Virtual mistress

di
genere
bondage

Dopo tanti week end spesi ad eseguire i compiti che la mia virtual mistress (vm) mi dava, ero forse riuscito a conquistarne la fiducia. Lei era totalmente lesbica, e per questo la avevo scelta, e di solito non prendeva uomini sotto le sue ali, preferendo occuparsi di ragazze o signore che volessero approfondire l’approccio al mondo della sottomissione lesbica.
Lei era bellissima, colta, elegante e di classe; svolgeva una professione seria e si dedicava a questa seconda attività solo online, preferendo utilizzare, per le comunicazioni, due numeri dedicati, di sua proprietà, criptati e controllati.
Alla stipula del contratto, consegnava la schedina con la quale bisognava comunicare, inviare foto, video o qualunque altra cosa fosse richiesta come “compito a casa”.
Io ero riuscito ad entrare nel ristretto novero dei suoi discepoli adoranti, nonostante io sia maschio, single, totalmente etero e privo di esperienza come sub, perché la avevo convinta che il mio interesse era quello di studiare il godimento senza cazzo; possibile che - le dissi, al momento del contatto - con tutto il corpo che c’è, dobbiamo limitarci a cercare il piacere in quella decina di centimetri ? Ci sarà un altro modo, no? Io vorrei godere, stragodere, svenire dal piacere, ma senza cazzo! cioè senza cazzi altrui, ma nemmeno senza il mio.
La mistress rispose che la possibilità c’era, veniva dal cervello ma era nascosta nel culo, ed era difficile da sfruttare appieno, ma ci si poteva provare. Il culo va educato, concluse.
E questo mi convinse. L’idea di educare il mio culo, sapeva di collegio inglese, mi affascinava.
Solo il modo in cui pronunciava “culo”, mettendo la bocca nella stessa forma, mi eccitava da morire.
Tutto ciò che ruotava intorno al culo era lecito e, escludendo le pratiche che lasciassero segni permanenti o dolori insopportabili, ero disponibile a sperimentarlo, per raggiungere, prima o poi, l’orgasmo prostatico e pure l’orgasmo anale, di cui avevo letto meraviglie.
Lei si era incuriosita, considerandola una chance anche per lei, per conoscere quei meccanismi maschili, e ci mettemmo d’accordo in breve sulla cadenza degli incontri, sulla loro intensità, sulla durata, Etc..
Dopo alcuni scoraggianti week end di conoscenza, un po’ freddi e distanti, dove comunque lei notò quanto io fossi disciplinato e costante nell’annotare e comunicare sensazioni e stimoli, le cose migliorarono.
La sua fantasia si liberò, le prove richieste divennero più azzardate, con un po’ di esibizionismo (tipo andare in spiaggia con costumino stretto, con gabbia davanti e plug piantato dietro) e di fetish (indossando slip di lattice sotto un pantalone classico) eccetera..
Nel tempo mi aveva pure invitato a passare un week end con lei e con la sua fidanzata, per sperimentare intense e doppie sessioni di pegging, ed era pure volata al mare a trovarmi con due sue amiche, a casa mia, sull’oceano, dove sperimentai la vera blind night. Nottate memorabili passate bendato senza sapere chi stesse armeggiando col mio corpo per darmi piacere.
Per ringraziarmi dell’ospitalità, cominciò a mandarmi, a settimane alterne, aspiranti mistress in visita ai tropici, con il compito di seguirmi da vicino ed aiutarmi manualmente a raggiungere i miei scopi. Naturalmente sempre e solo indossando la chastity cage, perché non mi venisse voglia di scopare.
Con sessioni così intense e ravvicinate riuscii a fare passi da gigante con apprezzabili risultati, a dire di tutte quelle ragazze e pure della mistress; insomma ero diventato il suo maschio di riferimento sulle questioni di prostata. quando lei aveva coppie da seguire, o quando aveva overbooking nei week end, a volte mi chiamava per un consulto, non dimenticando MAI di darmi compiti piacevoli ma impegnativi per tenere alta la mia attenzione.
Lo scorso week end, per la prima volta, mi chiamò per offrirmi di gestire, da solo, una coppia giovanissima, come test, per capire se sarei potuto diventare, in futuro, un aiutante affidabile e capace. Nella coppia, il maschio era un cazzone egoista, e la femmina era una giovanissima vogliosa di punire il suo uomo con un aiuto esterno.
Io mandavo i compiti a loro, e per conoscenza anche alla vm, e loro mandavano foto e video come prova, come ho sempre fatto anche io.
La vm mandava regolarmente anche a me compiti da svolgere sempre per mantenermi attento. Dopo un giorno e mezzo di assistenza, confesso che purtroppo mi ero un po’ distratto, per seguire le qualifiche di formula uno e, al momento di mandare i compiti alla coppia per il pomeriggio, non avendoli pronti, riutilizzai i compiti che il giorno prima la vm aveva mandato a me, infrangendo una regola basica degli accordi.
La vm se ne accorse subito, e mi scrisse due righe per sapere il motivo di questo errore, ma io, sempre per la formula uno, ritardai di qualche minuto a risponderle.
Andò su tutte le furie e volle punirmi.
Mi disse di prendermi pure una pausa dalla coppia, alla quale, per il momento avrebbe pensato lei, e di prepararmi a subire una penitenza..
hai la gabbia? Mi chiese ..
Si, mistress risposi, sai che rispetto le regole, e con te non sono mai senza i miei due gioielli; come dici tu: mai a culo vuoto! ti ho mandato una foto.
Toglila, esclamò seriamente
Wow, dissi.
Quella è la mini. Non va bene.
Nel pacco che ti ho mandato c’è la micro, Disse.
No, ti prego, vm, la micro nooo
Infatti. No! C’è anche la Nano. Metti quella. Senza fiatare. Foto in 5 minuti.
..
Fatto
Che plug hai?
Ho il medium, mistress, come mi hai detto tu, ovviamente.
Toglilo e metti il tunnel. Quello grosso.
Ma… ok, mistress, grazie.
quello in acciaio. Foto in 2 minuti
… ok fatto, mistress
Ora ti vesti: tee shirt e pantaloncini sportivi stretti. Vai al supermercato e compri frutta.
Banane, immagino, dissi
No. Prugne gialle, quelle piccole, pomodori Perini, e uva.
Ma conosco la cassiera, mistress, se mi vede conciato così… obiettai
Pazienza, è una punizione, non un premio. Vai e scrivimi quando sarai tornato
..
Eccomi
Quante prugne hai preso?
Uhm.. sono 8.
Grandi?
Uhm… palline da golf più o meno, un paio un po’ più grandi.
Ci passano nel tunnel?
No, mistress
Ok, sono comunque piccole.. Mettiti in posizione, more ferarum
Ci sono, mistress
Spogliati Togli il tunnel, infila una prugna. Fino in fondo, fino dove riesci a spingerla con le dita
Entrò facilmente e scivolò in fondo lasciando richiudere l’entrata affamata
..ok
Ora Un’altra
… ok
Ancora un’altra
Un attimo… ok
Vai, continua
Non ci sta, mistress
Sciocchezze… Prendi un dildo e spingi tutto dentro. Fai con calma, ma spingi..
… ok, sono 4…. 5. Sono Pieno.
Ora spingile fuori e contale..
1, 2, 3, 4….. l’ultima non esce..
spingi
Ci provo mistress, ma se spingo mi cola qualcosa dalla gabbia..
bene, non sprecare niente, raccogli quel liquido e lubrificati. È uscita?
.. si…
Bene. Ora rifallo con 6. Respira bene e vai. Ogni 2 prugne, spingi dentro tutto con il dildo, fino in fondo, prima piano poi più deciso.
.. 3,4….. 5,6…
Fuori tutto. Ora dovrebbe essere più facile.
1, 2, 3, 4, 5….. 6
Forza, ora 7. Prendi prima le due grosse e fai come prima: ogni due spingi bene.
1.. 2… 3,4… 5,6…. 7…… non ci sta più niente..
ora alzati e cammina. Tieni stretto. Vai a sederti sul divano 5 minuti e poi sparale fuori nella doccia, contandole
Ok.. 1,2, 3
Alt! Ora Tienine 4 dentro, fatti una bella siringata, piena, di lubrificante e rimetti il tunnel, poi vesti maglietta e pantaloncini e torna al supermercato a prendere la vaselina.
Ma ce l’ho, mistress!
Non importa: è una scusa per vedere la cassiera. Guardala negli occhi mentre appoggi le palle sul nastro, così attiri la sua attenzione sulla tua nanogabbia. Se non è stupida fa due più due. Gabbia più vaselina… penserà che sei un depravato.
C’è un problema, mistress: le gocce uscite dalla gabbia nello sforzo hanno bagnato i pantaloncini grigi. Ora c’è una macchia proprio lì.
Perfetto. Vai.
… ok..
andai tenendo strette le Chiappe con il terrore che le prugne muovendosi spingessero fuori il tunnel plug di metallo, e siccome ero molto lubrificato e senza slip, non era lontana l’ipotesi che cadesse in terra facendo rumore. Tenendo strette le Chiappe, le palle risalirono e spinsero in fuori l’anello intorno alla nanogabbia, e l’immagine che lo specchio della vetrina mi rifletteva mi sembrava molto ridicola.. ma me lo meritavo..
La cassiera mi seguì con lo sguardo quando entrai e mi parve che mi guardasse il culo.. mi toccai con nonchalance per verificare che fosse tutto a posto e sentii del bagnato.. un filo di liquido mi colava giù dalle cosce dietro.. nello specchio del bancofrigo vidi che avevo una grossa macchia di bagnato proprio al centro delle Chiappe, dove si vedeva, secondo me (ma forse era solo la mia impressione) la base del tunnel plug..
un disastro.. non vedevo l’ora di uscire.
La vaselina era in basso sugli scaffali, così dovetti piegarmi per prenderla. Non pensai di piegare le ginocchia come le femmine eleganti, ma piegai la schiena da maschio, provocando un rumoroso risucchio di aria dal tunnel, e pure una ricca colata di lubrificante rialzandomi.. ora camminando con l’aria dentro sentivo ad ogni passo le prugne muoversi ed accarezzare goduriosamente la mia prostata come dita morbide ed esperte.
L’eccitazione dovuta anche al terrore di essere visto così visibilmente imbarazzato fece gocciolare anche la gabbietta, allargando la macchia sul mio sottoventre piatto.
Persi un po’ di tempo girando fra gli scaffali della frutta, pentendomi di non avere scelto prugne più grosse, con la tentazione di comprarle ora. Poi mi avvicinai alla cassa quando non c’era nessun altro. Avvicinai le palle al nastro trasportatore e cercai lo sguardo della cassiera mascherata. Mentre mi leggeva il prezzo totale teneva fissi gli occhi sulla laida macchia sopra le mie palle (perché il cazzo, schiacciato totalmente dentro le carni, proprio non si vedeva, con la nano gabbia).
Pagai scorgendo un sorrisetto negli occhi della cassiera e uscii senza voltarmi. Sentivo i suoi occhi sulla macchia dietro dei miei pantaloncini..
chissà cosa avrà pensato, mi dissi, ma ero sicuro che non potesse aver pensato che stavo andando a togliere un plug per sputare fuori dal culo delle prugne che avevo appena comprato da lei!!
Mi tranquillizzai e tornai nella doccia, come mi aveva ordinato la vm e la videochiamai.
Eccomi.
Come è andata? Chiese
Liscio, credo, nessuno mi ha chiesto cosa avessi nel culo..
Vedi? Ognuno è libero di uscire come crede. Chissà quante altre persone incontri tutti i giorni che portano i loro segreti sotto le vesti civili.. chissà cosa aveva la cassiera nel culo, chissà?
non ci devi pensare. Concentrati sul tuo piacere, focus sul tuo culo, dimenticati di avere un cazzo. Fammi vedere la gabbia in primo piano. Uuuu.. perfetta!
Ci sono mistress
Bene. Ora rimettiti in posizione, togli il tunnel e finisci il tuo lavoro, infilando le altre prugne e goditela.
tutte?
Tutte.
Ok… 5, 6….. 7… non ci sta più niente, mistress.
forza. Senza prendere il dildo, spingi delicatamente l’ultima sulla penultima, abbassa le spalle e allarga le ginocchia…
….. ot…. tooooo… tutte dentro.. chiuso. Guarda.
Bravo… molto bravo.. ora tienile 5 minuti a cuocere al caldo, poi spingile fuori, e ricomincia coi Perini.
… 5,6,7, e ….. … mistress, non sento l’ultima!
Spingi, su.
… … niente… ho messo il dildo per sentire se la in fondo c’è qualcosa… si sente, ma non si muove..
tranquillo, ora esce.. prova con l’acqua
… ho fatto, ho messo quasi un litro, ma poi esce solo acqua..
ahi ahi… calda? Prova con la calda che rilassa… non spaventarti, riprova e richiamami..
… niente… sono 20 minuti ormai che provo di tutto..
Ci sono tre soluzioni: o aspetti quando andrai di corpo, o chiami un tuo amico ad aiutarti, o vieni qua che ho il forcipe..
Mistress, io non mi muovo di qua, posso chiamare una amica esperta?
Mmhhh … chi è?
È quella che per prima mi ha messo un dito dentro e mi ha fatto scoprire un mondo..
Va bene, chiamala…
Un ultimo tentativo e poi semmai la chiamo..

Peccato, è uscita 😉
scritto il
2024-04-30
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