Ho realizzato il sogno

di
genere
prime esperienze

Chi di voi non ha mai avuto il sogno di una notte di sesso con la classica vicina di casa. Onestamente fino a qualche mese fa l’avevo anchio e credetemi che mai e poi mai avrei pensato di vivere questo sogno.
Ma andiamo per gradi. Grazie alla società per cui lavoro mi è stato concesso un’appartamentino in affitto in una zona medio signorile di Milano. Palazzina d’epoca con i classici vicini di casa che incroci pochissimo e che a mala pena riesci a scambiare un saluto. Gente distinta con le classiche mogli in carriera o casalinghe da palestra e caffè al bar con le amiche. Insomma un posto dove si vive bene e dove nessuno ti rompe le scatole. Ho sempre avuto un rapporto buonissimo con tutti, non nego mai un saluto e un sorriso a tutti quelli che incontro ma niente di più. Accanto a me vive la classica famiglia dove il marito è il dirigente che non vedi mai, figli ormai universitari e la classica moglie cinquantenne casalinga capelli mossi neri, corpo normale con due belle tette che adora farsi addocchiare visto che non mancano mai canotte, camicette o vestitini scollati.
Persone comunque molto distinte dove non li senti mai e che sono molto riservati. A volte ho usato l’ascensore con la moglie e a parte un paio di lumate alle tette, non ho mai avuto alcun tipo di pensiero sessuale. Finchè un giorno questo mio pensiero ha iniziato a mutare.
Siamo a fine giugno. A volte capita che lavori in smart working da casa ed avendo il soggiorno interno e quindi in ombra capita che non usi l’aria condizionata ma tengo le finestre aperte. Decisi di prendermi una piccola pausa e mi feci un caffè da bere sul mio balconcino. Appena mi misi fuori mi accorsi che la finestra della vicina accanto a me era aperta. La parete del mio soggiorno confina con il loro soggiorno ma fin li niente di che. Bevo il mio caffè e mi accendo una sigaretta. Quando tutto ad un tratto inizio a sentire strani mugolii, la curiosità è troppo forte e mi avvicino al parapetto del mio balcone per sentire meglio.
Quello che mi capita ha dell’incredibile. Praticamente la mia vicina (donna distinta e sempre seria) era praticamente in qualche sito porto con webcam e stava facendo sesso virtuale. Iniziò a sentirla dire “si dai..fammi vedere il tuo bel cazzo”. “Sono tutta bagnata, guarda la mia patata come lo vuole dentro”. Insomma un vero elenco di porcate che mi portò ad avere un’eccitazione al massimo. Entro in silenzio in casa e torno a lavorare, senza però rimanere con il pensiero di questa maialona cinquantenne bella eccitata.
Da quel momento in me sale la voglia e il desiderio di scoparmela. Un sogno che mi porta spesso a segarmi pensando a lei. Ma come fare se non ho confidenza con lei? Come cercare di conquistarla?
Non mi resta che iniziare con piccoli gesti e infatti il primo gesto mi capita senza volerlo pochi giorni dopo. Sabato mattina sto rientrando da delle commissioni e la incontro al portone con due borse della spesa e una cesta di acqua. Tutta indaffarata e al quanto seccata. “ok” dico io è il momento che aspettavo. Arrivo e mi faccio subito avanti nel poterla aiutare. Lei inizialmente ringrazia gentilmente pensando che mi fermassi solo con l’aprire la porta ma poi mi feci audace e le dissi “signora la prego l’aiuto con tutto fino a casa, non si preoccupi” così presi le borse e la cesta di acqua e andammo insieme all’ascensore.
“oh mamma mia che gentile grazie. Doveva aiutarmi mio figlio con la spesa ma come sempre è in giro con la fidanzata.” “Ma ci mancherebbe signora è un piacere, lasci che la porto fino a casa”. Entro in casa con le borse e mi accompagna fino alla cucina dove scarico tutto. “Davanti a tanta gentilezza mi faccia offrirle qualcosa da bere. Vuole un bicchiere d’acqua?” “un bicchiere d’acqua lo accetto volentieri” e così approfitto di qualche minuto ancora con lei per scambiare due chiacchiere. “mi chiamo Ornella” dice lei dandomi la mano. “Riccardo molto piacere”. Iniziamo a parlare un attimo. Lei mi dice che è felice finalmente di conoscere qualcuno del palazzo e soprattutto gentile e cortese visto i tanti musi lunghi che incontra. Il marito è spesso via per lavoro e il figlio, universitario, tra studi e fidanzata lo vede poche volte e spesso solo alla sera.
Io ascolto e, memore di quello che ho potuto sentire giorni prima, mi faccio audace e in certe situazioni guardo la sua bella scollatura data dal vestitino estivo che portava. Facendomi notare anche e infatti in qualche momento capita che lei si metta la mano davanti con la scusa di sistemare il decoltè ma in modo alquanto provocatorio e senza infastidirsi.
“Ornella grazie dell’acqua e della chiaccherata ma devo andare”. “Ma ti prego se dovessi aver bisogno, sai che io sono accanto. Visto che spesso sei sola a gestire le cose di casa, conta pure su di me”.
“Riccardo veramente grazie di cuore. E quando mi ricapita di avere un vicino così gentile e se posso anche molto carino..non farò complimenti lo giuro”.
Ci salutiamo e torno a casa. Subito mi metto sul divano e con il cazzo già bello duro inizio a spararmi una mega sega pensando a quanto avrei voluto scoparmela. Però il primo passo era fatto…ora non mi restava che trovare altre scuse per stare con lei e a questo punto essere più audace.
Le giornate andarono avanti senza alcuna novità. Lavoro e niente più. Ornella l’ho vista qualche secondo scambiandoci un bel saluto, un sorriso molto sensuale da parte sua e il classico “come stai?” ma niente più.
Poi un giorno avviene quello che mai mi sarei aspettato.
Classico pomeriggio a casa in smart e suona il citofono di casa. “chi è?” “Riccardo scusa sono Ornella”. Apro subito e me la trovo con i capelli raccolti da una molletta, una camicetta rossa con quattro bottoni aperti e una gonna blu aderente. Giuro che non capivo già più niente ma feci il possibile per restare serio.
“Riccardo perdonami ma tu sai come posso recuperare un pacco via internet?…. Devo recuperare un pacco ma la macchina l’ha mio figlio che è al lago con amici e mio marito torna tra due giorni e non so come fare”.
“Vieni Ornella vediamo di aiutarti”. Così approfitto della situazione ci mettiamo in sala con il mio portatile. “Oddio scusa stai lavorando…mannaggia…” “figurati Ornella sto per finire, anzi se mi dai 10 minuti finisco una cosa e poi chiudo con il lavoro e ti aiuto”. Le offro un caffè e intanto finisco il lavoro.
Finito mi concentro su di lei e iniziamo a gestire con il sito il recupero del pacco. Lei si mette dietro di me mentre sono al portatile e guardando quello che faccio mi aiuta con il dettarmi i vari codici da inserire. Sento il suo profumo e in un paio di situazioni mi pare di sentire il suo seno che si strofina sulla mia spalla. Faccio finta di niente ma il cazzo già inizia a pulsare.
“Ornella purtroppo il codice non dice nulla. Ma se vuoi ti accompagno al corriere e vediamo di recuperare il pacco. Tanto ormai io ho finito con il lavoro”
“Oddio Riccardo, non voglio arrivare a questo. Non preoccuparti, aspetto mio figlio nei prossimi giorni e vado con lui”. “Ma figurati. Dammi qualche minuto e ti accompagno”. Lei balbetta un attimo ma con un sorriso dice “va bene…mhh…ok grazie veramente”. Mi alzo e me ne frego del mio pantalone leggero e infatti mi giro e subito noto che ha buttato giu gli occhi sul mio pacco e sembra che per qualche secondo non lasci lo sguardo su di lui poi gira lo sguardo di scatto e si dirige alla porta.
“Ornella raggiungimi alla macchina così evitiamo strani gossip nella palazzina”. “Ah già…meglio evitare…ok intanto vado a prendere la borsa e chiudo la casa.”. In macchina si mette subito comoda, accavalla le gambe e iniziamo a parlare del più e del meno. Lei a volte si accarezza la gamba e capisco che sono gesti per provocarmi ma la lascio fare. Raggiungiamo il punto del corriere e l’aspetto fuori dalla macchina. Non riesco a trattenere l’eccitazione che mi porto da ore. Il cazzo continua a pulsare e vederla uscire con il suo culo un pochino largo ma bello alto mi fa impazzire. Continuo a dirmi di stare calmo ma la voglia è troppo forte.
Dopo quasi 20 minuti di attesa esce con il suo pacchetto. “Guarda Riccardo una cosa da matti, se non ci fossi stato tu sarei andata al manicomio. Non trovavano il pacco e stavo impazzendo…ma ormai tutto è finito bene ed è solo merito tuo mio cavaliere!” “A questo punto lasciami offrirti almeno qualcosa di fresco. Non accetto no”. “Va bene Ornella, volentieri ma non devi preoccuparti è stato un vero piacere aiutarti”.
Raggiungiamo un locale con tavolini fuori e ci sediamo a prendere due crodini. Lei si mette comoda e mentre parliamo in un paio di occasioni si piega in avanti lasciando modo di farmi vedere qualcosa in più dal decoltè. Cerco di non farmi notare ma è impossibile. “Casa tua è arredata bene ma non c’è il tocco femminile…quindi deduco niente donne nella tua vita?” “No Ornella mi sono lasciato anni fa e ora penso solo a me” “quindi ti diverti e basta? Mmmm…fai bene guarda…come ti invidio. Con un marito e un figlio ormai adulto per me il divertimento è pari a zero!” “Ti capisco Ornella ma con tuo marito non avete modo di evadere un pochino?” Ormai avevo deciso di provocarla con domande sempre più spinte e vedere dove arrivava.
“Riccardo con un uomo che c’è due volte alla settimana e che quando arriva se mi arriva una carezza è già tanto. Ma quale evadere. Il nostro rapporto si sta appiattendo. Ma non voglio stancarti con i soliti problemi di coppie anziane. Ormai è così e basta” “Posso dirtelo Ornella. Con una donna come te se fossi tuo marito non vedrei l’ora di tornare a casa”. Lei mi guarda. Rimaniamo in silenzio un attimo e insieme scoppiamo a ridere. “Ma sei sempre così gentile con tutte le vicine di casa oppure stai provando a conquistare una povera matrona disperata?” a questo punto non potevo più tirarmi indietro…dovevo affondare il colpo…”Sto solo godendomi qualcosa di fresco in compagnia di una donna affascinante che è tutto meno che una matrona disperata!” a questo punto mi guarda, diventa un po rossa e piegandosi verso di me “Riccardo inizia a far caldo….che ne dici se torniamo a casa?”
Mentre raggiungiamo la macchina mi mette una mano sotto il braccio e avvicina il suo seno sul mio braccio. Mamma mia inizio a sudare freddo e il cazzo non capisce più nulla. Entriamo in auto. Lei mi mette la sua mano sul mio cambio mi guarda e mi dice “Non ho voglia di tornare a casa…che ne dici se ci facessimo compagnia ancora un po?” Io rimango senza parole……”In che senso Ornella?” “Sono una donna franca da sempre….tu sei solo…io sono sola e siamo tutti e due adulti”. “Quindi mi proponi un motel Ornella?”
Lei si avvicina, iniziamo a limonare intensamente. Ci fermiamo e mi sussurra “si…andiamo li…molto più tranquillo”. Accendo la macchina e inizio a correre verso un motel fuori dalla tangenziale. Mentre guido lei si avvicina, inizia a leccarmi l’orecchio e mi massaggia il cazzo “Mmm…sentilo…da quanto tempo siamo eccitati Riccardo?” Rallento…lei mi tira giu lo zip e lo tira fuori…duro e noduloso come il marmo. “guarda che cazzo” Inizia una lenta sega restiamo in silenzio mentre guido.
Raggiungiamo il motel. Prendiamo la camera e mentre arriviamo alla porta dalla camera confinante sentiamo un'altra coppia che ci sta dando dentro. Entriamo ridendo. “Riccardo sembriamo due ragazzini…e io ho una voglia del tuo cazzo!” Mi avvicino iniziamo a limonare in piedi mentre sbottono la camicetta. Le sue tette al vento, la porca si era tolta il reggiseno prima di uscire. Inizio a ciucciare le sue belle tettone e con una mano sento che tira fuori il mio cazzo ormai rosso e caldo che è pronto ad esplodere.
Ci mettiamo sdraiati, le urla della stanza accanto ci crea ancora più eccitazione. Tolgo la sua gonna e la mutanda. Si piega sopra di me in una mega 69 con solo la sua camicetta aperta. Inizio a leccarle la figa grondante mentre lei mi ciuccia l’uccello come un’avvoltoio in calore. Mi prende le gambe e mi stringe tirando delle piccole urla di godimento. Si irridisce mentre viene e io a quel punto. La fermo.
La ribalto mettendola sdraiata a pancia in su. Lecco quelle tette e con il cazzo cerco la sua patatina. Apre le gambe e mi sussurra “ora voglio che mi fai gridare” A quel punto entro con vigore…inarca la schiena, spalanca gli occhi e inizio a pomparla allargando le gambe e spingendo come un pazzo. “Siiii….ohhhh..ohhhh…siii…Cazzo…siii” le sue urla sono qualcosa di unico. Vuole far sentire a tutti il mio cazzo dentro. Io mi fermo. Spingo piano….lei mi guarda…ci baciamo. “voglio cavalcarti maiale”
Mi metto sdraiato. Mi sale sopra. Infila il mio cazzo dentro e inizia a muoversi come una pazza. Avanti e indietro. Le prendo le tette e le stringo tutte. Urla come una matta. “mamma mia..che scopataaaa!” “siii…ahhhhhh….ancora cazzo…” “Ornella sto per scoppiare”. “No aspetta. Voglio farti impazzire” Si alza un pochino e con maestria inizia a saltare sul mio cazzo ormai cotto a puntino. “Godi cazzo…godi porcooo” “Oh cazzo Ornella. Godooo” “siiiii sborrami dentroooo” veniamo entrambi in un orgasmo unico. Siamo sudati e continuamo a godere insieme.
Lei si mette accanto. Mi accarezza il petto con le sue unghie lunghe e ben curate. Ci baciamo e ci rilassiamo un attimo. “ormai è ora di cena amore. Che facciamo?” “ornella io passerei al dolce”
Dopo un po di coccole il mio cazzo torna a svettare. Mi alzo. La metto a pecora e le infilo il mio cazzo in figa. Me la scopo come un pazzo. Le prendo i capelli e lei continua a urlare come una matta. Spingo come un pazzo, rallento e le stringo le sue tettone che ballano avanti e indietro, abbasso la mano e le massaggio la figa grondante. “ohhh cazzo…così mi fai morire cazzooooo” “vengooooooo” “Cazzooooo” A quel punto esplodo tirando entrambi degli urli animaleschi.
Siamo senza fiato. Ci guardiamo e lei con un filo di voce “Mamma mia da quanto non mi facevo una scopata così…mi hai spompata” “Ornella è da ore che mi facevi impazzire. Non credo di aver mai scopato così bene!” “Amore è da tempo che cercavo un bel cazzo e chi se lo aspettava che fosse accanto a me. Da quando mi hai aiutata con la spesa continuavo a desiderarti!” “Ora che ci siamo conosciuti bene te lo dico….il pacco era una scusa, se non mi proponevi di andare a ritirarlo, ti scopavo a casa. Ero già bagnata appena sono entrato e poi tu che mi mostri il cazzo ben messo dietro ai pantaloni”.
A quel punto ci facciamo una doccia, ma prima di vestirci mi regala un pompino da vera maiala….
Arriviamo a casa e saliamo separatamente così da non farci vedere da nessuno.
Appena salgo, ricevo un messaggio “Vieni da me?”
Entro in casa e ci rilassiamo sul divano. “Resta a dormire da me…ti va?”
Alle 6 del mattino apro gli occhi. Lei è già con in bocca il mio cazzo. Tra un ora devo alzarmi per andare al lavoro. Mi sale si toglie la camicia da notte e con le sue belle tettone in faccia inizia a cavalcarmi come una matta. Veniamo come pazzi ma stando attenti a non urlare troppo.
Ecco. Il mio desiderio si è avverato e con Ornella capita che a volte ci vediamo per qualche scopata bella intensa. A volte da me, a volte da lei. Finchè non si stuferà troverà il suo vicino sempre disponibile e suo maritino si becca solo qualche sega e un paio di pompini quando lei non ha mal di testa. Come dice lei…..“Così impara quel deficiente a lasciarmi sola”.
scritto il
2024-09-03
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