Alla Mamma

di
genere
incesti

Ciao voglio raccontervi cosa mi è accaduto qualche tempo fa.
Navigando in internet ho scoperto il sito di milù e siccome sono sempre stato attratto dall’incesto ho iniziato a leggere i racconti, li leggevo i masturbavo con gusto, però non avrei mai pensato che mi avrebbero aiutato a scopare con mia madre.

Come detto sono sempre stato attratto dall’incesto e avrei sempre voluto scoparmi mia madre, mia madre si chiama Maddalena e ha 45 anni, ma se li porta benissimo, ha un corpo da favola bello slanciato, in sere da paura ed una terza di reggiseno che avrei voluto leccare e leccare più volte, ma mio malgrado non ci furono state occasioni.
Dopo aver letto i racconti di milù per mesi un giorno decisi di scrivere un racconto incestuoso mio, in questo racconto raccontavo di in incesto tra madre e figlio le quali descrizioni fisiche appartenevano a me e mia madre, in questo racconto raccontavo tutte le mie pervesioni, come avrei voluto che si vestisse mia madre e cosa avrei voluto farle, una volta finito di scriverlo venni assalito dai dubbi se pubblicarlo o no e decisi quindi di salvarlo e aspettare di essere sicuro, ma per mio sfortuna o fortuna la salvai in una cartella con scritto mamma, dico questo perché in casa avevamo un computer solo e lo usavamo un po’ tutti.
Un giorno rientrato a casa da scuola, andai in camera mia per usare un po’ il computer ma vidi che c’era mia madre e me ne andai in salotto a guardare la televisione, dopo poco però mia madre finì e io andai ad usarlo, entrai in internet a leggere ancora i racconti e leggendoli mi decisi a pubblicare il mio, aprii la cartella con scritto mamma per copiare il racconto e mi accorsi che il racconto non c’erà più, ebbi un attimo di terrore forse mia madre o mio padre lo aveva visto, letto e poi indignati lo aveva cancellato, spensi subito il computer e mi chiusi a chiave in camere, avevo paura delle conseguenze e pensai ad un modo per venire fuori da quella terribile situazione ma senza tovare una soluzione quindi mi misi l’anima in pace aspettando il momento della punizione.
Si fece ora di cena e mia madre mi chiamò per andare a mangiare, io feci un grosso respiro e andai in cucina mi sedetti e mi aspettavo che da un momento all’altro saltasse fuori il discorso, ma niente, nessuno ne fece parola, ed io iniziai a pensare che magari senza accorgermene lo avessi cancellato io e mi passò la paura.
Il giorno dopo tornando da scuola entrando in casa chiamai i mei e siccome non mi rispose nessuno pensai di essere solo, decisi di farmi una doccia, andai in camera presi tutto il necessario e mi recai verso il bagno, una volta giunto davanti alla porta che era aperta mi accorsi che c’era qualcuno che si stava facendo la doccia, mi affacciai all’interno della stanza per vedere chi era e sotto la doccia c’era mia madre, la tenda della doccia era completamente aperta ed io vidi mia madre completamente nuda, era stupenda veramente una donna che farebbe venire il cazzo duro a chiunque, inizia a fissarla senza farmi vedere, era li che si insaponava tutta e che si lavava la sua bellissima fica, preso dall’eccitamente abbassai i pantaloni della tuta, tirai fuori il mio cazzo che oramai era diventato duro come un sasso ed incominciai a farmi una bellissima sega ma proprio sul più bello mia madre chiuse l’acqua della doccia, mi rivestii immediatamente ed uscii dalla stanza per non farmi beccare da mia madre in quella situazione, mia madre si infilò l’accappatoglio ed uscì dal bagno, io feci finta di andare verso il bagno in quel momento e la incrociai, non aveva chiuso la vestaglia ed io rimasi immobillzato per qualche secondo fissando le sue magnifiche tette e la sua fica quasi del tutto rasata:
-Scusa tesoro mio, non ti ho sentito entare in casa, e pensavo di essere sola.
Detto questo chiuse con la cintura l’accappatoglio.
-Poi non dirmi che non hai mai visto una donna nuda?
-Si, certo che l’ho vista, sono solo un po’ rimasto cosi perché sei mia madre.
-E che sarà mai, da piccolo sai quante volte mia hai visto nuda.
-Infatti. Da piccolo.
Mia madre si avvicinò un po’ di più a me slacciò di nuovo l’accappatoglio, prese la mia mano e se la portò sulle tette.
-Toccale un po’ se vuoi.
Io presi ad accarezzargliele, erano fantastiche, ed io non potevo crederci stavo toccanto il seno di mia madre, dopo poco che le accarezzavo tentai di avvicinarmi con la bocca per leccargliele e ciucciarle, ma mi fermò.
-No questo no, sono sempre tua madre e non voglio, te le ho fatte toccare solo per curiosità.
Si rivesti e andò in camera sua a cambiarsi.
Io andai a farmi la doccia, e mentre ero sotto l’acqua continuai a pensare a quello che era succeso e mi feci una sega immemorabile.
La giornata poi proseguì normalmente e a cena mia madre fece come se non fosse successo nulla, forse perché a tavola c’era pure mio padre.
Il giorno dopo, non andai a scuola perché non ne avevo voglia e mi sveglia che all’incirca erano le undici, mi vestii e andai in cucina per prepararmi un bicchiere di latte, ma una volta entrato in cucina vidi una scena che per me era eccitantissima, mia madre era lì che preparava il pranzo, vestita con delle calze nere, una minigonna cortissima e un top attilatissimo e scollatissimo, il cazzo mi venì subito duro e mi fermai a guardare quella scena, all’improvviso mia madre si piegò in avanti e vidi una visione paradisiaca, non portava le mutande e vidi la sua bellisima fica che si mostrava in tutto il suo splendore e mi accorsi anche che le calze erano delle autoreggenti, tornai subito in camera a segarmi perché non ce la facevo più a resistere,una volta finito tornai in cucina e mia madre mi disse che mio padre nel pomeriggio sarebbe partito per lavoro e che sarebbe stato via un’intera settimana.
Passò l’intera giornata e fatte le undici e mezza decisi di ritirarmi nella mia camera per dormire, avevo passo tutto il tempo a pensare alle bellissime tette ed alla magnifica fica di mia mamma, il solo pensarci mi faceva venire il cazzo d’uro, mi misi a letto per tentare di dormire quando mi accorsi che c’era qualcuno fuori dalla porta, era di sicuro mia madre perché mio padre era partito, ero curioso di sapere cosa stava facendo dalla porta della mia camera, mi alzai e mi avvicinai alla porta, in quel momento mia madre accortasi che stavo per uscire dalla stanza si recò nella sua camera, infatti uscito dalla stanza sentii la porta della sua camera chiudersi, e poi sentii anche lo scatto della chiave, mia madre si era chiusa dentro, andai alla sua porta e mi abbassai per poter spiare dalla fessura della porta cosa stava combinando, ma niente mia madre si era messa a letto a dormire, quindi siccome non c’era niente da guardare andai a letto anche io.
Dopo circa un paio d’ore mi svegliai e sopraffatto da una strana voglia, tornai a vedere dalla fessura cosa stava facendo mia mamma, una volta li e dopo aver guardato nella fessura con mio grande stupore vidi che era sveglia e si stava masturbando, era lì a gambe aperte con (da quello che riuscivo a vedere) due o tre dita all’interno della fica, si masturbava e dalla porta potevo sentire dei piccolissimi ansimi di piacere, quella scena era troppo eccitante per non fare niente dicisi di tirare fuori il mio cazzo a masturbarmi guardando mia madre mentre si masturbava, ad un tratto mia madre si fermò e fissò la porta, pensai che si era accorta che la stavo spiando ma dopo pochi instanti riprese a masturbarsi, decisi che era meglio tornare in camera a finire anche io quello che avevo iniziato, mi sdraiai sul letto e chiusi gli occhi per rivedere nella mia mente quei bellissimi attimi, ma pensando a quello iniziai a pensare a come era vestita mia madre in quei momenti, si era messa una vestaglia che a me piaceva tantissi quasi totalmente trasparente, indossava anche delle autoreggenti bianche ed un reggiseno di pizzo bianco, fermai di masturbarmi assalito da un dubbio, e mi accorsi che mia madre si era vestita esattamente come l’avevo descritta nel mio racconto e pensando anche a come era vestita la mattina e a quello che era accaduto il giorno prima mi accorsi che mia madre stava facendo esattamente quello che avevo scritto nel racconto, anche il fatto che mi aveva fatto toccare solo le tette senza poterle baciare, anche quello era scritto nel mio racconto.
Mia madre aveva deciso di far avverare quello che avevo scritto, proprio come me lo ero immaginato, riniziai a cercare di ricordare come proseguiva il racconto ma non riuscii a ricordarmelo tutto, decisi dunque di tornare a dormire e che il mattino seguente avrei aspettato che mia madre fosse andata via di casa per vedere se per caso avesse fatto una stampa del racconto e l’avesse nascosta da qualche parte.
Mi svegliai verso le nove e vedendo che mia madre non era in casa iniziai a cercare d’appertutto, dopo circa un’ora di ricerche trovai come avevo sospettato una copia del racconto nescosta in un cassetto sotto la sua biancheria intima, iniziai a leggerlo e vidi che quel pomeriggio mia madre si doveva vestire solo in biancheria, calze autoreggenti bianche, reggiseno di pizzo bianco e culotte di pizzo anchesse bianche, ma nel racconto neanche quel pomeriggio l’avrei fatta mia, continuando a leggere vidi che avrei scopato con mia madre solo tre giorni dopo e decisi di non aspettare oltre perché non riuscivo più a resistere, decisi di farla mia quello stesso pomeriggio.
Passò la mattina, ed io nel primo pomeriggio andai a fare una commissione in un negozio, al mio ritorno come sospettavo mia madre si era vestita esattamente come nel racconto ed io feci finta di non essermi accorto di nulla; entrai in casa ed andai in cucina:
-Ma mamma, perché vai in giro per casa vestita cosi?
-Perché ti da fastidio? Cumunque perché ho caldo.
-No mamma non mi dà fastidio, fai come vuoi.
Mi sedetti sul divano ed accesi la televisione, ma il mio sguardo non era rivolto alla tele ma al bellissimo corpo di mia madre, stava facendo una torta ed era rivolta verso i fornelli leggermente piegata in avanti in modo che potessi vedere meglio il suo perfetto culo, visto che non riusciva a vedermi, tirai di nuovo fuori il mio cazzo ed incominciai a masturbarmi e stavolta non mi sarei fermato neanche nel caso si fosse girata, ma niente lei era intenta a cucinare, decisi di non attendere altro tempo e mi avvicinai a lei ed una volta inginocchatomi dietro di lei iniziai a baciarle il culo, lei smise di fare quello che stava facendo si girò e mi diede una sberla:
-Porco, che cazzo stai facendo?
-Lo so mamma che hai letto il mio racconto, e so dove vuoi arrivare, quindi non aspettiamo altro tempo.
-Io non voglio arrivare proprio ha un bel niente.
-Mamma dai oramai lo so, so che vuoi scopare con tuo figlio ed eccomi qui, anche io voglio scopare con te l’ho sempre voluto.
Mia madre non rispose più, la rigirai e mi ringinocchiai dietro di lei e ripresi a baciarle il culo, stavolta non disse niente, si lasciò baciare, anzi, si misi più piegata ed iniziò ad ansimare, le abbassai le mutande e presi a leccargli la figa, gli ansimi divennerò vere e proprio urla di piacere, dopo qualche minuto smisi di leccargliela mi alzai la feci girare verso di me e la feci inginocchiare, dopo essermi spogliato completamente mia madre prese il mio cazzo tra le mani ed incominciò a segarmelo, poi e baciarlo e poi prese a farmi un meraviglioso pompino:
-Si brava mamma cosi, vai avanti, come sei brava.
Mia madre andò avanti per quasi dieci minuti, poi la presi e la misi a pecorina sul pavimento, glie lo puntai e poi lo spinsi all’interno della sua fica bella bagnata ed incominciai a scoparmela per benino, poi forse dal fatto che mi aveva fatto un gran bel pompino o forse perché era semplicemente troppo bello le venni dentro quasi subito:
-Hai già finito amore mio? Cumunque non preoccuparti abbiamo tutta settimana.
Mi diede un bel bacio in bocca e si rivestì:
-Io ora devo uscire ma stasera riprendiamo da qui.
scritto il
2010-05-09
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