La zietta insegna sesso al nipote ed alle altre

di
genere
incesti

Mi stavo segando come un pazzo mentre guardavo dalla finestra una mia zia, sorella di mia madre, che abitava nello stesso cortile.
In quella città del su Italia c’era troppa repressione sessuale, le ragazze volevano rimanere vergini, si facevano solo strusciamenti ed ore di seghe.
C'era anche rischio, le donne erano represse, c’era il delitto d’onore, ma cominciavano a cambiare le cose, prime minigonne, donne che uscivano, senza velo.
Ero o un bravo studente, famiglia molto buona, non avevo ragazza, ed ero conosciuto come serio.
Quella sega sulla zia fece la prima fortuna, la zia si accorse di qualcosa, salì da me, e mi sorprese che ero duro ed eccitatissimo e mi menavo.
Mi vergognai, ma lei mi disse che era normale, e mi portò vicino, si alzò la maglietta e mi fece baciare il seno, e poi lo ciucciai mentre lei finiva di segarmi.
Sborrai come un pazzo.
Lei mi disse di calmarmi, non dire niente a nessuno.
Aveva un marito manesco, e violento, ma non era fertile e non avevano figli.
Il coglione la trascurava completamente, ma lei con me aveva un bel rapporto, e quando il marito era al lavoro e io a casa, mi chiamava per farsi aiutare a sistemare delle cose, ma ora era la scusa.
Fu con lei che feci la prima scopata della mia vita, con le ragazze erano cose rapidissime, mai in figa, dovevano rimanere vergini.
Lei mi fece giocare con le tette, con le cosce, mi insegnò a sgrillettarla sia di mano che di bocca, e mi fece fare le prime esperienze di sesso orale, e poi la scopata completa , la prima volta, sborrai credo 3 o 4 volte, non mi trattenevo, senza uscire. Non potrò mai dimenticare il calore della figa, quegli umori, i suoi abbracci.
Un'eccitazione pazzesca, ma lei le volte successive ma insegnò a trattenermi a farla durare, era lunga ad avere l’orgasmo, col marito praticamente non c’era mai riuscita, imparammo insieme a trattenerci per farla venire, ed era felicissima.
Era sempre la sorella di mia madre, si faceva in segreto, una esaltazione pazzesca di proibito ed eccitazione.
Ma ora che avevo finalmente provato, mi sentivo orgoglioso e volevo scoparmi praticamente tutte le vicine; tanto le ragazze, ero un buon partito, con me volevano solo il fidanzamento ufficiale, e non la davano.
Ebbi una seconda grossa occasione con la farmacista del paese, lontana cugina, che voleva che io dessi ripetizione di matematica ai figli, i quali non vedevano l’ora di finire , e poi scappavano a giocare.
Rimanemmo soli, aveva una scollatura con un seno magnifico, ed anche un bel culo, non molto alta, ma saporita. Era inclinata in avanti per sistemare delle cose e ne vedevo lo slip, mi accostai e la strinsi da dietro, non si ritirò, si girò e diversamente da mia zia mi baciò in bocca, cosa che mi fece anche eccitare ero partito, e lei sentiva il pacco.
Fu una cosa rapida, ma eccitantissima, per me e per lei. La volta successiva, si era organizzata, e apprezzai il detto donna nana, tutta tana.
E poi toccò alla cugina di mio padre, e diverse altre, chiesi alla zia, come mai cercassero me, e lei mi disse che si erano passate la voce da amica ad amica.
Troppa fortuna , non durò, partii per studiare in una città del Nord.
E li era molto diverso.
Andai ad abitare da una vedova che affittava una stanza.
La sera stessa me lo chiese espressamente se mi andasse con lei, e mi fece dei complimenti. Normale, no? Al Nord.
scritto il
2024-03-03
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