Mio marito mi lecca 4° - Scopare la mamma
di
Andrea inc
genere
incesti
Dopo quella prima volta, mia madre aveva preso l'abitudine di rientrare abbastanza spesso a casa con un "regalino" per me dopo essere stata con qualche suo amante.
Era lei stessa in quelle circostanze a raccontarmi che "lavorava" il suo maschio con tutta la sua abilità di mani e di bocca per godere lei stessa e soddisfare anche lui senza farlo venire per concludere con un rapporto completo prima di salutarsi.
Poteva così, senza lavarsi, tornare a casa ed offrirsi alla mia bocca "piena e gustosa come un bignè alla crema" le piaceva ricordare ridendo.
Lei per eccitarmi mi raccontava sempre cosa aveva fatto e con chi: "Così, dal profumo e dal gusto, impari a riconoscere di chi si tratta come faccio io, che saprei distinguere i miei amanti anche ad occhi chiusi solo dal loro odore e dal sapore della loro crema oltre che dalle dotazioni".
In effetti, era proprio così, col tempo riuscivo a distinguere i sapori riconoscendo anche quelli delle persone che conoscevo.
Per le sue scappatelle occasionali, era lei stessa a dirmi.
Il sapore più frequente comunque, era quello di Giorgio il suo preferito che spesso veniva a scoparsela anche a casa.
Giorgio era un vero porco e per questo era il suo preferito, per di più era sposato e questo la metteva al riparo da eventuali pretese.
A volte quando era con lui, tornava a casa più piena del solito ma con dentro un sapore diverso giacché lui l'aveva portata a divertirsi in qualche club di scambisti dove veniva scopata anche da altri.
Mia madre detestava l'uso di preservativi per cui riusciva a fare dei veri cocktail in bocca e nella fica.
Per me era diventato un gioco molto divertente e per di più, in quelle situazioni mia madre dopo i nostri soliti giuochi, si faceva scopare anche da me addormentandosi poi tra le mie braccia col cazzo dentro in un bagno di sperma che puntualmente, mi faceva leccare al mattino appena svegli: " Lo sai Marco, tu hai un cazzo bello grosso come quello di quel cornuto di mio marito che ho lasciato solo che tu lo usi da Dio e mi fai impazzire mentre mi sbatti mentre lui, se ne veniva come un coniglio prima di darmi piacere"
A quelle parole mia moglie, che sino a quel momento aveva ascoltato in silenzio il mio racconto, aveva detto: "Tesoro, adesso capisco il motivo del tuo olfatto e del tuo gusto così affinati da distinguere sempre un mio amante dall'altro."
Avevo riso e poi le aveva ricordato di quella prima volta che aveva fatto un pompino e fatta sborrare in bocca da Mamadou il senegalese che vendeva accendini davanti al centro commerciale.
Avevo individuato subito che si trattava di un ragazzo di colore dal sapore dolciastro del tuo bacio.
La conferma l'avevo avuta poi il giorno dopo quando, leccandoti la fica avevo riconosciuto lo stesso gusto.
-Cazzo.. è vero!-
Aveva commentato mia moglie la quale la settimana successiva l'aveva portato a casa dove l'avevamo ospitato per una settimana durante la quale, io preparavo entrambi con la bocca per ripulirli dopo che lui l'aveva riempita.
Madou era conosciuto e benvoluto da tutti per il suo aspetto, l'educazione ed il carattere mite ed anche mia moglie aveva una certa simpatia per lui che spesso l'aiutava con la spesa.
Simpatia senza nessun altro retropensiero giacché sessualmente era già molto soddisfatta da me e dai suoi amanti.
Quel giorno però, era successo qualcosa di imprevisto.
Mentre l'aiutava caricare la spesa in macchina, accidentalmente era andato a urtarla dietro la schiena: "Che hai qui, una bottiglia?" aveva chiesto mentre il volto del ragazzo era diventato paonazzo.. "Non ci posso credere! E' il tuo coso?" aveva aggiunto mia moglie posandogli la mano sul voluminoso pacco.
-Cazzo, lo voglio vedere!
Sali in macchina che voglio proprio vederlo!-
Trovandosi davanti agli occhi e poi in mano quella verga dalle misure spropositate, istintivamente mia moglie si era avvicinata con la bocca bloccandosi però, subito dopo:
-Dio che bello! Te lo vorrei succhiare Madou ma ho paura delle malattie!-
-Non preoccuparti per questo, io ho già una donna che mi ha fatto fare tutti gli esami.. ecco!-
-Una donna? Hai una donna italiana?-
-Si, è la portinaia della casa dove abito.
Ha un marito cornuto che me la fa scopare.-
A quel punto, senza indugiare oltre, mia moglie gli si è buttata addosso e con la voracità di un animale, lo aveva succhiato sino a farsi riempire la bocca e sporcare il vestito coi suoi potenti spruzzi.
Il seguito l'ho già raccontato.
Ad un certo punto del racconto, mia moglie era talmente eccitata che mi ha trascinato a letto e dopo il solito trattamento che le aveva procurato diversi orgasmi, aveva preteso che la chiavassi per farle provare lo stesso piacere che davo a mia madre.
L'ho chiavata per oltre mezz'ora senza sosta facendola letteralmente impazzire.
-Cazzo Marco, voglio parlare con tua madre, voglio sapere tutto di te e di lei e voglio godere anch'io così!-
Due giorni dopo, mia madre era venuta a casa mia pregandomi di lasciarla sola con mia moglie perché avrebbero avuto molte cose da dirsi tra donne.
Era una giornata calda di primavera quando mia madre si era presentata più bella e sexi che mai.
Una camicetta bianca stropicciata e attillata metteva in risalto in modo incredibile il suo rigoglioso seno coi capezzoli che nudi, spingevano sul leggero tessuto di lino.
Una minigonna di pelle nera ne esaltavano un culo da favola e le gambe nude, bianche e perfette con la pelle liscia come velluto sotto le quali, scarpe basse da tennis, le impedivano di sovrastare, ponendola alla stessa altezza, la figura di mia moglie che indossava tacchi piuttosto alti come piacevano a lei.
Come spesso accadeva, mia madre non indossava intimo e dopo avermi salutato, mentre uscivo di casa, si era seduta sulla poltrona davanti a mia moglie ed allargando le gambe, le aveva mostrato le cosce e la fica ricoperta da un folto ciuffo di peli neri.
segue
Era lei stessa in quelle circostanze a raccontarmi che "lavorava" il suo maschio con tutta la sua abilità di mani e di bocca per godere lei stessa e soddisfare anche lui senza farlo venire per concludere con un rapporto completo prima di salutarsi.
Poteva così, senza lavarsi, tornare a casa ed offrirsi alla mia bocca "piena e gustosa come un bignè alla crema" le piaceva ricordare ridendo.
Lei per eccitarmi mi raccontava sempre cosa aveva fatto e con chi: "Così, dal profumo e dal gusto, impari a riconoscere di chi si tratta come faccio io, che saprei distinguere i miei amanti anche ad occhi chiusi solo dal loro odore e dal sapore della loro crema oltre che dalle dotazioni".
In effetti, era proprio così, col tempo riuscivo a distinguere i sapori riconoscendo anche quelli delle persone che conoscevo.
Per le sue scappatelle occasionali, era lei stessa a dirmi.
Il sapore più frequente comunque, era quello di Giorgio il suo preferito che spesso veniva a scoparsela anche a casa.
Giorgio era un vero porco e per questo era il suo preferito, per di più era sposato e questo la metteva al riparo da eventuali pretese.
A volte quando era con lui, tornava a casa più piena del solito ma con dentro un sapore diverso giacché lui l'aveva portata a divertirsi in qualche club di scambisti dove veniva scopata anche da altri.
Mia madre detestava l'uso di preservativi per cui riusciva a fare dei veri cocktail in bocca e nella fica.
Per me era diventato un gioco molto divertente e per di più, in quelle situazioni mia madre dopo i nostri soliti giuochi, si faceva scopare anche da me addormentandosi poi tra le mie braccia col cazzo dentro in un bagno di sperma che puntualmente, mi faceva leccare al mattino appena svegli: " Lo sai Marco, tu hai un cazzo bello grosso come quello di quel cornuto di mio marito che ho lasciato solo che tu lo usi da Dio e mi fai impazzire mentre mi sbatti mentre lui, se ne veniva come un coniglio prima di darmi piacere"
A quelle parole mia moglie, che sino a quel momento aveva ascoltato in silenzio il mio racconto, aveva detto: "Tesoro, adesso capisco il motivo del tuo olfatto e del tuo gusto così affinati da distinguere sempre un mio amante dall'altro."
Avevo riso e poi le aveva ricordato di quella prima volta che aveva fatto un pompino e fatta sborrare in bocca da Mamadou il senegalese che vendeva accendini davanti al centro commerciale.
Avevo individuato subito che si trattava di un ragazzo di colore dal sapore dolciastro del tuo bacio.
La conferma l'avevo avuta poi il giorno dopo quando, leccandoti la fica avevo riconosciuto lo stesso gusto.
-Cazzo.. è vero!-
Aveva commentato mia moglie la quale la settimana successiva l'aveva portato a casa dove l'avevamo ospitato per una settimana durante la quale, io preparavo entrambi con la bocca per ripulirli dopo che lui l'aveva riempita.
Madou era conosciuto e benvoluto da tutti per il suo aspetto, l'educazione ed il carattere mite ed anche mia moglie aveva una certa simpatia per lui che spesso l'aiutava con la spesa.
Simpatia senza nessun altro retropensiero giacché sessualmente era già molto soddisfatta da me e dai suoi amanti.
Quel giorno però, era successo qualcosa di imprevisto.
Mentre l'aiutava caricare la spesa in macchina, accidentalmente era andato a urtarla dietro la schiena: "Che hai qui, una bottiglia?" aveva chiesto mentre il volto del ragazzo era diventato paonazzo.. "Non ci posso credere! E' il tuo coso?" aveva aggiunto mia moglie posandogli la mano sul voluminoso pacco.
-Cazzo, lo voglio vedere!
Sali in macchina che voglio proprio vederlo!-
Trovandosi davanti agli occhi e poi in mano quella verga dalle misure spropositate, istintivamente mia moglie si era avvicinata con la bocca bloccandosi però, subito dopo:
-Dio che bello! Te lo vorrei succhiare Madou ma ho paura delle malattie!-
-Non preoccuparti per questo, io ho già una donna che mi ha fatto fare tutti gli esami.. ecco!-
-Una donna? Hai una donna italiana?-
-Si, è la portinaia della casa dove abito.
Ha un marito cornuto che me la fa scopare.-
A quel punto, senza indugiare oltre, mia moglie gli si è buttata addosso e con la voracità di un animale, lo aveva succhiato sino a farsi riempire la bocca e sporcare il vestito coi suoi potenti spruzzi.
Il seguito l'ho già raccontato.
Ad un certo punto del racconto, mia moglie era talmente eccitata che mi ha trascinato a letto e dopo il solito trattamento che le aveva procurato diversi orgasmi, aveva preteso che la chiavassi per farle provare lo stesso piacere che davo a mia madre.
L'ho chiavata per oltre mezz'ora senza sosta facendola letteralmente impazzire.
-Cazzo Marco, voglio parlare con tua madre, voglio sapere tutto di te e di lei e voglio godere anch'io così!-
Due giorni dopo, mia madre era venuta a casa mia pregandomi di lasciarla sola con mia moglie perché avrebbero avuto molte cose da dirsi tra donne.
Era una giornata calda di primavera quando mia madre si era presentata più bella e sexi che mai.
Una camicetta bianca stropicciata e attillata metteva in risalto in modo incredibile il suo rigoglioso seno coi capezzoli che nudi, spingevano sul leggero tessuto di lino.
Una minigonna di pelle nera ne esaltavano un culo da favola e le gambe nude, bianche e perfette con la pelle liscia come velluto sotto le quali, scarpe basse da tennis, le impedivano di sovrastare, ponendola alla stessa altezza, la figura di mia moglie che indossava tacchi piuttosto alti come piacevano a lei.
Come spesso accadeva, mia madre non indossava intimo e dopo avermi salutato, mentre uscivo di casa, si era seduta sulla poltrona davanti a mia moglie ed allargando le gambe, le aveva mostrato le cosce e la fica ricoperta da un folto ciuffo di peli neri.
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