Mio marito mi lecca 5° - La nascita di tre troie incestuose

di
genere
incesti

La mia mamma, con le cosce spalancata davanti alla nuora che la guardava in silenzio con una espressione stralunata, sorridendo le aveva detto:

-Che c'è Giulia, non hai mai visto una donna senza mutande?-

-Si, cioè no!
Non l'ho mai vista sino ad ora e poi così!-

Aveva risposto mia moglie.

-Questo vuol dire che non hai mai fatto l'amore con una donna?-

-Si!-

-Questo è grave sai, Giulia!
Una ragazza come te, amante del sesso, libera e spigliata con un marito che l'adora e l'asseconda nei suoi capricci, un amante che la scopa, la disponibilità a fare sesso con chiunque le piaccia e con una lunga storia di maschi con i quali si è divertita e si diverte ancora, è davvero strano che non abbia mai provato il piacere saffico.

Anch'io come te, amo il sesso libero da costrizioni.
Adoro il cazzo a chiunque appartenga ed anche da sposata o con un rapporto fisso, non mi sono mai fatta scappare una opportunità che me la facesse tirare.

Sai bene che ti capisco, in fondo siamo fatte della stessa pasta.
Come avrei potuto altrimenti coprirti le spalle quando, al matrimonio del tuo fidanzato, ti ho trattenuto la sposa e i parenti quando ti eri appartata con lui per poi accarezzarti la fica piena di sperma quando sei tornata a sederti tra me e tuo marito, mio figlio, felice anche lui, di trovarti bagnata tra le cosce?!-

-E' vero, devo riconoscere che ci somigliamo molto!-

A quel punto mia madre si era alzata ed andando dietro di lei, le aveva infilato la lingua nell'orecchio e mentre le intrufolava le mani sotto la camicetta le aveva bisbigliato: "Gli altri direbbero che siamo due troie e non sanno che siamo donne, femmine e mogli soddisfatte che godono della vita e rendono felici i figli, i mariti e gli amanti.-

Il contatto della lingua di mia madre sul collo, le carezze delle sue dita sui suoi seni e le parole bisbigliate con voce sensuale, avevano provocato brividi in tutto il corpo di mia moglie, che ad occhi chiusi si era lasciata andare a quelle nuove sconosciute sensazioni.

Quando poi mia madre, aveva offerto le sue labbra tumide alla sua bocca, l'aveva aperta ad un timido incontro di lingue subito trasformato in un tumultuoso, intreccio, sigillato dalle tumide labbra, lussuriosamente congiunte.

A letto mia madre l'aveva letteralmente fatta impazzire col sapiente gioco di mani e di lingua come aveva insegnato anche a me: "Che bella fica che hai, gonfia, morbida e liscia come il culetto di un bambino e saporito da abbondanti umori caldi e profumati. E che grilletto che hai! Tutto da mordere e mangiare come quei capezzoli che si ergono duri e puntuti su quelle montagne di panna!"

Quel trattamento si era protratto per oltre un'ora senza sosta quando finalmente mia madre, le aveva offerto la fica da leccare guidandola coi suoi insegnamenti in quella sua prima esperienza saffica.

Per mia moglie era stata un'esperienza sconvolgente ed una scoperta che l'aveva appagata oltre ogni sua aspettativa mentre per mia madre, era il piacere di addestrare ai giochi lesbici mia moglie pregustando già goduriosi, futuri sviluppi.

Mentre sedute completamente nude l'una accanto all'altra in soggiorno, si ritempravano con una bibita fresca, mia madre l'accarezzava e le parlava.

-Sai Giulia, i miei rapporti con le donne, sono cominciati prima che coi maschi giacché mia madre aveva iniziato a farmi scuola allo sbocciare dei miei seni ed all'apparire dei miei primi peli.

Dio che meraviglia!

All'inizio mi trattava con la stessa delicatezza con la quale si trattano i fiori.

Per lei ero un bocciolo da curare ed aiutare nel suo sviluppo per farlo sbocciare e poi aprire nello splendore dei suoi colori e del suo inebriante profumo.

Si prendeva cura del mio corpo in ogni dettaglio compreso i peli che mi ha insegnato a tenere in ordine sia sulla passerina che sotto le ascelle.

Dio come mi faceva godere mia madre!

Ed è stata lei a farmi avere il primo rapporto con un maschio.

Era il mio diciottesimo compleanno quando il suo amante che io già conoscevo e del quale ero innamorata, mi aveva sverginata con l'aiuto di mia madre ed il suo premuroso controllo affinché non mi facesse male.

Il mio svezzamento era durato circa due anni durante i quali, facevo l'amore con lui sempre insieme a mia madre e, contemporaneamente, mi divertivo anche con i ragazzi e le ragazze che mi piacevano.

Dopo due anni come già detto, mia madre aveva lasciato quel fidanzato per uno più giovane che a me non piaceva e dunque, da quel momento, avevo anche allentato i rapporti con lei dandomi da fare con la mia amica del cuore con la quale condividevo maschi e femmine.

Dopo l'università lei che si era sposata con un cornuto predestinato, aveva continuato la sua vita da troia libertina mettendo al mondo un bambino e una bambina frutto del rapporto coi suoi amanti.

Anch'io mi ero sposata e dopo due anni, stufa di un rapporto fallimentare, mi ero fatta ingravidare da un mio amante e dopo la nascita di Marco e del riconoscimento da parte del cornuto, ho chiesto il divorzio.

Naturalmente i rapporti intimi e confidenziali (Complici!) con la mia amica Anna non si erano mai interrotti e tutt'oggi, passiamo dei magnifici momenti di sesso da sole o in compagnia.

Anche Anna appartenendo a quella categoria di donne troie senza alcun limite, si è fatta chiavare dal figlio il giorno del suo diciottesimo compleanno quando già lui, scopava con la sorella sin da adolescenti.

Lei sapeva bene dei miei rapporti con mio figlio e di come avessi cominciato molto presto il suo svezzamento e conosceva bene le qualità amatorie e di dedizione di mio figlio (Tuo marito) nei confronti miei in quanto madre e donna.

Suo figlio al contrario, pur dotato di una buone virilità, come quasi tutti i maschi, dedicava poca attenzione al piacere della mamma e con pochi preliminari e, dopo essere venuto, si addormentava o si dedicava ad altro.

Come ti ho già detto ed in parte già sai essendo sua moglie, Marco può avere un rapporto che dura ore senza mai venire.

Può però avere anche molti rapporti in cui gode e dopo un breve riposo, ricaricarsi e ricominciare daccapo.

Questo Anna lo sapeva ed al compimento del diciottesimo di Marco, ho voluto coinvolgere anche lei nel "Festeggiamento".

Naturalmente come ci aspettavamo, mio figlio non ci aveva deluse facendoci godere come vere cagne per tutta la notte regalandoci orgasmi e sborrate a raffica.

All'alba quando eravamo tutti sfiniti, io e Anna avevamo goduto un numero incredibile di volte mentre Marco, ci aveva regalato tre o quattro sborrate a testa riempiendoci di seme ogni buco in ogni postura.

Mentre io e lei eravamo a 69 ci chiavava e poi ci sborrava in bocca.

C'è un gioco che piace molto a mio figlio e che avevamo fatto anche quella sera.

Gli piace durante i giochi, essere montato lui stesso da uno strap-on.

In quel caso mette in atto tutte le sue qualità!

Mentre lo monti, gode col culo e riesce a trattenersi scaricando dal cazzo filamenti di sborra senza raggiungere l'orgasmo.

Erano situazioni incredibili stare sotto di lui mentre Anna lo inculava e ricevere in bocca lo stillicidio del suo sperma che colava ad ogni affondo.

Magnifico!

Ancora più soddisfacente per me in quanto, conoscevo quella caratteristica ma essendo io da sola a montarlo, non avevo mai potuto gustarmelo mentre colava.

Giulia aveva seguito quel racconto a bocca aperta e prima che la suocera la informasse che al rientro di Marco avrebbe voluto ripetere quell'esperienza anche con lei, l'aveva sorpresa ancora con una nuova e più incredibile rivelazione:

-Sai Giulia, per festeggiare la maggior età di Marco, oltre che condividere con lui e Anna quella esperienza, avevo deciso di realizzare il mio vecchio desiderio di farmi ingravidare da lui.

Avevo quindi smesso da tempo di prendere la pillola e quando scopavo con altri facevo indossare il preservativo mentre col mio uomo prendevo la pillola del giorno dopo.

Con mio figlio invece da quella prima volta e per tutto il mese successivo, scopavo senza protezione sino a che sono rimasta incinta.

Lui non sapeva e, non sa ancora che il figlio era suo ma quando gli avevo detto che ero incinta, era esploso in una gioia incontenibile.

Naturalmente, essendo incinta, avevo sposato l'uomo che me lo chiedeva da tempo e, come era successo con Marco, l'avevo fatto riconoscere da lui.-

Aveva appena finito di raccontare quel segreto quando si era aperto l'uscio ed era apparso Marco con due magnifici mazzi di fiori colorati.

segue



scritto il
2025-02-14
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