Vado a vivere da sola

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etero

Vado a vivere da sola

Dopo la storia con Arturo durata circa 6 mesi (vedi racconto “il numero di telefono”) mi ero resa conto che i rapporti lunghi non facevano per me, ormai avevo 19 anni, mi ero diplomata e grazie ai miei genitori che mi avevano lasciata non ricca ma direi benestante, non avevo bisogno di lavorare, quindi un giorno dissi ai miei nonni che volevo andare a vivere da sola, non la presero molto bene, ero l’unica nipote, da quando avevo 14 anni mi avevano tenuta con loro però non poterono opporsi, oltre agli appartamenti affittati che mi avevano lasciato i miei c’era il vecchio ufficio di papà che era vuoto e, per me, sarebbe stata una bella soluzione, inoltre non ero lontana da casa dei nonni giusto due fermate di tram, in motorino un attimo.
Avevo l’ingresso indipendente dalla strada ed uno secondario dal cortile dove c’era anche il posto auto, vabbè per il mio motorino, io non avevo ancora la patente, tre stanze ed un bagno, sinceramente non avevo idea di come sistemarlo, mi venne in aiuto una mia compagna di classe che aveva iniziato a lavorare per la Mondadori che mi presentò un arredatore d’interni, il mio primo contato con il mondo gay, nella mia vita ne ebbi diversi e sempre persone splendide, molto professionali e sensibili, comunque con 5 milioni e tre mesi di lavoro trasformò l’ufficio di papà in un comodo bilocale per me con un bagno nuovo con una bella doccia grande ed una vasca da bagno, una camera da letto con cabina armadio ed una bella zona giorno con angolo cottura a scomparsa, tanto non sapevo cucinare. Ora potevo finalmente trasferirmi.
Nonostante non avessi più un orario di rientro essendo in motorino non giravo mai di notte e, quindi, non volendo storie fisse con nessuno i miei amici occasionali, li frequentavo di giorno, uno di questi lo conobbi proprio sul tram per andare in centro in un giorno di pioggia.
Come al solito ero senza ombrello, ho sempre odiato gli ombrelli e sono salita sul tram con il cappuccio alzato del mio k-way, il 29 era affollato come al solito, tutti in piedi stretti stretti senza, a volte, la possibilità di reggersi da qualche parte, così ad una frenata mi trovai a crollare addosso ad un tipo con l’eskimo, mi scusai e mi rimisi in piedi un po’ a fatica aiutata comunque da lui che ne approfittò per palparmi il sedere, ma ormai in tram ci ero abituata e non ci feci caso, però poi lo ebbi attaccato di dietro e sentivo che sfregava sempre, durante il viaggio, contro il mio sedere, vero che eravamo incollati, però mi girai a guardarlo un paio di volte ma lui faceva finta di niente e guardava dall’altra parte, comunque arrivò la mia fermata e riuscii a scendere.
Un paio di giorno dopo dovetti tornare ancora dalla sarta per una prova di un paio di vestiti nuovi e ripresi di nuovo il 29 e indovinate un po’ ritrovai eskimo, lo nominai così, mi vide e mi riconobbe e
- Buongiorno, ci ritroviamo
- Buongiorno, si, il caso
Ora che lo potevo guardare meglio poteva avere una trentina d’anni, occhi e capelli neri , il fisico non lo so, l’eskimo lo infagottava un po’ comunque non era brutto.
- Io prendo il tram tutti i gironi per andare a lavorare
- No per me è un caso, vado dalla sarta
- Ah capisco, peccato, ci avrei fatto volentieri l’abitudine a trovarla sul mio stesso tram
Ci stava chiaramente provando, beh perché no, non era poi malaccio, io poi devo dirvi la verità dopo la storia con Arturo mi ero resa conto che non solo il sesso mi piaceva ma proprio non potevo farne a meno, malata? Forse, ma era decisamente piacevole. Continuando a parlare durante il viaggio mi disse che lavorava in un negozio di ricambi per auto e che, guarda caso, abitava a soli un paio di isolati da casa mia.
Durante il giorno misi a punto il mio piano e due giorni dopo gironzolai “ per caso” la sera vicino alla sua fermata, vistolo arrivare mi misi a guardare una vetrina fin quando sentii la sua voce che diceva
- Guarda il caso, buonasera,
- Buonasera tornato dal lavoro?
- Si, certo proprio adesso col tram, e lei?
- Oh nulla una passeggiata per guardare qualche negozio, adesso vado a casa
- Se vuole l’accompagno
- Sarà stanco dopo una giornata di lavoro
- Macchè poi oggi giornata morta, pochi clienti
- Va bene, allora, io sono Elena
- Marco, piacere
E ci incamminammo, chiacchera chiacchera arrivammo davanti casa mia, ormai eravamo al tu
- Vuoi entrare ti offro qualcosa?
- Certo grazie, solo un bicchiere d’acqua
- Appendi pure l’eskimo lì
Gli dissi togliendo il soprabito ed indicando l’attaccapanni, beh il ragazzo non aveva certo il fisico asciutto di Arturo ma non era malaccio, aprii l’armadio cucina e presi l’acqua per lui ed una coca per me, accesi la filodiffusione e ci sedemmo sul divano, posati i bicchieri dopo aver bevuto un sorso rimanemmo un attimo in silenzio poi lo baciai, rimase un attimo sorpreso ma poi rispose prontamente, eccome se rispose, rimanemmo così sul divano a limonare quando cominciò a muovere anche le mani allora mi alzai, lo presi per mano ed andammo in camera da letto.
Ci spogliammo sempre baciandoci in piedi e, dopo aver tolto le scarpe ed i vestiti ci trovammo abbracciati sul letto, poi dopo un po’ lo lasciai steso a pancia all’aria ed inginocchiandomi sul materasso mi misi al suo fianco mentre le sue mani strizzavano il mio seno gli presi in mano il membro e poi me ne presi cura con la bocca, con la lingua aperta gli leccai l’asta dal basso verso l’alto scappellandolo, poi gli mordicchiai il filetto e a colpi leggeri e veloci di lingua gli scolpii la cappella fino a stringerla tra le mie labbra succhiando e leccando fino a che non lo sentii duro come il ferro, poi, sempre guardandolo gli andai sopra e lentamente mi calai sul suo membro accogliendolo nella mia carne dove penetrò come una lama calda nel burro e lo cavalcai lentamente molto lentamente, sperai di non rimanere delusa e, in effetti, non lo fui affatto, aveva una bella resistenza e andai avanti abbastanza a lungo, fermandomi ogni tanto, facendolo entrare sempre più a fondo, ma quella volta ne io ne lui facemmo attenzione e venne dentro di me, sentivo i miei umori mischiati alla sua sborra calda colarmi tra le cosce e mi lasciai andare su di lui con ancora il suo membro nella mia farfallina, lo sentii uscire da solo ormai svuotato del suo seme che, nei giorni seguenti sperai non avesse attecchito e fui fortunata.
Dopo aver ripreso regolarità del respiro rimanemmo sdraiati sopra le lenzuola sbaciucchiandoci e parlando con la mia mano che, comunque, gli accarezzava il pene e le sue che percorrevano instancabili il mio corpo.
Passò quasi un ora ed il suo corpo fu pronto di nuovo, gli dissi però che volevo una cosa diversa e lui mi guardò abbastanza incredulo, presi una cremina dal mio comodino e gli dissi cosa doveva fare, mi inginocchiai sul materasso con il culetto a filo del letto e lui si alzò in piedi mettendosi dietro di me, sentii il fresco della crema ed un suo dito che la spargeva fin dentro il mio buchino, poi sentii la punta del suo pene appoggiarvisi contro e piano piano spingere per entrarvi un millimetro dopo l’altro, un centimetro dopo l’altro, fino a quando sentii quell’asta tutta dentro di me, allora misi la testa sul materasso e lui mi prese per i fianchi cominciando a muoversi, intanto con le mie dita solleticavo la mia farfallina, Dio come mi piaceva ed in quel momento pensai che mi sarebbe anche piaciuto essere penetrata contemporaneamente ma, questa è un'altra storia, continuò così , le sue mani passarono alla mia schiena e poi mi prese per i capelli tirandomi indietro la testa, intanto i suoi colpi continuavano imperterriti sempre più veloci e profondi e, ad un certo punto quando io già avevo il mio orgasmo sulla mano venne anche lui con una specie di grugnito e, anche stavolta dentro di me inondandomi l’intestino di sborra bollente, poi uscì da me come con uno schiocco e ci ritrovammo ancora una volta sudati e ansanti sul letto, poi ci mettemmo più comodi sotto le lenzuola e rimase con me tutta la notte e facemmo l’amore ancora. Per un mesetto ci vedemmo quasi tutti i giorni quando tornava dal lavoro poi……. Sua moglie tornò dal paese dov’era con i genitori e la storia finì
scritto il
2022-11-08
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