Ritorno al passato (1)

di
genere
confessioni

Due grandi solitudini, non fanno un piccolo amore, cosi mi disse il mio psicologo.
Tutto successe in modo veloce e quasi miracoloso, mia zia Antonia per tutti Antonietta si trasferì, nel nostro paese del Sud Italia, per accudire la suocera, ma poi venne a sapere perchè aveva rotto con suo marito, causa i suoi continui tradimenti, ed aveva deciso di allontanarsi per un po' o forse era l'unico tetto, e posto sicuro e pulito. Lei classica donna Brianzola, fisico statuario e marmoreo, il viso non era un gran che, ma a me aveva sempre ispirato, ed era stata fonte inesauribile di seghe nella mia adolescenza.
Io mi trovavo a vivere da solo la mia famiglia si era trasferita al Nord, per problemi lavorativi, in quel periodo frequentavo l'università, ed ero pieno di problemi, infatti i risultati erano scarsi. Le mie frequentazioni e visite divennero frequenti, e poi quella sera successe, ciò che doveva succedere, eravamo soli in salotto, mia zia dormiva, e non voglio annoiarvi, con stupidi preliminari, ci trovammo avvinghiati, le nostre labbra si avvicinarono, e cominciammo a baciarci, ci stringevamo, la nostra saliva si mischiava, avevo avuto un'erezione, impressionante, finimmo sul tappeto, le mie mani si insinuavano, tra le sue gambe in breve avevamo tolti, i pantaloni, delle nostre tute, e la penetrai, nella più classica delle posizioni, e si cari amici, riuscivo a scopare, le cilecche, che avevo avuto con le mie coetanee, in passato ora non esistevano, le eiaculazioni precoci anzi lampo, non esistevano, ero un moto perpetuo, ero sicuro, mi disse stati attento, sei senza preservativo, la cosa mi eccitò, tantissimo, aumentai il ritmo, ero irrefrenabile, eravamo un corpo solo, alla fine giunse il tanto desiderato orgasmo, che si riversò, sulla parte superiore della tutta, una pozzanghera biancastra, che risaltava sui colori, azzurri. Entrambi eravamo soddisfatti, si rivesti ed andò a controllare la suocera, dormiva, facemmo l'amore un'altra volta, mi sentivo sicuro, ero finalmente un'uomo?
Sarei voluto rimanere ma non era possibile, e lo sapevo, ci lasciammo con un bacio, e non avevamo avuto un'attimo di imbarazzo.
La mattina seguente da casa mia vide la luce accesa, era le 05.00, tramite un passaggio nascosto, rimasto intatto negli anni, ed arrivai, aveva la stessa tuta, la chiamai sul cellulare, mi apri , e mi disse "ehiii", sono qui risposi, mi fece entrare, e mi porto in cucina, preparo il caffè, mi avvicinai, e cominciai a toccarla, la zia mi disse "vuoi scopare eh...ma non si può, ieri sera mi hai stappato ho il ciclo", mi fece sedere sul tavolo, andò a controllare la suocera, torno e mi disse dorme, tanto senza di me non può alzarsi, be cari amici, si prodigo in un pompino, stupendo, era seduta, stavolta con la parte superiore completamente spoglio, ed il suo seno prominente, ed i suoi capezzoli, grandi e tozzi, e quello rosso scuro, che formava un cerchio quasi perfetto, mi regalo un'orgasmo, da urlo la, un po' lo ingoio, altro le cadde sui suoi seni, tre orgasmi, ma veri orgasmi, eravamo entrambi soddisfatti. Una voce arrivo, inaspettata, Antonietta sei sveglia...si arrivo, si vesti, andò in camera, la sentii parlare, mi stavo sistemando, torno vai dai ci vediamo presto, e mi raccomando all'università, fatti valere.
Cari amici le mie sessioni d'esame finirono con buoni voti, stavo recuperando.
scritto il
2024-12-16
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