Rivalità Innamorata: Segreti d'Ufficio

di
genere
sentimentali

In un ufficio affollato, tra dossier e scrivanie impeccabilmente ordinate, due colleghi si scontravano continuamente, come due forze opposte che inevitabilmente si attraggono. Anna, determinata e ambiziosa, lavorava sodo per ottenere quel tanto agognato posto di responsabilità. Marco, altrettanto determinato, era convinto che quel posto dovesse essere suo e solo suo.

I loro scontri erano leggendari. L'ufficio era diventato il palcoscenico di battaglie quotidiane, sguardi taglienti e parole affilate come lame. Ma, dietro a quel velo di rivalità, c'era qualcosa di più profondo, una sorta di tensione sottostante che né Anna né Marco avrebbero mai ammesso.

Un giorno, mentre lavoravano a un progetto urgente, si ritrovarono a dover collaborare più strettamente del solito. La tensione nell'aria era palpabile, ma tra le discussioni e le divergenze di opinioni, qualcosa cambiò. Scoprirono che c'era una connessione insolita, una complicità che sfuggiva alla loro comprensione.

A poco a poco, l'odio si trasformò in una frizzante forma di tensione erotica, e l'interesse sbocciò tra le difficoltà quotidiane. Si trovavano a cercare l'approvazione l'uno dell'altra, anche se non avrebbero mai ammesso di essere attratti. Il loro ufficio diventò un teatro segreto di frecciatine, qualche doppio senso impalpabile e lunghi periodi in cui i due si fissavano dritto negli occhi dell'altro in una sorta di sfida e allo stesso tempo intesa.

Nel frattempo, le loro vite personali si svolgevano parallelamente. Entrambi erano sposati, ma i loro coniugi erano all'oscuro di questo cambio di marcia in questa strana dinamica tra i due rivali in ufficio. Le loro relazioni matrimoniali, ormai opacizzate dalla routine, erano destinate a incrociarsi con il destino che si stava formando in piccole battaglie quotidiane, in una guerra di erotismo crescente.

Un giorno, il capoufficio Vincenzo, non esattamente al corrente della situazione, decise di fare una visita a sorpresa ai dipendenti. Quando entrò nell'ufficio, rimase sbalordito nel vedere Anna e Marco in una situazione compromettente. Non erano tecnicamente stati colti sul fatto, erano entrambi vestiti, affannati sul bordo della scrivania carica di scartoffie come se fossero nel bel mezzo di uno dei loro epici scontri professionali, ma al capoufficio non sfuggirono dettagli incriminanti.

Anna aveva una delle sue amate scarpe décolleté per terra alla base della scrivania, i capelli non erano ben raccolti nella solita coda che le dava quella aura da donna in carriera e la gonna al ginocchio era salita parecchio lungo le cosce.

Marco, dal canto suo, per le prima volta aveva la camicia mezza fuori dai pantaloni e piuttosto stropicciata per i suoi standard, ma soprattutto si intravedeva un segno di rossetto sul collo, lo stesso che ad una seconda occhiata mancava dal lato della bocca di Anna.

I due colleghi si ricomposero, o quantomeno tentarono di farlo, in qualche secondo e si guardarono imbarazzati, incapaci di spiegare proferire parola.
Il capoufficio, dopo un istante di imbarazzo, scosse la testa e disse: "Bene, credo che questa sia una questione personale. Ma da oggi in poi, tenetela fuori dall'ufficio. Abbiamo del lavoro da fare qui."

Da quel giorno, Anna e Marco impararono a gestire la loro relazione segreta in modo più discreto, cercando di bilanciare il lavoro e la vita personale.
Con grande stupore del capoufficio la loro produttività crebbe enormemente, specialmente quando venivano prescelti per rappresentare la ditta nelle trasferte di 2/3 giorni in fiere ed eventi minori.

La loro rivalità in ufficio si attenuò, sostituita solo da una tensione erotica silenziosa. A volte, l'amore può nascere nei posti più inaspettati, anche tra rivali che iniziano a vedere l'uno nell'altro qualcosa di più profondo.

Nessuno a parte il capoufficio ha mai scoperto la relazione e sinceramente Vincenzo probabilmente si dimenticò dell'evento impegnato a gratificarsi nei guadagni della ditta.
scritto il
2024-01-20
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