La crociera dei singoli

di
genere
gay

Tornò nella sua cabina ed io andai a dormire.
La mattina dopo a colazione al tavolo nostro lui non c’era, ma c’era quello effeminato della coppia gay, che scherzava con me, mmmmhh, che bacio passionale, vi ho visti, che bello.
Era simpaticissimo e ci facemmo due passi sul ponte, gli dissi non è che il tuo uomo diventa geloso, ma no, siamo una coppia libera, quando vogliamo. E poi spesso è lui la femmina …. siamo versatili Mi era simpatico, ed avevo voglia di chiavare, e lui mi disse che erano venuti in crociera perché fra loro non c’era più tanta voglia, e non faceva niente da alcuni mesi.
Ti va? Dai, che aspettiamo? Sia il suo compagno che Giacomo erano al bordo piscina, per cui ce ne andammo in cabina da me, appena dentro, lo buttai sul letto ci spogliammo, cominciò a succhiarmi, poi tirò fuori un preservativo, me lo mise, si buttò a faccia in giu, dai porco, e cominciammo una bella chiavata forte, che durò un po, alla fine sborrai nel culo col preservativo.
Non era ancora venuto, per cui lo segai io mentre lui mi baciava in bocca, e sborrò a lunghi fiotti, era più giovane di me.
Cazzo, che maschio tosto che sei un vero torello. Ma poi Giacomo te lo sei fatto? Ma no dissi, sicuramente non era pronto, non è tanto il fatto che sia vergine, ma più che altro sai, potrebbe essere non pulito internamente e poi magari si vergogna e si traumatizza.
Mi sorrise, e mi disse, tranquillo, lo preparo io, complimenti per la tua sensibilità.
In effetti a tavola, poi fu gentilissimo con Giacomo, e dopo pranzo restammo io e l’amico del tipo effeminato, mentre loro andavano al bar. Anche questo qui di coppia era simpatico, mi disse che filavano insieme da almeno 8 anni, anche se avevano avventure, ma poche.
La nave ora era arrivata in porto, e ne approfittammo per muoverci un po in città, andammo in taxi a vedere vari posti, poi su una spiaggia, e rientrammo per la cena.
A tavola oramai eravamo molto familiari, e vidi che Giacomo, con l’effeminato, che si chiamava Giulietto, rideva contento, avevamo fatto conoscenza ed erano in confidenza.
L’altro che si chiamava Ramon, mi invitò a fare un tuffo in piscina coperta che era aperta anche la sera. In effetti eravamo in 3 in piscina, ci rilassammo un po.
Bene mi disse Ramon, tu hai già scopato con Giulietto oggi, io sono ancora a secco, come il tuo amico Giacomo.
Andando verso al cabina incontrai Giulietto e Giacomo, , che erano allegri, Ramon e Giulietto andarono nel salone da ballo, Giulietto mi disse che Giacomo si era confidato aveva paura di non essere all’altezza, ma lui lo aveva rassicurato, gli aveva insegnato come prepararsi, e ora Giacomo aveva voglia di provare la prima scopata.
La mattina dopo in navigazione in effetti Giacomo fin dalla colazione stette con me, e verso le 11 ce ne andammo in cabina.
Si sentiva più sicuro e me lo prese in bocca, con più abilità del primo giorno.
Mi sdraiai sulla chaise longue del divano e lo feci salire sulle mie gambe, lui ne approfitto per chinarsi a baciarmi in bocca, quando si rialzò si trovò il mio cazzo puntato sul buco, lo feci ruotare un po per entrare e mi fermai, lui chiuse gli occhi, cominciò a muoversi, un po in tondo con i fianchi un po su e giù, e dopo poco tempo capii che era penetrato tutto.
Lo tenni fermo per non lacerarlo e in modo che si allargasse spontaneamente, aveva gli occhi chiusi e ansimava piano, dopo un po cominciò a muoversi, aveva il cazzo duro, e dopo alcuni minuti, non seppe tenersi e sborrò bagnando la mia pancia, pensavo si fermasse, ma era ancora eccitato e continuò.
Con la scusa di lavarmi lo feci uscire, poi mi lavai, tornai sul letto, glielo misi ancora in bocca, poi lo buttai a faccia in giù, gli salii sopra e lo montai, godevamo forte, era caldo e determinato come pure io.
Mi accorsi che stavo venendo, gli chiesi che voleva fare, mi disse di venire dentro di lui, sborrai con forza.
Che bello, mi disse, devo ringraziare Giulietto, mi ha spigato come si gode di culo, aveva ragione.
Ci lavammo insieme poi andammo a tavola, che era pronta a buffet, per cui non ci incontrammo con gli altri due. Mentre eravamo la arrivarono i due che ci festeggiarono e festeggiarono Giacomo, offrendogli dei dolci e liquori, scherzavano, viva la sposa.
Dobbiamo festeggiare quando volete, in privato, disse Ramon. Ah, ok, rispose subito Giacomo, ma hai capito che volessero dire? Beh rispose lui, ora che mi sento sicuro, meglio provare tutto quello che si può. Bella troia.
Ramon venne con me a fare un po di allenamento nella palestra della nave, gli altri due andarono per conto loro.
Ramon mi invitò ad andare nella loro cabina aprì senza bussare e vedemmo Giulietto e Giacomo impegnati in un 69.
Ci sedammo sul divano mentre loro erano sul letto, Ramon mi disse, ma ce la fai ancora? Guarda glii dissi, eccolo, e vide che ero ancora su, in effetti erano passate 5 ore e lo spettacolo me lo faceva risalire. Lo aveva duro anche lui per cui cominciammo a segarci a vicenda, poi lui si mise nella posizione del 69 e lo rpese in bocca, io non me la sentii, e gli misi un dito nel buchetto, lui se lo stringeva.
Sul letto ora era Giulietto che si faceva inculare da Giacomo, ramon arrivò sul letto si sdraiò sulla schiena e mentre si baciava con Giulietto, mi fece entrare nel culo io in piedi.
Andavo piano, perché avevo già sborrato, ma mi piaceva, Lui gradiva così, dopo un po Giacomo sborrò, si tolse il preservativo e andò a lavarsi. Giulietto mi sostituì nel culo di Ramon, io non volevo fare altre sborrate.
Dopo un po sborrarono entrambi, avevo fatto bene io a tenermi ero l’unico con la voglia, loro erano un po disfatti, e se ne andarono a dormire.
Minchia, pensai, qui se si continua così non mi resta una goccia di sborra, e mi passa la voglia.
C’era un cameriere al piano, che doveva aver osservato qualcosa, anche se era abituato alle scene.
Venne a servirmi delle cose, e mi disse che su quella nave si davano da fare tutti, che c’era gente che veniva più volte, che anche loro camerieri erano disponibili ed anche alcuni marinai.
Me ne sono accorto. Aveva viagra, ed altre cose, ma a me non servivano, se non mi va non faccio gli dissi. Lui mi disse che nella cabina sul piano c’era una coppia di maschi over50, che cercavano di fare gruppo, e mi apprezzavano.
Il giorno dopo me li presentò, mi invitarono da loro, facemmo due chiacchiere, erano vogliosi e simpatici, per cui avrei sentito gli altri se volevamo fare qualcosa in gruppo.
Per fortuna ci piacemmo tutti, e organizzammo una serata in 6, che fu davvero divertente. Naturalmente consumammo due scatole di preservativi, ma il cameriere ci forniva.
L’ultimo giorno della crociera il cameriere venne da me, e si propose in maniera elegante, per puro piacere. Fu un bel momento finale.
scritto il
2024-05-09
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