La giovani Roberta scopre per la prima volta il sesso
di
Bellini d'Inverno
genere
prime esperienze
Era il lontano 2008 e io avevo da poco compiuto 20 anni e stavo frequentando l'università di lettere. Ero ancora piuttosto atletico visto che facevo attività sportiva diverse volte a settimana e avevo ancora tutti i capelli neri. Gli occhi azzurri glaciali li avevo allora come adesso.
Uscivo da qualche mese con Roberta, una ragazza con due anni in meno di me, che abitava nel mio paesino di provincia. Aveva i capelli di un biondo ramato tenuti lunghi fino alle spalle, gli occhi verdi, diverse lentiggini sul viso, era alta 1,70 circa, magra, con due tettine piccole ma invitanti (una seconda circa) e culetto bello sodo.
Ci eravamo dati diversi appuntamenti in quel paio di mesi, ma non eravamo mai andati oltre il bacio, supportato da qualche palpatina. Qualche volta timidamente le mie mani avevano osato toccare i suoi seni sotto la maglietta mentre ci baciavamo appassionatamente, ma niente di più. Io non ero alla prima esperienza, né di uscita con una ragazza né sessuale, ma sapevo che invece lei lo era, per cui stavo prendendo le cose con calma.
In luglio i miei genitori erano andati in ferie mentre io ero rimasto a casa per poter dare gli ultimi esami della sessione. Decisi quindi di invitarla a casa mia, dal momento che era libera, per vedere un film. Andai a prenderla sotto casa e la vidi uscire dalla porta dirigersi verso l'auto. Aveva indosso una canottierina bianca semplice con la spallina stretta a filo; un paio di shorts di jeans cortissimi, che coprivano appena i glutei; un paio di sandaletti semplici, leggeri e senza tacco. Si dirigeva verso di me con una camminata leggera e un sorriso felice stampato in faccia. Era bellissima. Salita in auto la salutai con un bacio e partimmo per andare a casa mia.
Arrivati a casa mia presi il computer su cui avevo alcuni film scaricati e le feci scegliere il film.«Guardiamo questo!», disse lei selezionando Dragon Heart.
Iniziammo la visione del film svaccati sul divano, io le avevo passato un braccio dietro le spalle e lei aveva appoggiato la testa sopra il mio braccio. Dopo una decina di minuti di film, lei iniziò a reclinare la testa e ad avvicinarla al mio viso. Stette così per qualche minuto e poi si girò e mi dette un lieve bacio sulla guancia, passando poi a sussurrarmi all'orecchio: «Sai io ho già visto questo film e l'ho scelto perchè arrivata a casa potrei tranquillamente raccontarne la trama anche se non dovessi vederlo».Mi voltai e la fissai negli occhi con uno sguardo interrogativo.
«Sai... Se volessimo fare altro adesso io potrei tranquillamente raccontare la storia del film ai miei...»
Iniziai a intuire dove voleva andare a parare per cui le chiesi con un sorriso sornione: «E cosa proporresti di fare?» Mentre lo dicevo le passai una mano tra i capelli dietro le orecchie, andando ad avvolgere la mia nuca e avvicinando, con una leggera pressione, il suo viso al mio, per darle un piccolo bacio, che in un istante si trasformò in un intenso limone. Sentivo la sua lingua dolce accarezzare la mia e il lieve profumo del suo balsamo permeava il mio naso. Sentivo anche le sue mani che mi accarezzavano i capelli all'altezza della nuca. Nel frattempo un'evidente erezione cresceva nei miei pantaloni.
Dopo qualche minuto azzardai ad abbassarle la canottierina dalle spalline e a provare a farla scendere verso il basso. Aveva addosso un top sportivo bianco, tutt'altro che contenitivo che lasciava decisamente intravedere i suoi capezzolini turgidi per l'eccitamento e il suo piccolo e bel seno. Passai quindi a baciarla sul collo, scendendo poi con le mie labbra sul suo petto, fino al seno. a quel punto provai fare la mossa successiva, anche perchè la sentivo ansimare. Le abbassai quindi il top e rivelai le sue tettine perfette. Presi dunque a baciarle e a solleticare i capezzoli con la mia lingua. Lei ansimava sempre di più.
A quel punto sentii che portava la sua mano sulla mia patta dei pantaloni e iniziava ad accarezzare la mia evidente erezione. Continuammo così per qualche minuto. Continuai a prendere l'iniziativa e dissi: «Mettiamoci più comodi».
Finii quindi di sfilarle canottiera e top e la feci nuovamente sedere. Poi mi misi in piedi davanti a lei e mi tolsi i pantaloni. L'erezione nelle mie mutande era proprio davanti al suo viso. Mi tolsi anche i boxer e lasciai che si godesse la vista per un'istante. Sembrava a metà tra l'imbarazzata e l'eccitata, ma decisamente era indecisa e impreparata sul da farsi. Le presi una mano e la feci alzare lentamente. Nel farlo il suo viso e la pelle del suo corpo dal seno fino alla pancia sfiorò il mio cazzo.
Quando fu in piedi davanti a me presi a baciarla nuovamente con passione e l'abbracciai facendoli sentire il contatto della sua pelle nuda contro la mia. Nel frattempo iniziai a sbottonarle gli short e lentamente li sfilai fino a farli cadere per terra. Solo quel punto mi resi conto che indossava un perizoma bianco davvero minuscolo che lasciava il suo culo completamente scoperto. Presi quindi a palparle quel fantastico ben di Dio che aveva al termine della schiena.
Dopo qualche minuto mi staccai da lei, mi abbassai e le sfilai le mutandine. Quello che apparse davanti al mio viso era una fighetta, che era stata rasata per l'occasione e che lasciava intravedere quindi un cespuglieto curato e dello stesso color biondo ramato dei capelli. La feci sedere comoda sul divano e le allargai le gambe. A quel punto tuffai la mia faccia nella sua figa e iniziai a leccargliela avidamente. Ad ogni colpo dì lingua la sentivo ansimare, sospirare e gemere. Era evidente che stava apprezzando il mio trattamento anche perché mise le sue mani sulla mia testa e, mentre me la accarezzava, la spingeva sempre di più verso la sua fighetta. Dopo qualche minuto i suoi gemiti aumentarono. Sentii che iniziava a spingermi la testa con maggior veemenza e che le sue gambe mi stringevano all'altezza delle orecchie. Poi fu presa da tremiti incontenibili e che richiamavano certamente l'orgasmo. Dopo qualche istante si lasciò cadere sul divano.
Fu a quel punto che mi alzai e la vidi oscenamente aperta sotto di me. Mi infilai al volo il preservativo e volai dentro di lei. Entrai con un unico colpo netto e preciso facendo sparire tutto il mio cazzo nella sua figa.
La sua reazione fu impagabile: trattenne per qualche istante il fiato, incapace di proferire parola, con gli occhi spalancati e la bocca aperta in un "oh" di meraviglia e di incapacità a gestire la quantità di sensazioni.
Presi a muovermi lentamente dentro di lei e non appena capii che aveva preso le misure del mio cazzo iniziai ad alternare ritmo, spinte e movimenti rotatori. Le intanto mi baciava appassionatamente e stringeva con forza le sue gambe intorno al mio corpo. Ogni tanto con la sua boccuccia mi dava un morso al labbro o cercava di farmi un succhiotto sul collo. Dopo 15 minuti buoni sentii che stava per venire di nuovo per cui aumentai il ritmo: dopo qualche colpo ben assestato sentii che stava nuovamente tremando di piacere e stavolta non si limitava ad ansimare ma mi stava gemendo nell'orecchio un «Sei fantastico».
«Il meglio deve ancora venire» dissi baciandola appassionatamente.
«Non vedo l'ora» ansimò lei cercando di riprendere fiato.
Decisi però di non lasciarle troppo tempo per riprendersi. La feci girare sul divano: ora il suo fantastico sedere era davanti a me, mentre lei poggiava le ginocchia sulla seduta del divano e le braccia sullo schienale. Io mi misi dietro di lei e glielo infilai dentro. Poi l'afferrai per i fianchi e iniziai a dare dei colpi precisi e profondi, facendo uscire quasi tutto il cazzo e poi facendolo risparire velocemente dentro di lei. Ad ogni colpo lei dava un gemito. Io le chiesi allora: «Ti piace?»
«Sì» gemette Roberta.
«Ti piace il mio cazzo dentro di te?» insistetti io.
«Sì» gemette di nuovo.
«Allora dimmelo».
Dopo un instante di pausa di evidente sorpresa lei gemette di nuovo: «Mi piace».
«Cosa ti piace?»
«Mi piace... averti dentro... È davvero stupendo!»
A quella dichiarazione sentii che stavo per venire per cui aumentaii il ritmo fino ad esplodere dentro di lei.
Quella sera intuii che Roberta era una ragazza che aveva voglia di sperimentare e che era portata istintivamente per il sesso e per le sue bellezze. Per questo nei mesi successivi decisi di provare con lei molte cose interessanti ed eccitanti.
Ma queste sono altre storie.
Uscivo da qualche mese con Roberta, una ragazza con due anni in meno di me, che abitava nel mio paesino di provincia. Aveva i capelli di un biondo ramato tenuti lunghi fino alle spalle, gli occhi verdi, diverse lentiggini sul viso, era alta 1,70 circa, magra, con due tettine piccole ma invitanti (una seconda circa) e culetto bello sodo.
Ci eravamo dati diversi appuntamenti in quel paio di mesi, ma non eravamo mai andati oltre il bacio, supportato da qualche palpatina. Qualche volta timidamente le mie mani avevano osato toccare i suoi seni sotto la maglietta mentre ci baciavamo appassionatamente, ma niente di più. Io non ero alla prima esperienza, né di uscita con una ragazza né sessuale, ma sapevo che invece lei lo era, per cui stavo prendendo le cose con calma.
In luglio i miei genitori erano andati in ferie mentre io ero rimasto a casa per poter dare gli ultimi esami della sessione. Decisi quindi di invitarla a casa mia, dal momento che era libera, per vedere un film. Andai a prenderla sotto casa e la vidi uscire dalla porta dirigersi verso l'auto. Aveva indosso una canottierina bianca semplice con la spallina stretta a filo; un paio di shorts di jeans cortissimi, che coprivano appena i glutei; un paio di sandaletti semplici, leggeri e senza tacco. Si dirigeva verso di me con una camminata leggera e un sorriso felice stampato in faccia. Era bellissima. Salita in auto la salutai con un bacio e partimmo per andare a casa mia.
Arrivati a casa mia presi il computer su cui avevo alcuni film scaricati e le feci scegliere il film.«Guardiamo questo!», disse lei selezionando Dragon Heart.
Iniziammo la visione del film svaccati sul divano, io le avevo passato un braccio dietro le spalle e lei aveva appoggiato la testa sopra il mio braccio. Dopo una decina di minuti di film, lei iniziò a reclinare la testa e ad avvicinarla al mio viso. Stette così per qualche minuto e poi si girò e mi dette un lieve bacio sulla guancia, passando poi a sussurrarmi all'orecchio: «Sai io ho già visto questo film e l'ho scelto perchè arrivata a casa potrei tranquillamente raccontarne la trama anche se non dovessi vederlo».Mi voltai e la fissai negli occhi con uno sguardo interrogativo.
«Sai... Se volessimo fare altro adesso io potrei tranquillamente raccontare la storia del film ai miei...»
Iniziai a intuire dove voleva andare a parare per cui le chiesi con un sorriso sornione: «E cosa proporresti di fare?» Mentre lo dicevo le passai una mano tra i capelli dietro le orecchie, andando ad avvolgere la mia nuca e avvicinando, con una leggera pressione, il suo viso al mio, per darle un piccolo bacio, che in un istante si trasformò in un intenso limone. Sentivo la sua lingua dolce accarezzare la mia e il lieve profumo del suo balsamo permeava il mio naso. Sentivo anche le sue mani che mi accarezzavano i capelli all'altezza della nuca. Nel frattempo un'evidente erezione cresceva nei miei pantaloni.
Dopo qualche minuto azzardai ad abbassarle la canottierina dalle spalline e a provare a farla scendere verso il basso. Aveva addosso un top sportivo bianco, tutt'altro che contenitivo che lasciava decisamente intravedere i suoi capezzolini turgidi per l'eccitamento e il suo piccolo e bel seno. Passai quindi a baciarla sul collo, scendendo poi con le mie labbra sul suo petto, fino al seno. a quel punto provai fare la mossa successiva, anche perchè la sentivo ansimare. Le abbassai quindi il top e rivelai le sue tettine perfette. Presi dunque a baciarle e a solleticare i capezzoli con la mia lingua. Lei ansimava sempre di più.
A quel punto sentii che portava la sua mano sulla mia patta dei pantaloni e iniziava ad accarezzare la mia evidente erezione. Continuammo così per qualche minuto. Continuai a prendere l'iniziativa e dissi: «Mettiamoci più comodi».
Finii quindi di sfilarle canottiera e top e la feci nuovamente sedere. Poi mi misi in piedi davanti a lei e mi tolsi i pantaloni. L'erezione nelle mie mutande era proprio davanti al suo viso. Mi tolsi anche i boxer e lasciai che si godesse la vista per un'istante. Sembrava a metà tra l'imbarazzata e l'eccitata, ma decisamente era indecisa e impreparata sul da farsi. Le presi una mano e la feci alzare lentamente. Nel farlo il suo viso e la pelle del suo corpo dal seno fino alla pancia sfiorò il mio cazzo.
Quando fu in piedi davanti a me presi a baciarla nuovamente con passione e l'abbracciai facendoli sentire il contatto della sua pelle nuda contro la mia. Nel frattempo iniziai a sbottonarle gli short e lentamente li sfilai fino a farli cadere per terra. Solo quel punto mi resi conto che indossava un perizoma bianco davvero minuscolo che lasciava il suo culo completamente scoperto. Presi quindi a palparle quel fantastico ben di Dio che aveva al termine della schiena.
Dopo qualche minuto mi staccai da lei, mi abbassai e le sfilai le mutandine. Quello che apparse davanti al mio viso era una fighetta, che era stata rasata per l'occasione e che lasciava intravedere quindi un cespuglieto curato e dello stesso color biondo ramato dei capelli. La feci sedere comoda sul divano e le allargai le gambe. A quel punto tuffai la mia faccia nella sua figa e iniziai a leccargliela avidamente. Ad ogni colpo dì lingua la sentivo ansimare, sospirare e gemere. Era evidente che stava apprezzando il mio trattamento anche perché mise le sue mani sulla mia testa e, mentre me la accarezzava, la spingeva sempre di più verso la sua fighetta. Dopo qualche minuto i suoi gemiti aumentarono. Sentii che iniziava a spingermi la testa con maggior veemenza e che le sue gambe mi stringevano all'altezza delle orecchie. Poi fu presa da tremiti incontenibili e che richiamavano certamente l'orgasmo. Dopo qualche istante si lasciò cadere sul divano.
Fu a quel punto che mi alzai e la vidi oscenamente aperta sotto di me. Mi infilai al volo il preservativo e volai dentro di lei. Entrai con un unico colpo netto e preciso facendo sparire tutto il mio cazzo nella sua figa.
La sua reazione fu impagabile: trattenne per qualche istante il fiato, incapace di proferire parola, con gli occhi spalancati e la bocca aperta in un "oh" di meraviglia e di incapacità a gestire la quantità di sensazioni.
Presi a muovermi lentamente dentro di lei e non appena capii che aveva preso le misure del mio cazzo iniziai ad alternare ritmo, spinte e movimenti rotatori. Le intanto mi baciava appassionatamente e stringeva con forza le sue gambe intorno al mio corpo. Ogni tanto con la sua boccuccia mi dava un morso al labbro o cercava di farmi un succhiotto sul collo. Dopo 15 minuti buoni sentii che stava per venire di nuovo per cui aumentai il ritmo: dopo qualche colpo ben assestato sentii che stava nuovamente tremando di piacere e stavolta non si limitava ad ansimare ma mi stava gemendo nell'orecchio un «Sei fantastico».
«Il meglio deve ancora venire» dissi baciandola appassionatamente.
«Non vedo l'ora» ansimò lei cercando di riprendere fiato.
Decisi però di non lasciarle troppo tempo per riprendersi. La feci girare sul divano: ora il suo fantastico sedere era davanti a me, mentre lei poggiava le ginocchia sulla seduta del divano e le braccia sullo schienale. Io mi misi dietro di lei e glielo infilai dentro. Poi l'afferrai per i fianchi e iniziai a dare dei colpi precisi e profondi, facendo uscire quasi tutto il cazzo e poi facendolo risparire velocemente dentro di lei. Ad ogni colpo lei dava un gemito. Io le chiesi allora: «Ti piace?»
«Sì» gemette Roberta.
«Ti piace il mio cazzo dentro di te?» insistetti io.
«Sì» gemette di nuovo.
«Allora dimmelo».
Dopo un instante di pausa di evidente sorpresa lei gemette di nuovo: «Mi piace».
«Cosa ti piace?»
«Mi piace... averti dentro... È davvero stupendo!»
A quella dichiarazione sentii che stavo per venire per cui aumentaii il ritmo fino ad esplodere dentro di lei.
Quella sera intuii che Roberta era una ragazza che aveva voglia di sperimentare e che era portata istintivamente per il sesso e per le sue bellezze. Per questo nei mesi successivi decisi di provare con lei molte cose interessanti ed eccitanti.
Ma queste sono altre storie.
1
2
voti
voti
valutazione
6.9
6.9
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Champagne e cazzo per i 18 anni di Valentina
Commenti dei lettori al racconto erotico