Giuseppina cap. 5

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genere
dominazione

CAPITOLO 5

La mattina è trascorsa piuttosto rapidamente e a pranzo, Giuseppina era esattamente al punto indicato nel parcheggio. Come ha sentito scoccare la campana delle 12.05, ha indossato gli occhiali neri e non sono neppure trascorsi 2 minuti che qualcuno si è avvicinato al suo fianco.

“Sei stata bravissima ieri al cinema.”

Dal tono di voce capisce che sia alla spiaggia che al cinema era sempre la stessa persona.
'Mi domando se è il SIG. X.' Pensa fra se.

La prende per un braccio e l’accompagna lungo il parcheggio, superando oltre 20 macchine. Ha aperto uno sportello della sua auto e l’ha aiutata a salire all’interno.

Era ora seduta sul sedile posteriore di una macchina. Non poteva dire che tipo di auto fosse, ma ha saputo che era il sedile posteriore per il fatto che non poteva allungare le gambe e per il largo divanetto. Il tipo, l’ha fatta sdraiare delicatamente sul sedile e si è sorpresa della sua dolcezza. Ha sentito lui entrare nella parte anteriore e accendere la radio ad alto volume. Ha sentito le sue mani scorrerle lungo le gambe fino ad arrivare alle clips del body e spaventata, ha chiuso d’istinto le ginocchia stringendo al contempo le gambe.

Lui con tono fermo:
“Nessuna parola e non muoverti se non lo dico io. Hai capito?”
Impaurita, ha mosso solo la testa in segno affermativo.

Tonino le afferra le ginocchia e le divarica nuovamente le gambe trovando questa volta una resistenza minima da parte di Giuseppina. “Visto? Non è stato difficile.” Le dice addolcendo la voce. Quindi ha raggiunto nuovamente i bottoni e ha aperto il body.
Ha preso la video camera e ha incominciato a registrare. Ha allungato la mano sollevando la mini fino a inquadrare e a scoprire la figa depilata e che non indossava nulla.
Ha ordinato a Giuseppina:
“Togliti la minigonna e falla cadere sul pavimento dell’auto.”

Era terrorizzata perché era nel parcheggio della scuola all’ora di pranzo, ma ha fatto come le ha chiesto.

Lui continuava a registrare mentre lei si spogliava lentamente.
“Sbottona il body, toglilo e gettalo sul pavimento.”

Giuseppina non desiderava farlo ed era restia a muoversi. Tony ha alzato la voce questa volta.
“Va bene rivestiti, vado a cercare il SIG. X.”

Lei terrorizzata comincia ad implorarlo “No! No, aspetta... Ecco vedi? Lo faccio.”
Muovendosi il più velocemente che ha potuto, ha raggiunto l’orlo del colletto e una volta sbottonato, l'ha sollevato oltre la testa per poi gettarlo sul pavimento. Ora era completamente nuda nella macchina consapevole che era nel parcheggio della scuola.

Compiaciuto della sua ubbidienza, Tonino si è sorpreso nel vederla nuda con la sua straordinaria bellezza, i seni all’aria e la figa completamente rasata. Le sue tette non erano molto grandi, ma erano perfette per essere impastate e mordicchiate.

All’insaputa di Giuseppina, Tonino non aveva chiuso gli sportelli della macchina.
Dopo aver registrato per circa 2 minuti, ha alzato la musica ancora un poco più forte. Ha spalancato entrambe le portiere e ha registrato il parcheggio e le finestre della scuola.
Se qualcuno fosse passato a piedi o se si fosse affacciato, sarebbe stato attratto dalla musica e avrebbe visto uno spettacolo inconsueto.

Appoggiata la video camera sul tetto dell’auto vicina, la indirizzata in modo da poter registrare attraverso l’apertura dello sportello.
Gli ha preso un paio di minuti per ottenere la posizione perfetta e ora l’intero corpo nudo di Giuseppina era inquadrato. Dai piedi e su, fino a intravedere la faccia.
Girando attorno alla macchina si è avvicinato alla sua testa e le ha detto:
“Non preoccuparti, perché ora apro la porta dietro alla tua testa. Non c’è nessuno attorno a noi.”

Ha sentito lo sportello aprirsi e ha percepito la sua presenza sopra di lei.

Ha preso una mano della Giusi e ha portato le sue dita alla bocca. Ha fatto colare un poco di saliva sulle dita centrali e le ha guidate verso la figa nuda. Ha incominciato a guidarla nella masturbazione lungo tutto il solco della figa.
Le sue dita sopra a quelle di lei, come in una piccola danza lungo il suo sesso.
Ha ritirato le dita e le ha inumidite nuovamente con la propria saliva per poi guidarle nuovamente fra le piccole labbra della vulva.

Dopo poco si poteva vedere come tutta la sua figa era umida dai suoi stessi umori, la saliva non serviva più. Continuava comunque, a portarsi le dita in bocca per assaporare il gusto di lei. Ha incominciato a spostare le dita con movimenti sempre più ampi, lungo le sue labbra calde e vogliose. Le spingeva in modo che si insinuassero sempre più profondamente.
Con difficoltà ha fatto in modo di farle spalancare le gambe e così facendo, ora la cinepresa riprendeva in primo piano la piccola figa e con quale facilità si masturbava.
Allora le ha sussurrato:
“Non fermarti.”

Tolta la mano dalla sua, si è avvicinato all’orecchio e le ha bisbigliato ancora:
“Rimarremo qui giusto il tempo di farti godere da sola. Più lungo sarà il tempo che ci impiegherai e più sarà la probabilità che qualcuno ci veda. Muova la testa se ha capito.”

Giuseppina ha fatto un cenno con la testa.

“Ora, qualunque cosa accada, non smettere di muovere la mano. Masturbati finché non sarò io a dire fermarti.”

La video camera continuava a registrare.

Giuseppina si stava masturbando, ora con più impegno, nel parcheggio della scuola con i suoi compagni che camminavano poco lontano lungo la parete alle loro spalle.

Tonino ha lasciato che lei proseguisse da sola per circa un minuto prima di muoversi. Estasiato, continuava ad osservare questa stupenda ragazza che aveva nuda nella sua macchina. Si è abbassato la cerniera dei pantaloni e ha tirato fuori il cazzo durissimo. Ha chinato il cazzo fino a incontrare le sue labbra.

“Apri!” Le urla, e per spavento lei apre la bocca permettendo che la cappella le entri con una sola spinta.

Per riflesso, ha spostato la mano libera per agguantare il cazzo, ma lui urlando:
“Rimetti la mano dov’era! Ti ricordo che più impieghi a godere e più rimarrai in macchina nuda.”

La mano di Giuseppina ha continuato a lavorarsi la figa con più foga di prima. Senza fare tanti giochi, si è concentrata sulla sensibilità del clitoride e terrorizzata al pensiero di attirare l’attenzione di qualcuno, avrebbe fatto qualunque cosa pur di farlo smettere di gridare.

Tonino da parte sua, stava incominciando a scoparle la bocca come fosse una figa. Non occorreva che lei muovesse la testa come al cinema, si limitava a tenere le labbra strette attorno al cazzo.
Più di una volta la cappella è andata in profondità nella sua gola al punto da farla gemere e temere di dover soffocare.
Ora lui la stava scopando con ritmo sempre più veloce, mentre lei incominciava a sentire un fuoco spandersi per tutto il corpo. Stava usando la mano sinistra per stuzzicarsi i capezzoli per aumentare il piacere.

Dopo quasi 2 minuti che continuava a scoparla in bocca sentiva che fra poco sarebbe esploso. Un certo formicolio alle palle gli preannuncia che non poteva durare ancora più a lungo.

Inizialmente Giuseppina non era attiva, mentre ora mostrava il suo gradimento con le dita che si agitavano frenetiche sulla fica umida dei suoi umori mentre succhiava il cazzo.
Lei stessa ha incominciato a muovere le anche sintomo che era arrivato il momento.

L’ha osservata come ha incominciato a tremare tutta e a mugolare di piacere, mentre le sue dita continuavano a stuzzicare il clitoride imperterrite. Un gemito più forte è uscito dalla bocca facendo vibrare il cazzo di Tonino. Dopo questo, non ha più potuto resistere e si è lasciato andare mugolando di piacere anche lui. Tenendo fermo il cazzo piantato nella sua bocca ha incominciato a segarsi e schizzo dopo schizzo le sue palle si sono svuotate nella bocca.

Giuseppina aveva incominciato a godere quando nel mezzo del suo orgasmo, in bocca, si è riversato un mare di sperma. I primi schizzi hanno colpito direttamente il fondo della gola facendola quasi soffocare.

In pieno piacere, il suo pensiero corre alla cinepresa che stava ancora registrando.

Lei non è riuscita a ingoiare tutta la sborra che le si riversava nella bocca e lunghi rivoli biancastri fuoriuscivano dai lati scendendo sulle guance. Voleva dirle di succhiare e ingoiare tutto, ma la visione dello sperma che rigava le guance era troppo eccitante e continuava a segarsi anche se più lentamente di prima.

Il pensiero che la video camera stava immortalando tutto lo erotizzava e avrebbe voluto che questo momento non terminasse mai. Le sue palle stavano ancora pompando sborra e se le sentiva dure che sbattevano contro la faccia di lei.

Alle loro spalle alcuni ragazzi stavano entrando in macchina circa 4 posti più indietro. Non si sono accorti di nulla e l’unica testimone della loro sessione di sesso era la video camera.

Tonino ha estratto il cazzo dalla bocca e ha lasciato che le ultime stille di sperma le cadessero sulla faccia. Lui le intima di continuare a masturbarsi, mentre prende una ciocca di capelli per pulirsi il glade. Si solleva uscendo dalla macchina e si ricompone chiudendo infine la cerniera lampo dei pantaloni e la portiera.

Si sentiva la faccia e le labbra, sporche ovunque di appiccicoso sperma.

Ha avuto una goduta bellissima e girando attorno alla macchina ha recuperato la video camera. Ha zoomato fra le gambe di Giuseppina e inquadrando la piccola figa umida in ogni dettaglio. Ha filmato anche il corpo e la faccia. Aveva sperma che gli era colato dappertutto.
Tonino ha avuto un’idea che lo ha scosso. 'Perché non ci ho pensato prima?'.

“Hai tutta la faccia sporca di sperma.- Le ha detto- Ora ti pulisco con un fazzoletto.”

Preso dal cassettino anteriore, gli pulisce con attenzione la faccia e il collo. Cercava di raccogliere quanto più sperma poteva. Rimane sorpreso di quanta sborra le aveva sparato addosso senza contare quello che aveva ingoiato.
Lui ha chiuso lo sportello e Giuseppina ha pensato che fosse tutto finito, ma Tonino aveva altre idee in merito. Ha sistemato nuovamente la telecamera sopra la macchina e poi mossosi dentro, le ha fatto sollevare la testa. Anche se indossava gli occhiali scuri si vedeva bene chi fosse. Si è spostato verso la porta aperta posteriormente e ha potuto guardare da vicino le dita di lei che ancora stavano masturbando anche se più lentamente la fighetta depilata.

Le ha preso la mano fermandola e ha portato alla sua bocca le dita umide dei suoi umori. Dopo averle assaporate una per una, si è detto fra se, che adorava il suo sapore ed estasiato di è rivolto a Giuseppina:
“Ancora qualche minuto e tutto sarà finito. Desidero solamente assaporare un po' le tue stille di godimento della tua figa.”
Si è inumidito un dito e l’ha spinto fra le labbra interne della vulva. La fatta scorrere attorno alle labbrine e improvvisamente ha spinto la punta in alto all’interno della figa.
Lei ha fatto un salto e Tonino rassicurandola:
“Tranquilla, desidero solamente assaggiare un poco del tuo calore e poi tutto sarà finito.”

Giuseppina si è nuovamente distesa e ha lasciato che il dito entrasse in lei. Una volta estratto, l’ha riportato nuovamente alla bocca e l’ha assaporato emettendo un gemito forte, in modo che anche lei l’abbia potuto sentire. Ha inserito nuovamente il dito e anche questa volta lei ha fatto un salto perché ha toccato la parete virginale. Ha lasciato che il dito rimanesse in lei per alcuni secondi per poi estrarlo nuovamente e portarlo alla bocca.

Ha desiderato che questa cosa terminasse presto e si è distesa nuovamente lasciandolo fare.

Dopo che Tonino ha estratto il dito, non l’ha riportato alla bocca. Ha preso il fazzoletto umido di sperma e lo ha rigirato attorno sul polpastrello in modo che una parte del suo contenuto restasse sul dito. Ha fatto in modo che tutto venisse ripreso e ha piantato nuovamente il dito in lei.
Ha ripetuto il gesto nuovamente e questa volta un grosso grumo bianco si ergeva sul suo dito prima di sparire nella figa.

Ha ripetuto il movimento finché il fazzoletto non fosse pulito, mentre tutto veniva registrato. Le dita sparivano ricoperte di sperma e dopo che restavano immerse per alcuni secondi uscivano completamente pulite e luccicanti di umori.

Ha continuato a registrare, ed era stupefacente osservare come le dita bianche di sperma scomparivano in lei per riemergere pulite e lucide. Fatto un’ultima volta ha tenuto il dito in lei per alcuni istanti più lunghi. Nel mentre si è accorto come il suo cazzo stesse nuovamente pulsando. Il dito era per quanto possibile dentro a lei senza essere contro la sua parete verginale e come lo ha tolto eccolo tornare nuovamente pulito. Ora sapeva quale nuovo gioco fare con lei. Si è accorto come il cazzo avesse ripreso vigore, ma erano passati più di 45 minuti da quando erano nel parcheggio e gli rimanevano solamente meno di 15 minuti di intervallo.

La aiutata a rivestirsi senza allacciare il body per poi farla uscire nel parcheggio. Ha fatto alcuni giri tortuosi, in modo che non potesse sapere qual’era la macchina parcheggiata.
‘Peccato non aver avuto ancora la patente, ma solo il foglio rosa. Avrebbe potuto divertirsi di più con lei.’ Pensa rammaricandosi.

Si sentiva presa dal panico al pensiero che ci fosse qualcuno ad osservarli. La piccola minigonna della divisa della squadra non era sufficientemente lunga da nascondere il fatto che il body fosse slacciato. Chiunque poteva osservarla in mezzo alle gambe ed accorgersene. Inoltre il gusto di sperma in bocca non le piaceva affatto. Si sentiva sporca e appiccicosa su tutta la faccia.

“Questa sera come andrai a casa, controlla l’email. Parlerò favorevolmente con il SIG. X per come ti sei comportata oggi.”

Mentre era in macchina ha pensato che non poteva forzarla ad uscire di notte durante la settimana, ma per sabato e domenica sarebbe stata un’altra cosa, doveva pensare a come organizzare il week end. Non voleva che i genitori di lei interferissero o che sospettassero qualcosa.

Il giorno seguente l’email era precisa a quella del giorno prima. Diceva di trovarsi nel parcheggio allo stesso posto e alla stessa ora convenuta e alle 12.05 doveva indossare gli occhiali scuri. Qualcuno sarebbe andato a trovarla. Era contenta che questa volta non ci fossero indicazioni sull’abbigliamento a parte la minigonna, almeno avrebbe potuto indossare la biancheria intima.

A casa Tonino aveva fatto oramai già 2 ore di filmato.

L’indomani aveva parcheggiato in un punto molto più in vista della volta precedente. Con entrambi gli sportelli aperti, era facile per chi fosse passato vicino, poter vedere cosa succedeva all’interno.

Alle 12.05 la vede perfettamente al suo posto, come doveva essere.

Dopo pochi minuti di attesa la stessa voce era alle sue spalle. Tonino l’ha accompagnata alla sua macchina, ma questa volta aveva lasciato entrambi gli sportelli posteriori aperti. L’ha fatta sdraiare sul sedile e poi ha montato la cinepresa sul treppiede. Dopo aver controllato che la visuale fosse perfetta le ha bisbigliato all’orecchio:
“Tutto accadrà come ieri. Non devi preoccuparti di nulla. Prima finiamo e prima potrai tornare a scuola.”
A dire il vero c’era qualche novità che l’aspettava, ma saggiamente se l’è tenuto per sé. Ha ricontrollato che la macchina da presa stesse registrando e dopo una panoramica agli studenti che vi erano nelle vicinanze l’ha riposizionata su di lei. In macchina ha preso alcuni dei giocattoli che aveva portato e le dice di spogliarsi.

Incomincia a togliersi la minigonna, poi gli slip, la camicetta e infine il reggiseno. Questa volta Giuseppina era consapevole che prima finiva e prima si sarebbe rivestita, era quindi determinata a sbrigare quella faccenda in fretta.

Le parole di Tonino interrompono le sue fiduciose aspettative.
“C’è un bicchiere di plastica sul pavimento. È lozione per neonati, aiuterà a lubrificarti.- Nel frattempo esce dalla macchina e presa la videocamera incomincia a zoomare.- Dovrai inserire il dito medio. Hai capito?”

Giuseppina ha annuito prontamente con un sospiro.

Col bicchiere in mano, ha fatto un primo piano in modo che rimanesse sul nastro cosa contenesse. Per circa quasi la metà del suo contenuto era pieno di sperma bianco latte, frutto del suo desiderio per Giuseppina. A scanso di equivoci, precedentemente aveva anche filmato i momenti in cui lo riempiva.

Tonino allora si è posizionato fra le sue gambe e ne ha spostata una mettendola sulla spalliera del sedile posteriore e l’altra su quella anteriore. In questo modo aveva la visuale aperta sulla figa. Ha fatto mettere la mano sinistra sotto al sedere in modo da sollevarlo leggermente e la destra libera per lavorare come voleva lui. Le ha mostrato infine, dove era il bicchiere per intingere il suo dito.

Per tutta la notte ha guardato il filmato che aveva fatto e ogni volta ha goduto svuotandosi nel bicchiere. L’ultima volta era giusto quella stessa mattina alle dieci durante l’intervallo di scuola.
Posato il bicchiere continua a dargli le istruzioni.
“Devi godere anche oggi. C’è solo una indicazione. Ogni volta che sentirai la parola ORA, dovrai immergere il dito medio nell’olio per bambini e inserirlo nella figa per tutta la lunghezza che potrai. Quindi conterai dieci secondi prima di ricominciare a masturbarti. Non potrai vestirti finché non avrai goduto. Più tardi ti vedo godere e maggiore sarà la possibilità di non essere vista. Sono stato chiaro?”

Lei annuisce e lui immediatamente le da il segnale “ORA”.

Lei ha raggiunto al suo fianco il bicchiere e ha immerso il dito in quello che pensava fosse olio. Lo ha estratta che gocciolava e lo infila tra labbra della figa facendovi sparire una falange ricoperta di sperma.
Dopo aver contato mentalmente fino a dieci, ha fatto scorrere le dita su e giù lungo il taglio e in mezzo a esse, quando ha sentito ancora la parola, ORA. Prontamente ha interrotto la masturbazione e ha di nuovo immerso il dito nel bicchiere. La riportata sulla figa ora luccicante di sperma e l’ha nuovamente fatta scorrere lungo il solco.

Tonino bramava più di ogni altra cosa inserire il cazzo in lei e svuotargli le palle dentro, l’aveva nuovamente duro. Poteva vedere bene attraverso l’obiettivo della telecamera come il dito, ricoperto di sborra bianca, si muoveva fra le sue labbra vaginali sempre più umide.

Questa volta il dito carico di sperma è risalito lungo l’apertura stretta della figa per qualche secondo prima di affondare, questa volta per qualche millimetro in più. Lentamente l'ha spinto in avanti e ha aspettato che passassero i 10 secondi come le ha chiesto. Estratto il dito ha incominciato a masturbarsi il clitoride. Ora il tatto era più piacevole perché incominciava a sentire la viscosità dell’olio che stava mettendo anche sul clitoride.

Tonino l’ha lasciata fare per circa un minuto quando ha detto ancora: “ORA.”

Il dito ha trovato rapidamente il bicchiere e questa volta ha potuto spingersi più agevolmente nella sua figa umida e calda.

Oramai lo spettacolo l’aveva eccitato a tal punto che messa la telecamera sul cavalletto, ha girato attorno alla macchina e si è disposto sopra alla faccia di lei.

In poco tempo Giuseppina si è ritrovata a succhiare il cazzo di Tonino, mentre questi non lasciava passare 30 secondi che non le dicesse la parola ORA. Lei era alquanto contrariata per questo gioco perché allontanava l’orgasmo ogni volta, anche se la sua fica ben lubrificata le mandava continuamente segnali di inequivocabile piacere.

Anche Tonino era distratto dal gioco e il suo piacere è durato più a lungo. Dopo circa 10 minuti ha incominciato a sentire le palle fremere, ma le ha detto ancora la parola ORA.
Come lei ha infilato il dito per spingerlo poi all’interno, lui ha incominciato a godere. Ha preso un secondo bicchiere e avvicinato al suo cazzo ha finito di svuotarsi dentro.
Solo alcuni schizzi sono entrati direttamente nella gola della Giuseppina, gli altri si sono riversati tutti nel bicchiere. Ha guardato la telecamera e si è piegato in modo che potesse registrare quello che stava facendo.

Lei era felice che il tipo le avesse tolto il cazzo così presto dalla bocca, evitando così di dover nuovamente ingoiare tutto quello sperma. Tonino ha riversato il contenuto nel vecchio bicchiere già a terra e come ha finito di cadere l’ultimo grumo di sperma fresco, ha detto ORA.

Giuseppina ha inserito nuovamente il dito e quando l’ha estratto, la punta era completamente ricoperta di sperma, molto più bianco e denso di prima. La cinepresa ha registrato come il dito si inserisse fra le labbra bagnate e scomparire in lei. Dopo 10 secondi, ha fatto uscire il dito e ha visto come era pulito e lucido di umori e non solo di quelli.

Tonino si è preso il cazzo ancora turgido con una mano e ha incominciato a spingere sulle labbra di Giuseppina.

Come ha sentito nuovamente la cappella premere alla bocca, lei l’ha aperta, come se fosse ormai una cosa normale e ha incominciato a succhiare le ultime stille di sperma che gli fuoriuscivano. Dopo circa 5 minuti la telecamera ha registrato come lo stomaco di Giuseppina si muoveva alternativamente e lei gemeva sempre più.

Il fuoco si spandeva in lei dalla figa. Non ha mai sentito un calore simile. L’orgasmo era lì, pronto per esplodere, ma ogni volta lui gridava ORA. Immergeva il dito nell’olio e poi lo premeva dentro di lei. Ogni volta doveva rincorrere l’orgasmo e si masturbava con sempre più foga e nervosismo.
'Maledizione.- Si dice fra se.- Se non fosse stata continuamente interrotta da quel comando avrebbero finito già da un pezzo.'

Nuovamente ha sentito ORA proprio nel momento culminante. Era al limite e questo gioco la stava esasperando fuori misura. Ha immerso il dito nel bicchiere con forza, al punto di uscirlo con un grumo più grosso del solito e lo ha immerso in lei. Come ha sentito strusciare il palmo della mano sul clitoride, si è lasciata andare in un orgasmo selvaggio. Normalmente l'ha sempre inserito solo per pochi millimetri, ma questa volta tutto il dito è scomparso nella calda e palpitante vagina. Mentre era squassata dai tremori del godimento ha continuato a far andare il dito dentro e fuori, mugolando di piacere dimenticandosi di dove si trovava. Il clitoride duro veniva sollecitato dalla mano e dalle dita. Le anche stesse stavano andando incontro al dito che si immergeva ogni volta sempre più dentro di lei. Lentamente si è calmata sudata e, ansimando sul sedile, ha estratto il dito facendolo scorrere lungo il clitoride. Si è poi fermata, lasciando che la mano si riposasse sul monte di venere nudo e depilato.

Tonino si è ricomposto col cazzo ancora turgido e andando a prendere il bicchiere, ha mostrato alla video camera come non ci fosse quasi più sperma.

Lei si sentiva spossata. Non aveva mai goduto come in quel momento.

Lui non voleva sprecare tutto quel buon liquido e avvicinatosi in mezzo alle gambe ha incominciato ad accarezzarle. Arrivato in mezzo a loro ha spostato la mano della Giuse e ha inserito lievemente il dito. L'ha assaporato gemendo di piacere a quel sapore che tanto amava. Questa volta lo ha infilato più profondamente in alto e lo ha mosso facendogli fare piccoli movimenti circolari. Ha riportato il dito alla bocca per assaporare il gusto. Ha fatto un gemito ancora più forte e questa volta ha inserito le falangi dell’indice e del medio. Ha divaricato leggermente e ha versato direttamente nella vagina il contenuto del bicchiere. Dopo pochi secondi una patina bianca ha ricoperto le labbra interne della figa e ha questo punto ha estratto le dita. Poteva vedere come esaltava il bianco sperma sul luccichio umido delle labbra e di tutta la vulva esterna. Anche dove aveva appoggiato la mano, era ancora umida dei suoi umori. È rimasto estasiato a guardare buona parte dello sperma sparire lentamente nella vagina pulsante per il recente orgasmo. Ancora non era soddisfatto, avrebbero passato i prossimi giorni a migliorare.

Oramai non c’era più molto tempo e lui l’aiuta a vestirsi, mentre lei si sente piacevolmente stanca.
Le dice mentre l’accompagna al suo posto nel parcheggio:
“Sei stata perfetta. Controlla l’email questa sera.”

Giuseppina arriva in classe e resta sognante per tutto il giorno. Non ha mai conosciuto un orgasmo come quello e anche se si sente umida in mezzo alle gambe resta nel suo mondo dei sogni. Per tutto il pomeriggio piccole contrazioni vaginali le hanno ricordato dell’avventura nel parcheggio. Di tanto in tanto piccole fuoriuscite di un bianco sospetto si celavano sotto la gonna, se le avesse viste forse avrebbe cominciato a dubitare di aver usato semplice olio idratante.
Le sue amiche scherzando, volevano sapere chi fosse l’artefice del suo stato d’animo.

Mercoledì, giovedì e venerdì vengono e vanno fra scuola e parcheggio. Tutti i giorni si sdraia sul sedile posteriore della macchina dove gode all’inverosimile e succhia il cazzo dello sconosciuto. Ogni giorno prende sempre più dimestichezza, imparando che più olio usa e più le è facile provare piacere. Questo per la gioia di Tonino che, se prima poteva vederla masturbarsi con un dito appena sporco di sborra, ora può registrare come grumi sempre più grandi di sperma spariscano in lei ogni volta che lui le impartisce il comando. Il rischio per Tonino era di far finire il divertimento troppo presto. Così ogni giorno il bicchiere era un po’ più pieno di sperma, che Giuseppina inconsapevolmente svuotava inserendolo nella sua vagina masturbandosi con entusiasmo.

Il lavoro che le faceva fare era abbastanza piacevole e Giuseppina stentava a riconoscersi. Non avrebbe mai creduto che un giorno avrebbe mai fatto una cosa del genere, l’orgasmo che le procurava, la lasciava piacevolmente svuotata per tutto il giorno. Restava comunque il fatto che non avrebbe mai fatto volentieri un pompino ad uno sconosciuto. Forse un lato umano in quel pervertito c’era, visto che aveva smesso di farle ingurgitare tutto quel disgustoso sperma.
scritto il
2024-11-13
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