Le tre fighe

di
genere
voyeur

Vi presento qua sotto tre fighette:
- L: indossa jeans attillati a vita media, che fanno spuntare un bellissimo culo tondo e sodo che sembra voler esplodere fuori dall'ambiente stretto. Fighetta marchigiana a cui piace bere vino, forse dopo qualche festa di paese qualcuno l'ha già stappata con il proprio membro. Nei fumi dell'alcol si dà piacere con il collo della bottiglia, riversando fiumi di vino dentro la passera inebriata, che diventa essa stessa bottiglia. A quel punto è opportuno leccarla bene per fare uscire il nettare, e sostituire il collo della bottiglia con un ben più largo membro carnoso all'interno della cavità ormai allargata e lubrificata dal vino rosso. Avendola piazzata a pecora come una troia, si può procedere inserendo il cazzo duro in mezzo alle labbra aperte, che sembrano chiamare il membro per accoglierlo nella loro morsa. Essendo selvaggia, la fighetta è ben pelosa. Mentre la si trapana con veemenza da dietro, si può ammirare il culo enorme che racchiude la passera - di tanto in tanto bisogna rimuovere il membro dalla profondità, per farle sentire la mancanza del cazzo, che senz'altro lamenterà, chiedendo di inserirlo nuovamente. In questi momenti si gode ancora meglio della vista: il culo tondo con in mezzo una figa arrossata dal vino, con i peli a loro volta pregni di alcol e umore femminile, che grondano insieme lungo tutta la figa fino a gocciolare via. Il buchetto in mezzo è aperto, e chiede di essere nuovamente occupato.
- G: fighetta timida e diminutiva nei jeans che non esaltano il culo (dovrebbero essere più attillati), ma belle curve dei fianchi. Passera mai trapanata, quindi stretta, con un bel boschetto che la copre. Per penetrarla a dovere è opportuno posizionarla con la figa in fuori e le gambe indietro e slinguazzare il varco in modo da prepararlo all'ingresso di un membro rigido. Non è abituata a succhiare, quindi per scaldarla conviene strapazzare le sue piccole tette a punta. La sua figa ha le labbra ben visibili, inizialmente tutte appiccicate quando si tolgono le mutandine. Quando si inizia a trapanarle dentro emette brevi lamenti di protesta, ma una volta che il cazzo è penetrato per tutta la lunghezza della cavità, si limita a godere, abbandonandosi alla passione.
- F: figa alta, gambe lunghe. Pantaloni bianchi attillati che sembrano volertela sbattere in faccia, insieme al culetto piccolo e grazioso. Fighetta già ben trapanata da cazzo indiano, probabilmente lungo e nero. Parla senza sosta con voce stridula, forse ficcandole dentro un grosso membro sta zitta e gode come una troia. Anzi, prima è meglio ficcarle il cazzo in gola, così di sicuro non parla; probabilmente l'indiano si fa succhiare l'uccello regolarmente, quindi è allenata e gode con la bocca piena. Dopo averla così scaldata, si può trasferire il cazzo ben impregnato della sua saliva direttamente all'interno della passera e iniziare a trapanarla con foga; al primo inserimento emette un urlo stridulo quando le sue pareti interne si spalancano per ospitare il grosso arnese. La posizione ideale è da dietro, con le sue gambe ben chiuse, in modo da stringere per l'uso la figa stappata dal membro indiano. La sua figa è lunga, senza labbra - una lunga linea retta che segna l'apertura nella quale bisogna inserire l'attrezzo, parallela alle sue lunghe cosce. Le piace tenere la sua passera un po' pelosa, in modo da non essere troppo troia.

Quale di queste tre è più opportuno penetrare?

Segue...
scritto il
2024-05-31
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