Perché no?! 20 - Abbordarne uno che stava pisciando.
di
Andrea inc
genere
incesti
Quando l'amica era ripartita ed anche il fratello di Andrea era tornato alla sua noiosissima vita coniugale, gli sposi si erano concessi un periodo di riposo e di riflessione su come condurre la loro vita in città dopo le incredibili avventure vissute durante il viaggio di nozze.
Certo, per un po' l'assenza di Lele si faceva sentire soprattutto quando si concedevano i loro ormai rari, momenti di trasgressione in qualche club dove, l'assenza dei suoi contributi saffici era particolarmente sentita.
Ovviamente, erano rare le volte in cui andavano in quei luoghi di incontro e tuttavia, lei non si faceva mai scappare l'occasione di farsi scopare da qualche sconosciuto "pescato" in un bar o qualche centro commerciale o addirittura come era successo una sera in cui a causa del guasto della macchina, era stata costretta a tornare dal lavoro in treno ed in un vagone semivuoto, si era fatta scopare da un ragazzo mentre faceva un pompino al fratello più piccolo.
Quando aveva raccontato la cosa al marito mostrandogli il perizoma ancora bagnato di sborra, avevano riso prima di sdraiarsi per terra e completare la giornata con una bella scopata ripresa poi dopo cene mentre la moglie completava il suo racconto e di come apparivano sconvolti quei due ragazzi sorpresi da tanta inattesa fortuna.
Dopo poco meno di un anno dal matrimonio, avevano deciso di 'Mettere la testa a posto' e di fare un figlio.
Durante la gravidanza, avevano scoperto il piacere di giocare col pancione riscuotendo un enorme successo tra i maschi arrapati che non credevano ai loro occhi quando si trovavano davanti una donna incinta che si offriva come una vera cagna da monta davanti agli occhi compiaciuti del marito.
Erano stati 8 mesi meravigliosi in cui avevano potuto sperimentare cose e situazioni assai diverse da quelle vissute sino a quel momento.
Di quella esperienza ripetuta anche quando era gravida della figlia, non ne aveva mai fatto cenno nei suoi racconti ed anche quando la figlia insisteva per conoscere le loro storie nel periodo di gravidanza, lei soprassedeva colla scusa che non volendo rischiare, facevano sesso solo lei ed il marito.
Altre due cose assai più piccanti ed imbarazzanti aveva nascosto ai figli ed erano entrambe avventure extra porno vissute in Germania.
La prima era avvenuta in un resort nel mezzo della foresta nera mentre l'altra, in un grill proprio il giorno del loro rientro.
In questo secondo caso, mentre il marito aveva preso posto in un tavolo per il pranzo, lei era andata alle toilette e li, passando davanti ai cessi degli uomini, attraverso la porta aperta, aveva visto un maschio che, in piedi pisciava in uno di quegli orinatoi attaccati al muro.
Quella vista era stata per lei una vera frustata che le ha scatenato uno stimolo incontrollabile di andargli vicino e fargli un pompino.
Chiusasi la porta alle spalle gli si era avvicinata e mentre l'uomo se lo scrollava, aveva potuto constatarne, benché ancora molle, una consistenza talmente attraente, che invece di spingerla ad inginocchiarsi per prenderglielo in bocca, l'aveva fatta bagnare creandole l'urgenza di farselo mettere dentro.
A quel punto, senza parlare, glielo aveva preso con la mano e come fosse un guinzaglio, lo aveva trascinato in uno dei vani col cesso.
Tale era la smania di provarlo che, senza neanche chiudere la porta, si era seduta sulla tazza ed aveva subito cominciato a succhiarglielo incurante del fatto che emanasse un disgustoso odore di piscio.
segue
Certo, per un po' l'assenza di Lele si faceva sentire soprattutto quando si concedevano i loro ormai rari, momenti di trasgressione in qualche club dove, l'assenza dei suoi contributi saffici era particolarmente sentita.
Ovviamente, erano rare le volte in cui andavano in quei luoghi di incontro e tuttavia, lei non si faceva mai scappare l'occasione di farsi scopare da qualche sconosciuto "pescato" in un bar o qualche centro commerciale o addirittura come era successo una sera in cui a causa del guasto della macchina, era stata costretta a tornare dal lavoro in treno ed in un vagone semivuoto, si era fatta scopare da un ragazzo mentre faceva un pompino al fratello più piccolo.
Quando aveva raccontato la cosa al marito mostrandogli il perizoma ancora bagnato di sborra, avevano riso prima di sdraiarsi per terra e completare la giornata con una bella scopata ripresa poi dopo cene mentre la moglie completava il suo racconto e di come apparivano sconvolti quei due ragazzi sorpresi da tanta inattesa fortuna.
Dopo poco meno di un anno dal matrimonio, avevano deciso di 'Mettere la testa a posto' e di fare un figlio.
Durante la gravidanza, avevano scoperto il piacere di giocare col pancione riscuotendo un enorme successo tra i maschi arrapati che non credevano ai loro occhi quando si trovavano davanti una donna incinta che si offriva come una vera cagna da monta davanti agli occhi compiaciuti del marito.
Erano stati 8 mesi meravigliosi in cui avevano potuto sperimentare cose e situazioni assai diverse da quelle vissute sino a quel momento.
Di quella esperienza ripetuta anche quando era gravida della figlia, non ne aveva mai fatto cenno nei suoi racconti ed anche quando la figlia insisteva per conoscere le loro storie nel periodo di gravidanza, lei soprassedeva colla scusa che non volendo rischiare, facevano sesso solo lei ed il marito.
Altre due cose assai più piccanti ed imbarazzanti aveva nascosto ai figli ed erano entrambe avventure extra porno vissute in Germania.
La prima era avvenuta in un resort nel mezzo della foresta nera mentre l'altra, in un grill proprio il giorno del loro rientro.
In questo secondo caso, mentre il marito aveva preso posto in un tavolo per il pranzo, lei era andata alle toilette e li, passando davanti ai cessi degli uomini, attraverso la porta aperta, aveva visto un maschio che, in piedi pisciava in uno di quegli orinatoi attaccati al muro.
Quella vista era stata per lei una vera frustata che le ha scatenato uno stimolo incontrollabile di andargli vicino e fargli un pompino.
Chiusasi la porta alle spalle gli si era avvicinata e mentre l'uomo se lo scrollava, aveva potuto constatarne, benché ancora molle, una consistenza talmente attraente, che invece di spingerla ad inginocchiarsi per prenderglielo in bocca, l'aveva fatta bagnare creandole l'urgenza di farselo mettere dentro.
A quel punto, senza parlare, glielo aveva preso con la mano e come fosse un guinzaglio, lo aveva trascinato in uno dei vani col cesso.
Tale era la smania di provarlo che, senza neanche chiudere la porta, si era seduta sulla tazza ed aveva subito cominciato a succhiarglielo incurante del fatto che emanasse un disgustoso odore di piscio.
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Commenti dei lettori al racconto erotico