Jenny in Thailandia 9 -upskirt-
di
Jjoe10
genere
esibizionismo
Scesi dal taxi dove Pen ha lasciato la tettina fuori per tutto il tragitto, per la felicità degli occhi del taxista e per farle iniziare gradualmente l'esibizionismo, stiamo ora entrando in uno dei grandi centri commerciali di Bangkok, forse il più famoso, il central world, 8 piani di negozi e ristoranti, impossibile spiegarlo se non lo si è visto. Ma quante possibilità per esporre le due ragazze! Aspettando Lee ci sediamo ad un tavolino di un posto dove fanno frullati, frappè e affini, Jenny e Pen si siedono in perpendicolare al senso del passeggio, una di fronte all'altra, io sto ancora in piedi poco distante per vedere cosa vedono gli altri, a Jenny, praticamente in qualunque posizione, sia da destra che da sinistra, le si vedono le tettine, capezzolo compreso, attraverso l'apertura ascella della canottiera. A Pen invece, deve stare con i gomiti appoggiati sul tavolo, in questo modo si vedono, ma non fino ai capezzoli. C'è molta gente, tanti guardano, alcuni rallentano, un gruppetto di ragazzetti si ferma poco più avanti di me, dove la visuale è ancora migliore, sghignazzano tra di loro come i ragazzini fanno quando sono tra il divertito, l'eccitato e il sorpreso, fanno foto e video coi cellulari. Non voglio interrompere il loro momento di gioia e aspetto ad andarmi a sedere fintanto che se ne vanno. Ho accertato come e cosa si vede, lo condivido con le due ragazze, Jenny è felice e so, eccitata Pen, non saprei, se in imbarazzo o che, comunque non a suo agio, ma resta nelle posizioni che Jenny le dice. La fa alzare e andare ad appoggiarsi alla balaustra che da sui piani sottostanti, con le braccia, piegandosi in avanti, in questa posizione da dietro le si vedono le tettine e anche i capezzoli uscire da sotto la maglietta tagliata sotto, con le gambe leggermente aperte le si vede ben in evidenza attraverso i leggins tiratissimi e aderentissimi, anche il taglio figa e i rigonfiamenti delle labbra vaginali, dopo circa 5 minuti lasciata lì, Jenny la richiama, la fa sedere al suo fianco e con un cubetto di ghiaccio le bagna i legging proprio in mezzo al taglio figa, tra le labbra, simulando le gocce di pipi, e la rimanda nello stesso posto nella stessa posizione. Le espressioni della gente, insieme ai commenti sono tra le cose eccitanti dell'esibizione, di esporre qualcuna, in questo caso, per noi, solo le espressioni in quanto i commenti in thailandese non li capiamo, ma Pen si.
Passano diversi gruppetti di ragazzi, avanti e indietro coi loro cellulari a riprenderla, le ragazze, alcune ridono, altre con la faccia schifata, le coppie anche, qualcuna fa accelerare il passo al compagno che si gusta la visione, altre rallentano, in tanti filmano o scattano foto coi cellulari. Quando arriva Lee ride, vedendo Pen in esposizione, si siede con noi e dopo un paio di parole tra di noi chiamiamo Pen al tavolo. È imbarazzatissima, nonostante la carnagione non chiara è visibilmente arrossata. Passeggiando ci fermiamo in diversi negozi di abbigliamento e di intimo, facciamo provare alle ragazze tutti indumenti che possono venire utili all'esibizionismo qui dentro, nei negozi adatti, dove ad esempio i camerini erano vicini alle vetrate, le facevamo cambiare tenendo le tendine socchiuse, o con giochi di specchi, in modo che si vedessero nude anche dall'esterno, nelle bancarelle centrali nei camminamenti invece dovevano mettere e togliere i vestiti senza i camerini, facendo il possibile per far sembrare casuale lo show. Molto brava e a suo agio Jenny, già ben abituata, Pen in evidente imbarazzo ed impaccio che più volte le ha causato di rimanere con le tettine nude o senza le parti sotto, che cambiavano sempre, lasciando per alcuni interminabili, per lei, secondi culo e figa nuda. Alla fine Jenny indossa un abitino neanche a dirsi molto corto e leggero, bianco nella parte alta fino all'ombelico per sfumare nel grigio della parte minigonna tipo kilt, bella corta e svolazzante, senza le mutandine. Aderente al seno, e visibili in quasi trasparenza i capezzoli. Pen invece indossa una minigonna kilt nera che appena le copre il culetto, una mutandina in cotone bianco, a rete fina trasparente davanti che lascia vedere la fighetta, e coprente invece dietro. Di schiena, la mutandina si vede perchè è pari al bordo inferiore della minigonna. Sopra le abbiamo messo un top rosa chiaro al collo, con le spalle nude, in sottilissimo cotone, trasparente più di quello di Jenny, e coi capezzoli scuri, ben visibili. Ci dice che non è a suo agio e che in Thailandia questo potrebbe dare problemi, anche stare senza le mutandine, rivolgendosi a Jenny, dice che è vietato. Ci penseremo se capita, intanto le portiamo in giro per il centro commerciale, camminando come al solito dietro di loro di qualche decina di metri, guardare le persone che si voltano, guardarle sulle scale mobili da metà scala sotto, tutto il culetto nudo di Jenny e a volte un po di fighetta, le mutandine bianche di Pen da sotto la mini, in tanti le filmano o fotografano. Raccontarla così posso capire possa sembrare niente, e ammetto di non essere bravo a descrivere le vere sensazioni, sembra un ripetersi delle stesse cose, ma nella realtà è qualcosa di veramente eccitante e mai uguale. Ci sediamo in un altro locale per bere una bibita, questa volta mettiamo Jenny appoggiata alla balaustra, lei sa come fare, sta piegata in avanti quel tanto che basta perché la mini stia sollevata e lasci vedere il culetto, poi si gira verso di noi in modo che quelli del piano di sotto, se la notano possono vedere un upskirt completo, culetto e fighetta. Resta li tutto il tempo che noi stiamo al tavolino, io sono in piena erezione, prendo per mano Pen, la porto con me nei bagni dei maschi, tra gli sguardi sorpresi ed altri compiacenti, entro con lei in uno dei bagni tra i separé, la piego in avanti facendole appoggiare le mani al muro, le sfilò le mutandine e le butto fuori da sotto, qualcuno fuori ride, non serve che le alzi la mini perché piegata la sua vagina già si propende verso il mio cazzo, è bagnata, ciò vuol dire che anche lei si è eccitata, le entro bene, la scopo per alcuni minuti, lei cerca di strozzare i gemiti ma si sentono, le vengo dentro prima che lei venga, lasciandola, in ... sospeso...
Quando usciamo dai separé (hanno le porte) Pen è anche senza mutandine, la mini sappiamo gia cosa non copre, un paio di ragazzi mi fa ok col pollice in su sorridendo, alzo la mini di Pen e lascio che la guardino per alcuni momenti, il mio sperma comincia a colare giù, alcune gocce cadono sul pavimento, tra un paio di oooohhh di stupore, prendo qualche asciugamani di carta e, sempre tenendole sollevata la mini, le apro le gambe e la tampono. Invito a toccarla quei due che mi avevano fatto l'ok e che stavano guardando, non se lo lasciano dire due volte, insieme le tastano la figa, e strizzano il culetto, li lascio fare un paio di minuti, poi riprendo Pen per mano e usciamo. Ora è visibilmente in imbarazzo, sa che dietro le si vede il culo senza le mutande, sa che ad ogni scala, e ce ne sono tante, tutti vedranno il suo culo e figa nudi... raggiungiamo Lee e Jenny, si decide di uscire dal centro per andare in qualche locale più adatto a fare qualcosa di più...
Segue...
Passano diversi gruppetti di ragazzi, avanti e indietro coi loro cellulari a riprenderla, le ragazze, alcune ridono, altre con la faccia schifata, le coppie anche, qualcuna fa accelerare il passo al compagno che si gusta la visione, altre rallentano, in tanti filmano o scattano foto coi cellulari. Quando arriva Lee ride, vedendo Pen in esposizione, si siede con noi e dopo un paio di parole tra di noi chiamiamo Pen al tavolo. È imbarazzatissima, nonostante la carnagione non chiara è visibilmente arrossata. Passeggiando ci fermiamo in diversi negozi di abbigliamento e di intimo, facciamo provare alle ragazze tutti indumenti che possono venire utili all'esibizionismo qui dentro, nei negozi adatti, dove ad esempio i camerini erano vicini alle vetrate, le facevamo cambiare tenendo le tendine socchiuse, o con giochi di specchi, in modo che si vedessero nude anche dall'esterno, nelle bancarelle centrali nei camminamenti invece dovevano mettere e togliere i vestiti senza i camerini, facendo il possibile per far sembrare casuale lo show. Molto brava e a suo agio Jenny, già ben abituata, Pen in evidente imbarazzo ed impaccio che più volte le ha causato di rimanere con le tettine nude o senza le parti sotto, che cambiavano sempre, lasciando per alcuni interminabili, per lei, secondi culo e figa nuda. Alla fine Jenny indossa un abitino neanche a dirsi molto corto e leggero, bianco nella parte alta fino all'ombelico per sfumare nel grigio della parte minigonna tipo kilt, bella corta e svolazzante, senza le mutandine. Aderente al seno, e visibili in quasi trasparenza i capezzoli. Pen invece indossa una minigonna kilt nera che appena le copre il culetto, una mutandina in cotone bianco, a rete fina trasparente davanti che lascia vedere la fighetta, e coprente invece dietro. Di schiena, la mutandina si vede perchè è pari al bordo inferiore della minigonna. Sopra le abbiamo messo un top rosa chiaro al collo, con le spalle nude, in sottilissimo cotone, trasparente più di quello di Jenny, e coi capezzoli scuri, ben visibili. Ci dice che non è a suo agio e che in Thailandia questo potrebbe dare problemi, anche stare senza le mutandine, rivolgendosi a Jenny, dice che è vietato. Ci penseremo se capita, intanto le portiamo in giro per il centro commerciale, camminando come al solito dietro di loro di qualche decina di metri, guardare le persone che si voltano, guardarle sulle scale mobili da metà scala sotto, tutto il culetto nudo di Jenny e a volte un po di fighetta, le mutandine bianche di Pen da sotto la mini, in tanti le filmano o fotografano. Raccontarla così posso capire possa sembrare niente, e ammetto di non essere bravo a descrivere le vere sensazioni, sembra un ripetersi delle stesse cose, ma nella realtà è qualcosa di veramente eccitante e mai uguale. Ci sediamo in un altro locale per bere una bibita, questa volta mettiamo Jenny appoggiata alla balaustra, lei sa come fare, sta piegata in avanti quel tanto che basta perché la mini stia sollevata e lasci vedere il culetto, poi si gira verso di noi in modo che quelli del piano di sotto, se la notano possono vedere un upskirt completo, culetto e fighetta. Resta li tutto il tempo che noi stiamo al tavolino, io sono in piena erezione, prendo per mano Pen, la porto con me nei bagni dei maschi, tra gli sguardi sorpresi ed altri compiacenti, entro con lei in uno dei bagni tra i separé, la piego in avanti facendole appoggiare le mani al muro, le sfilò le mutandine e le butto fuori da sotto, qualcuno fuori ride, non serve che le alzi la mini perché piegata la sua vagina già si propende verso il mio cazzo, è bagnata, ciò vuol dire che anche lei si è eccitata, le entro bene, la scopo per alcuni minuti, lei cerca di strozzare i gemiti ma si sentono, le vengo dentro prima che lei venga, lasciandola, in ... sospeso...
Quando usciamo dai separé (hanno le porte) Pen è anche senza mutandine, la mini sappiamo gia cosa non copre, un paio di ragazzi mi fa ok col pollice in su sorridendo, alzo la mini di Pen e lascio che la guardino per alcuni momenti, il mio sperma comincia a colare giù, alcune gocce cadono sul pavimento, tra un paio di oooohhh di stupore, prendo qualche asciugamani di carta e, sempre tenendole sollevata la mini, le apro le gambe e la tampono. Invito a toccarla quei due che mi avevano fatto l'ok e che stavano guardando, non se lo lasciano dire due volte, insieme le tastano la figa, e strizzano il culetto, li lascio fare un paio di minuti, poi riprendo Pen per mano e usciamo. Ora è visibilmente in imbarazzo, sa che dietro le si vede il culo senza le mutande, sa che ad ogni scala, e ce ne sono tante, tutti vedranno il suo culo e figa nudi... raggiungiamo Lee e Jenny, si decide di uscire dal centro per andare in qualche locale più adatto a fare qualcosa di più...
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Commenti dei lettori al racconto erotico