One million

di
genere
masturbazione

Sono passati due anni quasi dal nostro ultimo e penultimo incontro. Hai presente quando casualmente incontri una persona e questa riesce a impossessarsi quasi subito di tutti i tuoi pensieri senza che tu riesca a rendertene conto? Con Stefano fù così! Veniva spesso nel mio negozio a farsi la spesa e ogni volta mi guardava, quasi come se la mia presenza lo infastidisse. A prima vista nutrii per lui subito molta antipatia. Lui, capelli e occhi scuri, molto magro,28 anni, sguardo molto serio, non bellissimo. Io, 30 anni bella, bionda scura, occhi castani da cerbiatta, leggermente più in carne di lui e sorridente e con uno spiccato senso dell'umorismo, che ogni volta che lo vedevo girarmi intorno in negozio mi metteva quasi inquietudine e pensai avesse qualche problema di autostima o di tristezza. Una sera scoprii che quel ragazzo misterioso era riuscito a rintracciarmi su instagram e mi richiese la sua amicizia. Aveva il profilo privato e perciò subito io non capii che si trattava di lui e il suo nome non mi diceva nulla. Decisi di accettare per curiosità e scoprii che si trattava di lui. All'inizio addirittura pensai di bloccarlo perché a pelle non mi era così simpatico, ma non lo feci, volevo scoprire chi fosse e cosa poteva postare sui social un tipo così riservato. Nel frattempo continuavo a vederlo in negozio fino a quando lui finalmente non postò una storia sul sui profilo e scoprii che quel fisico così asciutto era merito delle sue lunghe sessioni di allenamento sulla bici da corsa. Da sportiva che sono ciò mi incuriosì ancora di più, anche perché giorni prima, anche io avevo postato una storia in sella alla mia bicicletta da corsa. Per un attimo pensai che quel ragazzo se lo avesse voluto poteva farmi ogni cosa, mettere in dubbio tutto, persino il fatto che a me personalmente, piacciono i ragazzi biondi e muscolosi. Con mio stupore iniziammo a chattare e a conoscerci, anche se lui mantenne sempre quel suo mistero che non lasciava trapelare nulla di sè! Sapevo che era single, o meglio ma non ne ero del tutto certa e che per lui esistesse solo il ciclismo e la sua moto. Mi intrigava davvero molto, ancora di più quando, passando in negozio, ci fermavano a chiacchierare e poi subito dopo mi scriveva messaggi di complimenti, scoprendo così che da sempre per lui, il mio sedere era la sua passione. Decisi così di volerlo incontrare per un caffè ma lui, deciso, mi specificava che se dovevamo incontrarci non era solo per un caffè. Gli davo appuntamento ma poi all'ultimo lui mi tirava buca. Come dargli torto? Daltronde fino al giorni prima li avevo promesso una giornata in spiaggia insieme e poi per una serie di eventi, ho dovuto annullare tutto e lui da quel momento, con me non ne voleva più sapere. Tra malumori e messaggi che diventavano sempre più spinti da parte di entrambi, passarono i mesi e le nostre fantasie sessuali crescevano, ma cresceva anche la tensione che si era creata nell'impossibilità di vedersi. Mi insospettii che forse anche lui come me, aveva già altri impegni famigliari e che non fosse del tutto sincero sulla sua vita. Ma inaspettatamente tra un mio messaggio ignorato da parte sua e qualche mia foto osè postata apposta per lui sui social, finalmente decise di collaborare con me sul trovare un momento per vederci di persona. Anche perché era del tutto sparito dalla circolazione, in negozio di persona non lo vedevo più! Un sabato sera, erano le 2 di notte passate e prima di riportarmi a casa la mia amica mi lasciò in un parcheggio, non distante da casa mia dove io e Stefano quella sera ci saremmo dovuti incontrare. Lui a mia sorpresa era lì ad attendermi all'interno del suo fiorino. Mi eccitava l'idea di salire sul suo furgone da lavoro ma al tempo stesso non sapevo cosa aspettarmi. Quella sera non indossai le mutandine, avevo una gonna e un body scollato, abbottonato a diretto contatto con la mia vagina e calze velate. Entrai nel furgone e con mia sorpresa, trovai lui finalmente, dopo mesi che non lo vedevo e improvvisamente senza troppe parole mi avvicinai a lui, baciandogli le guance e le labbra per vedere la sua reazione. Lui mi prese per il viso e mi diede un lungo appassionato bacio. Quel limone tanto atteso finalmente, le nostre braccia finalmente iniziarono a possedere i nostri corpi. Ricordo che mi strinse subito i fianchi e il ventre in modo che mai nessuno fece. Mi tolsi le collant e sbottonai il body lasciando intravvedere la figa da sotto la gonna. Decidemmo di spostarci e andammo a parcheggiare nell'interno del suo garage in modo che nessuno potesse vederci dalle finestre delle case che davano su quel parcheggio. Una volta all'interno del garage continuammo a baciarci e sbottonai i suoi jeans e mi piaceva l'idea di accarezzare un pene di un ragazzo che nemmeno conoscevo più di tanto. Il suo pene era piccolo, del resto già me lo aspettavo, era davvero un ragazzo minuto ma stava iniziando a indurirsi carezza dopo carezza. Lui con una forza che non mi aspettavo continuava a stringermi le cosce e i fianchi fino ad arrivare direttamente sulla mia vagina e con una forza e una brutalità davvero entusiasmante ci infilò dentro subito 3 dita. Lui apprezzo chiaramente che la mia figa fosse già bagnata e con un deciso e profondo massaggio prese a masturbarmi fortissimo. Sembrava un dj che faceva roteare un disco sulla consolle. Il suo pene tra le mia mani sempre più duro, mantenendo una dimensione comunque ridotta. Quanto mi eccitava quel pene piccolo che mi stava in una mano. I nostri occhi che si guardavano con desiderio le nostre bocche assettate dei nostri baci. Avrei voluto laccarlo e succhiarlo ma, gemiti e sospiri, la masturbazione che ci stavamo praticando a vicenda era diventata così intensa che pareva a entrambi di essere l'una nel corpo dell'altra! Venemmo entrambi. Lui ebbe una polluzione potentissima sulle mie mani, sborra bianca, abbondante e molto densa. E gli dissi "avevi proprio bisogno di una bella svuotata" lui annuì ancora tremando di piacere. Sorridendo e ripulendo tutto con un fazzolettino ci scambiammo ancora qualche bacio io in reggiseno seduta sopra di lui al posto di guida con le gambe e la vagina scoperta illuminata dalla lucina di servizio all'interno del Fiorino. Lui non era di molte parole nonostante fosse soddisfatto di questo primo nostro incontro. Ci rivestimmo e mi accompagnò a casa dicendomi che non si aspettava che io fossi così calda. Lo sentii poi pochissimo i mesi seguenti fino a quando non arrivarono le settimane imminenti al natale e di punto in bianco, una domenica pomeriggio, fece tanto che me lo ritrovai in casa mia. Gli aprii la porta con indosso un babydoll nero di pizzo trasparente, tanga, autoreggenti e tacchi a spillo. Non era nemmeno entrato in casa che avevo già la sua lingua in bocca e le sue mani sul mio sedere. Profumo di one million ovunque inebriare di nuovo i miei sospiri.Si tolse la giacca e finimmo in camera da letto, nel frattempo tra le sedute in bicicletta e la palestra, lui aveva messo sù un fisico leggermente più possente di come lo ricordavo. Passammo il pomeriggio a masturbarci a vicenda e sta volta il tocco sul mio clitoride fu più lento, profondo e dolce e finalmente riuscii a fargli quel desiderato pompino che da tempo desideravo. Il suo pene piccolo ma durissimo nella mia bocca, andavo su e giù, alternando i movimenti della lingua e il risucchio. Venne rabbrividendo con un getto potentissimo e prima che potesse prendere un fazzoletto per asciugarsi, continuai a leccarle la sua sborra ripulendolo ben bene. Passò a stimolarmi i capezzoli, le mie tette si gonfiarono tantissimo e i capezzoli erano diventati minuscoli ma durissimi quasi che se il mio seno volesse esplodere e dopo di che mi penetrò finalmente; io sotto di lui, occhi negli occhi...chi era quello sconosciuto che appariva e spariva e che mai avrei pensato fosse così potente da portarmi a letto in camera mia? Non dimenticherò mai quel momento di totale erotismo e di amore, nonostante tutto, seppe in quel momento fare l'amore con me in maniera profonda, quasi dolce per un attimo dopodiché io mi girai, mostrandogli il mio bellissimo sedere sodo e rotondo e lui disse divertiti "così però vengo subito di nuovo!" E mi penetrò così a 90 ad un ritmo veloce, potevo sentire i suoi gemiti e vennè per la seconda volta. Mi bacio con amore e mi raccontò brevemente di sè, scoprii alcune cose che mi toccarono profondamente. Alla fine fui molto felice di essere stata per lui un modo per riscattare la sua mascolinità, un inizio ad una vita sessuale sana che da tempo ricercava ma tra la sua mancanza di fiducia in sé stesso e la pandemia aveva, nonostante la sua giovane età, tralasciato. Sparì poi dalla mia vita esattamente così come si presentò!
scritto il
2025-03-21
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