L'architettura dell'anima-corpo
di
Fra Balz
genere
poesie
L'architettura dell'anima-corpo
Il corpo circondato
Il corpo abbandonato sulla schiena
Spogliato e guardato,
sorpreso, sognato e preso.
Un corpo disegnato
Posto nella luce terribile dello sguardo
Un corpo liberato
Scosso dalla febbre, dalle mani.
Il dispotismo dell'altezza è brutale
Meravigliosamente brutale
Guardate la schiena, la nuca
Le cosce piegate
Le natiche perfettamente tagliate,
Dolorosamente dischiuse in un fiore d'ambra e silenziosa attesa
Le braccia tese e morbide
Le mani poggiate a terra.
Tutto dall'alto, tutto da dietro
Con la paura affamata dell'erotismo.
Nata nella passione della curva
La mia vita nella curva cieca
Tutta la voluttà della curva
Tutto lo strazio della vista privata del tatto, del gusto
Dell'olfatto.
Il desiderio d'infrangersi nella forza
Desiderare ed essere desiderio
La paura leggera e muta cuoce la carne nel desiderio
Nella dolce follia di godere.
Il corpo circondato
Il corpo abbandonato sulla schiena
Spogliato e guardato,
sorpreso, sognato e preso.
Un corpo disegnato
Posto nella luce terribile dello sguardo
Un corpo liberato
Scosso dalla febbre, dalle mani.
Il dispotismo dell'altezza è brutale
Meravigliosamente brutale
Guardate la schiena, la nuca
Le cosce piegate
Le natiche perfettamente tagliate,
Dolorosamente dischiuse in un fiore d'ambra e silenziosa attesa
Le braccia tese e morbide
Le mani poggiate a terra.
Tutto dall'alto, tutto da dietro
Con la paura affamata dell'erotismo.
Nata nella passione della curva
La mia vita nella curva cieca
Tutta la voluttà della curva
Tutto lo strazio della vista privata del tatto, del gusto
Dell'olfatto.
Il desiderio d'infrangersi nella forza
Desiderare ed essere desiderio
La paura leggera e muta cuoce la carne nel desiderio
Nella dolce follia di godere.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
L'intreccio nei corpi dischiusi
Commenti dei lettori al racconto erotico