Dopo i tuffatori i camionisti
di
Tonio secondo
genere
orge
Due giorni di pioggia ma oggi finalmente il sole, perciò nuovamente al lago. Come avrete capito siamo una coppia molto, ma molto aperta, Carla, tipo latino meridionale tettuta ma slanciata, io tipo normale e un poco tanto cuckold.
Dunque, arrivati parcheggiamo vicino ad un grosso TIR olandese, non ci sono altre vetture nei pressi, meglio così. Dal parcheggio osserviamo la riva opposta dove c'è il terrazzino roccioso nostra destinazione e vedimo subito che è occupato da numerose persone, distinguiamo, a stento data la distanza, i ragazzi che già conosciamo e almeno altrettanti altri, troppi per noi, quindi decidiamo di rimanere sulla riva sottostante coperta da un lungo prato.
Qui notiamo due persone su delle brandine, scendiamo e ci sistemiamo nei pressi di queste essendo la zona migliore. Non c'è nessun altro per ora. I due tipi lì vicino sono probabilmente i camionisti del TIR, uno è un biondone alto e grosso sulla trentina, muscoloso, panciuto, peloso, di aspetto piacevole e gioviale, l'altro è un nero, bel fisico, trentenne pure lui. Notiamo subito (e ti pareva) la dotazione membrica di notevole dimensione per entrambi.
Sdraiatici sui lettini ci disponiamo per qualche ora di lettura, tuttavia osservo che Carla non fà che guardare verso la sponda opposta dove sono i ragazzi, al chè le chiedo se fosse per caso suo desiderio farvi una capatina, naturalmente non melo fa ripetere, coglie la palla al balzo e dice: "sono solo le dieci, mi faccio una bella nuotata in giro al lago torno tra una oretta, ciao" si alza, calza le pinne e si tuffa dirigendosi poi lungo la sponda verso sud per non dare a capire ai nostri vicini le sue sporche intenzioni, infatti superata una insenatura, credendosi non vista, si accinge ad attraversare il lago, trecento metri circa per la cronaca. I due ragazzoni nostri vicini, dopo averla osservata con evidente bramosia e non mancando di mormorare tra loro apprezzamenti certamente non puritani, sembra non prestino più attenzione.
Carla intanto ha raggiunto la roccetta la vedo fermarsi sotto, appoggiata o seduta sulla roccia sommersa, e cofabulare con qualche ragazzo lì sopra poi vedo uno dei ragazzi tuffarsi ed avvicinarsi a lei che rimane immersa nell'acqua sporgendo solo la testa, sembra che si abbraccino sotto acqua e rimangano così per qualche minuto mentre altri giovani rimangono sulla roccetta sovrastante sporgendosi a guardare, poi il primo ragazzo risale sulla roccia e si tuffa un secondo ragazzo, stessa scena, poi un terzo e così via, è un saliscendi continuo. Ho ben capito cosa succede, Carla ,Carla cosa mi combini!
Faccio sempre finta di leggere, con gli occhiali da sole inforcati, ma intanto osservo ciò che succede laggiù, e osservo pure che i due camionisti pure se ne sono accorti, infatti muniti di binocolo osservano a turno e sghignazzano bonfonchiando tra di loro, gettandomi delle occhiate strane. Naturalmente pensano che io sia all'oscuro di tutto. Carla intanto continua la sua opera di beneficenza, fino ad arrivare all'ultimo ragazzo, poi la vedo riprendere a nuoto la circumnavigazione del lago e, provenendo da nord, approda presso di noi. Risale la sponda, mi si avvicina e mi bacia sulla bocca, Giuda penso! Mi dice candidamente:"ti racconterò poi"
Asciugatasi si sdraia sul lettino per un ben meritato riposo. I due vicini , spudoratamente, non le staccano gli occhi di dosso, mormorando tra loro chi sà che oscenità, e contemporaneamente non fanno che sistemarsi l'ucello che nel frattempo si è molto, e molto evidentemente, inturgidito. Dopo circa una ora, essendo girata verso di me, Carla socchiude gli occhi e mi chiede che ore sono, le dico "è mezzogiorno passato, poi mangiamo un boccone, intanto continua a fare finta di dormire, poi girati vedi di eccitare quei due come sai fare tu, che ci divertiamo e vediamo come si comportano. Due minuti dopo, la troia, senza dare nell'occhio, si scopre una tetta e piano piano si gira verso i due, sempre con gli occhi chiusi. Il nero spalanca gli occhi e la bocca esterrefatto, il biondo si mette le mani sul cazzo per nascondere una repentina erezione, tutti e due sono eccitati al massimo. Carla di lì a poco apre gli occhi, li guarda, sorride loro e abbassa lo sguardo sui loro cazzoni in evidente erezione, da perfetta puttana si passa la lingua sulle labbra sogghignando, ciò facendo fà capire loro quanto apprezzi il loro interesse per le sue curve ed altro. Mangiamo dei panini che garbatamente offriamo ai due, assieme a della birra in lattina, cosa che accettano e si uniscono a noi in un tentativo di conversazione dato che il loro italiano è modesto, riusciamo però ad intenderci in inglese grazie alla conoscenza di tale lingua specie da parte di Carla. Amicizia è fatta.
Terminato di mangiare e conversare, e sono ormai le due, mi alzo e rivolgendomi a Carla dico che sento il bisogno di fare due passi lungo il perimetro del lago, lei mi dice: "vai pure che sono in buona compagnia, non tornare prima di un'ora", la solita troia ha già pensato come impiegare il tempo.
Mi incammino ma poco dopo, non visto, devio verso il parcheggio e mi nascondo ben vedendo tutta la zona interessata. Infatti non passa molto che Carla assieme ai due sale verso in parcheggio e si incammina sculettando in direzione del TIR, dove sale aiutata con un paio di mani sul culo dai due. Dopo non vedo più nulla perchè vengono tirate delle tendine come quando gli autisti dormono nei parcheggi.
Proseguo il mio passeggio e dopo una ora e mezza ritono alle nostre brandine dove vedo Carla sdraiata che legge e i due, sulle loro che pure leggono, ci salutiamo, Carla mi bacia sulla bocca, odora ancora di sborra e cazzo come una puttana. Chissà cosa hanno combinato quei tre!
E' ora di ritornare all'albergo, raccogliamo le cose, salutiamo i due con ostentata indifferenza e ci avviamo alla macchina in silenzio, silenzio durante il breve viaggio. Doccia, cena veloce e silenziosa, un poca di televisione, un wiski digestivo e in camera.
Nudi sul letto finalmente il rapporto dei fatti giornalieri. Ci siamo intanto posizionati a mo di sessantanove e Carla ha iniziato a raccontare tra una sbocchinata e l'altra mentre io le leccavo avidamente la fica succulenta:
" Arrivata, un poco stanca, alla roccetta, i ragazzi di ieri l'altro che mi hanno riconosciuta e acclamata dall'alto della roccia, mi hanno spiegato che sono stati accompagnati dai loro amici perchè uno di loro, non so chi, non ha saputo tacere e ha detto tutto quanto era successo, siccome mettevano in dubbio tutto li abbiamo invitati a seguirci sperando che pure a loro sarebbe toccata una eguale fortuna, anche se così numerosi. Ho detto loro peccato ma siete in troppi, loro hanno insistito dicendo che se ci stavo di nuovo si sarebbero sorteggiati solo alcuni.
Hanno insistito tanto che gli ho voluti accontentare a patto di farlo in acqua, perciò uno alla volta si sono tuffati e mi hanno presa chi davanti chi di dietro, alla fine me li sono fatti tutti e dieci ma una sola volta a testa però e solo in fica o in culo, nessuno in bocca anche per non farci notare da eventuali guardoni, è stato divertente e assai soddisfacente perche alcuni dei nuovi avevano un cazzo notevole e una resistenza da veri montatori".
"Invece con i cammionisti e stato un bel pò diverso. Come tu ti sei allontanato hanno cominciato ad alludere a quanto visto la mattina, ho detto loro che quelli erano solo dei ragazzini segaioli bisognosi di educazione sessuale, ed io mi sono impegnata a farlo, per il loro bene. Mi hanno risposto che forse lo ho fatto per il loro pene, al chè abbiamo riso molto. Mi hanno chiesto se almeno mi sono divertita al chè ho risposto che più divertente è stato sentire i pesciolini che mi mordicchiavano le gambe per succhiare i filamenti di sborra che colavano dalla fica, uno addirittura poi cercava di entrarmi addirittura dentro, e poi così almeno non ho avuto bisogno di un bidet, altre risate. Intanto hanno iniziato ad allungare le mani e ad avvicinarsi con i bacini ai miei fianchi e al mio culetto. Ho sentito un fremito nella fica ed un irresistibile desiderio di cazzo e non appena hanno accennato molto esplicitamente a fare una scopata, magari in tre, ho subito accettato e siamo saliti nel camion come probabilmente hai visto.
Saliti in cabina e tirate le tendine si sono tolti gli slip mettendomi davanti a due bestie di cazzi che mai avevo visto: Alex il biondo ce l'ha sui venticinque centimetri ma molto grosso, nerboruto, venoso e con un glande spaventosamente grosso, lucido e violetto, Joe il nero invece l'ha di almeno trenta centimetri, grosso in proporzione, bello liscio e lucido, nero come l'ebano, con la cappella a punta, adatto al culo.
C'era un odore di maschio e di sudore che scatenava i miei peggiori istinti sessuali.
Mi hanno brancata e spogliata in un attimo, sollevata di peso e adagiata sulla cuccetta in mezzo a loro. Alex ha cominciato a baciarmi lingua in bocca, Joe bi ha baciata lingua in fica. Dopo si sono invertiti e mentre Joe mi succhiava i capezzoli che erano diventati rigidi e lunghi due dita, Alex se le presa con il mio culo leccandomelo e infilandovi la lingua al massimo. Poi Alex, in verità molto gentilmente, mi ha piegato a squadra e mi ha chiavato alla pecorina, temevo che, dato il suo calibro, me lo volesse mettere in culo, Joe intanto mi pompava in bocca fino all'ugola ed ha sborrato per primo tanto lunga ed eccitante era stata l'attesa, Alex mi ha sborrato a sua volta in fica e ho sentito chiaro il suo getto caldo, io intanto avevo un orgasmo dietro l'altro come neanche avessi mai chavato da un anno.
Un minuto di pausa, poi Joe mi ha coricata, divaricato le gambe e infilato con molta delicatezza la fica alla bella missionaria mentre Alex mi veniva in bocca. Altra serie di sborrate.
Altra breve sosta con sigaretta, poi Joe si è sdraiato in cuccetta, mi ha chiesto di salirgli sopra ma di spalle, mi ha sollevata di peso e dolcemente mi ha poggiato il culo sul suo meraviglioso cazzone eretto ilfilandomi poi nell'ano per tutta la lunghezza della sua verga, quindi, aperte le gambe ho invitato Alex a scoparmi e i due hanno iniziato con movimenti prima alterni a deliziosi a chiavarmi, poi hanno proseguito infilandomi in contemporanea con sincronismo perfetto. Dovevano avere un forte allenamento in quel campo con le puttane dei parcheggi, nei loro viaggi.
Io mugolavo e quasi ululavo come una cagna in calore mentre loro pompavano come dannati, abbiamo goduto quasi simultaneamente, ho sentito le rispettive sborrate innondarmi le cavità con immensa mia goduria mentre io spruzzavo sborra come una fontana, poi spossati siamo rimasti così a sandwich per qualche minuto. Altra sigaretta, Joe mi chiede se sono soddisfatta, rispondo pienamente, allora mi afferra il capo e mi abbassa il viso sul suo cazzo ancora semiduro, è un invito all'opera e gli faccio un pompino che spero non dimenticherà mai, poi è la volta di Alex, perchè un cazzo così grosso non lo dimenticherò mai io, e se lo merita un pompino ben fatto. Io piena di sborra sopra e sotto, dentro e fuori, loro più che soddisfatti ritorniamo al lago in attesa del tuo ritirno, caro maritino, e ti abbiamo accolto con facce di tola da incanto, vero? E poi quel mio bacio al gusto di sborra! Contento della mogliettina troia?"
Carla è un vero portento, ve la consiglio se ne avrete occasione!
"Buonanotte tesoro, dormi che domani chissà......"
Dunque, arrivati parcheggiamo vicino ad un grosso TIR olandese, non ci sono altre vetture nei pressi, meglio così. Dal parcheggio osserviamo la riva opposta dove c'è il terrazzino roccioso nostra destinazione e vedimo subito che è occupato da numerose persone, distinguiamo, a stento data la distanza, i ragazzi che già conosciamo e almeno altrettanti altri, troppi per noi, quindi decidiamo di rimanere sulla riva sottostante coperta da un lungo prato.
Qui notiamo due persone su delle brandine, scendiamo e ci sistemiamo nei pressi di queste essendo la zona migliore. Non c'è nessun altro per ora. I due tipi lì vicino sono probabilmente i camionisti del TIR, uno è un biondone alto e grosso sulla trentina, muscoloso, panciuto, peloso, di aspetto piacevole e gioviale, l'altro è un nero, bel fisico, trentenne pure lui. Notiamo subito (e ti pareva) la dotazione membrica di notevole dimensione per entrambi.
Sdraiatici sui lettini ci disponiamo per qualche ora di lettura, tuttavia osservo che Carla non fà che guardare verso la sponda opposta dove sono i ragazzi, al chè le chiedo se fosse per caso suo desiderio farvi una capatina, naturalmente non melo fa ripetere, coglie la palla al balzo e dice: "sono solo le dieci, mi faccio una bella nuotata in giro al lago torno tra una oretta, ciao" si alza, calza le pinne e si tuffa dirigendosi poi lungo la sponda verso sud per non dare a capire ai nostri vicini le sue sporche intenzioni, infatti superata una insenatura, credendosi non vista, si accinge ad attraversare il lago, trecento metri circa per la cronaca. I due ragazzoni nostri vicini, dopo averla osservata con evidente bramosia e non mancando di mormorare tra loro apprezzamenti certamente non puritani, sembra non prestino più attenzione.
Carla intanto ha raggiunto la roccetta la vedo fermarsi sotto, appoggiata o seduta sulla roccia sommersa, e cofabulare con qualche ragazzo lì sopra poi vedo uno dei ragazzi tuffarsi ed avvicinarsi a lei che rimane immersa nell'acqua sporgendo solo la testa, sembra che si abbraccino sotto acqua e rimangano così per qualche minuto mentre altri giovani rimangono sulla roccetta sovrastante sporgendosi a guardare, poi il primo ragazzo risale sulla roccia e si tuffa un secondo ragazzo, stessa scena, poi un terzo e così via, è un saliscendi continuo. Ho ben capito cosa succede, Carla ,Carla cosa mi combini!
Faccio sempre finta di leggere, con gli occhiali da sole inforcati, ma intanto osservo ciò che succede laggiù, e osservo pure che i due camionisti pure se ne sono accorti, infatti muniti di binocolo osservano a turno e sghignazzano bonfonchiando tra di loro, gettandomi delle occhiate strane. Naturalmente pensano che io sia all'oscuro di tutto. Carla intanto continua la sua opera di beneficenza, fino ad arrivare all'ultimo ragazzo, poi la vedo riprendere a nuoto la circumnavigazione del lago e, provenendo da nord, approda presso di noi. Risale la sponda, mi si avvicina e mi bacia sulla bocca, Giuda penso! Mi dice candidamente:"ti racconterò poi"
Asciugatasi si sdraia sul lettino per un ben meritato riposo. I due vicini , spudoratamente, non le staccano gli occhi di dosso, mormorando tra loro chi sà che oscenità, e contemporaneamente non fanno che sistemarsi l'ucello che nel frattempo si è molto, e molto evidentemente, inturgidito. Dopo circa una ora, essendo girata verso di me, Carla socchiude gli occhi e mi chiede che ore sono, le dico "è mezzogiorno passato, poi mangiamo un boccone, intanto continua a fare finta di dormire, poi girati vedi di eccitare quei due come sai fare tu, che ci divertiamo e vediamo come si comportano. Due minuti dopo, la troia, senza dare nell'occhio, si scopre una tetta e piano piano si gira verso i due, sempre con gli occhi chiusi. Il nero spalanca gli occhi e la bocca esterrefatto, il biondo si mette le mani sul cazzo per nascondere una repentina erezione, tutti e due sono eccitati al massimo. Carla di lì a poco apre gli occhi, li guarda, sorride loro e abbassa lo sguardo sui loro cazzoni in evidente erezione, da perfetta puttana si passa la lingua sulle labbra sogghignando, ciò facendo fà capire loro quanto apprezzi il loro interesse per le sue curve ed altro. Mangiamo dei panini che garbatamente offriamo ai due, assieme a della birra in lattina, cosa che accettano e si uniscono a noi in un tentativo di conversazione dato che il loro italiano è modesto, riusciamo però ad intenderci in inglese grazie alla conoscenza di tale lingua specie da parte di Carla. Amicizia è fatta.
Terminato di mangiare e conversare, e sono ormai le due, mi alzo e rivolgendomi a Carla dico che sento il bisogno di fare due passi lungo il perimetro del lago, lei mi dice: "vai pure che sono in buona compagnia, non tornare prima di un'ora", la solita troia ha già pensato come impiegare il tempo.
Mi incammino ma poco dopo, non visto, devio verso il parcheggio e mi nascondo ben vedendo tutta la zona interessata. Infatti non passa molto che Carla assieme ai due sale verso in parcheggio e si incammina sculettando in direzione del TIR, dove sale aiutata con un paio di mani sul culo dai due. Dopo non vedo più nulla perchè vengono tirate delle tendine come quando gli autisti dormono nei parcheggi.
Proseguo il mio passeggio e dopo una ora e mezza ritono alle nostre brandine dove vedo Carla sdraiata che legge e i due, sulle loro che pure leggono, ci salutiamo, Carla mi bacia sulla bocca, odora ancora di sborra e cazzo come una puttana. Chissà cosa hanno combinato quei tre!
E' ora di ritornare all'albergo, raccogliamo le cose, salutiamo i due con ostentata indifferenza e ci avviamo alla macchina in silenzio, silenzio durante il breve viaggio. Doccia, cena veloce e silenziosa, un poca di televisione, un wiski digestivo e in camera.
Nudi sul letto finalmente il rapporto dei fatti giornalieri. Ci siamo intanto posizionati a mo di sessantanove e Carla ha iniziato a raccontare tra una sbocchinata e l'altra mentre io le leccavo avidamente la fica succulenta:
" Arrivata, un poco stanca, alla roccetta, i ragazzi di ieri l'altro che mi hanno riconosciuta e acclamata dall'alto della roccia, mi hanno spiegato che sono stati accompagnati dai loro amici perchè uno di loro, non so chi, non ha saputo tacere e ha detto tutto quanto era successo, siccome mettevano in dubbio tutto li abbiamo invitati a seguirci sperando che pure a loro sarebbe toccata una eguale fortuna, anche se così numerosi. Ho detto loro peccato ma siete in troppi, loro hanno insistito dicendo che se ci stavo di nuovo si sarebbero sorteggiati solo alcuni.
Hanno insistito tanto che gli ho voluti accontentare a patto di farlo in acqua, perciò uno alla volta si sono tuffati e mi hanno presa chi davanti chi di dietro, alla fine me li sono fatti tutti e dieci ma una sola volta a testa però e solo in fica o in culo, nessuno in bocca anche per non farci notare da eventuali guardoni, è stato divertente e assai soddisfacente perche alcuni dei nuovi avevano un cazzo notevole e una resistenza da veri montatori".
"Invece con i cammionisti e stato un bel pò diverso. Come tu ti sei allontanato hanno cominciato ad alludere a quanto visto la mattina, ho detto loro che quelli erano solo dei ragazzini segaioli bisognosi di educazione sessuale, ed io mi sono impegnata a farlo, per il loro bene. Mi hanno risposto che forse lo ho fatto per il loro pene, al chè abbiamo riso molto. Mi hanno chiesto se almeno mi sono divertita al chè ho risposto che più divertente è stato sentire i pesciolini che mi mordicchiavano le gambe per succhiare i filamenti di sborra che colavano dalla fica, uno addirittura poi cercava di entrarmi addirittura dentro, e poi così almeno non ho avuto bisogno di un bidet, altre risate. Intanto hanno iniziato ad allungare le mani e ad avvicinarsi con i bacini ai miei fianchi e al mio culetto. Ho sentito un fremito nella fica ed un irresistibile desiderio di cazzo e non appena hanno accennato molto esplicitamente a fare una scopata, magari in tre, ho subito accettato e siamo saliti nel camion come probabilmente hai visto.
Saliti in cabina e tirate le tendine si sono tolti gli slip mettendomi davanti a due bestie di cazzi che mai avevo visto: Alex il biondo ce l'ha sui venticinque centimetri ma molto grosso, nerboruto, venoso e con un glande spaventosamente grosso, lucido e violetto, Joe il nero invece l'ha di almeno trenta centimetri, grosso in proporzione, bello liscio e lucido, nero come l'ebano, con la cappella a punta, adatto al culo.
C'era un odore di maschio e di sudore che scatenava i miei peggiori istinti sessuali.
Mi hanno brancata e spogliata in un attimo, sollevata di peso e adagiata sulla cuccetta in mezzo a loro. Alex ha cominciato a baciarmi lingua in bocca, Joe bi ha baciata lingua in fica. Dopo si sono invertiti e mentre Joe mi succhiava i capezzoli che erano diventati rigidi e lunghi due dita, Alex se le presa con il mio culo leccandomelo e infilandovi la lingua al massimo. Poi Alex, in verità molto gentilmente, mi ha piegato a squadra e mi ha chiavato alla pecorina, temevo che, dato il suo calibro, me lo volesse mettere in culo, Joe intanto mi pompava in bocca fino all'ugola ed ha sborrato per primo tanto lunga ed eccitante era stata l'attesa, Alex mi ha sborrato a sua volta in fica e ho sentito chiaro il suo getto caldo, io intanto avevo un orgasmo dietro l'altro come neanche avessi mai chavato da un anno.
Un minuto di pausa, poi Joe mi ha coricata, divaricato le gambe e infilato con molta delicatezza la fica alla bella missionaria mentre Alex mi veniva in bocca. Altra serie di sborrate.
Altra breve sosta con sigaretta, poi Joe si è sdraiato in cuccetta, mi ha chiesto di salirgli sopra ma di spalle, mi ha sollevata di peso e dolcemente mi ha poggiato il culo sul suo meraviglioso cazzone eretto ilfilandomi poi nell'ano per tutta la lunghezza della sua verga, quindi, aperte le gambe ho invitato Alex a scoparmi e i due hanno iniziato con movimenti prima alterni a deliziosi a chiavarmi, poi hanno proseguito infilandomi in contemporanea con sincronismo perfetto. Dovevano avere un forte allenamento in quel campo con le puttane dei parcheggi, nei loro viaggi.
Io mugolavo e quasi ululavo come una cagna in calore mentre loro pompavano come dannati, abbiamo goduto quasi simultaneamente, ho sentito le rispettive sborrate innondarmi le cavità con immensa mia goduria mentre io spruzzavo sborra come una fontana, poi spossati siamo rimasti così a sandwich per qualche minuto. Altra sigaretta, Joe mi chiede se sono soddisfatta, rispondo pienamente, allora mi afferra il capo e mi abbassa il viso sul suo cazzo ancora semiduro, è un invito all'opera e gli faccio un pompino che spero non dimenticherà mai, poi è la volta di Alex, perchè un cazzo così grosso non lo dimenticherò mai io, e se lo merita un pompino ben fatto. Io piena di sborra sopra e sotto, dentro e fuori, loro più che soddisfatti ritorniamo al lago in attesa del tuo ritirno, caro maritino, e ti abbiamo accolto con facce di tola da incanto, vero? E poi quel mio bacio al gusto di sborra! Contento della mogliettina troia?"
Carla è un vero portento, ve la consiglio se ne avrete occasione!
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