La metamorfosi 2: sono pronto

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metamorfosi 2: sono pronto
Andrea e Anna avevano stabilizzato la loro relazione di coppia cuck, con Andrea che interpretava il ruolo di Sissy negli incontri che organizzava per Anna nella loro casa di vacanze. Andrea seguiva regolarmente la terapia estrogenica e gli effetti sulla mutazione del suo corpo erano ormai evidenti. Aveva perduto i peli, ridotto la muscolatura, accumulato grasso sui fianchi e sui glutei ed esibiva con soddisfazione un inizio di seno. Pur partecipando come Sissy ai giochi amorosi della coppia, Andrea non si era mai concesso fisicamente alla penetrazione, esitando fare il passo finale verso la totale sottomissione fisica.
“Mi sento pronto” disse improvvisamente una mattina Andrea uscendo dalla doccia “mi sento sempre più donna e vorrei che mi accompagnassi al passo finale di essere posseduto da un uomo “
“Sai che ti amo e voglio il tuo bene” rispose Anna prendendogli tra le mani il cazzetto umido che pendeva ammosciato” vedo che in questi ultimi mesi assumi sempre più atteggiamenti femminili. Sembri una adolescente che aspira a diventare donna e forse hai ragione a voler provare l’emozione di essere posseduto dato che non sei più in grado di fare il ruolo maschile”.
Gli spinse la mano tra le cosce solleticandogli l’ano con il dito medio. “Forse questo è il tuo ultimo oggetto di piacere, vediamo se troviamo qualcuno che te lo apra e ti faccia sentire donna, sono certa che è quello che desideri”. E con decisione gli introdusse il dito facendolo trasalire per la sorpresa.
Anna aveva conosciuto sul lavoro Claudio, un medico bisessuale divorziato, persona interessante e molto educata che, approfondita la conoscenza al livello di incontri intimi, si era dimostrato essere anche un buon amatore. Anna gli aveva parlato di Andrea, della sua incerta connotazione sessuale, delle sue sempre più marcate tendenze femminili e Claudio si era dichiarato disposto a verificare fin dove Andrea volesse spingersi nella sua ricerca di una identità sessuale. Aveva esperienza diretta di tale percorso avendo assistito un amico che aveva percorso l’intero cammino de trasformazione sessuale fino a diventare donna, sia emotivamente che fisicamente con l’ausilio chirurgico, accettata come tale nel proprio ambiente sociale e professionale.
Anna presentò Claudio ad Andrea che incontrò nel nuovo amico un interlocutore esperto con cui discutere e cercare risposte alle sue domande. Il fatto che Claudio fosse bisessuale aiutava il dialogo e il loro particolare rapporto: Claudio corteggiava apertamente Anna difronte ad Andrea e allo stesso tempo manteneva con lui un rapporto amichevole. Quando conversavano come vecchi amici seduti sul divano, Claudio guidava la conversazione tenendo il braccio sulle spalle di Anna e quando si dirigeva a Andrea gli si rivolgeva mettendogli affettuosamente la mano sul ginocchio, talvolta allungandola fino ad accarezzargli l’inguine.
Finalmente un sabato pomeriggio avvenne l’inevitabile: pioveva e i tre amici erano in salotto quando Claudio propose ad Andrea di vestirsi e truccarsi da donna: un gioco previo a quanto sarebbe poi avvenuto. Andrea accettò come qualcosa che aveva atteso da tempo e Anna lo accompagnò in camera per iniziare la trasformazione. Era glabro, con lineamenti e corporatura vagamente femminili e un accenno di seno per l’uso quotidiano dei medicamenti cortisonici. Anna lo fece sedere davanti lo specchio, lo truccò sapientemente passandogli un fondo tinta, ombretto sugli occhi e un velo di rossetto sulle labbra. Gli fece indossare un perizoma di pizzo nero, autoreggenti di rete e un abito lungo, completando il tutto con tacchi a spillo, una collana di perle e braccialetti dorati al polso. Lo riportò in salotto presentandolo a Claudio che mascherava l’ impazienza suonando distrattamente al pianoforte la Serenata 35 in Sol Maggiore di Mozart.
“Andrea, sei splendida!” disse Claudio “mi rivolgo a te al femminile perché così vestita sei uno schianto”. Si alzò dal piano, prese il bicchiere e gli si avvicinò tendendo le braccia.
Andrea sorrideva lusingato dai complimenti e si fece accomodare sul divano tra Claudio e Anna. Claudio si aprì i calzoni e fece emergere il cazzo in erezione ponendolo nelle mani di Andrea. “Facci vedere come una bella signora come te sa trattare un uomo”. Andrea indugiò, lo prese tra le dita, chinò il viso e lo ingoiò completamente iniziando un pompino interrotto solo per riprendere fiato tra un risucchio e l’altro. Anna accompagnava con la mano la nuca di Andrea sussurrando incoraggiamenti e complimentandosi per la sua abilità. La sera avanzava e la luce esterna si era ridotta: era rimasta acceso solo un abatjour e nella penombra un CD a basso volume con la musica che aveva ispirato Claudio nella sua interpretazione.
“Sei pronto al passo finale?” chiese Anna. Andrea assentì con un cenno del capo. Anna lo fece alzare, gli sfilò vestito e mutandine lasciandolo nudo, ritto sui tacchi, con le sole autoreggenti. Si sedette sul divano e indicando il bracciolo gli disse: “Adesso sdraiati qui a pancia in giù, rilassati e offri il culo a Claudio”. Andrea si chinò a novanta gradi sul bracciolo fino a posare il capo sul grembo di Anna sollevando il culo verso Claudio che gli si era avvicinato da dietro in silenzio. Claudio gli allargò lievemente le gambe, prese il tubetto di vaselina che Anna aveva lasciato intenzionalmente sul bracciolo, gli lubrificò l’ano e avvicinò la cappella all’orifizio. Anna nel frattempo accarezzava la testa di Andrea sulle sue ginocchia. Claudio chiese se era pronto alla penetrazione: Andrea esitò alcuni istanti e rispose con un sì, soffocato da un gemito quando Claudio affondò il cazzo fino alla radice.
Il gemito si trasformò in mormorii mentre Claudio pompava con vigore il culo dell’amico traghettando Andrea da giocatore di pallacanestro a canestro stesso.
Alla fine Claudio eiaculò con un sospiro e un fiotto caldo riempì Andrea colando l’eccesso sul bracciolo. Anna, che aveva sempre tenuto tra le sue mani la testa di Andrea accarezzandogli i capelli, si chinò su lui e gli dette un lungo bacio “Benvenuta Andrea nel mondo delle donne, sei stato brava, ora riassettati e portaci qualcosa da bere “.
Andrea si alzò, passò in bagno a lavarsi e si presentò in perizoma e tacchi alti con tre flutes su un vassoio: “dobbiamo festeggiare la mia iniziazione, la prima volta di una pratica che penso sarà ora una lunga serie”.
“Sei stata brava” gli disse Claudio “Anna ti insegnerà i dettagli in modo da far felice gli uomini che da ora in poi incontrerai”.
Si avvicinò a Andrea e gli prese in mano il pacchetto nel pizzo del perizoma e lo soppesò. “Se vuoi posso aiutarti ad eliminarlo per completare il tuo ciclo di totale trasformazione”.
“Non dovrai nemmeno cambiare nome” aggiunse ridendo Anna “In molte lingue Andrea è nome femminile!”.
“Non è una operazione difficile, ti posso accompagnare a Casablanca in una clinica specializzata dove un equipe medica ti rimuoverà pene e testicoli modellando al suo posto una vagina. Continuando la cura ormonale svilupperai pienamente il seno e avrai quindi assunto le sembianze definitive di donna”.
“Sono frastornato” concluse Andrea “oggi sono stato sverginato da un amico a casa mia e con mia moglie che mi reggeva la testa. Ma sono felice e se mi sarete vicini seguirò il vostro suggerimento per la metamorfosi definitiva”
In quel momento la sinfonia finì con un crescente di suoni che sembrarono suggellare il proponimento appena espresso…...

continua
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2025-03-11
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