Chiavata flash

di
genere
gay

Negli uffici non era rimasto più nessuno quando entrai in bagno. Volevo andarmene anche io rapidamente e scelsi di orinare agli apparecchi a parete.
Mentre mi abbandonavo al piacere della liberazione dallo stimolo era entrato un altro tipo che si venne a posizionare nel box accanto al mio. Stavo per rinfoderare la canna, quando mi accorsi che il tipo mi fissava in modo che mi parve strano. Fui costretto a notare che il tipo non stava orinando, ma si stava masturbando.
Questo mi impedì in qualche modo di compiere l'operazione rapidamente ed il tipo ebbe il tempo di esclamare:
Per favore, non lo fare!
Restai di sasso e ancora con il coso in mano mi bloccai, come per un oscuro comando.
Perchè?
Non c' più nessuno, fatti guardare e...mi...mi piacerebbe che ti masturbassi anche tu...ti piace il mio cazzo?
Ma che ti salta in mente...- però intanto restavo con il sesso di fuori, come richiesto.
Ero ipnotizzato da quella richiesta...o da quella voce. Ero in preda al panico, non avevo la forza di reagire. Anche la paura che qualcuno potesse improvvisamente aprire la porta e sorprendermi così...in compagnia di quell'uomo, contribuiva a paralizzarmi.
Il tempo si era come fermato, ma non le mani di quell'uomo, che mi avevano raggiunto e stavano addirittura slacciando la cinta dei miei pantaloni e facendoli cadere davanti al suo sesso eretto e proteso verso di me.
Improvvisamente Le sue mani mi circondavano, mi strigevano a se...e io ero...ero seminudo.
La sua lingua mi bagnava le labbra, che si schiudevano innaturalmente. consegnandomi ad un bacio impudico, lubrico...osceno.
Ero nelle sue mani, mani voraci, violente e sulla punta delle sue dita. Avvertii il mio ano che si contraeva, ma quelle dita ne forzavano l'ingresso e...dilagavano indisturbate.
Piegati, lasciati prendere tutto...non temere, ti piacerà...oh, se ti piacerà!...Sei morbido, sei caldo adesso apriti...non devi fare altro che aprirti e lasciarlo entrare tutto...il mio cazzo, voglio dire...si così...bravo...bravissimo!
Ero suo schiavo, non avevo scampo e nemmeno più paura, provavo solo un piacere dilagante, una sconfinata voglia di essere sporcato, oltragiato, svergognato... guardato...ammirato mentre mi lasciavo penetrare e godere di quella penetrazione vergognosa, completa e accettata, da nuova ma vera troia, per di più in un bagno aperto al pubblico e quindi passibile di un'imputazione di atti osceni.
Naturalmente non successe niente di tutto ciò. Io mi rimisi il coso nelle mutande e uscii, mentre l'altro continuava tranquillamente ad orinare. Era stato un momento di sbandamento, una fantasia-flash, ma io stavo bagnandomi tutto e non potevo neanche rientrare in bagno per la paura e la vergogna... ora vera.
scritto il
2013-11-19
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