Tutto è cominciato così...
di
liberto
genere
incesti
Mancavano dieci minuti a mezzanotte, il bambino dormiva nella culla, mia moglie a vedere la TV in cucina. Ero col cazzo dritto in attesa che venisse, lo dovevo stimolare per tenerlo in tiro, dovevo rallentare per non sborrare anzitempo -Se non vieni mi faccio una sega- Nessuna risposta, non potevo urlare per non svegliare il bambino, mi sono alzato, era presa dal film che stava vedendo, non mi ha degnato di uno sguardo, sono stato preso da uno stato di incoscienza, mi sono fatto una sega, per modo di dire, sono venuto in un momento, le ho sborrato addosso. Mi sono pentito subito dopo, non ha aperto bocca, la delusione si leggeva nei suoi occhi, non per l’azione in se stessa ma per la mancanza
di rispetto nei suoi confronti. Siamo andati a letto. Lei in una sponda io all’altra, mi vergognavo tremendamente, se avessi potuto sarei tornato indietro. Una settimana a pregarla e chiederle scusa, non c’era verso di ricucire il rapporto, non sapevo cosa fare. Le ho proposto di tradirmi, ho aggravato la situazione. La sera al rientro dal lavoro non li ho trovati in casa ne lei ne il bambino, che brutta sensazione, mi tremavano le gambe, sono andato direttamente a casa dei suoi, un sospiro di sollievo, erano li, come se non fosse successo niente, non voleva far capire a suoi il motivo della sua visita -Stiamo qualche giorno- con l’invito ad andarmene. Mi mancava la terra sotto i piedi, le avrei dato ogni cosa, le avrei concesso tutto. Una settimana d’inferno, una sera li ho trovati a casa, li ho abbracciati, la stavo stritolando, la volevo unire al mio corpo, volevo che i nostri corpi ne formassero uno solo. Poi la sentenza -Domani viene papà a pranzo- -Benissimo anche mamma?- -No mamma ha da fare, io devo fare con papà- -Cosa devi fare con papà?- -Lui sa dove sborrare, certamente non sulla faccia come hai fatto tu- -Fai l’amore con tuo padre?- -Da una vita faccio l’amore con lui, in maniera discreta, mamma non si è mai accorta, ora voglio fare l’amore con lui sul nostro letto, voglio ripagarti con la stessa moneta, voglio mancarti di rispetto- -Veramente dici?- -Certo se vuoi puoi anche guardarci, a proposito il bambino è stato concepito con lui, il bambino è figlio di papà non tuo- Il gelo ha invaso il mio corpo, la notte non ho chiuso occhio, la mattina sono andato al lavoro, il cuore l’ho lasciato a casa, alle dieci sono tornato, non avevo la forza di entrare in casa, la macchina di mio
suocero era davanti al cancello, sono entrato, cercavo di far rumore per farmi sentire; la sua voce -Puoi entrare- il bambino giocava nella culla, loro sotto le lenzuola, lei sopra al padre, le bocche unite. Una dimostrazione di forza da far impallidire. Mi stava
bene, mi interessava che stesse in casa con me, poteva fare quello che voleva col padre. Finalmente il rapporto era stato ricucito, ora ufficialmente scopava col padre ed era tornata a scopare con me, non come prima, molto meglio di prima. Quando ho avuto modo
di vedere il cazzo del padre, ho capito tutto, mostruosamente bello e sostanzioso.
di rispetto nei suoi confronti. Siamo andati a letto. Lei in una sponda io all’altra, mi vergognavo tremendamente, se avessi potuto sarei tornato indietro. Una settimana a pregarla e chiederle scusa, non c’era verso di ricucire il rapporto, non sapevo cosa fare. Le ho proposto di tradirmi, ho aggravato la situazione. La sera al rientro dal lavoro non li ho trovati in casa ne lei ne il bambino, che brutta sensazione, mi tremavano le gambe, sono andato direttamente a casa dei suoi, un sospiro di sollievo, erano li, come se non fosse successo niente, non voleva far capire a suoi il motivo della sua visita -Stiamo qualche giorno- con l’invito ad andarmene. Mi mancava la terra sotto i piedi, le avrei dato ogni cosa, le avrei concesso tutto. Una settimana d’inferno, una sera li ho trovati a casa, li ho abbracciati, la stavo stritolando, la volevo unire al mio corpo, volevo che i nostri corpi ne formassero uno solo. Poi la sentenza -Domani viene papà a pranzo- -Benissimo anche mamma?- -No mamma ha da fare, io devo fare con papà- -Cosa devi fare con papà?- -Lui sa dove sborrare, certamente non sulla faccia come hai fatto tu- -Fai l’amore con tuo padre?- -Da una vita faccio l’amore con lui, in maniera discreta, mamma non si è mai accorta, ora voglio fare l’amore con lui sul nostro letto, voglio ripagarti con la stessa moneta, voglio mancarti di rispetto- -Veramente dici?- -Certo se vuoi puoi anche guardarci, a proposito il bambino è stato concepito con lui, il bambino è figlio di papà non tuo- Il gelo ha invaso il mio corpo, la notte non ho chiuso occhio, la mattina sono andato al lavoro, il cuore l’ho lasciato a casa, alle dieci sono tornato, non avevo la forza di entrare in casa, la macchina di mio
suocero era davanti al cancello, sono entrato, cercavo di far rumore per farmi sentire; la sua voce -Puoi entrare- il bambino giocava nella culla, loro sotto le lenzuola, lei sopra al padre, le bocche unite. Una dimostrazione di forza da far impallidire. Mi stava
bene, mi interessava che stesse in casa con me, poteva fare quello che voleva col padre. Finalmente il rapporto era stato ricucito, ora ufficialmente scopava col padre ed era tornata a scopare con me, non come prima, molto meglio di prima. Quando ho avuto modo
di vedere il cazzo del padre, ho capito tutto, mostruosamente bello e sostanzioso.
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