Finalmente a casa (Parte 2)

di
genere
etero

Siamo nudi e gocciolanti, lui si asciuga, io mi avvolgo in un telo, prende un asciugamano e con delicatezza tampona i miei capelli, è una coccola, di quelle che solo lui sa regalarmi, poi mi abbraccia da dietro e mi bacia il collo, sfiora la spalla destra con le dita a cui seguono le sue labbra, calde, morbide, sfiorano la mia pelle, con l’altra mano lascia scivolare le dita lentamente lungo la schiena, ho i brividi, il vapore nella stanza, il profumo misto di miele e vaniglia che abbiamo sulla pelle, è tutto perfetto.
Si stacca da me, mi prende per mano e si dirige verso la nostra camera da letto, lo seguo, la stanza è illuminata dalle candele che ha acceso, sono sui comodini, sul comò, sul mio piccolo scrittoio, alcune sul pavimento, c’è un’atmosfera magica, calda, sensuale.
“Sdraiati, a pancia sotto, mettiti al centro del letto”
Obbedisco, mi sdraio, le braccia in alto, con le mani sotto la testa.
“Brava, ora chiudi gli occhi e rilassati”
Lo faccio, lo sento salire su di me, sono tra le sue gambe, sento il suo sesso appoggiato tra le mie natiche e poi d’improvviso qualcosa di freddo in mezzo alla schiena, mi muovo di scatto
“Scusa, rimedio subito”
Lo sento pian piano allargare con le mani la crema per il corpo sulla mia schiena, è delicato, mi sfiora appena, sale fino alle spalle per poi trascinarla fino alle braccia e su ancora fino alle mani, che incrocia con le sue per poi prenderle e portarle lungo i fianchi.
Inizia a massaggiare la schiena in modo più deciso, è una crema che adoro, il profumo di muschio bianco è inebriante e ad ogni tocco mi lascio andare sempre di più, le sue carezze diventano più energiche fino a realizzare un vero e proprio massaggio.
Non lascia inesplorato neanche un piccolissimo spazio della mia schiena, sono di nuovo calda, la pelle lucida, profumata, poi le mani iniziano a scendere, sento la crema cadere sui glutei che subito vengono afferrati e toccati avidamente come se si potesse staccarli per portarli via.
Le dita si spostano verso il solco, fino a portare la crema esattamente sopra il buchino, non lo massaggia, quasi non lo tocca, ma subito dopo qualcosa di freddo, metallico è proprio lì che spinge, la crema ne facilita l’ingresso, sento il buco aprirsi, appena un poco all’inizio, ma poi la spinta si fa più forte, fino a spingerlo dentro tutto.
Sento subito un dolore intenso, ma dura pochissimo, poi il mio corpo si adatta a questo oggetto estraneo.
“Ma cos’è?”
“Un giochino, ti ho detto che le sorprese non erano finite”
“Dai, dimmi cos’è”
“Un plug anale, ne ho di diverse misure”
“Uhm… inizia a piacermi”
“Bene, lo scopo era questo”
Dopo essersi assicurato che il plug fosse ben inserito, fa scendere le sue dita tra le gambe e inizia a massaggiarmi
“Ehi, ma qui c’è un lago, meglio, farò davvero poca fatica ad entrare”
E subito, con forza e rapidità spinge due dita dentro la figa.
“Ahhhhhhh”
“Cosa c’è?” Dice lui
“Niente niente, continua”
“Cosa?”
“Le dita! Non smettere, mi fanno godere”
“Con calma mia signora, non abbiamo fretta” e così dicendo sfila le dita dalla figa e iniziare ad accarezzare la grandi labbra.
Cerco di muovere il bacino, per andare incontro alle sue dita, le rivoglio dentro”
“Hai proprio fame vedo, vuoi che ti riempia la figa?”
“Sì, subito!”
“Girati sul fianco!”
Lo faccio, lui mi solleva una gamba e l’appoggia sulla sua spalla, la mia figa è aperta, bagnata alla sua mercé, prima infila due dita e inizia a muoverle dentro e fuori facendomi raggiungere un primo orgasmo velocemente, poi fa entrare il suo membro, tutto in un unico colpo fino in fondo, ogni cellula del mio corpo vibra, sento un’energia incredibile attraversami, è un orgasmo fortissimo che mi porta a contrarre ogni singolo muscolo.
“Ehi ehi, con calma, abbiamo ancora troppo tempo”
Lo sfila.
“Nooooo”
Si fa indietro per arrivare con la bocca sulla mia figa, sento prima la lingua massaggiarla fuori, quando è depilata come ora, le sensazioni che provo sono amplificate, nella zona pubica la pelle è estremamente delicata e quindi anche sensibile, lui lo sa ed è per questo che se ne occupa personalmente di tenermi ben depilata, adora sentirmi gemere sotto le sue labbra.
Inizia a stuzzicarmi la clitoride, Tremo, mi irrigidisco e mi sciolgo, attimo dopo attimo, è come un lunghissimo orgasmo senza fine, poi si insinua con la lingua tra le labbra e la spinge dentro, gli sento affondare il viso nella figa, vuole arrivare più in fondo che può, si muove, è bellissimo, mi fa impazzire.
Si stacca, mi lascia cadere supina e leccandomi sale dal pube verso l’addome, arriva tra i seni e poi mi bacia, quasi con violenza, mi infila tutta la sua lingua in bocca, vuole farmi sentire i miei sapori,
“Senti come sei buona? Dolcissima”
“Sì…”
E mentre mi sussurra queste parole torna a frugare con la mano nella mia figa e affonda tre dita dentro, le muove, mi scopa così, inarco la schiena, vorrei urlare, gemo, mi trattengo, lui se ne rende conto.
“Ti piace?”
“Si” rispondo, quasi a denti stretti.
“Non ho sentito”
“Si” rispondo più decisa
“Non ho sentito”
“Siiii” grido, liberando me stessa da ogni freno
“Ora sì che ho sentito, smettila di trattenerti, lasciati andare, voglio sentirti godere anche con la voce, anzi, voglio che lo sentano tutti, hai capito?”
“Sì”
“Come?”
“Siiiii”
“Bene”
E mentre parliamo la sua mano si muove forsennata, i miei umori schizzano ovunque, sono un lago e mi sento completamente aperta...libera
“Ora sai cosa facciamo?”
“Cosa?”
Fatico a parlare, l’eccitazione mi toglie il fiato, respiro affannosamente, ma non voglio deluderlo, lo voglio così eccitato, pieno di desiderio.
“Ora voglio aprirti anche l’altro buco”
“Non farmi male”
“Ti ho fatto male prima?”
“Un po’”
“Ah, ok, allora ora togliamo il plug e non lo usiamo più”
“Noooo, mi ha fatto male all’inizio, ma poi mi è piaciuto”
“Sai che quando ti ho infilato il cazzo dentro poco fa, lo sentivo spingere dentro? E’ molto eccitante”
“Mi piace sentirli pieni entrambi”
“Bene, perché stasera voglio riempirti tutta, in ogni orifizio, hai capito?
“Sì”
“Lo vuoi?”
“Dimmi cosa”
“Voglio che mi riempi ogni buco e che mi fai godere”
“Come una troia, hai capito? Voglio che godi come una troia!”
“Sì, come una troia”
Ha un modo di dirmi queste cose che non ha nulla di volgare, il suo tono di voce non è mai punitivo, aggressivo, ma sensuale, intrigante.
“Girati e mettiti a pecora”
Lo faccio, si porta dietro di me, mi infila il cazzo nella figa e inizia a sbattermi lentamente.
E’ grosso e lo usa con una maestria unica.
Poi sento qualcosa di freddo scivolare tra i glutei.
“E’ un lubrificante”
Mentre mi sbatte, inizia a muovere il plug, prima lo fa ruotare, poi inizia lentamente a tirarlo fuori, si sofferma nel punto più largo, poi lo rispinge dentro, e di nuovo ripete la stessa operazione varie volte, fino a sfilarlo del tutto.
“Bene, risponde bene il tuo culetto, il buco si è già rilassato molto, senti?”
“Sì”
Sento altro lubrificante scendere, lo sento anche entrare dentro, i suoi movimenti di bacino si sono fatti più lenti, è concentrato sul mio culo, ma il suo cazzo continua a entrare e uscire da me,
Infila un dito nel buco, lo ruota, lo spinge dentro fino in fondo”
“Come va?”
“Bene”
“Ti piace?”
“Sì”
Lo sfila e ne appoggia due, faticano un po’, ma entrano, ruota e spinge, per più tempo stavolta, aggiunge lubrificante, che sento ancora entrare dentro, lo spalma in questo modo anche sulle pareti interne, sento le mie carni rilassarsi sempre di più.
Le sfila e di nuovo dentro, ma non sono le stesse, sono i suoi indici e stavolta dopo averli spinti fino in fondo sento che spinge verso l’esterno, vuole aprirmi di più.
“Fa un po’ resistenza, ma vincerò io”
Fa un po’ male, ma mi piace, non è vero e proprio dolore, è un po’ come un’arrampicata in cui ogni passo è fatica e sofferenza, ma altrettanto forte è l’emozione dell’obiettivo che stai per raggiungere, ecco io so che mi farà esplodere dal piacere e lo lascio fare perché è l’unica cosa a cui riesco a pensare ora.
“Ora passiamo a tre, farà un po’ male, ma passerà, ok?”
“Sì, dai…”
E’ attento, fa con calma, aspetta che la mia carne ceda al suo passaggio e così accade, lentamente, anche merito del lubrificante le tre dita entrano, inizia a muoverle, prima ruotandole e poi inizia a fottermi, entrambi i buchi sono pieni, è una sensazione incredibile, più il ritmo dei suoi movimenti aumenta, più il mio corpo freme, è come un’onda lunghissima e incredibile fatta di stimoli incontrollabili che mi attraversano, lui sente tutto questo, accompagna questo salire di eccitazione e senza pensarci due volte spinge dentro il quarto dito.
Grido, ma godo, tantissimo, la sua mano è quasi dentro del tutto, lui impazzisce.
“Te l’ho aperto tutto, dovresti vedere, ormai è una voragine, dai muoviti tu, prenditi tutta la mano, lo so che ti piace”
Si ferma e sono io a muovermi, è bellissimo, ho i buchi pieni e voglio sentirmi così, piena, pienissima, spingo il bacino verso di lui, lo faccio forte, lui mi sculaccia con l’altra mano, io grido di piacere
“Sì, più forte dai” dico con una voce che non sembra neanche più la mia.
E lui insiste, mi sculaccia ancora, più forte, brucia la pelle sotto la sua mano grande e pesante, godo, godo in un orgasmo che mi fa completamente perdere il controllo, mi muovo forsennata, di più e di più, vorrei tutto, di più, per sempre, è lunghissimo l’orgasmo che mi assale, lui ascolta e aspetta che l’onda passi, che mi rilassi, e così accade.
“E’ bellissimo farti godere”
E dicendo questo sfila la mano e il suo cazzo dai miei buchi e scende giù a leccarli, lo sento infilare la lingua nel buco posteriore, deve essere davvero molto aperto ora.
“Posso fargli una foto per farti vedere lo spettacolo?”
“Si dai”
Prende il telefono, fa la foto e poi me lo passa, è una strana sensazione vedere il mio corpo così, violato, ma anche appagato completamente.
“Caspita, doveva essere uno spettacolo da vedere mentre eri dentro”
“Sì, ma se vuoi ora faccio una cosa e ti filmo, così poi te lo faccio vedere”
“Va bene, ma cosa fai?”
“Sorpresa! Vuoi bere un goccio d’acqua prima di riprendere cara?”
“Noooo, non farmi raffreddare daiiii”
Lui ride, si diverte a trasformarmi in un’assetata di sesso.

A breve il resto...
di
scritto il
2024-05-29
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