Giuseppina cap. 6
di
Recuperatore
genere
dominazione
Venerdì sera
Questa volta quando è arrivato a casa da scuola il venerdì, sapeva che non ci sarebbero state lezioni per il giorno successivo. Tonino ha avuto tutta la settimana per organizzare il programma e ora era pronto a metterli in pratica. Durante la settimana aveva comprato un piccolo vibratore giocattolo rosso che sono in libera vendita ovunque ma che l’effetto reale era come quelli professionali.
Lei a sera, ha detto hai suoi genitori che desiderava andare a vedere una partita di basket della scuola. Questa sarebbe nel paese vicino di un istituto rivale e che ci sarebbe andata con le sue amiche. Doveva essere là alle 7 e sarebbe terminata per le 10.30.
Visto che i suoi genitori erano troppo occupati col lavoro, quella sera hanno chiesto al loro figlio di poterla accompagnare.
Lui sfottendola in macchina, ha notato la poca allegria di sua sorella e quando la lasciata al Palazzetto dello Sport, sembrava restia a voler scendere dalla macchina.
Nei 30 minuti di strada che hanno percorso si è quasi immusonita oltre al fatto di non ribattere sulle battute che gli rivolgeva.
Lei, guardando l’orologio, ha notato che erano arrivati piuttosto in anticipo e si è seduta sulla panchina come gli era stato indicato sulla mail. Guardava le auto passare cercando di non farsi riconoscere da qualche sua amica e pensava alle poche e stringate parole scritte sulla mail. Alle 7 ha indossato gli occhiali scuri e alle 7.05 era arrivato e caricata in macchina si erano avviati per portarla chissà dove. Poco dopo si fermano e mentre lui scende cerca di ascoltare cosa stesse accadendo attorno a lei. Erano sotto un grosso albero e oltre alla luce interna della macchina, a illuminare la zona vi erano diversi lampioni oltre al fatto che era ancora abbastanza chiaro.
Per i suoi scopi Tonino ha pensato che era sufficiente.
La fatta uscire per poi farla sedere a terra e lei ha realizzato che si trovava su una coperta poi finalmente ha parlato:
“Stai tranquilla. Siamo in una zona deserta e non c’è nessuno in questo momento.”
Posizionata la video camera sul treppiede l’accesa e poi ha alzato il volume della radio in macchina. Aveva messo un cd con una musica soave, tanto per fare atmosfera come voleva lui.
“Ora alzati e incomincia a spogliarti lentamente. Balla e spogliati lentamente.”
Ha alzato ancora il volume della radio e le note si diffondevano ovunque.
“Balla e spogliati.” Gli ha ripetuto.
Lei non aveva mai fatto nulla di simile ma ha incominciato a muoversi sensualmente. I vestiti cadevano hai suoi piedi sperando che non si sporchino come al cinema. Gli ci sono voluti più di cinque minuti ma alla fine stava ballando nuda.
L’idea di questa sera era che tutto sarebbe stato dedicato al solo piacere di Giuseppina in modo che fosse lei a fare tutto da sola. La fatta nuovamente sdraiare e gli ha messo alcuni cuscini sotto la testa in modo da poterla vedere in faccia e alcuni sotto al sedere in modo da poter avere un primo piano perfetto della sua figa aperta. Gli ha avvicinato i talloni il più possibile verso il sedere e lei si è ritrovata con le ginocchia piegate hai lati. Poi gli ha guidato la mano verso una ciotola e come gli ha immerso un dito gli ha chiesto:
“Ricordi cos’è?”
Lei ha annuito con la testa.
“Si, olio per bambini. Stesso lavoro di sempre, ogni volta che dico ORA, metti un dito dentro alla ciotola e poi lo immergi nella figa per 10 secondi.”
Ha inclinato l’obiettivo della telecamera e ha ripreso la ciotola. Si capiva che c’era qualcosa di cremoso all’interno e si sapeva che era sperma.
Tonino immediatamente ha detto ORA e Giuseppina ha iniziato il suo lavoro abituale.
Ha incominciato come sempre a inumidirsi le labbra esterne e interne per poi spingere lentamente il medio in lei. Questo è continuato per circa due minuti per poi fermarla e afferrargli la mano. Gli ha messo qualcosa nel suo pugno. Non poteva sapere cosa poteva essere. Lui gli ha girato un interruttore e l’oggetto ha incominciato a ronzare e vibrarle in mano.
Aveva sentito parlare dei vibratori solo dalle ragazze a scuola e questo sconosciuto ora gli stava guidando la mano con la punta alla parte superiore fra le sue labbrine. Ha fatto scorrere lentamente su e giù il vibratore lungo l’interno della sua fessura e quando l’oggetto ha toccato il sensibilissimo clitoride, lei ha fatto un salto spingendo le anche in alto. È quasi rimasta senza fiato per la scossa di piacere che gli ha procurato. Ha continuato a guidargli la mano lungo la fessura e quando gli ha detto la parola ORA, insieme hanno guidato il vibratore nella ciotola. Dopo aver immerso la punta ha fatto muovere il vibratore ancora lungo il taglio della sua figa.
Giuseppina continuava a pensare che era olio per bambini mentre la video camera registrava tutto e si vedeva bene che era sperma.
Hanno continuato insieme questo gioco per altri 5 minuti quando lei non potendone più ha goduto urlando mentre il vibratore frizionava sul clitoride umido. L’orgasmo è stato così violento e inaspettato che si è girata di lato bloccando fra le sue gambe il vibratore e la mano di lui. Quest’ultimo fermo sul clitoride, gli donava continui violenti orgasmi e contemporaneamente facendola sussultare e urlare.
Lui non gli aveva chiesto di godere e il suo cazzo era prossimo ad esplodere ma era preoccupato. Nel girarsi sul fianco gli occhiali si erano spostati e non voleva che lo vedesse. Faticando ha liberato la mano e il vibratore per poi aggiustarle gli occhiali.
Lei era tutta intenta a godere e non si era accorta di nulla. Teneva continuamente gli occhi chiusi assaporando il calore del suo corpo e gli spasmi provenire dalla sua fighetta. Aveva goduto già a scuola e ora l’aveva fatta venire nuovamente. Si sentiva stanca. Avrebbe voluto che l’abbracciasse.
Tonino ha passato molto tempo a filmarla camminandole attorno. Ha fatto molti primi piani della sua figa chiusa e del suo buchetto del sedere oltre alle tette con i capezzoli durissimi.
Ora che si stava calmando e il suo respiro era diventato più normale, la rimessa nella posizione inziale. Ha sistemato meglio i cuscini per vedere come era rossa in viso e le espressioni che faceva con la bocca quando godeva. I cuscini sotto al sedere li ha messi in modo che non si muovano più. Anche se era più bassa si vedeva come con i talloni avvicinati il più possibile al suo sedere, la figa aperta e umida risaltava nella penombra serale.
Senza forze si è abbandonata con le gambe aperte e le ginocchia pesanti che cadevano a terra.
Lui è rimasto fermo qualche attimo a contemplarla. Neppure nei sogni più segreti avrebbe mai immaginato di essere così con lei. La sua bellezza e la sua oscena posizione lo tenevano in perenne eccitazione.
Ripreso il vibratore la fatto scorrere lungo l’interno coscia su entrambe le gambe. Quando si avvicinava alla figa, vedeva che era scossa da piccoli tremori. Ha giocato anche sul piccolo buchetto del culo soffermandosi per qualche secondo. Col vibratore ha giocato anche sui capezzoli turgidi tenendola costantemente eccitata. Tornato fra le sue gambe si è posizionato in modo da non coprire la visuale alla telecamera. Ha preso la sua mano e gli ha dato nuovamente il vibratore. Insieme ha guidato la punta del vibratore dritto verso l’apertura della figa. Ha premuto leggermente in avanti ma Giuseppina ha posto resistenza non permettendo che entrasse. Lui si avvicina al suo fianco e messa la testa vicino alla sua:
“Lascia andare la mano liberamente. Non accadrà nulla di male. Lasciami fare.”
Giuseppina non voleva assolutamente ma ha fatto come gli è stato detto.
Il vibratore ha separato lentamente le sue labbra vergini ed è entrato dentro per circa una falange.
Tonino l’ha estratto e l’ha riinserito nuovamente per la stessa lunghezza di prima. Dopo circa 30 secondi che il vibratore era fermo in lei lui ha tolto la sua mano e ha lasciato che fosse lei stessa a continuare da sola.
Una spinta, attesa e fuori, una spinta, attesa e fuori.
Per via delle sempre più copiose secrezioni il vibratore è entrato all’interno di lei per un’altra mezza falange.
Ora che era nuovamente dentro a lei, Tonino lo ha spento.
Era come un grosso dito che si inseriva fra le sue calde labbra. Ha sentito il tipo urlare ORA e sapeva cosa doveva fare.
Ha immerso la punta nella ciotola. Quando la estratta molti grumi ricoprivano per intero la cappella del vibratore. Gli ha fatto fare un mezzo arco sopra la sua gamba e se le guidato fra le sue labbra per poi una volta fattosi spazio l’ha inserito spingendo leggermente.
Da spento rimaneva incollato molto più sperma ed era esattamente quello che voleva. Ogni 20 secondi circa Tonino gli urlava ‘ORA’, voleva che continuava a giocare a quel modo e non che arrivasse nuovamente all’orgasmo velocemente.
Guardando la ciotola, si è accorto che era ancora mezza piena e questo rallentava i suoi piani. L’ha fermata e tolto il vibratore, ha incominciato a risistemare la scena. Ha spostato i cuscini da sotto la sua testa per metterli sotto al sedere e sollevate le gambe in aria, le ha piegate all’indietro. Ora aveva le caviglie all’altezza della testa. Ha riposizionato la video camera in modo da riprendere un primo piano della figa ora sollevata e aperta a dismisura. Praticamente la sua figa, era ora a mezz’aria e si poteva vedere solo il sedere e la figa.
Ha fatto un primo piano perfetto mostrando ogni dettaglio nella fioca luce della sera. Si è poi messo in ginocchio dietro a lei, praticamente seduto sui cuscini.
Ha preso la ciotola in mano e la mostrata alla video camera. Successivamente si è chinato e ha toccato delicatamente un labbro della figa.
Giuseppina ha fatto un salto per l’inatteso tocco. Si è poi ricordata che era la lingua dello sconosciuto e si è rilassata ulteriormente. Morbida, calda e umida. Partiva dalla congiunzione del sedere e proseguiva fino al clitoride. Seguiva l’interno fra le sue piccole labbra e spesso cercava di insinuare la lingua il più profondamente possibile. Ogni volta che il clitoride veniva toccato riceveva continue scosse. Ad un certo punto,il tipo -Tonino-, preso come da una frenesia irresistibile, si è accanito sul clitoride. Quando si è staccato dal succhiare, mordere, leccare il suo piccolo bottoncino, si è ritrovata ansante e al limite di un nuovo orgasmo. Vuoi per la posizione non molto comoda o per il lavoro appena svolto, si sentiva in affanno e accaldata come non mai.
“Allargati la figa prendendo con entrambe le mani le tue piccole labbra. In questo modo posso leccare meglio anche l’interno.”
Lei ha fatto scorrere le mani immediatamente e si è allargata ulteriormente le sue piccole labbra. Il calore cresceva in lei ad ogni colpo di lingua. Sentiva il cuore battere all’impazzata e aveva come l’impressione che gli girasse la testa.
Si è arrestato nuovamente e gli ha detto:
“Inserisciti un dito nella figa.”
Perplessa non sapeva cosa volesse ma lui gli ha guidato l’indice dentro di lei.
“Ora fallo anche con il dito della mano sinistra e tira leggermente hai lati.”
Diversamente da prima, che teneva le sue labbrine delicatamente solo con i polpastrelli, ora aveva inserito e attanagliato le labbra interne della vulva.
Tonino poteva vedere il clitoride che si ergeva ritto come un piccolo cazzo e aveva una visuale perfetta dell’interno della sua figa.
“Ferma e non ti muovere.” Gli intima.
Ha lasciato che la video camera immortalasse il tutto per poi buttarsi a lappare il piccolo clitoride duro. Ha sentito come ha incominciato a respirare velocemente, segno che oramai non mancava molto al suo orgasmo. Anche le sue anche hanno incominciato a muoversi ritmicamente.
Scosse di piacere continue provenivano dal clitoride. Sentiva come era prossima a venire nuovamente e dentro di lei era tutto un subbuglio. Un intreccio di emozioni.
Si è fermato per un istante e gli ha detto:
“Quando stai per godere, devi tirare verso l’esterno le dita in modo da allargare il più possibile la figa. Così posso leccare e succhiare tutta la tua figa.”
Tonino si è rimesso a lavorare con la lingua direttamente il clitoride mentre ha preso in mano la ciotola.
Le sue anche e lei, tremavano mentre un grugnito profondo gli fuoriusciva dalla gola.
Sapeva che era prossima a godere e ha continuato a succhiare e leccare il clitoride senza fermarsi.
Nel mezzo di un urlo smorzato lei ha incominciato a godere.
Lui si è sollevato quel tanto per vedere le dita tirare con forza i lati della figa, al punto che ora vi era un’apertura di 3 dita. Senza perdere un attimo ha sollevato la ciotola.
Ora che lei stava godendo Tonino urla:
“Separa quei labbri! Forza!”
Mentre sentiva il suo orgasmo accendersi in lei, ha sentito le sue parole e ha fatto come gli ha detto. Quando poi è esploso il suo piacere, ha sentito lui incitarla ad aprire ancora di più la figa e presa dallo spasimo dei piaceri ha divaricato con tutta la sua forza urlando.
La sua piccola figa si è aperta ulteriormente di un pollice e Tonino si aspettava esattamente questo.
Ha capovolto la ciotola e ha guidato il suo bianco sperma che si riversava in lei.
Gli ci sono voluti pochi secondi per svuotare tutto il contenuto. Ha osservato come la sua sborra scivolava giù lungo le dita di lei, per sparire nelle profondità della sua vagina. Si è attaccato nuovamente al clitoride e nuovi spasmi e mugolii l’hanno coinvolta in un nuovo e intenso orgasmo.
In gemiti sempre più forti, era la sua anima che ora stava godendo.
Col viso tutto imbrattato dei suoi umori misti a sperma si è scostato da quella figa glabra e la osservata e ascoltata lungamente.
“Ora puoi lasciare andare le dita dalla figa.”
Lei prontamente ha eseguito con un nuovo gemito e la figa si è chiusa intrappolando il suo contenuto all’interno.
Con le gambe piegate all’indietro in quel modo e nella posizione in cui era, nulla poteva uscire dalla figa in quel momento.
Certo non era una posizione comoda ma li gli ha intimato di non muoversi.
Tonino ha deciso che era ora di prendersi anche lui il suo piacere e messosi vicino alla sua faccia si è abbassato la cerniera dei pantaloni.
Per i successivi 5 minuti ha fatto succhiare il suo cazzo finche non ha eruttato tutto nella sua bocca.
Schizzo dopo schizzo le ha riversato tutto il contenuto delle palle nella bocca. Non voleva ingoiare ma non c’era modo di evitarlo.
Questa volta non era molto, per tutto il giorno ha lavorato di mano lungo il suo cazzo per riempire la ciotola.
Come Tonino si è sentito appagato gli ha detto che ora poteva abbassare le gambe e distendersi. Si aspettava di vedere zampillare fuori il suo sperma dalla figa e invece non è uscito nulla.
C’era una quantità incredibile di sperma nella ciotola e nulla ora stava fuoriuscendo.
Finalmente poteva respirare liberamente. Si sentiva stanca e senza forze. Il suo corpo era sdraiato a terra ma la sua anima vagava per il paradiso. Avrebbe voluto baciare lo sconosciuto ma un rigurgito dal suo stomaco gli ha fatto ricordare del trattamento subito.
L’ha aiutata a vestirsi e anche quando lei si è messa in piedi ha controllato fra le sue coscie e nulla stava uscendo dalle labbra della piccola figa. Si aspettava di vedere il suo bianco e appiccicoso sperma, ma l’unica nota era un certo umidore della sua ciprigna che bagnava le piccole labbra esterne.
Tonino ha arrotolato la sua coperta e una volta in macchina la riaccompagnata al Palazzetto dello Sport. Seduta sulla panchina, gli ha intimato di non togliere gli occhiali per altri 5 minuti e che lui poteva tornare a guardare entro un paio di minuti.
Lei sapeva cosa il SIG.X avrebbe fatto con la videocassetta. Non voleva dargli nessuna scusante e mentre lui si allontanava lungo la strada, lei si appoggiava contro la pensilina. Non sapeva quanti minuti erano passati ma erano passate già diverse macchine nel vicino parcheggio. Quando poi suo fratello è venuto a riprenderla più tardi del previsto lei si è accasciata sul sedile quasi volesse sprofondarci dentro.
Oramai per lui era chiaro, la sorella perfettina gli stava nascondendo qualcosa. Ha osato chiedergli se poteva usare il suo computer e lei gli ha risposto con una semplice alzata di spalle.
Come lei è arrivata a casa, si è buttata sul letto consapevole che l’indomani era sabato e che era un altro giorno con il SIG. X. Era passata solamente una settimana e gliene sarebbero toccate altre 3 dello stesso genere. Gli sono sembrate una eternità.
Nel letto, al caldo delle sue coperte, pensava a quanto aveva goduto con lui. Non si era più toccata da quando aveva incominciato a godere con lui. Pensando a tutta la settimana appena trascorsa, la sua figa calda reclamava ora le sue dita. Ha raggiunto le sue piccole labbra interne e ha sentito come era bollente e indolenzita. Si sentiva un fuoco spandersi in lei. Ha bagnato un dito con la sua saliva e ha incominciato a fare come lui voleva, semplicemente senza di lui in questo momento. Un dito lungo la sua figa nuda e dentro strofinando contemporaneamente anche il clitoride. Dopo pochi minuti lei ha incominciato a godere nuovamente.
Cosa gli stava capitando? Sapeva che l’indomani avrebbe nuovamente goduto e questo la rendeva felice. Pochi minuti dopo un sonno ristoratore l’avvolgeva cullandola dolcemente.
Questa volta quando è arrivato a casa da scuola il venerdì, sapeva che non ci sarebbero state lezioni per il giorno successivo. Tonino ha avuto tutta la settimana per organizzare il programma e ora era pronto a metterli in pratica. Durante la settimana aveva comprato un piccolo vibratore giocattolo rosso che sono in libera vendita ovunque ma che l’effetto reale era come quelli professionali.
Lei a sera, ha detto hai suoi genitori che desiderava andare a vedere una partita di basket della scuola. Questa sarebbe nel paese vicino di un istituto rivale e che ci sarebbe andata con le sue amiche. Doveva essere là alle 7 e sarebbe terminata per le 10.30.
Visto che i suoi genitori erano troppo occupati col lavoro, quella sera hanno chiesto al loro figlio di poterla accompagnare.
Lui sfottendola in macchina, ha notato la poca allegria di sua sorella e quando la lasciata al Palazzetto dello Sport, sembrava restia a voler scendere dalla macchina.
Nei 30 minuti di strada che hanno percorso si è quasi immusonita oltre al fatto di non ribattere sulle battute che gli rivolgeva.
Lei, guardando l’orologio, ha notato che erano arrivati piuttosto in anticipo e si è seduta sulla panchina come gli era stato indicato sulla mail. Guardava le auto passare cercando di non farsi riconoscere da qualche sua amica e pensava alle poche e stringate parole scritte sulla mail. Alle 7 ha indossato gli occhiali scuri e alle 7.05 era arrivato e caricata in macchina si erano avviati per portarla chissà dove. Poco dopo si fermano e mentre lui scende cerca di ascoltare cosa stesse accadendo attorno a lei. Erano sotto un grosso albero e oltre alla luce interna della macchina, a illuminare la zona vi erano diversi lampioni oltre al fatto che era ancora abbastanza chiaro.
Per i suoi scopi Tonino ha pensato che era sufficiente.
La fatta uscire per poi farla sedere a terra e lei ha realizzato che si trovava su una coperta poi finalmente ha parlato:
“Stai tranquilla. Siamo in una zona deserta e non c’è nessuno in questo momento.”
Posizionata la video camera sul treppiede l’accesa e poi ha alzato il volume della radio in macchina. Aveva messo un cd con una musica soave, tanto per fare atmosfera come voleva lui.
“Ora alzati e incomincia a spogliarti lentamente. Balla e spogliati lentamente.”
Ha alzato ancora il volume della radio e le note si diffondevano ovunque.
“Balla e spogliati.” Gli ha ripetuto.
Lei non aveva mai fatto nulla di simile ma ha incominciato a muoversi sensualmente. I vestiti cadevano hai suoi piedi sperando che non si sporchino come al cinema. Gli ci sono voluti più di cinque minuti ma alla fine stava ballando nuda.
L’idea di questa sera era che tutto sarebbe stato dedicato al solo piacere di Giuseppina in modo che fosse lei a fare tutto da sola. La fatta nuovamente sdraiare e gli ha messo alcuni cuscini sotto la testa in modo da poterla vedere in faccia e alcuni sotto al sedere in modo da poter avere un primo piano perfetto della sua figa aperta. Gli ha avvicinato i talloni il più possibile verso il sedere e lei si è ritrovata con le ginocchia piegate hai lati. Poi gli ha guidato la mano verso una ciotola e come gli ha immerso un dito gli ha chiesto:
“Ricordi cos’è?”
Lei ha annuito con la testa.
“Si, olio per bambini. Stesso lavoro di sempre, ogni volta che dico ORA, metti un dito dentro alla ciotola e poi lo immergi nella figa per 10 secondi.”
Ha inclinato l’obiettivo della telecamera e ha ripreso la ciotola. Si capiva che c’era qualcosa di cremoso all’interno e si sapeva che era sperma.
Tonino immediatamente ha detto ORA e Giuseppina ha iniziato il suo lavoro abituale.
Ha incominciato come sempre a inumidirsi le labbra esterne e interne per poi spingere lentamente il medio in lei. Questo è continuato per circa due minuti per poi fermarla e afferrargli la mano. Gli ha messo qualcosa nel suo pugno. Non poteva sapere cosa poteva essere. Lui gli ha girato un interruttore e l’oggetto ha incominciato a ronzare e vibrarle in mano.
Aveva sentito parlare dei vibratori solo dalle ragazze a scuola e questo sconosciuto ora gli stava guidando la mano con la punta alla parte superiore fra le sue labbrine. Ha fatto scorrere lentamente su e giù il vibratore lungo l’interno della sua fessura e quando l’oggetto ha toccato il sensibilissimo clitoride, lei ha fatto un salto spingendo le anche in alto. È quasi rimasta senza fiato per la scossa di piacere che gli ha procurato. Ha continuato a guidargli la mano lungo la fessura e quando gli ha detto la parola ORA, insieme hanno guidato il vibratore nella ciotola. Dopo aver immerso la punta ha fatto muovere il vibratore ancora lungo il taglio della sua figa.
Giuseppina continuava a pensare che era olio per bambini mentre la video camera registrava tutto e si vedeva bene che era sperma.
Hanno continuato insieme questo gioco per altri 5 minuti quando lei non potendone più ha goduto urlando mentre il vibratore frizionava sul clitoride umido. L’orgasmo è stato così violento e inaspettato che si è girata di lato bloccando fra le sue gambe il vibratore e la mano di lui. Quest’ultimo fermo sul clitoride, gli donava continui violenti orgasmi e contemporaneamente facendola sussultare e urlare.
Lui non gli aveva chiesto di godere e il suo cazzo era prossimo ad esplodere ma era preoccupato. Nel girarsi sul fianco gli occhiali si erano spostati e non voleva che lo vedesse. Faticando ha liberato la mano e il vibratore per poi aggiustarle gli occhiali.
Lei era tutta intenta a godere e non si era accorta di nulla. Teneva continuamente gli occhi chiusi assaporando il calore del suo corpo e gli spasmi provenire dalla sua fighetta. Aveva goduto già a scuola e ora l’aveva fatta venire nuovamente. Si sentiva stanca. Avrebbe voluto che l’abbracciasse.
Tonino ha passato molto tempo a filmarla camminandole attorno. Ha fatto molti primi piani della sua figa chiusa e del suo buchetto del sedere oltre alle tette con i capezzoli durissimi.
Ora che si stava calmando e il suo respiro era diventato più normale, la rimessa nella posizione inziale. Ha sistemato meglio i cuscini per vedere come era rossa in viso e le espressioni che faceva con la bocca quando godeva. I cuscini sotto al sedere li ha messi in modo che non si muovano più. Anche se era più bassa si vedeva come con i talloni avvicinati il più possibile al suo sedere, la figa aperta e umida risaltava nella penombra serale.
Senza forze si è abbandonata con le gambe aperte e le ginocchia pesanti che cadevano a terra.
Lui è rimasto fermo qualche attimo a contemplarla. Neppure nei sogni più segreti avrebbe mai immaginato di essere così con lei. La sua bellezza e la sua oscena posizione lo tenevano in perenne eccitazione.
Ripreso il vibratore la fatto scorrere lungo l’interno coscia su entrambe le gambe. Quando si avvicinava alla figa, vedeva che era scossa da piccoli tremori. Ha giocato anche sul piccolo buchetto del culo soffermandosi per qualche secondo. Col vibratore ha giocato anche sui capezzoli turgidi tenendola costantemente eccitata. Tornato fra le sue gambe si è posizionato in modo da non coprire la visuale alla telecamera. Ha preso la sua mano e gli ha dato nuovamente il vibratore. Insieme ha guidato la punta del vibratore dritto verso l’apertura della figa. Ha premuto leggermente in avanti ma Giuseppina ha posto resistenza non permettendo che entrasse. Lui si avvicina al suo fianco e messa la testa vicino alla sua:
“Lascia andare la mano liberamente. Non accadrà nulla di male. Lasciami fare.”
Giuseppina non voleva assolutamente ma ha fatto come gli è stato detto.
Il vibratore ha separato lentamente le sue labbra vergini ed è entrato dentro per circa una falange.
Tonino l’ha estratto e l’ha riinserito nuovamente per la stessa lunghezza di prima. Dopo circa 30 secondi che il vibratore era fermo in lei lui ha tolto la sua mano e ha lasciato che fosse lei stessa a continuare da sola.
Una spinta, attesa e fuori, una spinta, attesa e fuori.
Per via delle sempre più copiose secrezioni il vibratore è entrato all’interno di lei per un’altra mezza falange.
Ora che era nuovamente dentro a lei, Tonino lo ha spento.
Era come un grosso dito che si inseriva fra le sue calde labbra. Ha sentito il tipo urlare ORA e sapeva cosa doveva fare.
Ha immerso la punta nella ciotola. Quando la estratta molti grumi ricoprivano per intero la cappella del vibratore. Gli ha fatto fare un mezzo arco sopra la sua gamba e se le guidato fra le sue labbra per poi una volta fattosi spazio l’ha inserito spingendo leggermente.
Da spento rimaneva incollato molto più sperma ed era esattamente quello che voleva. Ogni 20 secondi circa Tonino gli urlava ‘ORA’, voleva che continuava a giocare a quel modo e non che arrivasse nuovamente all’orgasmo velocemente.
Guardando la ciotola, si è accorto che era ancora mezza piena e questo rallentava i suoi piani. L’ha fermata e tolto il vibratore, ha incominciato a risistemare la scena. Ha spostato i cuscini da sotto la sua testa per metterli sotto al sedere e sollevate le gambe in aria, le ha piegate all’indietro. Ora aveva le caviglie all’altezza della testa. Ha riposizionato la video camera in modo da riprendere un primo piano della figa ora sollevata e aperta a dismisura. Praticamente la sua figa, era ora a mezz’aria e si poteva vedere solo il sedere e la figa.
Ha fatto un primo piano perfetto mostrando ogni dettaglio nella fioca luce della sera. Si è poi messo in ginocchio dietro a lei, praticamente seduto sui cuscini.
Ha preso la ciotola in mano e la mostrata alla video camera. Successivamente si è chinato e ha toccato delicatamente un labbro della figa.
Giuseppina ha fatto un salto per l’inatteso tocco. Si è poi ricordata che era la lingua dello sconosciuto e si è rilassata ulteriormente. Morbida, calda e umida. Partiva dalla congiunzione del sedere e proseguiva fino al clitoride. Seguiva l’interno fra le sue piccole labbra e spesso cercava di insinuare la lingua il più profondamente possibile. Ogni volta che il clitoride veniva toccato riceveva continue scosse. Ad un certo punto,il tipo -Tonino-, preso come da una frenesia irresistibile, si è accanito sul clitoride. Quando si è staccato dal succhiare, mordere, leccare il suo piccolo bottoncino, si è ritrovata ansante e al limite di un nuovo orgasmo. Vuoi per la posizione non molto comoda o per il lavoro appena svolto, si sentiva in affanno e accaldata come non mai.
“Allargati la figa prendendo con entrambe le mani le tue piccole labbra. In questo modo posso leccare meglio anche l’interno.”
Lei ha fatto scorrere le mani immediatamente e si è allargata ulteriormente le sue piccole labbra. Il calore cresceva in lei ad ogni colpo di lingua. Sentiva il cuore battere all’impazzata e aveva come l’impressione che gli girasse la testa.
Si è arrestato nuovamente e gli ha detto:
“Inserisciti un dito nella figa.”
Perplessa non sapeva cosa volesse ma lui gli ha guidato l’indice dentro di lei.
“Ora fallo anche con il dito della mano sinistra e tira leggermente hai lati.”
Diversamente da prima, che teneva le sue labbrine delicatamente solo con i polpastrelli, ora aveva inserito e attanagliato le labbra interne della vulva.
Tonino poteva vedere il clitoride che si ergeva ritto come un piccolo cazzo e aveva una visuale perfetta dell’interno della sua figa.
“Ferma e non ti muovere.” Gli intima.
Ha lasciato che la video camera immortalasse il tutto per poi buttarsi a lappare il piccolo clitoride duro. Ha sentito come ha incominciato a respirare velocemente, segno che oramai non mancava molto al suo orgasmo. Anche le sue anche hanno incominciato a muoversi ritmicamente.
Scosse di piacere continue provenivano dal clitoride. Sentiva come era prossima a venire nuovamente e dentro di lei era tutto un subbuglio. Un intreccio di emozioni.
Si è fermato per un istante e gli ha detto:
“Quando stai per godere, devi tirare verso l’esterno le dita in modo da allargare il più possibile la figa. Così posso leccare e succhiare tutta la tua figa.”
Tonino si è rimesso a lavorare con la lingua direttamente il clitoride mentre ha preso in mano la ciotola.
Le sue anche e lei, tremavano mentre un grugnito profondo gli fuoriusciva dalla gola.
Sapeva che era prossima a godere e ha continuato a succhiare e leccare il clitoride senza fermarsi.
Nel mezzo di un urlo smorzato lei ha incominciato a godere.
Lui si è sollevato quel tanto per vedere le dita tirare con forza i lati della figa, al punto che ora vi era un’apertura di 3 dita. Senza perdere un attimo ha sollevato la ciotola.
Ora che lei stava godendo Tonino urla:
“Separa quei labbri! Forza!”
Mentre sentiva il suo orgasmo accendersi in lei, ha sentito le sue parole e ha fatto come gli ha detto. Quando poi è esploso il suo piacere, ha sentito lui incitarla ad aprire ancora di più la figa e presa dallo spasimo dei piaceri ha divaricato con tutta la sua forza urlando.
La sua piccola figa si è aperta ulteriormente di un pollice e Tonino si aspettava esattamente questo.
Ha capovolto la ciotola e ha guidato il suo bianco sperma che si riversava in lei.
Gli ci sono voluti pochi secondi per svuotare tutto il contenuto. Ha osservato come la sua sborra scivolava giù lungo le dita di lei, per sparire nelle profondità della sua vagina. Si è attaccato nuovamente al clitoride e nuovi spasmi e mugolii l’hanno coinvolta in un nuovo e intenso orgasmo.
In gemiti sempre più forti, era la sua anima che ora stava godendo.
Col viso tutto imbrattato dei suoi umori misti a sperma si è scostato da quella figa glabra e la osservata e ascoltata lungamente.
“Ora puoi lasciare andare le dita dalla figa.”
Lei prontamente ha eseguito con un nuovo gemito e la figa si è chiusa intrappolando il suo contenuto all’interno.
Con le gambe piegate all’indietro in quel modo e nella posizione in cui era, nulla poteva uscire dalla figa in quel momento.
Certo non era una posizione comoda ma li gli ha intimato di non muoversi.
Tonino ha deciso che era ora di prendersi anche lui il suo piacere e messosi vicino alla sua faccia si è abbassato la cerniera dei pantaloni.
Per i successivi 5 minuti ha fatto succhiare il suo cazzo finche non ha eruttato tutto nella sua bocca.
Schizzo dopo schizzo le ha riversato tutto il contenuto delle palle nella bocca. Non voleva ingoiare ma non c’era modo di evitarlo.
Questa volta non era molto, per tutto il giorno ha lavorato di mano lungo il suo cazzo per riempire la ciotola.
Come Tonino si è sentito appagato gli ha detto che ora poteva abbassare le gambe e distendersi. Si aspettava di vedere zampillare fuori il suo sperma dalla figa e invece non è uscito nulla.
C’era una quantità incredibile di sperma nella ciotola e nulla ora stava fuoriuscendo.
Finalmente poteva respirare liberamente. Si sentiva stanca e senza forze. Il suo corpo era sdraiato a terra ma la sua anima vagava per il paradiso. Avrebbe voluto baciare lo sconosciuto ma un rigurgito dal suo stomaco gli ha fatto ricordare del trattamento subito.
L’ha aiutata a vestirsi e anche quando lei si è messa in piedi ha controllato fra le sue coscie e nulla stava uscendo dalle labbra della piccola figa. Si aspettava di vedere il suo bianco e appiccicoso sperma, ma l’unica nota era un certo umidore della sua ciprigna che bagnava le piccole labbra esterne.
Tonino ha arrotolato la sua coperta e una volta in macchina la riaccompagnata al Palazzetto dello Sport. Seduta sulla panchina, gli ha intimato di non togliere gli occhiali per altri 5 minuti e che lui poteva tornare a guardare entro un paio di minuti.
Lei sapeva cosa il SIG.X avrebbe fatto con la videocassetta. Non voleva dargli nessuna scusante e mentre lui si allontanava lungo la strada, lei si appoggiava contro la pensilina. Non sapeva quanti minuti erano passati ma erano passate già diverse macchine nel vicino parcheggio. Quando poi suo fratello è venuto a riprenderla più tardi del previsto lei si è accasciata sul sedile quasi volesse sprofondarci dentro.
Oramai per lui era chiaro, la sorella perfettina gli stava nascondendo qualcosa. Ha osato chiedergli se poteva usare il suo computer e lei gli ha risposto con una semplice alzata di spalle.
Come lei è arrivata a casa, si è buttata sul letto consapevole che l’indomani era sabato e che era un altro giorno con il SIG. X. Era passata solamente una settimana e gliene sarebbero toccate altre 3 dello stesso genere. Gli sono sembrate una eternità.
Nel letto, al caldo delle sue coperte, pensava a quanto aveva goduto con lui. Non si era più toccata da quando aveva incominciato a godere con lui. Pensando a tutta la settimana appena trascorsa, la sua figa calda reclamava ora le sue dita. Ha raggiunto le sue piccole labbra interne e ha sentito come era bollente e indolenzita. Si sentiva un fuoco spandersi in lei. Ha bagnato un dito con la sua saliva e ha incominciato a fare come lui voleva, semplicemente senza di lui in questo momento. Un dito lungo la sua figa nuda e dentro strofinando contemporaneamente anche il clitoride. Dopo pochi minuti lei ha incominciato a godere nuovamente.
Cosa gli stava capitando? Sapeva che l’indomani avrebbe nuovamente goduto e questo la rendeva felice. Pochi minuti dopo un sonno ristoratore l’avvolgeva cullandola dolcemente.
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