Una passione?

di
genere
confessioni

Ero semplicemente stanca dei ragazzini che, vi assicuro, alcuni scopano veramente divinamente. Spesso esagerando con sputi in faccia e/o in bocca, maltrattando la mia gola non tenendo conto della mia ormai non più giovane età, ignorando le suppliche quando sento dolore. Umiliandomi, insomma. Essendomi divertita veramente tanto avevo pensato di mettere qualche foto mia su tinder alla ricerca di qualche persona più grande, più seria.
Iniziai subito a chattare con due ragazzi sulla 40ina che mi sembravano mooolto interessanti. Mi faccio subito convincere e accetto l'invito a cena di Alessandro. Un ragazzo di colore, alto, magrolino, capelli ricci legati. Onestamente dalle foto appariva molto più carino, ma durante la serata parlandomi della sua vita e del momento difficile che stava vivendo tra la depressione della madre e la disoccupazione mi intenerì molto. Mi aveva mentito sull'età, aveva scritto 42 anni ma ne aveva 37...gli perdonai anche questo con una smorfia e dopo una passeggiata sul lungomare e un caffè mi baciò.
Mi baciò prima con dolcezza, poi eccitato mi spinse verso il muretto sul lungomare facendomi sentire la presenza. Non era mia intenzione andare oltre, non mi faceva impazzire. Cercavo un uomo, qualcuno che avesse carattere, che mi affascinasse. Ma la mia mano scivolò da sola nelle sue mutande, impugnando un cazzo non grandissimo ma che mai avrei pensato potesse avere. Era potente, tastavo delle venuzze enormi.
Lo guardai, e lui parlava parlava, quanto parlava.
Sulla strada del ritorno in macchina, mentre continuava col suo sproloquio infinito mi dicevo "Devo resistere, devo resistere!". Avevo una voglia infinita di chinarmi sul suo cazzo e sentirlo nella mia bocca e desideravo allo stesso tempo che fosse lui a prendere l'iniziativa.
Arrivati ormai a pochi km da casa mia gli dissi "Fermati qua, in questo vico"... mi guardò quasi incredulo. Fermò la macchina, mi guardò e iniziò ad accarezzarmi le labbra. Aveva le mani sudaticce con un cattivo odore, feci per spostare il viso cercando di essere gentile e graziosa ma dovetti leccargliele. Finalmente tirò fuori il cazzo che prima avevo preso nella mia mano e mi invitò a succhiarglielo. Lo afferrai avvicinando pian piano la bocca e avvertii un forte puzzo di sperma e pipì. Non potevo tirarmi indietro, nonostante tutto era esattamente come me l'aspettavo, potente, venoso.
Mi era capitato già in passato di succhiarne qualcuno non proprio pulito, ma quello… E mentre pensavo mi arrivò un getto fortissimo in gola, seguito da altri altrettanto forti. Non finiva mai!
Ingoiai i primi poi tenni in bocca il resto. Una quantità mai vista. Appena lui tolse la mano dalla mia nuca, alzai la testa guardandolo con un espressione tra disgusto e sorpresa. Stavo per aprire la porta per sputarlo ma un attimo prima incontrai il suo sguardo. Sembrava un cagnolino bastonato, vidi la delusione sul suo volto. Ebbi un paio di secondi per capire che dovevo ingoiarlo.
"E' la mia passione" gli dissi dopo averlo ingoiato, per smorzare la tensione.
"Ma quanta ne avevi?" aggiunsi. Sorrise finalmente.
Avrei desiderato tutta quella sborra in altri posti. Gli promisi che ci saremmo visti la sera dopo ma non volevo fare beneficenza.
Vabbè, mi dissi, c'è sempre l'altro. Mai più sentito!
Fui costretta a richiamare Alessandro la sera dopo, sperando che mi scopasse. Arrivò a casa mia con una maglia sporca di sugo e... lasciamo stare. Attaccò subito il pippone della mamma, aveva appena finito di litigarci. Era venuto da me per sfogarsi?
Così gli proposi di farsi una doccia per scrollarsi quella tensione da dosso. Lui accettò! Gli preparai un po' di biancheria che aveva lasciato a casa mio figlio prima di andarsene e preparai qualcosa da mangiare.
Insomma, scusate se salto i dettagli ma mi ritrovai nella doccia con lui, faccia al muro, con le sue mani sui miei seni e quel pulsante cazzo che mi trombava da dietro.
Fu una mezzora bellissima di sesso. Io finalmente ero venuta, più volte, toccava di nuovo a lui. E lo ammetto, mi procurava un po' d'ansia. Mi inginocchiai davanti al suo cazzo maestoso e guardandolo gli chiesi dolcemente "Mi avvisi quando stai per venire?". Lui sorrise maliziosamente. E, no. Non mi avvisò!
scritto il
2025-03-13
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