Pena fuori controllo

di
genere
bondage

Da tutto il giorno girava con un vibratore nella borsa. Sapeva che non l' avrebbe usato ma le serviva per provocare. Si eccitava e pensava adesso lo tiro fuori mentre sono sul bus, lo apro alla fermata e mi faccio spingere nel cespuglio, ma mentre lo pensava era sadica. Sapeva che avrebbe chiesto al maniaco di sbottonarsi i pantaloni e masturbarsi davanti a lei mentre lo prendeva in bocca. Lo avrebbe tirato fuori alla stazione, al parco e addirittura usato in pubblico per attirare l'attenzione. Era gonfia e citata come confà ad un uomo, ma colava di bava dalla figa la sentiva nelle mutande scorrere oltre sulla gamba, sulla coscia e i jeans, la sporca donna. Non so se fu che aveva nella faccia gli occhi di una grande troia come di qualcuna che ce l' ha gocciolante sporca, disperata, vogliosa, ma l' uomo se ne accorse e fu diretto nell' approccio: la osservò dritta negli occhi le prese la mano e gliela appoggiò sul pacco grande e duro. Non aveva scampo. Capito il gioco intoita la perversa disponibilità poche chiacchiere di cortesia e dritti nella garage. Legami le tracce dietro la schiena. Le manette ai polsi. Sul freddo pavimento in ginocchio e senza perdere tempo a succhiare quel cazzo duro. Gemiti da entrambe le parti. Gli spinge il cazzo nella fondo infondo alla gola. Ah gli preme la testa per restare lì, cosí. Brava. Zoccola. Prendilo. Ah. Ancora più giù. Tutto dentro. Ahh. Ora si. La figa si bagnava ad ogni spasmo di intesa. Si eccitavano insieme, ma intanto lei soffriva. La sua bocca era il centro del piacere aveva orgasmi. L' uomo ficco un dito dentro la sua fica e li tiró fuori completamente bagnati. Le sciolse le mani. Bavaglio sulla bocca. Le impone di masturbarlo. Su e giù. Ora piano. Ora forte cazzo mi fai sborrare. Non ora. Con un dildo di vetro stretto in cima e modellato come onde gli punta l' ano e lo preme dentro. Ah. Che troia. Ora che metto il mio. Ancora dentro e un pochino fuori vediamo se reagisce. Reagisce si bagna dappertutto. Non può urlare. Pensa al cazzo e si bagna ancora di più. È il tuo momento piccola maiala ora ti metti qui e ti sfondo prima davanti a farti morire una dozzina di volte e poi dietro a farmi sborrare a me ti riempio come un pasticcino di calda sborra troia.
scritto il
2025-01-24
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