La perdita della verginità

di
genere
prime esperienze



Giugno 20xx. Era la fine di uno del quarto anno di liceo e avevamo organizzato una settimana di vacanza in Puglia in un residence di proprietà di alcuni miei parenti che ci avrebbero offerto tre stanze gratis. Gli invitati erano Marco, il mio migliore amico, considerato il figo della classe, alto, moro, riccio aveva iniziato a scopare nel primo anno delle superiori e si era portato a letto la metà delle nostre compagne, la sua ragazza attuale Marta, bionda, molto bella, un bel seno che visto in bikini accendeva le fantasie di tutti quelli che vi poggiavano l'occhio, Giulia, grande amica di Marta, occhi azzurri, capelli mossi, un seno più piccolo di quello di Marta ma cmq molto bene proporzionato, aveva avuto diverse relazioni in passato ma al momento era single, e io, che avevo una cotta per Giulia.
Il piano, con l'aiuto di Marco, era quello di approfittare della vacanza per riuscire a portarmi Giulia a letto e perdere finalmente la verginità.
Arriviamo nel residence, composto da circa 20 camere, nel tardo pomeriggio e ci sistemiamo nelle nostre camere, Marta e Marco condividano una camera matrimoniale mentre io e Giulia eravamo in camere singole separate. I primi tre giorni passarono tranquilli tra bagni al mare e passeggiate nel paese, anche se non continuavo a fare progressi con Giulia che si chiudeva a parlare con la sua amica Marta, non dandomi l'opportunità di avvicinarmi a lei più di tanto. Le sere poco dopo cena tornavamo nelle nostre camere, perché a detta di Marco e Marta erano molto stanchi, in realtà era palese che non vedevano l'ora di scopare visto che per ore dopo la presunta stanchezza sentivo distintamente il rumore del letto matrimoniale sbattere contro la parete della mia stanza scatenando la mia profonda invidia che con Giulia non riuscivo ancora a combinare niente.

Dopo i primi tre giorni succede l'imprevisto, Marta riceve una telefonata che la costringe a tornare a casa a causa di un'emergenza familiare, sebbene Marco e Giulia si fossero offerti di accompagnarla lei rifiutò non volendo accorciare a tutti la vacanza da tanto programmata.

La partenza di Marta mi fece pensare che da adesso Giulia non avrebbe più potuto chiudersi con la sua amica a parlare e avrei avuto più chance di portare avanti le mie avance con lei.
Il giorno successivo la giornata passa come i giorni precedenti tra mare e spiaggia finché non arriva la sera, solitamente andavamo a chiuderci in camere poco dopo la cena ma adesso ci trovavamo tutti e tre insieme a parlare per ore. In questa occasione mi accorsi di una cosa che non avevo notato nei primi giorni, c'era un certo feeling tra Giulia e Marco, lì vedevo parlare molto tra loro ma non diedi molto peso alla cosa.
Passa un altra giornata, e la penultima sera prima di rientrare tutti a casa, durante la serata avevamo conosciuto dei ragazzi in paese che ci avevano venduto della marijuana. Io avevo provato alcune volte ma non ero un utilizzatore seriale mentre Marco si fumava spesso le canne. Tornati nei pressi del residence rimaniamo all'aperto in una zona appartata e Marco inizia a girare la canna che dopo pochi minuti manda sia me che Giulia in uno stato di alterazione ed euforia, Marco invece sembrava sempre il solito sempre a suo agio, così passa la serata tra una tirata di spinello e una birra mi si appesantiscono le palpebre e cado in uno stato di sonno comatoso sulla panchina.
Passa un'ora, riapro gli occhi ma intorno a me non c'è più nessuno, saranno andati a dormire penso, e mi dirigo verso la mia camera ma vedo che la luce nella stanza di Marco è ancora accesa e la porta socchiusa, decisi quindi di passare a salutarlo.
Quello che comparve davanti ai miei occhi non potrò mai scordarlo. Giulia era completamente nuda a gattoni potevo intravedere chiaramente il buchino e il delizioso clitoride, ma vidi anche anche un'altra cosa, il suo movimento della testa su e giù ripetitivo e costante, stava chiaramente facendo un pompino a Marco . La rabbia di essere lasciato fuori si mescolò con l'eccitazione e non potei fare a meno di avere un'erezione mentre rimanevo incollato a godermi quella scena, quasi inconsapevolmente inizia a masturbarmi.
"Brava" "Così""Prendilo tutto fino in gola" potevo sentire mormorare da Marco "Si così, leccami le palle" dopo alcuni minuti di pompino Giulia si staccò dal cazzo di Marco che ora potevo vedere nella sua interezza, era davvero notevole, dotato, più di me, e con una bella forma. I due iniziarono a limonarsi mentre la mano di Giulia non si staccava dal cazzo continuando ad accarezzarlo su e giù per tutta la lunghezza dell'asta fino alle palle. "Girati ora, voglio scoparti a pecorina" sentii dire a Marco ma nel momento in cui Giulia girò la testa emette uno strillo "C'È QUALCUNO DIETRO LA PORTA". Rimasi pietrificato. Vidi che la luce di un'altra camera di un ospite della struttura si accese. Preso dal panico entrai nella loro camera e chiusi la porta dietro di me ancora con il cazzo duro in vista e il pannolone abbassato. "Cosa stai facendo? Ci spii e ti seghi?" Risposi "Cosa fate voi, tu Marco sei fidanzato e tu Giulia sei la migliore amica di Marta, le racconterò tutto di voi" Marco e Giulia cambiarono espressione. "Aspetta, aspetta, parliamone, questo non è nulla era solo uno sfogo estivo. Non conta nulla".
"Beh un modo per risolvere la cosa c'è, come vedete anch'io ho voglia di sfogarmi" dissi indicando la mia erezione.
Marco colse la palla al balzo e disse subito "va bene non c'è problema unisciti a noi" mentre Giulia accennò ad una timida obiezione che svanì in fretta, lì avevo in pugno.
Finalmente poteva ammirare da vicino il corpo di Giulia. Era davvero stupendo, magra ma con due belle tettine sode, una fighetta depilata con un accenno di ricrescita e quelle labbra carnose da pompinara che fino a pochi minuti fa assaggiavano il membro del mio amico.
Decisi di iniziare da qui, impugnai il cazzo e iniziai a strofinare la cappella sulle sue labbra che però non si aprivano. Intervenne Marco afferrandola per i capelli " Giulia fa la brava, fagli vedere come sai usare bene la bocca" disse mentre prendeva posizione dietro di lei. Giulia tirò fuori la lingua e si mise a leccare lentamente la mia cappella, nel mentre Marco che già si stava strusciando su di lei ad un tratto la penetrò di colpo. Giulia non potè che emettere un Ah perché appena aprì la bocca ne approfittai per rimpiergliela con il mio membro.
E così io e Marco, uno davanti e uno dietro, in maniera ritmica iniziammo a trapanare dai due lati la Giulia che ormai era in stato di trance dall'eccitazione, se prima era timida nel pompino adesso era diventata come una ventosa adoratrice di cazzi. Marco si sfilò da dietro e mi disse, "ok è arrivata la tua ora, oggi ti scoperai una figa per la prima volta" dicendo questo prese Giulia da sotto le gambe e la sollevò mettendomi di fronte alla sua bella fighetta depilata. "È arrivato il momento" pensai, e in colpo secco ero dentro, la penetrazione fu molto agevole perché era bagnata per avere appena preso il cazzo di Marco e dalla situazione in generale. Lo ammetto non durai molto, dopo pochi minuti mi staccai e le venni copiosamente sulla pancia rilasciandovi un'enorme chiazza bianca di sperma. Marco le appoggiò le dita sulla pancia prese il mio sperma e lo infilò con le dita nella bocca di Giulia che iniziò a leccargliele. "Ora finiscimi" disse a Giulia che instantaneamente prese a succhiarlo ancora per diversi minuti finché lui vicino alla conclusione fece per staccarsi per finire sulle sue tette ma, tra il mio stupore e quello di Marco, Giulia le riafferò il cazzo e ricominciò a succhiare ingoiando e deglutendo tutta la sua sborra fino all'ultima goccia. Soddisfatto Marco mi disse "Vedi? Questa è Giulia. La ragazza che tanto desideravi è solo una troia, questa non è una ragazza adatta per cose serie, ma è un' ottima discarica di sborra"
Marco aveva ragione.










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2024-05-01
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