Il mio desiderio nascosto

di
genere
voyeur

Mi piacerebbe spiare una donna 18/40anni nei momenti più normali e intimi della sua giornata. So che è quasi un utopia per questo mi accontenterei di un gioco fatto così: Ci si dà appuntamento in un grande magazzino o centro commerciale. Chiaramente io ho un qualcosa per farmi riconoscere. Quando arrivi ti fai notare e senza neanche salutarmi mi fa capire di seguirti. Entriamo e subito ti attira un negozio di calzature, entri ed io ti seguo. All'interno cominci a guardare cosa offre il negozio. Ti soffermi su di un paio con dei tacchi bellissimi. Non molto alti , a spillo. Io ti guardo, sono di fronte, ti siedi sullo sgabello di prova. Involontariamente ti si sposta la gonna, e io sono di fronte. Non porti le mutandine. Sei decisa, ti piacciono, le riponi nella scatola e ti avvii all'uscita facendomi un cenno. Alla cassa appoggi la merce e senza dir nulla lasci che sia io a pagare. (senza dire nulla). Continui nel girare il centro, hai deciso di farmi "morire" in una boutique di abbigliamento vai subito nel reparto intimo, (io continuo a guardarti). Questa volta non si chiude fino in fondo la tenda ed io in uno scorcio di luce intravedo le tue deliziose tette e le tue burrose chiappe, purtroppo ancora tutto celato dai capi intimi, la tua voglia di esibirti e la voglia di farmelo diventare duro è ormai all'apice. Anche questa volta è un mio regalo e così esci per andare a prenderti un caffe. (senza mai dirci nulla) Caffè all'americana, con sgabbelli alti dove tu apposta giochi con le gambe. Sembra che tu esca, ma passiamo davanti ad un negozio di calze. Questa volta davvero non resisto e preferisco guardare da fuori. Vedo che il colore è simile al completino acquistato prima, ma sono velatissime. Ti aspetto e immagino. Quando esci sali in maccina e mi fai cenno di seguirti. Arriviamo davanti casa tua. Scendi e mi fai cenno di avvicinarmi alla cinta dove poco lontano c'è una finestra. Tu sparisci oltre la cinta del muro, non capisco, mi hai lasciato fuori addirittura dal cancello. D'improvviso si accende la luce in quella finestra e compari tu che cominci a sfilare con le cose acquistate prima. La mia eccitazione è al massimo io sono fuori e ti spio dalla finestra ma mi accorgo che anche tu sei eccitatissima da lontano sporgono addirittura i tuoi turgidi capezzoli. Apri la finestra e finalmente mi saluti, mi inviti a prendere un caffè.
scritto il
2010-05-07
6 . 3 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.