Fratelli complici - cap.5
di
Chia&Andre
genere
prime esperienze
Cap. 5 di “Fratelli complici”
Ciao con mio fratello Andrea continuiamo questa serie di racconti.
Ci farebbe piacere se commentate e ci darete dei feedback su come scriviamo. Se siete timidi e volete parlare con uno o entrambi in privato, lasciateci sempre un commento
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Dopo un paio di sketch, mia sorella mi chiede di depilargliela, così prendo: un asciugamano e lo metto sotto di lei, rasoio elettrico, lametta e schiuma.
Lei si spoglia completamente altrimenti si sporca e comincio a passarla con il rasoio. Ma potrei quasi giurare che le piace farsi guardare. Ho scelto apposta il rasoio: vibrando la stuzzico un po’ e lei apprezza. Finito con la prima passata le appoggio il rasoio sulla fighetta a mo di vibratore e lei si lascia andare come non mai... poi via di schiuma e lametta.
Lei va a lavarsi e io risistemo tutto: si è fatto tardi. Non resisto: vado in bagno e mi sparo una sega da chilo immaginandola a 90 e poterla penetrare. Per aiutarmi, come se ce ne fosse bisogno, avevo preso le sue mutandine e alternavo belle annusate profonde del suo odore a segate con quelle. Finalmente sborro liberando la mia eccitazione.
Quella sera ho pensato molto a come mio fratello avesse giocato con me... ero ancora eccitata, ma anche il pensiero di rivedere il mio ex è intrigante, ma allo stesso tempo imbarazzante.
Alla fine, per vedere il mio ex, scelgo una gonna leggera e un top che lasciasse vedere il piercing all'ombelico.
Ci incontriamo in un parco poco distante da casa sua, arriva vestito con pantaloncini larghi della Jordan e una maglietta della nike. Capelli arruffati e il suo bello sguardo fiero... "Cazzo che figo - penso - sono ancora persa di lui" Ci guardiamo negli occhi e un'istante di esitazione... non sappiamo come salutarci... "Se ti palpa il culo, limonatelo subito" mi dice una vocina nella testa....
Andiamo verso una panchina appartata e gli chiedo di raccontarmi tutto e di essere sincero.
Mi racconta tutto, di com'è successo, cosa hanno fatto e che avrebbe dovuto dirgli tutto e scusarsi... Poi quando mi ha visto alla festa, grazie a quel drink in più ha avuto il coraggio di parlarmi, ma ero troppo bella e profumavo di sesso così non ha resistito e mi ha toccata...
Lo fermo e comincio io... gli dico che con il suo tocco mi stava facendo abbattere tutte le mie difese... poi è arrivato quel tipo e ha colto la palla al balzo e io ho pensato di fartela pagare... puoi immaginare com'è finita... lo guardo negli occhi e lui annuisce... non resisto più e lo limono. Lui ricambia il bacio, mi metto sopra di lui così mi palpa il culetto mentre mi bacia da seduti sulla panchina.
"Non resistevo più... ho voglia di te e di come tu mi sai toccare"
"Amo sei troppo figa per non giocare con il tuo corpo..."
"Mmmm"
"Lo senti il mio cazzo sotto di te? - annuisco - Oggi non resisterò... se verrai a casa mia, non ti lascio andare via senza scoparti" e mi tocca tra le gambe, sorride.
"Si... mi sono depilata per te... mi accompagni allora da te?"
Ci alziamo e quasi corriamo verso casa sua... Entrambi volevamo rimanere da soli.
Arriviamo, sembra dopo un secolo, a casa sua... "Dai accompagnami in camera"
Imbarazzato mi dice che probabilmente non arriva in camera, dall'eccitazione sborra prima... Quasi istintivamente mi spoglio davanti a lui, mi inginocchio e gli tiro fuori il cazzo. "Ora puoi esplodere" e me lo metto in bocca e succhio piano. Con lui non mi faceva schifo l'idea, non chiedetemi il perchè. Dopo pochissimo mi viene in bocca e come si fa con una brutta medicina mando tutto giù... mi impasta un po' la bocca, così gli chiedo un bicchiere d'acqua, ma non mi ha fatto schifo. In quel momento imparo anche che per lavare la sborra l’acqua non è molto efficace. Lui rimane sorpreso, gli avevo detto che mi faceva schifo la sborra e ora ingoiavo... non chiedetelo a me...
Ridendo: "Spero che poi durerai di più"
"Lo spero, sono stato imbarazzante... ma con una figa come tu non assicuro niente..."
Mi sdraio sul letto desiderosa della sua lingua.
Lui affonda la sua testa tra le mie gambe e comincia a leccarmi famelico. Non come mio fratello, preciso, ma casuale ma intenso, un po' come un cagnolino lecca per bere.
Con la lingua passa bene tra le mie labbra, mentre con un dito comincia a penetrarmi, pregustando il mio sesso. Lecca quel dito zeppo del mio succo e poi ricomincia. Non riuscivo a guardarlo, gemevo con la testa all’indietro con mille gridolini di piacere. Altro urlo, questa volta più forte, capisce cosa sta per succedere e lo rende soddisfatto, smette, non volevo lo facesse: "ahhh cazzo siii, vengo" ho un orgasmo violento che mi fa tremare per una decina di secondi. Lui, mi guarda contorcermi dal piacere, tutto soddisfatto. "Anch'io sono resistita poco... avevo troppa voglia della tua lingua"
"No, di la verità... sono troppo bravo a leccare"
Lui si stende sopra di me per baciarmi... mi perdo in quel bacio... sono assuefatta di lui: "Ti prego non scoparmi subito, leccami un altro po'..." E' sopra di me gioca con le mie tette, il suo cazzo duro appoggiato sulla mia fighetta, lo tocco, non riesco a resistere. Lo prendo e lo indirizzo verso la mia fighetta: "Non resisto più, fammi tua"
"Non aspettavo altro - ci mettiamo alla missionaria - così posso guardarti mentre mi scopo una figona da paura! Ma soprattutto la ragazza che amo!"
Che carino penso! Lo fisso negli occhi, anch'io lo volevo guardare. Ero emozionata, quasi come se fosse la prima volta... uno strano calore stava investendo il mio corpo... Ritorno alla realtà quando la sua cappella lentamente entra dentro di me. Sembra quasi un coltello caldo che taglia il burro da quanto sono umida. Ansimando: "Anch'io ti amo, è bellissimo averti dentro di me!"
Mi bacia: "Sono stato un coglione, non dov...." lo zittisco, sapevo dove voleva andare a parare, ma è veramente un coglione, non può voler parlare ora
"Shh... non ora, ora dobbiamo divertirci! Scommetto che mi vuoi mettere a pecora" volevo un ritmo e una penetrazione migliore.
"Sarebbe fantastico, il tuo culetto è mozzafiato"
"Ahhh sì così mi piace!"
Non resiste troppo e viene sul mio culetto.
Rimaniamo abbracciati a baciarci e coccolarci per un po'. Sentiamo la porta aprirsi e ci risvegliamo da quel tepore: impanicati ci copriamo. Si era fatto tardi ed è tornato suo padre. In una figura di merda nascondo il mio corpo e tento di vestirmi. Uscendo passo davanti a suo papà, rossa in volto evito qualsiasi discorso, solo un ciao.
Tornata a casa gli chiedo se gli avesse detto qualcosa, mi dice che gli ha chiesto se abbiamo usato il preservativo... in generale di usare la testa e non solo il cazzo e poi che mi ha fatto i complimenti di che figa mi sono scopato ahahah e di stare attento che se ci avesse beccato mamma sarebbero stati guai maggiori.
Ci mettiamo d'accordo e ci saremmo visti per chiarire la nostra "relazione".
continua…
Ciao con mio fratello Andrea continuiamo questa serie di racconti.
Ci farebbe piacere se commentate e ci darete dei feedback su come scriviamo. Se siete timidi e volete parlare con uno o entrambi in privato, lasciateci sempre un commento
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Dopo un paio di sketch, mia sorella mi chiede di depilargliela, così prendo: un asciugamano e lo metto sotto di lei, rasoio elettrico, lametta e schiuma.
Lei si spoglia completamente altrimenti si sporca e comincio a passarla con il rasoio. Ma potrei quasi giurare che le piace farsi guardare. Ho scelto apposta il rasoio: vibrando la stuzzico un po’ e lei apprezza. Finito con la prima passata le appoggio il rasoio sulla fighetta a mo di vibratore e lei si lascia andare come non mai... poi via di schiuma e lametta.
Lei va a lavarsi e io risistemo tutto: si è fatto tardi. Non resisto: vado in bagno e mi sparo una sega da chilo immaginandola a 90 e poterla penetrare. Per aiutarmi, come se ce ne fosse bisogno, avevo preso le sue mutandine e alternavo belle annusate profonde del suo odore a segate con quelle. Finalmente sborro liberando la mia eccitazione.
Quella sera ho pensato molto a come mio fratello avesse giocato con me... ero ancora eccitata, ma anche il pensiero di rivedere il mio ex è intrigante, ma allo stesso tempo imbarazzante.
Alla fine, per vedere il mio ex, scelgo una gonna leggera e un top che lasciasse vedere il piercing all'ombelico.
Ci incontriamo in un parco poco distante da casa sua, arriva vestito con pantaloncini larghi della Jordan e una maglietta della nike. Capelli arruffati e il suo bello sguardo fiero... "Cazzo che figo - penso - sono ancora persa di lui" Ci guardiamo negli occhi e un'istante di esitazione... non sappiamo come salutarci... "Se ti palpa il culo, limonatelo subito" mi dice una vocina nella testa....
Andiamo verso una panchina appartata e gli chiedo di raccontarmi tutto e di essere sincero.
Mi racconta tutto, di com'è successo, cosa hanno fatto e che avrebbe dovuto dirgli tutto e scusarsi... Poi quando mi ha visto alla festa, grazie a quel drink in più ha avuto il coraggio di parlarmi, ma ero troppo bella e profumavo di sesso così non ha resistito e mi ha toccata...
Lo fermo e comincio io... gli dico che con il suo tocco mi stava facendo abbattere tutte le mie difese... poi è arrivato quel tipo e ha colto la palla al balzo e io ho pensato di fartela pagare... puoi immaginare com'è finita... lo guardo negli occhi e lui annuisce... non resisto più e lo limono. Lui ricambia il bacio, mi metto sopra di lui così mi palpa il culetto mentre mi bacia da seduti sulla panchina.
"Non resistevo più... ho voglia di te e di come tu mi sai toccare"
"Amo sei troppo figa per non giocare con il tuo corpo..."
"Mmmm"
"Lo senti il mio cazzo sotto di te? - annuisco - Oggi non resisterò... se verrai a casa mia, non ti lascio andare via senza scoparti" e mi tocca tra le gambe, sorride.
"Si... mi sono depilata per te... mi accompagni allora da te?"
Ci alziamo e quasi corriamo verso casa sua... Entrambi volevamo rimanere da soli.
Arriviamo, sembra dopo un secolo, a casa sua... "Dai accompagnami in camera"
Imbarazzato mi dice che probabilmente non arriva in camera, dall'eccitazione sborra prima... Quasi istintivamente mi spoglio davanti a lui, mi inginocchio e gli tiro fuori il cazzo. "Ora puoi esplodere" e me lo metto in bocca e succhio piano. Con lui non mi faceva schifo l'idea, non chiedetemi il perchè. Dopo pochissimo mi viene in bocca e come si fa con una brutta medicina mando tutto giù... mi impasta un po' la bocca, così gli chiedo un bicchiere d'acqua, ma non mi ha fatto schifo. In quel momento imparo anche che per lavare la sborra l’acqua non è molto efficace. Lui rimane sorpreso, gli avevo detto che mi faceva schifo la sborra e ora ingoiavo... non chiedetelo a me...
Ridendo: "Spero che poi durerai di più"
"Lo spero, sono stato imbarazzante... ma con una figa come tu non assicuro niente..."
Mi sdraio sul letto desiderosa della sua lingua.
Lui affonda la sua testa tra le mie gambe e comincia a leccarmi famelico. Non come mio fratello, preciso, ma casuale ma intenso, un po' come un cagnolino lecca per bere.
Con la lingua passa bene tra le mie labbra, mentre con un dito comincia a penetrarmi, pregustando il mio sesso. Lecca quel dito zeppo del mio succo e poi ricomincia. Non riuscivo a guardarlo, gemevo con la testa all’indietro con mille gridolini di piacere. Altro urlo, questa volta più forte, capisce cosa sta per succedere e lo rende soddisfatto, smette, non volevo lo facesse: "ahhh cazzo siii, vengo" ho un orgasmo violento che mi fa tremare per una decina di secondi. Lui, mi guarda contorcermi dal piacere, tutto soddisfatto. "Anch'io sono resistita poco... avevo troppa voglia della tua lingua"
"No, di la verità... sono troppo bravo a leccare"
Lui si stende sopra di me per baciarmi... mi perdo in quel bacio... sono assuefatta di lui: "Ti prego non scoparmi subito, leccami un altro po'..." E' sopra di me gioca con le mie tette, il suo cazzo duro appoggiato sulla mia fighetta, lo tocco, non riesco a resistere. Lo prendo e lo indirizzo verso la mia fighetta: "Non resisto più, fammi tua"
"Non aspettavo altro - ci mettiamo alla missionaria - così posso guardarti mentre mi scopo una figona da paura! Ma soprattutto la ragazza che amo!"
Che carino penso! Lo fisso negli occhi, anch'io lo volevo guardare. Ero emozionata, quasi come se fosse la prima volta... uno strano calore stava investendo il mio corpo... Ritorno alla realtà quando la sua cappella lentamente entra dentro di me. Sembra quasi un coltello caldo che taglia il burro da quanto sono umida. Ansimando: "Anch'io ti amo, è bellissimo averti dentro di me!"
Mi bacia: "Sono stato un coglione, non dov...." lo zittisco, sapevo dove voleva andare a parare, ma è veramente un coglione, non può voler parlare ora
"Shh... non ora, ora dobbiamo divertirci! Scommetto che mi vuoi mettere a pecora" volevo un ritmo e una penetrazione migliore.
"Sarebbe fantastico, il tuo culetto è mozzafiato"
"Ahhh sì così mi piace!"
Non resiste troppo e viene sul mio culetto.
Rimaniamo abbracciati a baciarci e coccolarci per un po'. Sentiamo la porta aprirsi e ci risvegliamo da quel tepore: impanicati ci copriamo. Si era fatto tardi ed è tornato suo padre. In una figura di merda nascondo il mio corpo e tento di vestirmi. Uscendo passo davanti a suo papà, rossa in volto evito qualsiasi discorso, solo un ciao.
Tornata a casa gli chiedo se gli avesse detto qualcosa, mi dice che gli ha chiesto se abbiamo usato il preservativo... in generale di usare la testa e non solo il cazzo e poi che mi ha fatto i complimenti di che figa mi sono scopato ahahah e di stare attento che se ci avesse beccato mamma sarebbero stati guai maggiori.
Ci mettiamo d'accordo e ci saremmo visti per chiarire la nostra "relazione".
continua…
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