Piedi di donna
di
Omar
genere
confessioni
I piedi delle donne mi sono sempre piaciuti, fin dalle prime sensazioni erotiche adolescenziali, ma sono sempre stato troppo timido per manifestarlo ad una donna, allora ho sempre lavorato di masturbazione e fantasia.
Al massimo qualche furtiva momentanea appropriazione di calze scarpe o indumenti intimi, il tempo di masturbarmi per poi rimettere tutto a posto.
Mi sono fidanzato, poi sposato e ovviamente ho avuto sempre meno possibilità per questi brevi momenti, che per me erano però molto importanti, perché mi donavano pace e serenità.
Allora ho cominciato a tastare il terreno con mia moglie, con le dovute cautele, non volevo che pensasse di aver sposato un pervertito.
Quindi ho iniziato con i massaggi ai piedi, andando sul sicuro, sfida qualsiasi donna a dire che non le piacciono.
Pian piano era lei che mi chiedeva di farlo (e questo mi eccitava paurosamente soltanto a sentire chiedermelo), ma il punto però era che, mentre li praticavo, mi eccitavo come un toro. Qualche volta sono anche venuto nei pantaloni, ma non potevo farglielo capire.
Pian piano dai massaggi sono passato ai bacetti. Lei sembrava un po' imbarazzata, ma poi mi ha lasciato fare senza dire nulla, ma era più interessata ai massaggi.
Dai bacetti sono passato alle leccatine e poi a succhiare le dita, passando la lingua tra gli spazi.
Queste pratiche sono pian piano entrate nei normali momenti di sesso, aumentando l'eccitazione di entrambi.
Ma il problema di noi feticisti è che non ci accontentiamo mai.
Allora piano piano ho sentito l'esigenza di prendere tutto il piede in bocca, spingendo fino a sentire le sue dita nella mia gola.
È stato fantastico, ma lei non sembrava apprezzare, anche se mi ha lasciato fare.
Allora mi sono fermato, perché il mio desiderio sarebbe che sia lei a chiamarmi, mettermi disteso ed infilarmi il suo piede nella mia gola, questo però non succede. Almeno non ancora.
In compenso però, essendo anche un amante del cannalingus, sono riuscito a bere la sua urina.
All'inizio poca, per farla uscire la facevo venire più volte, dopodiché al terzo o quarto orgasmo, i muscoli si rilassano ed un po' di urina esce sempre.
Successivamente, una volta che aveva la vescica piena, è uscita un'intera pipì. Ho cercato avidamente di berla tutta, ma il getto era forte ed inevitabilmente una parte mi è finita nelle narici, nelle orecchie e negli occhi, oltre che nei capelli.
Anche se a lei non piace dominare, mi ha accettato come suo schiavo. Sono felice.
Al massimo qualche furtiva momentanea appropriazione di calze scarpe o indumenti intimi, il tempo di masturbarmi per poi rimettere tutto a posto.
Mi sono fidanzato, poi sposato e ovviamente ho avuto sempre meno possibilità per questi brevi momenti, che per me erano però molto importanti, perché mi donavano pace e serenità.
Allora ho cominciato a tastare il terreno con mia moglie, con le dovute cautele, non volevo che pensasse di aver sposato un pervertito.
Quindi ho iniziato con i massaggi ai piedi, andando sul sicuro, sfida qualsiasi donna a dire che non le piacciono.
Pian piano era lei che mi chiedeva di farlo (e questo mi eccitava paurosamente soltanto a sentire chiedermelo), ma il punto però era che, mentre li praticavo, mi eccitavo come un toro. Qualche volta sono anche venuto nei pantaloni, ma non potevo farglielo capire.
Pian piano dai massaggi sono passato ai bacetti. Lei sembrava un po' imbarazzata, ma poi mi ha lasciato fare senza dire nulla, ma era più interessata ai massaggi.
Dai bacetti sono passato alle leccatine e poi a succhiare le dita, passando la lingua tra gli spazi.
Queste pratiche sono pian piano entrate nei normali momenti di sesso, aumentando l'eccitazione di entrambi.
Ma il problema di noi feticisti è che non ci accontentiamo mai.
Allora piano piano ho sentito l'esigenza di prendere tutto il piede in bocca, spingendo fino a sentire le sue dita nella mia gola.
È stato fantastico, ma lei non sembrava apprezzare, anche se mi ha lasciato fare.
Allora mi sono fermato, perché il mio desiderio sarebbe che sia lei a chiamarmi, mettermi disteso ed infilarmi il suo piede nella mia gola, questo però non succede. Almeno non ancora.
In compenso però, essendo anche un amante del cannalingus, sono riuscito a bere la sua urina.
All'inizio poca, per farla uscire la facevo venire più volte, dopodiché al terzo o quarto orgasmo, i muscoli si rilassano ed un po' di urina esce sempre.
Successivamente, una volta che aveva la vescica piena, è uscita un'intera pipì. Ho cercato avidamente di berla tutta, ma il getto era forte ed inevitabilmente una parte mi è finita nelle narici, nelle orecchie e negli occhi, oltre che nei capelli.
Anche se a lei non piace dominare, mi ha accettato come suo schiavo. Sono felice.
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5.3
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Commenti dei lettori al racconto erotico