Scopata dai colleghi

di
genere
orge

Voglio sottolineare che l'atto sessuale proposto prevede violenza ma si tratta naturalmente di una fantasia. Nessuno deve sentirsi legittimato da ciò che scrivo.

Era una calda serata d’estate. Al lavoro, dietro il banco del McDonald’s c’eravamo io, Marco e Danilo. Non vedevo l’ora che finisse, il caldo, la stanchezza e quel posto senza anima. I colleghi poi, erano ancora peggio, nessun dialogo con un minimo di interesse o partecipazione, mi calcolavano solo per lavorare e commentare il mio corpo, come se non li sentissi.
Quel giorno avevo dei leggings stretti e una maglietta bianca, avevo rimosso la divisa da lavoro perché, in teoria, sarei dovuta uscire ore prima e volevo farmi una passeggiata prima di tornare a casa.
E invece, ero bloccata li, in un McDonald’s isolato, fino alle 23 di notte. Ora che stava fortunatamente per scoccare.
All’improvviso un cliente, l’ultimo, esce dal locale e si da il campo con un altro. Un bel ragazzo, che avvicinandosi si rivela sempre più affascinate. “Bene” penso io, almeno posso finire questa giornataccia con un bel ricordo.
Mi nota e mi fissa, dirigendosi verso il bancone. Gli altri non lo considerano neppure e proseguono nelle “pulizie”.
“Buonasera”, debutta senza mai togliere lo sguardo da me.
“Buonasera”, rispondo io stando al gioco. Sono talmente stanca che non mi è difficile abbandonarmi.
“Prima volta al Mc, puoi aiutarmi?”
“Certo, è un po’ tardi, non prendere un panino troppo grande”
“Pensavo a qualcosa di stuzzicante” La cosa inizia ad eccitarmi, ha degli occhi grandi e un fisico asciutto, è vestito molto bene e si vede che non è tipo da McDonald’s.
“Delle patatine e un coca cola” azzardo.
Ci fissiamo, è decisamente attratto da me e io da lui. Non dice nulla. Sorride
“Lo prendo come un si”, mi volto e faccio segno a Marco di preparare, mi risponde con un’occhiataccia, poi scende e mi scruta il corpo, volgarmente.
Davanti a me passa Danilo con un secchio d’acqua a rotelle, fa per schivarmi ma inavvertitamente sbatte sulla mia caviglia e si ribalta a terra. L’onda sbatte sul bancone e mi investe, infradiciandomi le gambe e parte della maglietta.
Dietro a me Marco intento a friggere si volta. E capita l’irreparabile.
Faccio uno scatto indietro per proteggermi dall’ondata e addosso a lui, sono leggermente piegata in avanti per il colpo alla caviglia e le mie chiappe scivolano proprio sul pacco di Marco, che non fa nulla per evitarlo, anzi. Spinge.
Mi alzo subito irritata mentre Danilo, a terra, raccoglie uno strofinaccio e inizia ad asciugare.
Marco, nell’intento di alzare le braccia in segno di scuse per tastata al mio sedere infila involontariamente una delle braccia sotto la mia maglietta, arrivando fino a lambire il reggiseno. Sono furiosa e lo spingo indietro, ma lui, per sfilare il braccio tira troppo violentemente e mi strappa la maglietta.
I nostri sguardi si incrociano, la stanchezza e l’irritazione mi stordiscono. La situazione degenera. Marco non ritrae la mano, ma eccitato dalla vista del mio reggiseno, lo palpa, facendo fuoriuscire il generoso e morbido seno bianco latte.
Sotto Danilo assiste alla scena, mi guarda, lo guardo. Alza le braccia e tira giù con forza i leggings, esponendo il mio soffice culo all’aria unta del McDonald’s.
Mi dimeno, Marco passa la mano su entrambi i seni, palpeggiandoli con violenza, Danilo infila la faccia tra le mie chiappe e le morde. Tra di loro li sento gemere. Sono indignata e sempre più nuda.

Sono completamente alla merce dei due colleghi, marco mi ha ora presa da dietro e appoggiata al suo petto, sotto Danilo è sempre in ginocchio e mi sta leccando le mutandine. A breve le sposterà e avrà la mia vagina in faccia.

Il ragazzo continua a fissarmi mentre sono volgarmente palpeggiata. Marco estrae entrambi i miei seni, che rimbalzano grandi e pieni di fronte al cliente.

Mi osserva, è visibilmente eccitato. Sussurra.
"Se ti scopo farai la brava?"

Sono stordita, immobilizzata, sporca, offesa. Ma quelle parole mi convincono e confermo la mia scelta sorridendogli.

"Lasciatela stare! Ora chiamo la polizia" fa con tono deciso. I due inetti mollano subito la presa e cado ai loro piedi. I loro pantaloni non trattengono più l'eccitazione, quelli di marco sono quasi calati, si intravede il cazzo durissimo li dietro.

Il cliente mi guarda, poi si rivolge a loro.

"Scopatela, scopatela forte"

Marco non aspettava altro ed estrae il cazzo, seguito da Danilo, gli ho entrambi in faccia.

"Leccali e poi ti scopo"

Sono senza parole, cerco di alzarmi ma sono immobilizzata.

"Apri la bocca".

Lo faccio, ubbidisco, prendo in bocca il primo e masturbo l'altro, poi cambio. Anche lui si masturba, ha un cazzo enorme. Io lecco, lecco con le labbra, limitando l'inserimento. Ma non ci stanno e mi spingono la testa fino in fondo. Li sento godere mentre con le loro mani mi palpano tutta.

Mi sbattono sul tavolo della cucina mentre mi dimeno e mi sdraiano. Le mie tette sono schiacciate sul freddo marmo mentre mi allargano le gambe.

Sento le loro mani ovunque, mi girano e rigirano facendo passare i loro cazzi sul mio viso, in bocca e tra le tette.

Poi sento un calore sulla pancia che scorre giù verso le gambe mi inonda la vagina. È olio.

"Ora ti apriamo tutta" dicono.

Allargano le gambe e il cliente, come promesso, si affianca a me e me lo inserisce tutto mentre gli altri due si masturbano sul mio corpo nudo e fradicio.

I primi colpi li sento, poi godo. Godo da impazzire ma allo stesso tempo sono furiosa. Marco mi prende la testa e me lo rimette in gola, Danilo mi lecca le tette e ci viene sopra. Sento il suo sperma su di me, poi si siede.

Marco continua a scoparmi la bocca mentre il cliente mi ruota e mi fa ciò che vuole.

Mi palpano e mi infilano le dita ovunque, anche nel culo, completamente lubrificato dell'enorme quantità di olio che ho indosso.

Mi scopa la figa, mi penetra il culo, marco mi viene in faccia.

Vengo issata e buttata sui due maiali, aperta ancora e scopata mentre i due mi palpano, mi strapazzano le enormi tette, rese ancora più grosse e rosse dalla violenza.

Li sento godere mentre mi vengono addosso aiutati dalle mie mani. Mi baciano il corpo mentre svengono affianco a me.

Il cliente continua a scoparmi, mi alza un po' estrae e infila nel culo. Mi scopa anche li, sento piacere ovunque e non voglio altro che sentirlo dentro di me. Ancora. Urlo di piacere e anche lui esplode, senza pietà, nel mio morbido e accogliente deretano.


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di
scritto il
2024-05-12
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