L'amicizia tra l'uomo e la donna

di
genere
sentimentali

Chiara era lì, davanti a me. Bellissima come sempre, con i suoi occhioni grandi e profondi mi stava ascoltando. Con lei potevo parlare di ogni cosa ed è così infatti che funziona tra persone che si vogliono bene,quando l'amicizia è sincera e reciproca e nell'ultimo anno il nostro rapporto da amici si era intensificato. Purtroppo però essendo tutti e due già impegnati con i relativi partner, non avevamo occasione di passare molto tempo insieme e per di più la mia compagna Simona, era una donna molto gelosa in generale in particolare di Chiara. I miei incontri con la mia amica avvenivano infatti come perfetti incastri di un puzzle da 1000 pezzi. Erano occasionali e avvenivano sempre in piccoli bar semivuoti onde evitare che la mia compagna potesse essere al corrente dei miei incontri con Chiara. Io amo la mia compagna e forse anche troppo,quasi al punto di essere succube di quella gelosia. Ma nonostante questo, non potevo rinunciare alla mia amica; già solo vederla sorridere mi dava gioia. Nessuno come lei riusciva a trasmettermi un senso di pace. Con lei è come se la mia vita cambiasse per un attimo radicalmente e i problemi e le preoccupazioni cessassero di esistere. Più volte avevo detto a Chiara che lei era la donna che mi faceva stare bene e che mai al mondo avrei voluto perderla. La mia compagna è al contrario di Chiara, una donna poco empatica a tratti molto fredda, sempre incazzata con il mondo. Lei al momento colmava forse soltanto il mio bisogno fisico ma il più delle volte raggiungevo l'orgasmo soltanto per sfinimento e avveniva anche abbastanza velocemente negli ultimi anni. Con Chiara, purtroppo, non ci feci mai l'amore. Nella mia testa lei ogni minuto era lì, con le sue gambe aperte e io lì al centro, a baciare ogni centimetro della sua morbidissima pelle. Questo pensiero mi stuzzicava talmente tanto da provocarmi anche erezioni involontarie nei momenti meno opportuni. Non potevo nasconderlo nemmeno più a me stesso, desideravo quella donna più che mai e ogni giorno sempre di più. Ogni tanto, nelle nostre chiacchierate, glielo dicevo e più volte era capitato di scambiarci di nascosto,appassionati baci. Anche lei riusciva percepire il mio desiderio e soprattutto il mio bisogno mentale di evadere dalla mia realtà. Un matrimonio precedente fallito con annessa importante perdita di patrimonio. Problemi di salute fortunatamente risolti. La mia vita tutto sommato procedeva e affianco avevo questa donna, Simona, già madre di un bambino avuto nella sua relazione precedente...tornassi indietro,con la testa di oggi, sicuramente avrei evitato quel matrimonio e soprattutto avrei evitato, anche, di legarmi subito ad un altra donna con un bambino che di fatto ne stavo, addirittura, facendo il padre. Loro infatti erano diventati la mia famiglia. Dopo anni di tribolazioni questa relazione per me era la soluzione migliore. Ma volevo lo stesso Chiara! Potessi tornare indietro penso proprio che lei sarebbe l'amore della vita e che ho proprio sbagliato sposa. Chiara anche lei aveva già una sua relazione di lunga data molto navigata e con il suo uomo ci stava davvero bene. Io ero il suo amico che ogni tanto ritornava un po' ragazzino e che teneramente gli davo qualche bacetto sulle labbra oppure quando avevo voglia di qualcosa di più appassionato,lasciavo andare la mia lingua nella sua bocca, e lei un po' maliziosa e divertita si lasciava andare ai miei slanci di vitalità. Aveva un corpo bellissimo, atletico, sodo, forme proporzionate e ben fatte. Mi innamorai anche del suo corpo durante un percorso termale fatto insieme. "Ecco vedi, tu sei il mio problema, il mio più bello...diventa ancora più dura rimanerti solo amico, ma come devo fare io in questa vita!?!" Glielo ripetevo per sdrammatizzare ma di fatto era così! Alle terme, quel giorno passammo un bellissimo pomeriggio rilassante a parlare e a sorridere. Lei in sauna si distese ingenuamente vicino a me, con la sua testa vicino alle mie gambe e mi venne istintivo in quel momento,accarezzarle il profilo del suo viso. Aveva gli occhi socchiusi e io feci correre le mie dita sulle sue labbra, sui suoi occhi che si aprirono e si persero nei miei. Era bellissima e avrei voluto baciarla in quel momento ma ero come paralizzato dal farlo. Il nostro primo bacio infatti non avvenne purtroppo in quel romantico frangente e penso che la cosa sia così dispiaciuta a entrambi che rimediammo in un frangente non poi così romantico. Lei aveva anche il potere di farmi dimenticare di essere fidanzato e quando ero in quella modalità, nonostante i suoi no, io testa di cazzo, volevo baciarla senza sentire il timore di paralizzarmi e così facevo. Lei era innamorata di me al punto da capire le mie esigenze e assecondarmi e non ha mai voluto combattere per avermi contro la sua rivale in amore, perché mi aveva già! Io ero già suo e lei era mia ma solo nei miei pensieri fino a quando, quel pomeriggio di inizio primavera stavamo chiacchierando e ci scambiammo un tenero abbraccio. Sentii i suoi seni sodi esplodere sotto la sua maglietta contro il mio petto e contro le mie braccia, durò pochi secondi quel contatto ma quel poco da accendermi la passione. Le mie mani in automatico cercarono le sue che si accarezzano passarono poi sulla sua spalla e scesero, sfiorandole il seno, occhi dentro occhi e bocca dentro bocca. Presimo a baciarci con passione le mie mani scesero sui suoi fianchi, avvolgendo le sue natiche tonde e sode. Mi sentii carico come un toro in quel momento come da tempo non mi capitava. Le strappai letteralmente la maglietta di dosso e la sollevai, le sue gambe attorno alla mia vita i seni sollevati da un reggiseno push up che voleva mostrare i suoi capezzoli in fuga da esso e che mi eccitava ancora di più. Ci appoggiamo sopra a della legna tagliata, eravamo soli nel bosco,poco distante da casa mia. Io seduto su un tronco reciso, lei seduta sopra di me che finalmente si era liberata della trappola per le sue tette, concedendomi finalmente uno spettacolo. Aveva seni davvero belli, rotondi e gonfi e io stavo succhiando e baciando. Nel frattempo mi slaccia i jeans e inizia a toccarmi a quel punto le tolgo i leggins e infilo il mio pene nella sua vagina e lei iniziò a godere, dondolandosi sopra di me ad un ritmo prima lento e poi sempre più veloce. Sto davvero godendo come un uomo. Mi sento vivo. Finalmente sto facendo l'amore con la donna della mia vita e vorrei che non finisse più, riesco a durare anche più del normale e non mi sento addosso quella fretta di dover concludere il prima possibile per sottrarmi. Lei prese il mio viso tra le mani e iniziò ad accarezzarmi e a baciarmi, ansimando ed era ancora più bella nella sua espressione da orgasmo e continuammo così, senza fretta, il mio pene scivolavafuori e dentro di lei, completamente bagnato dal suo miele che usciva a fiotti dalla sua vagina calda, accogliente, morbida e glabra. Decisi così di portarmi Chiara tra le mie braccia di lato in modo da poterla liberare dal mio pene che stava sgorgando come una fontana tutto il mio piacere,iniziando così a leccarle quella sua fantastica patatina che da tanto desideravo, accarezzando il suo inguine e il suo morbido culetto regalandole orgasmi che da tempo volevo donarle perdendomi questa volta non solo nelle sue parole di conforto o nei suoi occhi ma letteralmente dentro di lei e questa volta fisicamente e non solo con il pensiero. Che bella avere una donna per amica e poterci fare l'amore come a 15 anni e sentirsi liberi! Che bello avere 30 anni e un amica che sa esserci e sostenerti sempre e che sa che può averti senza nessuna concorrenza ma ti ama così tanto al tal punto di comprendere ogni cosa e lasciarti libero di viverti la vita come meglio senti tu e che soprattutto sa tirarti su il morale e non solo, stemperando la tensione momentanea di questi anni. Alla fine non è vera amicizia tra uomo e donna se non è un po' maliziosamente erotica.
scritto il
2025-03-27
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