Lui,lei e i suoi/sue amanti 7 - 💘👩🏻❤️👨🏼🤰
di
Andrea inc
genere
incesti
Le parole della mamma avevano esaltato il ragazzo in modo parossistico procurandogli un'improvvisa, incredibile contrazione della verga presagio di una esplosiva eiaculazione che la mamma, ricorrendo alla sua collaudata esperienza, aveva bloccato stringendo con la morsa della mano il condotto uretrale alla base della verga provocando così, una dolorosa interruzione del flusso di sperma ed un blocco dell'orgasmo, al quale per un attimo, il figlio, aveva risposto con un rigurgito gutturale perdendo anche il respiro.
Quando finalmente la respirazione era tornata normale e la mente del ragazzo aveva ripreso lucidità, la mamma gli stava leccando il viso e con le dita tra i capelli, con un tono suadente della voce si scusava mentre con l'altra mano, gli accarezzava il pene che aveva perduto vigore:
-Scusami cucciolo, scusami ma ti ho detto che voglio che neanche una goccia del tuo seme vada perduto prima che m'impregni mettendomi incinta.
Quanto al tuo amichetto che si è ammosciato, non preoccuparti, c'è la tua mammina pronta con le mani e la bocca a riportarlo in vita.
La pausa del pisello era durata davvero poco e dopo uno speciale trattamento di lingua e di labbra, era risorto ancora più gonfio e vigoroso di prima.
Mentre il ragazzo giaceva supino, la mamma gli si era portata sopra ed allargando le gambe, se lo era fatto scivolare dentro a candela dando inizio ad una cavalcata degna della migliore tradizione delle amazzoni.
Ovviamente il ragazzo non aveva ripreso solo vigore ma, recuperando l'eccitazione così traumaticamente bloccata dalla mamma, aveva cominciato a tremare, contorcersi ed ansimare in un crescendo che lo aveva fatto esplodere come un colpo di fucile direttamente sulla cervice uterina infiammandola coi suoi potenti e caldi fiotti si sborra.
-Dio Gigi che meraviglia.. ne avevi tanta!
Ancora.. ne voglio ancora!
Implorava ansimando la mamma in preda lei stessa ad un intenso orgasmo.
Distesa poi sul corpo del ragazzo, lo accarezzava e tempestava di baci continuando a roteare il bacino stando attenta a che la verga le rimanesse ben piantata dentro.
Infine, roteando con uno scatto, aveva cambiato postura rimanendo sempre legata al figlio ma con lui sopra mentre con le gambe gli serrava la schiena per impedirgli di uscire.
-Che meraviglia amore.. ce l'hai ancora così duro.. fammi tu l'amore adesso.. muoviti dentro di me.. scopami tu.. chiavati la tua mamma.. montala.. riempila colla tua verga.. chiavatela.. falla godere ancora e godile ancora dentro scaldandola col tuo seme: "Oddio mamma.. sto venendo ancora.. sto sborrando.. godo.. godo.. godoooo" - "Si.. si Gigi, godi godi ancora, riempimi col tuo seme.. mettimi incinta.. oddio godo.. godo anch'io.."
Le urla di piacere dei due incestuosi amanti erano risonate in una specie di crescendo rossiniano nella stanza accanto dove, anche la figlia stava cavalcando la verga del padre.
segue
Quando finalmente la respirazione era tornata normale e la mente del ragazzo aveva ripreso lucidità, la mamma gli stava leccando il viso e con le dita tra i capelli, con un tono suadente della voce si scusava mentre con l'altra mano, gli accarezzava il pene che aveva perduto vigore:
-Scusami cucciolo, scusami ma ti ho detto che voglio che neanche una goccia del tuo seme vada perduto prima che m'impregni mettendomi incinta.
Quanto al tuo amichetto che si è ammosciato, non preoccuparti, c'è la tua mammina pronta con le mani e la bocca a riportarlo in vita.
La pausa del pisello era durata davvero poco e dopo uno speciale trattamento di lingua e di labbra, era risorto ancora più gonfio e vigoroso di prima.
Mentre il ragazzo giaceva supino, la mamma gli si era portata sopra ed allargando le gambe, se lo era fatto scivolare dentro a candela dando inizio ad una cavalcata degna della migliore tradizione delle amazzoni.
Ovviamente il ragazzo non aveva ripreso solo vigore ma, recuperando l'eccitazione così traumaticamente bloccata dalla mamma, aveva cominciato a tremare, contorcersi ed ansimare in un crescendo che lo aveva fatto esplodere come un colpo di fucile direttamente sulla cervice uterina infiammandola coi suoi potenti e caldi fiotti si sborra.
-Dio Gigi che meraviglia.. ne avevi tanta!
Ancora.. ne voglio ancora!
Implorava ansimando la mamma in preda lei stessa ad un intenso orgasmo.
Distesa poi sul corpo del ragazzo, lo accarezzava e tempestava di baci continuando a roteare il bacino stando attenta a che la verga le rimanesse ben piantata dentro.
Infine, roteando con uno scatto, aveva cambiato postura rimanendo sempre legata al figlio ma con lui sopra mentre con le gambe gli serrava la schiena per impedirgli di uscire.
-Che meraviglia amore.. ce l'hai ancora così duro.. fammi tu l'amore adesso.. muoviti dentro di me.. scopami tu.. chiavati la tua mamma.. montala.. riempila colla tua verga.. chiavatela.. falla godere ancora e godile ancora dentro scaldandola col tuo seme: "Oddio mamma.. sto venendo ancora.. sto sborrando.. godo.. godo.. godoooo" - "Si.. si Gigi, godi godi ancora, riempimi col tuo seme.. mettimi incinta.. oddio godo.. godo anch'io.."
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