Un compleanno particolare.

di
genere
bondage

Regalo di compleanno-

1- Regalo di compleanno-

Quest'anno per il mio compleanno ho ricevuto parecchie sorprese inaspettate.
La prima è stata la visita della mia amica di penna inglese.
Lo so che puo sembrare anacronistico nel XXI secolo, avendo a disposizione internet facebook e social forum vari, intrattenere un rapporto epistolare con tanto di lettera e francobollo ma il mio inglese faceva schifo e nella cassetta delle lettere mi arrivavano solo bollette, fatture e volantini pubblicitari, una tristezza. Così ho deciso di mettermi a scrivere; l'indirizzo di Alice lo ho avuto dall'insegnante di inglese presso cui andavo a ripetizione durante il liceo, una sua nipote studiava l'italiano ed aveva bisogno di fare pratica nello scritto, io avrei composto le mie lettere in inglese e lei mi avrebbe risposto in italiano. Le ho spedito una prima lettera, lei mi ha risposto, ci siamo trovati simpatici e così abbiamo incominciato a scriverci regolarmente ogni due settimane. In tre anni di lettere ci siamo detti un mucchio di cose e si è creato un rapporto piuttosto intimo fra di noi, anche se fino a questa mattina, quando Alice mi si è presentata davanti alla porta di casa non ci eravamo mai visti di persona, neanche in fotografia.
Devo dire che la sorte con me è stata benigna questa volta, in quanto Alice è decisamente una bella ragazza. E' alta circa uno e settanta, bionda con gli occhi azzurri ed un fisico notevole che sa valorizzare con un abbigliamento decisamente seducente. Nei miei confronti si comporta come se ci conoscessimo da sempre ed è veramente piacevole stare in sua compagnia.
Questa sera per festeggiare il mio compleanno siamo andati a cena in un ristorante tipico dove si mangia e beve molto bene. Lei indossava un paio di pantaloni in lucida pelle nera, un maglione a collo alto d'angora color panna ed un paio di stivaletti con il tacco a spillo anch'essi di pelle nera. Per l'occasione si era truccata con attenzione ed il risultato era decisamente notevole, tanto che il povero cameriere del locale più di una volta a rischiato di rovesciare i piatti che portava, perchè distratto dalla mia amica.
Dopo la cena lei ha detto di aver dimenticato a casa il regalo di compleanno che mi aveva preparato e dato che voleva darmelo prima di mezzanotte, abbiamo deciso di tornare presso il mio domicilio dove si trovava il pacco.
Tornando a casa fantasticavo su di Alice ed il regalo di compleanno che doveva assolutamente darmi prima che scadesse il giorno. La fantasia più gettonata era quella in cui lei con una scusa andava in bagno per uscirne poi con indosso solo qualche goccia di profumo ed in mano una matassa di corde, mi raggiungeva ed il resto ve lo lascio immaginare.
In frigo avevo strategicamente lasciato una bottiglia di Berlucchi in ghiaccio. Le mie intenzioni erano comunque di farla bere ancora un po' e poi con le dovute maniere provarci dato che lei mi era sembrata più che disponibile.
Entrati in casa le ho proposto un brindisi, poi ci siamo seduti sul divano e Alice ha tirato fuori il suo regalo.
Era un scatola grande abbastanza da contenere una stampante per il PC ed impacchettata con maestria utilizzando della graziosa carta da pacchi e dello spago di canapa di qualche millimetro di spessore. Al suo interno con mio grande stupore ( e piacere ) si trovavano svariate matasse di corde di canapa ed un balgag di gomma arancione con un cinturino in cuoio nero.
Devo aver fatto una faccia particolarmente divertente perchè Alice è scoppiata a ridere vedendola e poi con un sorriso angelico sulle sue sensuali labbra enfatizzate dal rossetto mi ha detto:
" Andiamo Tato non fare quella faccia, in una tua lettera mi hai confessato che una delle tue fantasie erotiche è quella di essere tenuto nudo legato ed imbavagliato da una donna. Questo al mio paese si chiama bondage e quella che vedi nella scatola è l'attrezzatura base per praticarlo, io sono una donna, dal modo in cui mi guardi mi sembra tu te ne sia accorto e sono pronta a legarti per bene. Su, da bravo, spogliati che finisco di darti il mio regalo di compleanno."
Un po' intontito dal Berlucchi e decisamente intrigato dalla situazione che andava creandosi mi sono liberato, frettolosamente, degli indumenti che indossavo.
Alice si è goduta il mio maldestro spogliarello seduta sul divano, poi si è alzata mi ha ordinato di mettere le mani dietro la schiena con i polsi incrociati e mi ha legato come un salame.
Infine non contenta di avermi legato le mani dietro la schiena, le ginocchia, le caviglie e le braccia al corpo con un viluppo di corde, ha deciso di fissarmi al divano. Dopo avermi fatto sedere all'incirca a metà divano, mi ha legato le caviglie ad una delle due gambe centrali che lo sorreggono e all'altra, quella posteriore, è riuscita a legarmici il busto.
Quindi mi si è messa di fronte e si è tolta il maglione con movenze languide e sensuali; sotto portava una maglietta aderente a maniche lunghe di trasparente chiffon nero, attraverso la quale si intravedevano due superbe tette che, sfidando la legge di gravità, si ergevano sode come scolpite nel marmo, senza bisogno del reggiseno.
Il mio intimo amico che, già aveva gradito infinitamente la precedente fase di legatura, è scattato sugli attenti con una missilistica erezione. Molto apprezzata da Alice che dopo aver preso il balgag è venuta a sedersi a cavalcioni sulle mie cosce legate. Mi ha messo una mano dietro la nuca e mentre mi accarezzava i capelli con il suo volto si è avvicinata al mio dicendo:
" Buon compleanno Tato".
Poi mi ha baciato, un lungo e sensuale bacio mozzafiato, al termine del quale, senza darmi il tempo di qualche parola, mi ha imbavagliato. E' rimasta per un po' di tempo a cavalcioni del mio corpo legato, strusciandosi addosso a me e facendo le fusa come una gatta in calore. Dopo di che si è sdraiata sul divano e su parte di me che, come ricorderete ci ero legato sopra; infine con un grazioso sbadiglio è piombata in un sonno etilico a prova di bomba.
Adesso sono qui in salotto seduto sul divano, eccitato come un mandrillo, con una splendida figlia di Albione sensualmente sdraiata sulle mie parti intime e non mi riesce in nessun modo di svegliarla per continuare quello che decisamente era cominciato bene.
Più che Alice nel paese delle meraviglie a me sembra che la mia deliziosa amica di penna stia recitando la parte della bella addormenta nel bosco o al massimo quella dalla pricipessa sul pisello.
Ogni tanto nel sonno si muove e le sue gambe, fasciate in lucida pelle nera, stuzzicano il mio galletto ad alzare la cresta.
Vorrei toccarla, ma non posso ho le mani legate dietro la schiena.
Vorrei chinarmi sul suo busto e succhiare quegli invitanti capezzoli che, intravedo attraverso quella intrigante maglietta di chiffon nero; ma non posso lei mi ha legato al divano e comunque anche se potessi chinarmi su di lei, non potrei succhiare un granchè perchè sono anche imbavagliato.
Ho provato a liberarmi ma non trovo i nodi che Alice con tanta abilità ha fatto e le corde sono ben strette, non tanto da crearmi dei problemi circolatori ma abbastanza da impedire di liberarmi.
Posso solo ammirarla, sbavando come un labrador, perchè la palla di gomma del balgag che la figlia di Albione mi ha ficcato in bocca stimola oltremodo la mia salivazione.
Il mio intimo amico, stuzzicato dai movimenti sonnambuli di lei, è in uno stato di perenne eccitazione e si trova quasi sul punto di scoppiare.
Alice mi ha fatto una fantastica sorpresa per il mio compleanno, ha realizzato pienamente il preferito fra i miei sogni erotici. Quindi è scivolata a sua volta nel mondo dei sogni ma questo è secondario, intanto mi godo il suo regalo di compleanno e poi presto o tardi la mia splendida carceriera dovrà pure svegliarsi e allora chissà come finirà.


2- La bella addormentata in salotto -

Le campane della chiesa situata vicino a casa mia hanno suonato le due. Il mio compleanno è oramai passato ed io seduto sul divano nel mio salotto sto ancora godendomi il regalo che Alice mi ha fatto. Sono qui in compagnia della mia incantevole amica di penna inglese che come la sua più famosa omonima al momento è nel paese delle meraviglie, ovvero sta smaltendo la sbornia russando sdraiata sul mio divano ed in parte su di me che ci sto seduto sopra quasi nudo.
Al momento, non avendo sonno ed avendo tempo a disposizione oltre a godere con indosso il regalo della mia dolce britanna, posso ricapitolare i curiosi avvenimenti accadutimi a partire da questa mattina.
La giornata era incominciata decisamente bene, ancora assonnato sono andato ad aprire la porta di casa e mi sono ritrovato davanti una splendore di femmina anglosassone, bionda, sinuosa ed estremamente contenta di vedermi. La stessa ragazza che al momento è con me in salotto per intenderci. Si è presentata come la mia amica di penna da Liverpool; una ragazza, nipote di una mia ex insegnante di ripetizioni di inglese, con cui avevo un rapporto epistolare da ormai tre anni. Non avendola mai vista prima, potete immaginare il mio stupore e piacere nel conoscerla e nel constatare, con estremo piacere, che era un gran bel pezzo di gnocca.
Visto che per il mio compleanno mi ero tenuto tutta la giornata libera abbiamo deciso di passarla insieme e visto che sua zia aveva organizzato una canasta non stop in casa, Alice mi ha chiesto se potevo ospitarla a dormire da me, ha detto che le sarebbe bastato un divano.
Felice come una pasqua ed euforico quanto può esserlo un cane legato ad una cagna in calore, le ho comunicato tutta la mia gioia ed il mio piacere nel conoscerla e nell'ospitarla sotto il mio tetto ( sono riuscito a non scodinzolare per fortuna ).
Poi dopo aver lasciato i bagagli della deliziosa figlia di Albione nel mio salotto, siamo usciti per una visita guidata della città in cui vivo.
Abbiamo passato tutta la giornata in giro per strade, palazzi, monumenti e negozi; andando a piedi, in tram, in macchina e perfino in carrozzella.
Siamo rientrati a casa nel pomeriggio inoltrato e dato che la dispensa era vuota e che era il mio compleanno, la ho invitata fuori a cena.
Alice mi ha chiesto il tempo di cambiarsi di abito e di darsi un aggiustatina, poi presa una valigia si è infilata in bagno.
Io intanto in previsione di un ancor più piacevole fine serata mi sono affrettato a mettere in frigo una bottiglia di Berlucchi.
In un ragionevole lasso di tempo la mia amica è uscita dal bagno e me la sono ritrovata di fronte, uno schianto.
La bella e dolce ragazza acqua e sapone con la coda di cavallo ed i jeans che avevo accompagnato per la città tutto il giorno, in breve tempo, con un cambio di abito e qualche semplice magia femminile, si era trasformata in una emozionante ed eccitante femme fatale. Adesso indossava un paio di pantaloni in lucida pelle nera a sigaretta, un morbido maglione d'angora a collo alto color panna ed un paio di deliziosi stivaletti in pelle nera con il tacco a spillo di 12 cm. Si era truccata come una stella del cinema anni cinquanta ed era assolutamente sensazionale.
Da quel momento in poi gli avvenimenti della serata si sono susseguiti troppo velocemente perchè io, la cui anima feticista era aggiogata dall'abbigliamento della mia amica, potessi influenzarli.
Siamo andati a cena, dopo di che Alice mi ha chiesto di tornare a casa, perchè voleva assolutamente darmi il suo regalo di compleanno che era rimasto fra i suoi bagagli nel mio salotto. Arrivati a casa dopo un ultimo brindisi lei mi ha dato il regalo, mi ha facilmente convinto a spogliarmi e mi ha aiutato ad indossarlo; quindi si è tolta il maglione, sotto cui portava una maglia aderente a maniche lunghe in un peccaminoso e trasparente chiffon nero che evidenziava anziché nascondere due magnifiche poppe. Poi dopo avermi baciato con passione ed ammutolito è finita fra le braccia di Morfeo ( il dio greco del sonno e non un mio coinquilino od un ex giocatore di calcio che di nome fà Domenico ).
A questo punto potreste chiedervi come mai io stia qui in silenzio a vederla dormire da ormai più di due ore e, pur sbavandole letteralmente addosso, non abbia ancora effettuato alcun tentativo di svegliarla per continuare quello che era così ben cominciato.
La risposta è semplice, come vi avevo precedentemente detto, sto ancora godendomi il regalo di Alice che consiste, come ha detto lei, nell'attrezzatura di base per la pratica del bondage. In poche parole un bel mucchio di splendide e robuste corde di canapa ed un balgag arancione con cinturino in cuoio nero che, la conturbante figlia di Albione ha utilizzato, con infinita cura e perizia, per legarmi come un salame, imbavagliarmi ed infine fissarmi al divano su cui ora sta sensualmente dormendo.
La sto ammirando da ore e non me ne stancherei mai; vedo i suoi seni alzarsi ed abbassarsi in sensuale sincronia con il suo respiro, percepisco il suo calore attraverso il contatto che ho con parte delle sue gambe vestite in lucida ed intrigante pelle nera e sento il suo russare che, nelle condizioni in cui sono, trovo stranamente eccitante.
Sono un po' come quei bambini golosi, inchiodati a sbrodolarsi addosso davanti ad una torta, esposta nella vetrina di una pasticceria chiusa.
Fantastica la mia amica è decisamente fantastica anche se al momento si trova eroticamente appisolata su di me. Non so come le sia venuto in mente di farmi questo splendido ed immobilizzante regalo. Onestamente proprio non ricordo la lettera in cui le ho confessato questa mia passione e non ho idea di cosa io possa averle scritto. Il mio inglese è pessimo, può essere che io intendessi dirle qualcos'altro ed invece a causa delle mie carenze linguistiche ne è venuta fuori una non voluta ma veritiera confessione.
Magari nel mio subconscio desideravo talmente vivere una situazione del genere da scriverlo involontariamente ad una mia amica di penna che, non avevo e che probabilmente non avrei mai visto.
Posso però assicurarvi che io ed il mio intimo amico siamo estremamente felici di averlo fatto.
Perchè vedere avverato il proprio sogno erotico preferito ed essere ben svegli per goderselo è un sensazione assolutamente unica ed eccitante che vorrei non smettere mai di provare.
Ogni tanto, forse per sentire maggiormente la solidità del bondage ed assicurarmi di non stare sognando a mia volta, provo a liberarmi dei legami che Alice mi ha stretto addosso ma è un'impresa persa in partenza. La mia amica ha fatto un lavoro a regola d'arte, semplicemente perfetto. Le corde sono strette e tese fino al punto giusto ed i nodi che ha fatto per stringerle sono per me irraggiungibili. Ho le mani legate dietro la schiena con i polsi incrociati fra di loro e le braccia è come fossero incollate al corpo dai numerosi giri di corda che lei ha usato per legarle, non dimenticandosi poi di occuparsi di gambe e ginocchia, entrambe ben strette con quelle deliziose corde di canapa che mi ha regalato. Inoltre la britannica vertigine bionda che, mi è piombata addosso ieri mattina (oramai), si è premunita di fissarmi per bene a questo divano; le caviglie sono legate ad una delle gambe che lo sostengono ed il busto, in qualche modo ad un'altra. Per di più dopo avermi baciato ha voluto, a tutti i costi, farmi provare il balgag, zittendomi del tutto.
Non so quando si sveglierà, al momento sembra la bella addormentata nel bosco, o meglio in salotto ed io, che con un bacio potrei svegliarla, non posso perchè sono imbavagliato.
Adesso sono scoccate le due e trenta al campanile della chiesa vicino a casa mia ed io sono ancora qui con la mia splendida carceriera beatamente addormentata. Nel sonno a volte si muove e le sue gambe, fasciate in lucida pelle nera, si strusciano sulle mie parti intime, provocando ogni volta un discreto smottamento inguinale. La palla di gomma che mi ha ficcato in bocca e fissato ben stretta, non solo mi costringe al forzato silenzio ma aumenta la mia salivazione a dismisura. I cuscini del divano ai lati della mia testa sono bagnati della mia saliva, perchè per evitare di sbavarle sui pantaloni sono costretto spesso ad asciugarmici il volto.
Onestamente non so se desiderare che si svegli e quindi scoprire come finirà questa indimenticabile serata, oppure sperare che continui a dormire felice e rimanere qui a godermi la sua incantevole ed onirica presenza e l'abbraccio delle corde che lei mi ha stretto magistralmente intorno al corpo.
Tormentato da questo amletico dubbio, non mi resta che restare qui seduto ammirandola in attesa che lei si svegli e constatando piacevolmente che Alice, tenendo fede al proprio nome, mi ha condotto nel paese delle meraviglie.


3- Con Alice nel paese delle meraviglie-

Sono scoccate le tre e trenta mi comunica il campanile della chiesa vicino a casa mia, un'altra ora è passata ed Alice ancora non si è svegliata.
Che serata incredibile sto vivendo, nudo, legato al mio divano, imbavagliato e con la splendida femmina, che così mi ha ridotto, sensualmente addormentata sulle mie parti intime.
Sto partecipando a quello che potrebbe essere il mio sogno erotico preferito, tutto sembra perfetto a cominciare da lei, dal modo in cui si è vestita fino al modo in cui mi ha legato.
Però sogni e realtà prima o poi si incontrano e allora i primi lasciano spazio alla seconda.
La realtà è che dopo tanti stimoli uno prima o poi si dovrebbe poter scaricare e non sono solo io a sentirmi sul punto di esplodere. Il mio intimo amico stuzzicato dai continui movimenti sonnambuli delle sue gambe vestite in lustra pelle nera e dalla attuale erotica situazione, passa da brevi momenti di letargia a sempre più lunghi ed intensi momenti erezione.
Il problema è serio, dopo ore di ripetute stimolazioni, il soldatino ha il fucile carico, è pronto a sparare ed io fatico a trattenerlo oramai.
Ho provato a pensare ad altro, ho anche letto tutti i titoli dei volumi esposti nella libreria che ho davanti compresi i frontespizi della Treccani e dell'enciclopedia medica, ma non c'è verso. Ogni volta che riesco a placare l'eccitazione lei inconsciamente si muove, mi si struscia addosso ed il mio periscopio torna sù.
Adesso sta entrando in una fase del sonno più agitata ed i suoi movimenti sono sempre più frequenti, qui va a finire che le eiaculo addosso se non la smette.
Sai che figuraccia, anche se in fondo lei dovrebbe prenderlo per un complimento, se fosse meno eccitante io non avrei di questi problemi.
Problemi che si fanno sempre più pressanti, come riuscire a svegliarla.
Posso muovermi un po' anch'io, nei limiti che le corde da lei strette mi impongono, sperando che ciò disturbi il suo sonno ma non è una buona idea. Appena comincio mi accorgo di fare il gioco di quell'emerita testa di cazzo che è il mio intimo amico. La cui cappella adesso è rossa e gonfia come la cima di un vulcano sul punto di eruttare e la cui unica intenzione è quella di liberarsi di quanto ha immagazzinato nelle ultime ore.
Allora mugugno il più forte ed il più a lungo possibile devo assolutamente svegliarla.
" MMpphh, MMpphh, MMpphh "
Sembra finalmente funzionare, ancora uno sforzo ci siamo quasi.
"MMpphh, MMpphh, MMpphh"
Si sveglia ce l'ho fatta, Alice finalmente apre gli occhi.
Giusto in tempo per vedere l'apocalittica salva che quel cazzone del mio soldatino spara in suo onore.
Sinceramente non sò se la si possa definire un' eiaculatio precox, in quanto a parziale scusante del ragazzo la sotto, vanno cosiderate le ore di dolcissimo supplizio tantalico da noi subite. Comunque fatto stà che per il soldatino la prima cartuccia sparata, era da addestramento. Chissà come la prenderà la mia fantastica amica di penna, nonchè conturbante carceriera.
"MMMMpphhhhh" commento imbarazzato io.
"Oh my God Tato" commenta divertita lei.
Già perchè avevo sottostimato le capacità balistiche del mio minigun e anche la carica eruttiva che avevo accumulato nelle ore passate legato ed imbavagliato ad ammirarla.
Credo ci fosse una possibilità su di un milione che il prodotto della mia passione disegnasse nell'aria del mio salotto una traiettoria così particolare. Invece in culo alle leggi delle probabilità; lo schizzo è partito perpendicolarmente al terreno, ha raggiunto un'altezza superiore alla mia seduto, ha effettuato una curiosa e maligna parabola all'indietro ed infine è finito sulla mia faccia che, rivolta verso l'alto era impegnata a seguirne il diabolico volo.
Almeno non le ho sporcato quei deliziosi pantaloni di pelle che indossa e che, assieme ad i suoi movimenti sonnambuli ed a questo splendido bondage, tanto hanno contribuito al risultato attuale.
Risultato che sembra non dispiacerle affatto, almeno a giudicare da quanto ride.
" Tato, che pasticcio, scusami devo essermi appisolata un'attimo e ti ho lasciato qui solo con il tuo regalo che a quanto pare hai gradito parecchio, sto notando con piacere. Ma adesso che sono sveglia sono sicura di riuscire a farmi perdonare, intanto vado a prendere qualcosa per pulirti e poi se ancora te la senti continueremo la festa."
Ha detto la mia incantevole amica di penna e con sinuosa eleganza si è alzata dal divano.
Quindi, fluttuando ritmicamente su quei deliziosi stivaletti con i tacchi a spillo ed ancheggiando irridentemente con quel culetto da sballo strizzato in quegli splendidi pantaloni in pelle nera, è andata in bagno.
Ora sono qui solo, ancora fissato al divano. I polsi legati incrociati dietro la schiena, le braccia bloccate al torace con numerose spire di corda e le gambe unite tra loro a livello sia delle ginocchia che delle caviglie dall'abile ed amabile figlia di Albione al momento assente. Con il balgag ancora fisso tra le mie mascelle, la faccia sporca di saliva e sappiamo cos'altro, non mi resta che aspettarla.
Se fossi un pelo più carino potrei sembrare uno di quei buldog inglesi che dopo aver giocato al parco con l'amata padroncina, sbavando in quantità industriale la aspetta con la palla in bocca speranzoso del suo ritorno ed in una ripresa dei giochi.
Al momento comunque sono tormentato da un terribile dubbio; dopo ore di eccitante prigionia e di continui stimoli tattili, meccanici e visivi sarò ancora in grado di continuare la festa.
Guardo il vecchio compagno di tante battaglie e spero di vedere in lui segni di ripresa ma il bastardo sembra stremato dall'ultima salva sparata.
Sto ancora guardando quel vermicello di cui andavo tanto fiero, quando il delizioso rumore dei suoi tacchi a spillo sul parquet mi fa alzare la testa e non solo quella fortunatamente.
Stupenda, si è tolta i pantaloni e quella che sembrava essere una maglia a maniche lunghe è in realtà una catsuit di trasparente chiffon nero che come una seconda pelle ricopre il suo magnifico corpo, per il quale anche una Dea pagana dell'amore dovrebbe provare invidia. Ha fra le mani una bacinella, un'ascigamano ed una spugna; evidentemente per ripulirmi prima dell'uso.
Mi viene incontro dondolando eroticamente su quei fantastici stivaletti in pelle nera con il tacco a spillo che ancora indossa e che io tanto ammiro. Poi incomincia a ripulirmi il volto con dolcezza, senza dire una parola.
Non ne ha bisogno, lo sguardo che con i suoi magnifici occhi azzurri mi sta dando è sufficente.
E' uno sguardo erotico, intenso ed ipnotico come quello che una tigre affamata, a caccia nella foresta primordiale, lancia alla sua preda poco prima di saltarle addosso.
Sotto questo sguardo il verme di prima si è fatto cobra e si erge fiero e pronto per danzare alla musica della sua incantatrice. La quale si è accorta che la bestia è di nuovo pronta a mordere, quindi con le dovute cautele ed un sorriso maliardo sulle labbra sensuali le si inginocchia davanti e comincia a pulirla.
Vorrei dirle molte cose, tra l'altro di non sfregare troppo lucidando il pistone perchè rischia di trovarlo con le pile scariche dopo; ma non posso, sono ancora imbavagliato e poi anche se non lo fossi, non ne avrei il tempo. Perchè adesso Alice mi sta nuovamente montando a cavalcioni sulle gambe e mentre fa sparire il mio biscione nelle sue dolci, calde ed umide intimità, scopro con piacere che la catsuit che indossa non la ricopre proprio tutta. Poi con il corpo velato di seta, questa splendida figlia di Albione, aderisce alle mie membra ancora avvinte dai legami. Incomincia a muoversi addosso a me sensualmente, ritmicamente e sempre più veloce fino a quando insieme non raggiungiamo l'apice dell'orgasmo andando a perderci, sempre insieme, nel mondo delle meraviglie.
Dopo quello che a tutti e due sembra un tempo infinito finalmente mi toglie il balgag che viene via con qualche bava ancora attaccata ed un rumore simile a quello che ho fatto ore prima stappando il Belrlucchi. Adesso Alice mi bacia sensualmente con passione per un lungo tempo e poi felice ed appagata dice:
" Ancora buon compleanno Tato".


4- Victoria Cross-

Sono ancora legato al divano nel mio salotto. Nuovamente zittito, ma questa volta dalla delicata lingua di Alice e non dal balgag arancione che mi ha da poco regalato. Mi sta nuovamente baciando e nel farlo le sue mani ed il suo corpo divino tracciano un complesso arabesco di carezze, sfregamenti e passione sulle mie membra ancora deliziosamente prigioniere.
E' ancora addosso a me, tutti i miei sensi la percepiscono e ne sono estasiati e permeati.
Il vecchio ed intimo amico, da me tanto vituperato poco tempo fà, ha evidentemente delle risorse che noi umani non possiamo nemmeno immaginare.
Di fatti il mio talpone all'interno della tana di Alice si trova a meraviglia e gongolando ricomincia ad ergersi fiero come un punto esclamativo.
Anche lui, un po' in ritardo, mi sta facendo un regalo di compleanno.
Alice con piacere, interrompendo le sue soavi attività, se ne accorge e spalancando quegli splendidi occhioni azzurri che si ritrova, ripetendosi, esclama stupita e soddisfatta.
" Oh my God Tato, again!"
Ammirato dalla sublime prova del mio combattivo soldatino non trovo di meglio che lasciargli finire il monologo tanto ben cominciato. Il veterano questa sera è davvero in gran spolvero, dopo la prima cartuccia sparata a vuoto sta mettendo a segno una doppietta memorabile. Merita dunque il ruolo di prim'attore nell'amplesso interetnico che sto vivendo assieme alla mia amica di penna da Liverpool.
E' nuovamente il momento di perderci in un meraviglioso turbine di passione, alla fine del quale la mia conturbante carceriera si abbandona appagata e stremata sul mio corpo ancora strettamente fissato al divano.
Adesso vorrei poter far scorrere le mie mani libere su i suoi glutei sodi velati di seta. Vorrei poter farle risalire sulla sua aggraziata schiena, per poi portarle sul davanti e tastare con mano queste clamorose tette che al momento stanno dolcemente premendo sul mio torace. Ma non posso perchè sono ancora imprigionato, i miei polsi sono tutt'ora saldamente legati assieme incrociati dietro la schiena, le mie braccia ancora fissate al torace da numerose circonvoluzioni di corda e le mie gambe bloccate dai nodi stretti ore fà da questa deliziosamente perversa figlia di Albione.
Volere ma non potere, forse è questa l'essenza di questa turpe passione che mi assilla e mi sprona durante questa indimenticabile notte.
Siamo ancora persi nelle nostre emozioni quando le campane della chiesa vicino a casa mia suonano le cinque.
Alice rendendosi conto che il suo "attimo" di appisolamento in realtà è durato più di quattro ore di pluccata alcoolica, mortificata mi dice:
" Oh cielo Tato sono le cinque di mattina, ho dormito tantissimo e ti ho lasciato legato ed imbavagliato per tutto questo tempo, mi dispiace caro, chissà quanto ti sarai annoiato."
" Alice non ti preoccupare, mi hai fatto un regalo di compleanno eccezionale e considero un fortunato privilegio essere stato ed essere tutt'ora tuo prigioniero. Come avrai notato tutto questo tempo passato ad ammirare il tuo splendido corpo ha funzionato meglio del viagra per il soldatino la sotto. Questa sera ha deciso di stupirci con effetti speciali degni di un film di George Lucas."
" In effetti la sua presentazione è stata davvero pirotecnica, ma dopo il tuo soldatino ha dimostrato un encomiabile attaccamento al dovere. Adesso però voglio sentirti mugulare di piacere e vedere quali altri effetti speciali ha in serbo per noi il nostro amico."
Ha detto sorridendo la mia dolce britanna e nel farlo mi ha nuovamente imbavagliato con il balgag arancione. Poi è scivolata sul mio corpo ancora legato al divano fino a raggiungere lo stremato combattente in questione ed ha incominciato a rianimarlo oralmente.
Vi lascio immaginare l'effetto dirompente che questi suoi languidi arrangiamenti labiali, hanno avuto sul provato veterano di tante battaglie.
Come uno stallone da guerra che annusando l'odore della battaglia si impenna pronto a lanciarsi in una carica tamburaggiante, il ragazzo ha risposto presente e si è eroicamente messo sugli attenti. Mentre io beatamente mugolavo di piacere obbedendo agli ordini della mia soddisfatta e nuovamente stupita carceriera.
E' la serata della magia e delle meraviglie, per la terza volta in un breve spazio di tempo Alice mi monta a cavalcioni e per un'attimo che a tutti e due pare infinito, siamo una cosa sola indissolubilmente uniti nel nostro amplesso.
Dopo Alice a malincuore mi libera ed andiamo in bagno.
Stiamo facendo la doccia insieme, insaponandoci a vicenda.
Finalmente posso palpare il suo corpo statuario, le mie mani libere possono scivolare sulle sue eccitanti curve e con la mia bocca, non più costretta dal balgag, posso baciarla dove voglio e succhiarle quegli invitanti capezzoli che rispondono inturgidendosi.
Non sono i soli ad irrigidirsi, anche l'eroe della nostra serata lentamente ma inesorabilmente torna ad assumere una posizione eretta.
Allora distrattamente lascio cadere per terra la saponetta che ho in mano. Alice, con un sorriso biricchino che smentisce l'ingenuità del suo gesto, si china a raccoglierla.
Il ragazzo è pronto e devo dire che il posteriore della mia amica di penna merita decisamente tutte le attenzioni possibili.
Così coordinandoci mirabilmente ci arrangiamo in una pecorina acrobatica e quasi verticale che ci lascia sfiatati ma decisamente soddisfatti sul pavimento della doccia, la cui acqua tiepida continua ad irrorare i nostri corpi innamorati.
Poi dopo che i nostri cuori impazziti hanno normalizzato i loro battiti la mia dolce ed estasiata britanna dice:
" Oh my God Tato il tuo soldato la sotto questa sera ha decisamente compiuto atti eroici, degni di una Victoria Cross."
Inorgoglito ed incuriosito dalla sentita affermazione della mia amata le chiedo:
" Tesoro scusa la mia colossale ignoranza ma chi sarebbe questa Vittoria e che cavolo ha combinato per finire crocifissa, era forse una delle mogli di Enrico VIII?"
Dopo un'attimo di smarrimento Alice mi risponde ridendo:
" Crocifissa!?... La Regina Vittoria, Enrico VIII!?. Ma no sciocco la Victoria Cross o V.C. come si abbrevia, è la più alta decorazione sia militare che civile conferita nel Regno Unito per atti di valore eccezionali. Mi sembra che il nostro intimo amico se la sia meritata tutta questa sera."
Imbarazzato dalla gaffe ma comunque molto orgoglioso per l'immaginaria medaglia meritata dal mio pugnace soldatino, ho detto:
" Pienamente concorde con te amore, pure io che lo conosco da una vita sono stupito ed ammirato del suo eroico comportamento in questa memorabile notte di combattimenti che abbiamo vissuto insieme."
Poi per portare la nostra conversazione su di un territorio a me più congeniale ed evitare altre figuracce storicolessicali ho aggiunto:
" Perdona ancora una volta la mia ignoranza nelle usanze britaniche ma volendo mischiare il sacro con il profano, è vero che nel campionato di premier league se uno durante la partita fa almeno tre gol si porta casa il pallone? "
" Oh si ed in un certo senso a te potrebbe capitare la stessa cosa. Zia Margie mi ha preso come socia nella sua attività di ripetizioni e traduzioni, quindi rimarrò in questa splendida città per un bel po' di tempo ed ho urgente bisogno di un alloggio. Saresti disposto ad aiutarmi a cercare casa?"
Di botto, come un fulmine a ciel sereno, è arrivata un'altra sorpresa in questa magica serata.
Casa mia è piuttosto grande e c'è spazio abbondante per due persone. Io prima di questa sera, forse per questa viscerale passione per le corde che mi ritrovo, ero decisamente single.
Adesso che cosa dovrei rispondere a questa allettante ed eletrizzante figlia di Albione che ha dimostrato notevoli ma veramente notevoli doti tecniche nell'arte della legatura erotica?


-5- Again and again

In un attimo ho valutato tutti i pro ed i contro che la presenza di Alice nella mia vita avrebbe potuto causare. Poi razionalmente le ho risposto...
No, non è stato assolutamente così.
In realtà ho lasciato che a rispondere fosse il mio decorato soldatino, che non pago della medaglia meritata e messo di fronte alla reale possibilità di condividere lo stesso tetto e letto con questa conturbante figlia di Albione e le sue magnifiche tette, ha dato evidenti segni di risveglio.
Che cosa devo dire, questa sera a quanto pare le danze le conduce quell'ingordo cazzone che è il mio intimo amico e non se la cava niente male, sono piacevolmente costretto ad ammettere.
Così con foga e voce arrochita dalla turpe passione che mi sta divorando, rispondo alla mia ormai più che amica di penna (anche di pennone direi).
" Disposto!?... Non solo lo sono ma sono anche pronto a battermi fino alla morte con chiunque tu volessi scegliere al mio posto. E poi scusa ma che bisogno c'è di cercarne un'altra, il teatro dei nostri scontri di questa notte non ti garba. Se vuoi sono pronto a ridipigerne le pareti di tutti i colori dell'arcobaleno a partire da domani mattina. Anzi visto che oramai sono scoccate le sei, fra due ore sono in colorificio a prendere i materiali. Che colore preferiresti per il nostro salotto ?"
Mentre le parlo lascio che le mie mani finalmente libere si sazino delle sue eccitanti curve e profondità ricamandole addosso con la lingua un pigiamino di saliva.
E' il momento di mugolare di piacere per Alice adesso.
Siamo sdraiati distesi su di un'asciugamano posto sul pavimento del nostro bagno.
Tocca a me scivolare verso le sue dolci intimità e perorare oralmente la mia causa.
Poi dopo averle lentamente leccato tutte le lettere dell'alfabeto sul clitoride, come un pitone affamato mi muovo sinuosamente sullo spettacolare corpo della mia dolce britanna verso le sue sensuali labbra. Quindi le catturo con un bacio bramoso, penetrandola in un'ortodossa ma sempre piacevole posizione del missionario.
Infine decisamente sfiatato ma totalmente appagato le dico in un sussuro:
" Allora non mi hai ancora detto di che colore preferisci le pareti del nostro salotto?"
Alice, dal mondo delle meraviglie in cui è sensualmente sprofondata, con una languida e sensuale voce mi risponde:
" Amore fintantochè il nostro Goleador continua a centrare la porta con tanta precisione e frequenza le pareti del salotto per me potrebbero essere dipinte perfino di azzurro, il colore del City, quello dei miei odiati rivali. Come ti ho spesso scritto nelle mie lettere, io nonstante sia nata e cresciuta a Liverpool sono un'accanita fans del Manchester United. E per quanto concerne la tua, ottimamente presentata, offerta di ospitalità ebbene sono estremamente felice di accettarla."
Gia perchè avevo dimenticato di dirvi che la mia fantastica inglesina è una fanatica del soccer.
Dunque ricapitoliamo. Alice è una bellisima femmina dal fisico mozzafiato, in grado di vestire i panni della dolce ragazza acqua e sapone come quelli di una provocante femme fatale, con la stessa eccitante disinvolta naturalezza. Sa legare un uomo in maniera mirabile e diabolicamente celestiale. Scopa in maniera divina ed è appassionata di calcio.
Non se le scieglie mica male, le compagne, il mio intimo amico.
Se adesso scopro che cucina come Gordon Ramsey giuro che le chiedo di sposarmi seduta stante e mi faccio marchiare sulle chiappe le sue iniziali.
Poi mentre la mia dolce britanna finisce di prepararsi per quello che resta di questa fantastica notte, fisicamente distrutto ma con il morale alle stelle, vado a schiantarmi sul letto nella nostra futura alcova.
Che notte e che incredibili regali di compleanno ho ricevuto.
Sono sdraiato sul letto, boccheggiante, sto massagiandomi i polsi segnati dalle corde che la mia splendida anglosassone ha stretto con stuzzicante perizia ore fà, mentre piacevolmente ripenso alle ore di eccitante prigionia che ciò ha comportato. Quando lei appare sulla soglia del nostro talamo.
Ancora una volta mi stupisce e mi fa battere forte il cuore.
Adesso indossa un baby doll di raso in un colore blu notte che fasciando le sue erotiche curve, si illumina di tenui bagliori metallici alla luce della fioca lampada posta sul comodino, situato vicino al nostro letto.
E' senza trucco ma il suo bellissimo volto dagli zigomi deliziosamente pronunciati, sembra comunque risplendere ed illuminare tutta la stanza.
Si è acconciata i capelli in una treccia utilizzando un nastro di seta dello stesso colore del suo baby doll. Come una corona oscura il nastro le circonda la testa per poi scendere serpentinamente lungo la sua acconciatura e fermarsi con un vaporoso fiocco al termine del quale spunta un ciuffo dei suoi serici capelli biondi. In mano ha altri lunghi nastri dello stesso colore e materiale. Si viene a sedere vicino a me e prendendo uno dei miei polsi in mano dice:
" Il tuo regalo di compleanno ti ha lasciato dei segni, credo sia meglio fasciarli."
Poi Alice mi fascia il polso in questione, avendo cura di lasciare un bel po' di nastro dopo il nodo che fissa la fasciatura; utilizzando il quale mi blocca il braccio alla spalliera del letto. Dopo aver ripetuto l'operazione con l'altro polso si occupa coscienziosamente delle caviglie, fasciandole strettamente unite insieme e fissandole al fondo del letto.
Di nuovo legato, ancora dolcemente suo prigioniero.
Adesso lei si accomoda a cavalcioni delle mie parti basse e comincia a far scorrere le sue aggraziate mani sul mio torace e fra i peli che lo ricoprono.
" Ora Tato, my darling, è il momento di suggellare il nostro accordo di convivenza con qualcosa di più che una semplice stretta di mano."
Ha detto la mia insaziabile figlia di Albione e poi aderendo al mio corpo nuovamente e deliziosamente prigioniero mi ha baciato con passione per l'ennesima volta in questa sensazionale ed interminabile notte.
Proprio mentre sto mentalmente paventando una clamorosa debacle, durante il nostro primo amplesso sul letto che ci ospiterà in un futuro comune; il mio talpone annusando la tana di Alice miracolosamente e sorprendentemente si riprende.
Lei se ne accorge e sorridendo lo accompagna manualmente nelle sue umide intimità dicendo:
" Come speravo anche il nostro intimo amico vuole suggellare qualcosa e a quanto pare le sue pile sono inesauribili questa notte."
Non sò che risponderle, sono stupito dall'incredibile prova di resistenza e durata fornitami dal mio pistone con le duracel. Percui ancora una volta in questa magica notte (alba oramai) lascio al nostro eroe tutto il proscenio.
Adesso è il momento di un dolce e tranquillo smorza candela. Durante il quale la mia sensualissima britanna, in posizione perpendicolare rispetto a me, con gli occhi chiusi e le labbra eroticamente dischiuse; fà scorrere le sue mani sul suo fantastico corpo inguainato di raso. Infine raggiunge quelle sue clamorose e stratosferiche tette, per massagiarle languidamente in maniera deliziosamente afrodisiaca. Eccitando notevolmente sia me che il mi valoroso soldatino, il quale arrancando raggiunge nuovamente una posizione eretta. Quasi completamente appagati dalle nostre fantastiche trombate, anche questa volta raggiungiamo l'apice dell'orgamo insieme ma più lentamente ed in maniera più rilassata delle precedenti.
Poi Alice finalmente saziata si lascia rotolare al mio fianco, dal comodino prende delle salviette umidificate con le quali ci puliamo dai residui del nostro ultimo amplesso. O meglio lei si pulisce e poi pulisce anche me che, di comune e tacito accordo, resto legato al letto.
Infine, dopo avermi augurato la buona notte, viene ad accoccolarsi vicino a me usando la mia spalla come cuscino; dopo di che ci ricopre entrambi con la coperta e nuovamente si addormenta di botto.
Ora sono le otto il campanile della chiesa vicino a casa nostra le ha battute poco fà.
Normalmente a quest'ora mi alzerei, ma quest'oggi non posso, sto godendomi uno dei meravigliosi regali di compleanno che Alice mi ha fatto.
Non riesco a dormire, forse ho paura di farlo, paura di svegliarmi e ritrovarmi solo e libero nel mio letto di scapolo frustrato. Paura che tutto quello che ho vissuto questa notte sia uno dei miei soliti e inconcludenti sogni erotici notturni.
Allora affondo il volto nei capelli di Alice e ne sento il profumo dolce, delicato ed intenso. Vorrei accarezzarla ma non posso sono legato, lei mi ha legato e si è nuovamente addormentata.
La mia dolce carceriera ancora una volta mi lascia immobilizzato ad estasiarmi della sua tantalica ed onirica presenza.
Provo ancora una volta la solidità dei miei legami e piacevolmente constatando che non posso liberarmene, capisco che non ho sognato e non sto sognando.
Percui immensamente felice e stanco la bacio su di una guancia, chiudo gli occhi e mi addormento. Certo che quando mi sveglerò lei sarà al mio fianco.
di
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2024-12-16
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