La cabina dei desideri... Lo spettatore..

di
genere
voyeur

Rinvigoriti dal bacio appassionato sulla spiaggia, Alessandro prese la mano di Chiara e la condusse verso le cabine in legno che costeggiavano il lido. Cercavano un po' di intimità, un rifugio dal sole e dagli sguardi curiosi. Si infilarono in una cabina libera, l'odore salmastro del legno e della sabbia creando un'atmosfera appartata.
Si strinsero l'uno all'altra, i loro corpi ancora eccitati dal sole e dal desiderio reciproco. Alessandro iniziò a baciarle il collo, le sue mani che scivolavano lungo la sua schiena umida di salsedine. Chiara si abbandonò alle sue carezze, il suo corpo che fremeva al contatto.
Mentre Alessandro le sollevava delicatamente il costume, Chiara notò un movimento strano attraverso una fessura tra le assi di legno della cabina. Un'ombra si stagliava contro la luce del sole, e per un istante intravide una figura maschile immobile, la cui sagoma le parve vagamente familiare.
Con un sussurro, si staccò da Alessandro. "Aspetta un attimo," disse, il suo tono di voce leggermente alterato.
Si avvicinò cautamente alla fessura e spiò all'esterno. Il suo cuore fece un balzo nel riconoscerlo: era uno dei ragazzi del gruppetto che li aveva osservati sulla spiaggia. Era appoggiato alla parete della cabina accanto, la mano che si muoveva freneticamente sotto il suo costume.
Un'ondata di sorpresa, disgusto e una strana forma di inquietante eccitazione la pervase. Lo osservò per un istante, il suo sguardo fisso sulla sua mano che si muoveva con un ritmo sempre più rapido. Poi, con un piccolo sussulto, il ragazzo si irrigidì, lasciando cadere la mano. Chiara notò delle piccole gocce biancastre scivolare lungo il legno ruvido della parete della cabina.
Si ritrasse rapidamente, il respiro leggermente accelerato. Si voltò verso Alessandro, che la guardava con un'espressione interrogativa.
"Alessandro," sussurrò, la sua voce carica di un'emozione strana. "Quel ragazzo... quello della spiaggia... ci stava spiando."
Alessandro si irrigidì, il suo volto che si oscurò di rabbia. "Cosa? Dove?"
Chiara indicò con un cenno del capo la parete della cabina. "Proprio lì. E... si è appena... masturbato mentre ci guardava."
Un silenzio teso calò tra loro. Alessandro era furioso, pronto a uscire e affrontare il ragazzo. Ma Chiara lo fermò con una mano sul braccio.
"Aspetta," disse, i suoi occhi che brillavano di una luce strana e intensa. Si avvicinò lentamente alla parete, il suo sguardo fisso sul punto in cui le gocce biancastre avevano lasciato il loro segno.
Con un dito, ne raccolse delicatamente una piccola quantità. Poi, con un gesto lento e deliberato, si portò il dito alla bocca e lo leccò, i suoi occhi che fissavano quelli di Alessandro con un'espressione indecifrabile.
Alessandro la guardava, sbalordito e al tempo stesso stranamente eccitato dal suo gesto audace e inaspettato. C'era sfida, curiosità e una punta di perversa sensualità nello sguardo di Chiara.
"Era... disgustoso," disse lei, la sua voce appena un sussurro, senza distogliere gli occhi da Alessandro. "Ma... in un certo senso... anche eccitante. Sapere di essere desiderati così tanto da uno sconosciuto."
Il desiderio che era stato interrotto tornò a farsi strada tra loro, ma ora con una nuova, torbida sfumatura. La consapevolezza di essere stati oggetto di un voyeurismo inatteso aveva aggiunto un elemento proibito e inebriante alla loro intimità.
Alessandro si avvicinò a lei, la sua mano che le accarezzava il viso. "Sei incredibile," sussurrò, un misto di eccitazione e di un'ammirazione per la sua audacia nella voce.
Si baciarono, un bacio carico di una nuova intensità, il sapore salmastro delle loro labbra che si mescolava al gusto inaspettato di un piacere rubato. La cabina, con il suo segreto inconfessabile sulla parete, divenne il teatro di un desiderio ancora più potente, alimentato dalla consapevolezza di essere stati osservati e, in un modo contorto, desiderati. La loro intimità, violata e al tempo stesso esaltata da uno sguardo estraneo, stava per prendere una piega ancora più inaspettata.
scritto il
2025-04-26
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