Giuseppina cap. 3

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dominazione

CAPITOLO 3

Vedendolo vestito in mezzo alla spiaggia con la videocamera, ha attirato l'attenzione di molti occasionali passeggiatori e notando cosa filmava, sono rimasti di sasso. Meravigliati e sorpresi, incapaci di distogliere lo sguardo e con la bocca aperta.

Oramai c’era molta gente che stazionava intorno a loro sulla spiaggia. Tonino si è spostato all’indietro e ha incominciato a registrare le facce della gente. I loro visi, le loro espressioni mentre camminavano e osservavano sconcertati la figa nuda della ragazza. Anche alcune ragazze che passavano, hanno guardato e lui ha potuto cogliere l'espressione di totale sorpresa delle loro facce. Tutto è stato impresso nella video camera. Soddisfatto Tonino ha avuto abbastanza pellicola e si è riposizionato indietro fra le sue gambe sul telo da spiaggia per un ultimo sguardo.

Gli ci sono voluti altri 30 minuti di massaggi per posizionare al meglio le stringhe. Non ha neppure provato ad allacciarle. Si è accontentato che il piccolo tessuto leggero coprisse piacevolmente la deliziosa fighetta.

Si è abbassato all’orecchio di Giuseppina e ha bisbigliato:
“Direi che abbiamo finito. Quando sarai a casa, leggi la tua email. Dirò al SIG. X che sei stata perfetta. Aspetta ancora cinque minuti prima di muoverti, nel frattempo non parlerai e terrai gli occhi chiusi. Gli occhiali conservali con cura. Se verranno danneggiati o manomessi, verrà inviata una lettera e qualcuno potrebbe pentirsi.”

Giuseppina ha annuito lentamente con la testa per far capire che aveva capito, ed era contenta che tutto fosse finito. Ha aspettato che passassero i cinque minuti come richiesti e forse qualcosa anche di più per essere sicura, e con circospezione ha aperto gli occhi. La luce era molto forte. Ha spostato la mano finché non ha trovato il pezzo di sopra del bikini e l'ha tirato fino a se. L'ha fatto scorrere lentamente sotto al corpo e l'ha allacciato dietro la schiena. In questo modo sperava che nessuno potesse vedere nulla. Stava per alzarsi quando ha notato le stringhe della parte inferiore slacciate.
Senza fiato, il cuore ha perso un battito in preda al panico!

Immediatamente ha controllato in mezzo alle gambe e ha trovato che era tutto al suo posto. Tutto a parte le stringhe che erano sciolte, evidentemente quel tipo voleva toglierle anche il minuscolo tanga, ma per sua fortuna qualcosa doveva avergli fatto cambiare idea. Si è affrettata a legare nuovamente le stringhe e messasi seduta ha infine indossato nuovamente il camicie. Così coperta si sentiva meglio. Si sentiva decisamente a disagio con il mini costume addosso. Non copriva molto e peggio, aveva il sedere completamente esposto. In effetti se fosse rimasta nuda non sarebbe cambiato poi molto.

Mentre ha camminato verso il parcheggio, ha notato come tutte le persone che erano seduti o sdraiati vicino a lei la stavano osservando. In cuor suo continuava a ripetersi che era tutto normale, che il camice la copriva a sufficienza e che tutti la stessero guardando per il suo ancheggiare.
Quando finalmente il fratello è arrivato a prenderla, lei era seduta sul bordo del muretto. Salita in macchina non vedeva l’ora di scappare da quel posto. Si sentiva come se cento occhi la stessero guardando.

Mentre andavano, lui la sfotteva come sempre. Non aveva voglia di parlare dopo quella brutta avventura sulla spiaggia. Non aveva voglia di andare all’appuntamento con le ragazze della squadra di pallavolo. 'Voglio solo buttarsi a letto, piangere e non sentire questo stronzo che continua a sfottere.- Pensa fra se arrabbiata e delusa.- Ma perché le sorelle devono avere sempre i fratelli bastardi?' Si chiedeva fra se con la mano appoggiata alla testa.

Nel frattempo Tonino era già arrivato a casa e stava guardando le riprese che aveva fatto.
Il video era veramente eccitante.
Molta gente aveva visto il suo nudo integrale. Lo sguardo ebete e le loro facce meravigliate e compiaciute, erano state impresse perfettamente. Quando poi alla fine, Giuseppina ha guardato all’indietro sopra la sua spalla, la si poteva vedere e riconoscere bene di chi fossero quelle chiappe nude e quella figa bagnata. “Erotismo puro.” Esclama eccitato.

Slacciati i pantaloni e abbassati, ha impugnato il cazzo, mentre sullo schermo scorrevano le immagini. Ha incominciato a muovere la mano su e giù velocemente fingendo che fosse la sua calda vagina. Sentendo come il piacere tanto rinviato stesse montando velocemente, si è lasciato andare e finalmente il cazzo stava eruttando. Tutto lo sperma che si era formato in quel pomeriggio, ora schizzava a terra libero e gli impiastrava le mani, colando sulle palle e la sedia. Era troppo contento per questa liberazione. Ha avuto il cazzo in erezione per tutto il giorno e ora era veramente soddisfatto.

Dopo aver guardato il nastro ancora alcune volte, si è messo davanti al computer per scrivere la successiva email.
'Ogni volta avrebbe spinto la Giuse ulteriormente un poco più avanti.'

Ha pensato a molte cose che avrebbero potuto fare l’indomani soppesando le varie alternative, infine le ha scritto.
“Ecco la prima mail di buona notte per la cara Giuseppina.” Si dice tra se sogghignando, mentre scrive. Doveva comunque stare attento e pur sapendo che era sabato, non voleva che i suoi genitori si insospettissero troppo vedendola uscire così spesso.
Ma domenica sarebbe stato un giorno differente. Ha controllato un'ultima volta l’email e infine la spedita. Non desiderava dire molto, piuttosto lasciare a lei la scoperta sul momento di quello che andrà ad accadere.
Semplicemente le ha scritto:
“Mi hanno riferito che si è comportata molto bene, questo è un buon inizio e le consiglio di continuare così. Domani dovrà essere al cinema multisala all’una. Prenda un biglietto per la sala 4.- Un film che tutti pensavano essere una schifezza si dice fra se.- Deve entrare e sedersi nell’ultima fila del lato destro. …”

“...Una volta che il film è incominciato, dovrà indossare gli occhiali scuri che vi sono stati consegnati in spiaggia. Li indossi e non si muova, finché qualcuno non si siederà vicino a voi. Non occorre che mi ripeta. Faccia tutto ciò quel che le si dice. Un ultima cosa, indossi la minigonna che ha avuto ieri, completamente senza nulla sotto. Niente reggiseno, né mutandine. Non parli mai se non le viene richiesto e non apra gli occhi. Vedrà che se non….”

Giuseppina ha desiderato essere da un’altra parte. Essere seduta davanti al computer e leggere queste cose la avviliva. Aveva le chiappe in fiamme per il troppo sole. Non aveva mai preso il sole sul sedere nudo e ora si sentiva bruciare. Sapeva che doveva sottostare a ciò che le diceva, ma se quel pomeriggio le è sembrato interminabile, neppure riesce ad immaginare cosa ne sarà di lei in quei 30 giorni. Voleva solo mettersi a letto e svegliarsi da quello che sperava essere un incubo.

Tonino a casa si stava finalmente sfogando con le mani la dura e lunga giornata eccitante. Ha goduto nuovamente una seconda volta, mentre riguardava le immagini alla tv, ed era solo l’inizio della serata.
scritto il
2024-11-13
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