Perché no?! - 21 - L'aveva voluto lei.. doveva essere bello ed invece, era diventato uno stupro nel cesso dei maschi.

di
genere
incesti

Dopo aver superato quell'attimo di disgusto per il forte odore di stantio, di sudore e urina che emanava quel cazzo oramai nel pieno del suo turgore, si era scatenata in un pompino osceno, salivoso e senza freni.

Lo succhiava, lo leccava abbassandosi con la lingua oltre lo scroto sino a lambirgli il perineo per poi risalire con la lingua come fosse un pennello, lungo l'asta per fermarsi a titillare con la lingua il frenulo prima di imboccare con sempre maggiore ingordigia la cappella che a mala pena riusciva a penetrare le lebbra oscenamente spalancate.

Quando il sapore da acido e pungente era diventato più dolce (grazie al liquido pre-spermatico) e la verga aveva raggiunto il suo massimo turgore, si era lasciata scivolare sull'asse del cesso e sollevando le gambe gliele aveva appoggiate sulle spalle offrendogli la fica coperta solo da uno striminzito perizoma bianco e trasparente a causa dei suoi abbondanti umori vaginali.

Era davvero arrapata come una cagna la donna se già ai primi colpi di reni del maschio, era esplosa in un rumoroso ed incontenibile orgasmo che l'aveva scossa e poi fatta tremare per tutto il corpo.

Mentre il maschio procedeva nella sua cavalcata crescente e profonda, si era avvicinato un uomo col cazzo fuori dai pantaloni che se lo menava.

Aveva fatto appena in tempo ad avvicinarsi che le aveva sparato addosso il suo carico di sperma.

Lei con un movimenti sinuoso, era riuscita a sfilarsi la camicia e togliersi la minigonna a portafoglio per lanciarli lontani da lei ed evitare così che potessero macchiarsi.

Lei oramai in preda ad una foia senza controllo, aveva allungato una mano e dopo avergli strizzato il cazzo ed averne raccolto anche alcune gocce sul sul suo seno, se l'era portata tra le labbra.

Mentre il maschio la montava e lei si succhiava le dita umide di sperma, ai suoi lati, si erano accostati altri due maschi che senza indugi, le avevano portato i cazzi sulle labbra che lei aveva cominciato a succhiare spostandosi dall'uno all'altro sino a che, non le avevano sborrato sul viso schizzando persino sugli occhi e sui capelli.

Nel frattempo si era formato un capannello di maschi, alcuni solo curiosi di capire cosa stesse accadendo, mentre altri, desiderosi di partecipare, avevano gli attrezzi già sguainati fuori da pantaloni.

Quando il maschio che la stava montando, con un rantolo aveva cominciato a godere, i suoi spruzzi erano talmente potenti ed abbondanti da fuoruscire in parte dalle labbra della fica.

Si era già formata una chiazza per terra quando l'uomo sfilandosi, aveva lasciato la fica grondante ad un altro maschio già pronto a prendere il suo posto.

Le avevano goduto dentro già tre maschi quando un uomo dal fisico imponente e dall'aria rude accentuata da una barba incolta, l'aveva presa di peso e l'aveva girata facendola appoggiare con la testa all'asse del cesso con i piedi a terra e le gambe divaricate.

In quella postura, esibendo una nerchia nera, dalla forma indefinita e dalla cappella gigantesca, glielo aveva appoggiato al buco del culo ed incurante delle sue proteste " Li no! Non metterlo li! Non sono pronta!..non sono pulita!.. sporcheremo tutto!" Incurante di quelle parole, con un affondo bestiale seguito dal rumore di uno schiaffo sull'acqua, glielo aveva schiantato tutto dentro sino allo schiocco delle palle sulle labbra della fica gocciolante.

Mentre tutti i maschi intorno, coi cazzi in mano assistevano a quella monta selvaggia, alcuni di loro, si avvicinavano e le sborravano sulla schiena, sul collo e sui capelli.

D'un tratto , l'orco che sino a quel momento pompava e grugniva come un maiale, si era sfilato e facendola girare, mentre dallo sfintere anale fuoruscivano e colavano per terra e tra le cosce disgustose tracce delle sue eiezioni, l'aveva fatta inginocchiare e tenendole la testa per i capelli come Giuditta con Oloferne, le aveva spinto il cazzo sporco di merda tra le labbra ed dopo averla chiavata anche in bocca, le aveva sborrato direttamente in gola.

Sfilandosi, in un estremo gesto di disprezzo, si era pulito il cazzo coi suoi capelli.

A quel punto, come in occasione di ogni stupro, il gruppo era diventato branco!

Anche in quel caso, con fare barbaro ed emulativo, i presenti, avevano dato sfogo ai loro peggiori istinti animali.

Non si erano più limitati a sborrarle in bocca o addosso ma avevano cominciato anche a incularla qualcuno col preservativo ed altri senza come avevano visto fare.

Qualcuno aveva cominciato a pisciarle addosso o nella fica dopo averla inseminata.

Le avevano orinato anche nel culo lasciandovi immaginare il risultato!

Sembravano passate delle ore ed invece tutto era volato nel tempo di poco più di 30 minuti.

Sino a quel momento il marito, immaginando che lei fosse impegnata in una sveltina o un veloce pompino con qualche sconosciuto, non si era preoccupato di andarla a cercare.

Succedeva a volte che tardasse e poi, gli raccontava tutto concludendo con una magnifica scopata tra loro.

Quella volta però, non era andata così.

Quando il marito era andato a cercarla, nella quieta surreale successiva allo scempio dello stupro, nel cesso non vi erano che pochi uomini intenti a pisciare e dall'aria completamente disinteressata allo spettacolo che si presentava ai loro occhi attraverso quella porta socchiusa.

Il marito, aprendo quella porta, aveva trovato la moglie seduta a terra su un lago di sperma e urina con vicino il perizoma completamente intriso di sborra e macchie scure e tutt'intorno, vi erano sparsi fazzolettini di carta ed alcuni preservatici pieni e sporchi di feci mentre in un angolo, vi erano miracolosamente salvi la sua camicetta e la minigonna.

Lei era abbandonata come un sacco con le mani tra i capelli e completamente ricoperta da ogni genere di liquidi e umori organici.

Mentre il marito in ginocchio accanto a lei cercava di consolarla, si era avvicinata una donna (Inviata forse dalla provvidenza) la quale l'aveva aiutata a rimettersi in ordine.

L'aveva sciugata, le aveva lavato e acconciato i capelli ed infine l'aveva truccata.

Il tutto era avvenuto senza neanche uno scambio di parole.

Solo alla fine, quando Andrea ringraziandola le aveva chiesto :"Perché?"

Lei aveva risposto: "Sono stata anch'io vittima di un episodio così!"

A quel punto, per Andrea sarebbe stato come tradire quella donna che era stata così gentile con lei se non le avesse detto la verità: "E' stata tutta colpa mia, ho provocato io uno di loro.

Avevo voglia di giocare un po' ed il gioco si è trasformato in una tragedia."

A quel punto la donna, abbandonando il suo riserbo aveva confessato che anche lei un tempo aveva la passione per i maschi e che le piaceva averne a disposizione anche più di uno alla volta.

Poi un giorno era stata violentata anche lei da un branco col quale pensava di giocare e da quel giorno, ad esclusione del marito, tutti i maschi li vede come nemici stupratori.

Ecco!

Questo episodio lei non lo avrebbe mai raccontato ai suoi figli così come, mai avrebbe raccontato l'episodio del maneggio dell'agriturismo nella Foresta Nera in Germania.

Certo, in quel caso non vi era stata violenza, ma la trasgressione era tale da non poter essere raccontata ai propri figli anche se con loro vi era un rapporto incestuoso.
scritto il
2024-06-21
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