una intensa sensazione di godimento, mai provata prima devo dire e che mi porta a soffocare un urlo di piacere.
Lui intanto la scopa con movimenti serrati costanti e continui tanto che alla fine della spinta la forza che lui imprime l’avverto nella bocca di mia moglie che nel frattempo continua succhiarmelo. Più che succhiarmelo lei me lo sta strusciando sulle pareti della guance e della sua gola. Non vengo ancora in quanto è il quarto orgasmo che devo raggiungere e quindi questo mi prolunga il mio piacere.
Lui adesso stantuffa leggeremente più forte ed è segno che sta per venire.
Io intuisco e subito gli dico di venirgli in bocca e di non sporcarle i vestiti.
Ed ecco che lui esce dalla sua fica e si avvicina velocemente alla bocca di mia moglie che è occupata dalla mia. Io mi sposto per fargli spazio ma lui non trattiene e le viene in parte sul collo. La seconda contrazione con il suo getto di sperma le imbratta il mento e le labbra per poi entrare in parte dentro di lei che, come un abbraccio caloroso ed accogliente, lo invita a scaricargli le ultime goccia di sperma in bocca.
Come resistere a tale scena? Vengo anch’io ma non c’è spazio per me in quella bocca occupata da un tale cazzone ed allora mi posiziono davanti alla sua fica per darle le ultime goccia sulle sue grandi labbra già filanti e umide di sesso. Rimaniamo entrambi in quella posizione per qualche minuto. Sento i suoni tipici della bocca di Cinzia che succhia e lecca ancora l’uccello di Abdul.
Io oramai,completamente afflosciato, mi rendo conto che Cinzia è inondata di sperma ed allora prendo degli scottex e la comincio a ripulire. Le asciugo per bene la sua fica che grondante di umori mi porta via ben 3 fazzoletti.
Poi passo al viso ed il suo décolleté e per fare questo devo chiedere gentilmente ad Abdul di togliere il suo cazzo dalla bocca di mia moglie. Fatto questo le rimetto le scarpe e dico a lui di non fare parola con nessuno e di far finta di niente specialmente con mia moglie.
Lui mi guarda sorpreso ed allora gli ripeto “ non dire assolutamente nulla e soprattutto fai finta di niente su quello che è appena successo.”.

Batto le mani davanti al viso di mia moglie e lei improvvisamente sbatte le palpebre come dopo un risveglio notturno e si guarda in giro e soprattutto guarda Abdul.
“ Che succede?” Dice lei con un senso di mancanza di lucidità.
“Niente!” Rispondo io facendogli vedere da vicino le décolleté nella stessa posizione e postura di come abbiamo cominciato con l’ipnosi.
Abdul mi guarda sorpreso. Forse ha capito. Forse no, ma sta al gioco.
“ vedi che belle … ti stanno benissimo…. è un mio regalo per te! “.
“Grazie sono bellissime”, risponde lei ed aggiunge “scusatemi un attimo che devo andare in bagno!”.
Ovviamente lei non sa cosa è successo e nemmeno lo immagina. O forse sì!!!

“Adesso prendo e vado a riaccompagnare Abdul” urlo io a Cinzia che è ancora in bagno e dentro di me dico ” Abdul…. il fortunato ragazzo !”.
Poi penso tra me e me “ se funziona con mia moglie funzionerà anche con lui? Ci provo così lo ipnotizzo per fargli dimenticare questa esperienza e mettere al sicuro l’onore nostro e della famiglia.
Ovviamente funziona anche con lui e così ho salvato capra e cavoli.
Ora non mi resta che pensarne un’altra!


Conte Wronskji








scritto il
2023-12-04
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