Finalmente a casa (Parte 1)

di
genere
etero

Non vedo l’ora di arrivare a casa, è stata una giornata infinita, una riunione dietro l’altra e tanti tanti noiosissimi grattacapi da risolvere, sono stanca e ho un gran dolore ai piedi, colpa dei tacchi che in giornate così non posso fare a meno di indossare, alcuni impegni richiedono un abito elegante e oggi dovevo incontrare dei clienti per la presentazione di un nuovo prodotto, dovevo stregarli!
Per l’occasione ho indossato un abito a portafoglio color carta da zucchero, ho un bel seno e amo le scollature generose, anche se siamo in febbraio il sole stamattina scaldava e la giornata sembrava promettere molto bene.
Purtroppo subito dopo pranzo la temperatura é scesa velocemente e quando sono uscita dall’ufficio eravamo già sotto lo zero.
Non ho mai sofferto il freddo, ma questa sera lo sento fin dentro le ossa, per la fretta non ho indossato la giacca e ho la pelle d’oca ovunque, i capezzoli mi fanno male tanto sto tremando, ma ormai sono a casa. Scendo dall’auto e inizio a cercare le chiavi nella borsa, come al solito fatico a trovarle, ma alla fine riesco ad aprire la porta.
Entro in casa e mi fermo un attimo, chiudo gli occhi e mi godo il tepore di cui avevo un gran bisogno, appoggio la borsa a terra e mi tolgo le scarpe, inspiro profondamente, in casa c’è un buonissimo profumo di vaniglia, apro gli occhi e mi accorgo solo ora che ci sono moltissime candele accese lungo la scala. Non ricordo neanche se l’auto di mio marito c’era, ma non può che essere opera sua.
Salgo su e lui mi viene incontro, mi abbraccia e mi bacia sulle labbra.
“Ciao amore, bentornata”
“Grazie, amore ho dimenticato qualcosa?”
“No, c’è bisogno di un evento particolare per coccolare mia moglie?”
“No no, ma non capita tutti i giorni di avere quest’accoglienza”
“Non ti piace?”
“Moltissimo, non sai quanto”
“Questo è solo l’inizio”
Mi invita a girarmi, libera il bottone laterale dell’abito e poi carezzandomi le spalle lo fa scivolare giù,
“Hai la pelle gelata, ci vuole una bella doccia calda, che ne dici”
“Mi sembra un’ottima idea”
Sgancia il reggiseno e inizia a baciarmi la nuca, il collo, in alcuni punti apre le labbra e sfiora la mia pelle con la lingua, la sento, mi piace… scende alle spalle, le scapole e ancora baciandomi lungo la schiena, mi sfila le culotte di pizzo., mi bacia le natiche e poi risalendo con le labbra, lascia le mani sui miei fianchi, le fa scivolare davanti e la destra la porta fra le mie gambe accarezzandomi dolcemente le grandi labbra.
Socchiudo la bocca, il respiro si fa più affannoso, sono eccitata, le sue dita si spingono oltre e mi penetra con l’indice e il medio, apro le gambe per lasciargli spazio e le dita vanno più a fondo.
“Sei molto bagnata sai”
“Non smettere”
“Dovrai aspettare, ho un programma da rispettare questa sera”
“No, non smettere”
Sfila le dita e le lascia scorrere sul ventre, sul seno, si sofferma sul capezzolo, ormai turgido e poi ancora più su, fino a passarle sulle mie labbra, gli piace farmi assaggiare i miei umori, lo eccita, apro la bocca e lecco le dita per poi iniziare a succhiarle.
“Brava, così,”
Sento il suo sesso ingrossarsi tra i glutei, spingo per sentirlo di più, e lui fa altrettanto, mi sfila le dita di bocca, mi gira e mi bacia, poi mi prende per mano e mi porta con se in bagno.
Ha acceso anche qui candele profumate, mi accorgo solo ora che c’è anche della musica, una melodia sensuale, la stanza è piena di vapori, l’acqua della doccia scende calda, lui entra, mi tira a se, mi abbraccia, gli prendo il viso tra le mani e lo bacio mentre l’acqua ci scorre addosso.
“Ti posso lavare i capelli?
“Certo”
Mi volto, appoggio le mani alla parete, lui inizia a massaggiarmi la testa con lo shampoo, è piacevole, rilassante, poi con il doccino sciacqua i capelli, prende la spugna e inizia ad insaponare la mia schiena, lascia cadere la spugna a terra e con le mani inizia ad accarezzarmi la schiena.
“Ti piace vero?”
“Sì, e lo sai”
“Certo che lo so, sono tuo marito, so tutto di te, e so come eccitarti, per esempio se ora ti stringo forte il seno ti toglierò il respiro”
“Prova dai”
Facendo scivolare le mani sulla pelle insaponata arriva al seno, lo prende nelle mani e lo stringe forte, sento il mio sesso pulsare, non resisto, mi piego cedendo all’eccitazione ed ecco che una delle sue mani corre già sulla mia vagina e senza nessuna remora le dita si infilano nella mia figa, non trattengo i gemiti, e mi piego di più, le due dita affondano per poi sfilarsi quasi del tutto, e poi di nuovo dentro, forte, dentro per tutta la lunghezza, più e più volte, aumenta il ritmo e sento già l’orgasmo arrivare,
“Dai godi, mi piace sentirti godere, lasciati andare, urla se vuoi, chiedimi quello che vuoi”
“Fammi godere, spingi più forte, non smettere”
“Ora ti apro per bene”
E così dicendo mi infila tre dita dentro la figa, il sapone aiuta a lubrificare, entrano senza troppi problemi, sento un po’ di dolore, ma è completamente sovrastato dall’eccitazione.
“Sono tre ora, ho una gran voglia di sfondarla tutta sai, dai, posso provare a spingerne dentro un altro?”
“Fai quello che vuoi, voglio solo godere!”
“Brava, così mi piaci, un po’ puttana” e intanto inziava a spingere con indice, medio, anulare e mignolo nella mia figa.
“Ti piace puttana? Godi con la figa aperta? Non sono ancora dentro, sto per spingere , sei pronta?”
E spinge dentro le sue dita, sento dolore, molto, ma dopo la terza penetrazione riprendo a godere, più di prima, grido dal piacere e inizio ad avere orgasmi uno dopo l’altro. Sfila la mano e mi punta il cazzo tra i glutei.
“Ora tocca a me troietta, che ne dici di farmi godere?”
Mi giro, lo guardo
“Mi sembra giusto, hai preferenze?
“ Si, inginocchiati e prendilo tutto in bocca, succhialo, fammi un pompino”
Eseguo le sue indicazioni, mi inginocchio guardandolo negli occhi, prendo il suo cazzo tra le mani, è durissimo e enorme, lo massaggio mentre lo lecco lungo tutta l’asta, poi prendo tra le labbra la cappella, ci gioco un po’ con la lingua, lo sento gemere, mi guarda, apro la bocca e gli vado incontro ingoiando tutto il suo cazzo fino alla gola, inizio a muovermi con la testa avanti e dietro.
“Brava, prendilo tutto così”, ormai parla con un filo di voce, respira affannosamente, mi prende la testa tra le mani mi ferma e inizia a muoversi lui, prima delicatamente, poi sempre più veloce e affondando sempre di più, in alcuni momenti devo allontanarmi per non vomitare, ma appena riprendo fiato me lo spinge di nuovo tutto dentro, è eccitato da morire, non può e non vuole fermarsi.
Con la mano scendo a toccarmi la figa, è aperta e gronda di umori, massaggio il clitoride, voglio godere ancora, insieme a lui.
“La devi ingoiare tutta, hai capito?”
Non riesco a parlare, continua a scoparmi in bocca, mugugno qualcosa e lui continua, non mi molla con le mani, mi tiene stretta a se, scopandomi sempre più forte, sento il suo cazzo arrivare fino in fondo alla gola e poi finalmente viene, con un grido di goduria, viene e mi stringe a se, e proprio mentre lui viene mi infilo le dita nella figa e godo di nuovo.
“Tutto, fino all’ultima goccia” mi dice, lascia la testa, lo guardo, apro la bocca e gli mostro tutta la sua sborra, la bocca ne è piena, ingoio e riapro la bocca per mostrargli che non ne ho sprecato un solo goccio.
Mi invita ad alzarmi, mi bacia dolcemente.
“Mi fai impazzire lo sai?”
Gli rispondo di sì con un cenno del capo, e lo abbraccio.
“Che ne dici di uscire dalla doccia e spostarci a letto? Ho una sorpresa per te”
“Adoro le sorprese! Soprattutto le tue!”
di
scritto il
2024-05-26
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